Votes given by Mr.Vercetti

  1. .
    CITAZIONE
    Un grazie a questo forum, che è uno di quelli bene o male sempre attivi. E che mi ricorda di periodi meravigliosi della mia vita.
    Grazie ☺️

    PIANGOOOOOOOOOOOO

    Allora un grazie a tutti voi per mantenere vivo questo piccolo angolo in cui rifugiarsi per poter discutere insieme della saga che mi accompagna sin da quando avevo quattro anni! :fiori: :cuore:
  2. .
    GOSH AHAHAHAHA
  3. .
    Complimenti davvero.
    Recensione non solo fatta bene, la (non tanto) sottile ironia che traspare mi ha strappato non pochi sorrisi.
    E, sono sostanzialmente d'accordo con te, del resto conosci le mie posizioni a riguardo di un gioco che, personalmente, con tutti i difetti del betatesting e un'intera parte del gioco mancante, mi è piaciuto davvero tanto; non solo per il roster molto vario, che sintetizza, in un certo senso, le classi più popolari e famose - al punto da essere quasi ridondanti - di Final Fantasy (le abilità tecniche di Nine, ad esempio, rimandano alla classe del Dragone classicamente armato di lancia; Rem è la classica Maga Rossa; Deuce la Maga Bianca e via discorrendo), ma per le caratteristiche tecniche da te saggiamente esposte.

    Avendo, però, avuto la fortuna di giocare per ben due volte la patch in inglese fatta dal furbacchione di SkyBladeCloud, mi sento in dovere di analizzare pro e contro di ambedue i porting e fare alcune aggiunte sulle dinamiche generali del gioco.
    Per quanto concerne il primo punto, non nego di essere rimasta piccata dal fatto che, come al solito, le promesse di Square Enix hanno la stessa consistenza delle bugie che si dicono ai bambini per non farli rimanere male; insomma, c'è voluto un ragazzo e pochi collaboratori per farli svegliare dal sonno. Altro peccato è che non sia stato trasposto su Vita, anche per sfruttare le potenzialità di questa - a mio parere - splendida console con titolo che merita davvero, anche per timore che faccia la fine della sottovalutata PSP; capisco tutte le complicazioni tecniche e quant'altro, ma così com'è è stato fatto per Final Fantasy X, potevano tranquillamente trasportare il gioco per PS4, Xbox One E PSVita, giusto per non far rimanere di merda i fan.
    Nonostante ciò, con grande disappunto di VERCIO (tiè, tiè), i 70 euro io li darò, per un semplice motivo: GIOCARE integralmente Final Fantasy Type 0.
    La patch, nonostante ben fatta, presenta non pochi lag - alcuni davvero fastidiosi - e difetti, tra cui:
    - Manca dei filmati, che non permettono di capire a pieno la trama del gioco. E tolgono un buon 50% del gusto di giocare a un Final Fantasy.
    - Manca di un'intera parte del gioco, assai dinamica e importantissima per arrivare alla missione finale, assai complicata per quel che mi riguarda.
    - Anche terminando due volte il gioco, non permette di sbloccare il filmato alternativo e altre scene segrete, questo per esigenze già anticipate da SkyBladeCloud che si era "impuntato", per così dire, di pubblicare la patch il giorno prima dell'E3.
    - Intere parti, scene o sequenze non sono state tradotte.
    Non voglio andare a cercare il pelo nell'uovo per sminuire il duro lavoro di quei ragazzi, però se si vuole godere dell'esperienza completa del gioco - e del doppiaggio inglese - cose che desidero fortemente, allora preferisco comprare l'edizione HD e sfruttare anche quella povera PS4, che giace precocemente impolverata sotto la TV.
    A chi ne ha la possibilità e voglia godersi la bellezza di questo titolo, consiglio di fare altrettanto.

    Per quanto concerne, le caratteristiche più generiche del titolo, Vercio (tiè, tiè n'ata vot!) è stato più che esaustivo, anche circa la trama, anche perchè le mie riflessioni sarebbero state di carattere strettamente fandomico, per così dire.
    Se posso permettermi, mi sento di dire che la trama, nel modo in cui è trattata, è abbastanza smorta. Non che non sia bella o avvincente, ma per le troppe cose da fare e per la molteplicità delle scelte che costringono a giocare il titolo due volte, può apparire affrettata o poco approfondita. Ma ciò, paradossalmente, non è una cosa che influisce negativamente sulla bellezza del titolo.
    Le missioni secondarie sono una PALLA allucinante: ridondanti, monotone, scontate.
    Però, se non si vogliono fare le missioni secondarie, esistono delle alternative che costituiscono il vero divertimento del gioco:
    I COMBAT EXERCISES.
    Missioni dalla difficoltà immane che, anche ai livelli più alti, sono difficili da superare, ma aggiungono molti spezzoni per comprendere a pieno la complessità della trama e sono, soprattutto, molto, molto divertenti da giocare. Anche i S.O, delle missioni complementari da giocare durante le missioni principali (e il cui fallimento porta alla morte immediata del personaggio) sono difficili, ma molto divertenti. E' davvero stimolante giocarci.
    La difficoltà del titolo, francamente, non mi ha spaventata. Non esistono peculiari modalità di gioco nel gioco originale, ma un livello standard che ha spaventato i più: francamente, solo la missione finale fa sudare veramente sette camicie. E mi sembra veramente una cazzata introdurre la modalità facile.

    Credo di aver detto tutto XD

    Edited by Columbrina - 16/1/2015, 21:29
  4. .
    *Incrocia le dita anche lei sperando di essere contattata dallo Skinner al più presto*
  5. .
    Il +1 (?) :'D
  6. .

    nOln7rX



    Su consiglio del caro Mr. Vercetti, anziché avere un'intera sezione dedicata alle richieste ed ai consigli riguardanti il Forum (l'ex Terrazza del Castello), apro questo Topic dove chiunque è libero di postare i suoi feedbacks ed eventuali suggerimenti per migliorare la KHC!

    A voi la parola!



    Edited by » Katryx - 5/2/2019, 13:16
  7. .
    A me non piacciono le cover, nono :asd:
    L'opening di No Game No Life, "This Game", by DanAlv :meow:

  8. .
    Colu Returns :yeah:

    zPQf8ua

    - Ciao, io sono Baymax, il tuo operatore sanitario personale!



    Così esordisce un robottone di vinile bianco, dall'aspetto rassicurante e coccoloso non appena fa la sua prima apparizione sullo schermo; diagnostica una semplice abrasione epidermica sul braccio di Hiro Hamada, dopo che il fratello Tadashi gli strappa improvvisamente dal braccio una striscia di nastro adesivo e per essere stato un bravo bambino, gli dà anche un lecca-lecca.
    Un curioso mash-up tra Disney e Marvel, sotto il cielo caleidoscopico di San Fransokyo (una città ibrido tra San Francisco e Tokyo, come potete intuire), crea quello che, a parer mio, è uno dei film più riusciti della famosa casa di animazione: tra robot, omaggi alla cultura giapponese (come la maschera kabuki o il ricorrente gatto Neko), nuove frontiere della tecnologia, supereroi e il desiderio che quello di Big Hero 6 sia la prefazione di una nuova era Disney (o la profetizzazione del mondo che verrà) non annullano quelli che sono sempre stati i valori che ha sempre voluto trasmettere, ponendo l'accento sui rapporti interpersonali tra i vari protagonisti (in particolare, Hiro e Tadashi e, successivamente, Hiro e Baymax) e su insegnamenti morali che, sempre a parer mio, sono molto più sentiti qui che in qualsiasi altro film che abbia visto negli ultimi tempi.
    Ieri 18 Dicembre, data di uscita del film, andarlo a vedere con quel povero martire del mio fidanzato, il Vercio che mi dà tante soddisfazioni, era un impegno improrogabile e, senza togliere nulla alla partita del Napoli di ieri sera, il biglietto è valso tutti i soldi spesi perchè mi sono divertita, commossa ed emozionata come la bambina quale sono ancora dentro. Non mi succedeva da quando ho visto Rapunzel emozionarmi così per un film; neanche Frozen mi ha fatto lo stesso effetto.
    Con la recente acquisizione di Marvel da parte della Disney, credo che volessero consolidare questo acquisto con un film che ricalcasse le caratteristiche della famosa casa "sforna-supereroi", offrendo un film che, in apparenza, non presenta le features tipiche di un film disneyano, solitamente più improntato sulla favolistica tradizionale e rielaborato in chiave moderna (le poche eccezioni sono Ralph Spaccatutto e Gli Incredibili, tra quelli che mi sovvengono al momento); ma l'impatto emotivo è lo stesso, grazie anche al robot coccolone che tutti vorremmo come amico.
    Dopo questa breve prefazione, passerei alla recensione vera e propria.
    Cercherò di non fare spoiler, promesso.


    La trama in pillole
    Big Hero 6 prende il suo nome e ispirazione dall'omonimo fumetto Marvel, che contiene contenuti più adulti e costumi decisamente più succinti rispetto alla sua trasposizione disneyana, ma il concept è pressoché lo stesso: una squadra di supereroi improvvisati che deve affrontare il male.
    Parole abbastanza scontate, ma la Disney ha saputo crearci una storia congeniale, che appassiona dall'inizio alla fine e presenta pochi punti morti (solo qualche plot hole trascurabile; quello più eclatante riguarda Baymax, ma credo sia stato un escamotage degli autori):
    il protagonista è il quattordicenne Hiro Hamada che, dopo il diploma conseguito a soli 13 anni, si dedica a lotte clandestine tra robot, arricchendosi con i soldi illegali delle scommesse degli appassionati. Forte della sua intelligenza, sviluppa un'insofferenza morbosa verso tutto il resto, incurante delle ramanzine della zia e del fratello maggiore, Tadashi, che studia presso un prestigioso istituto d'ingegneria informatica, sotto la guida del professor Callaghan. Dopo aver realizzato che quella del fratello non è una semplice scuola per nerd, Hiro decide di partecipare a un concorso scientifico per iscriversi.
    Frattanto, Hiro fa anche la conoscenza di Baymax, un enorme robot di vinile bianco, con scheletro in fibra di carbonio e un chip con 10.000 procedure mediche, creato da Tadashi: è sicuramente il perno comico del film, con il suo Balalalala, il suo aspetto coccoloso e rassicurante e le gag insieme al protagonista; inoltre, quando è scarico, si comporta come se avesse preso una bella sbornia, accarezzando dolcemente e stupidamente il gatto Mochi. Baymax sarà fondamentale per Hiro e per la gag di eroi del film per affrontare il misterioso Yokai, un uomo con una maschera kobuki sul volto, che ha come arma dei microbot inventati da Hiro stesso e ha un astio particolare nei confronti di Alistar Krai, l'ambiguo CEO della compagnia Krai Tech.



    I protagonisti

    Hiro Hamada
    rfxityq
    All'inizio cinico, insofferente e un po' sbruffone, si rivela poi un ragazzo che ha sempre dovuto venire a patti con le sue debolezze, a causa della morte dei genitori quando aveva solo tre anni. Vive con la zia Cass e il fratello Tadashi in un appartamento sopra la caffetteria della zia. Ha una passione smodata per le lotte clandestine tra robot e la tecnologia: inventa dei praticissimi microbot, che possono rappresentare la nuova frontiera della scienza e rivoluzionare i modi di vivere quotidiani se usati per scopi nobili. Inoltre, è il "primo paziente" di Baymax, il robot inventato dal fratello, con cui stringerà un sincero rapporto d'amicizia e fedeltà reciproca.
    Accecato dal desiderio di vendetta nei confronti del perfido Yokai, Hiro non realizza pienamente che gli upgrade che apporta a Baymax e le armature che crea per i suoi compagni sono solo mero strumento di intenzioni che non sono poi così tanto nobili; una conclusione a cui arriverà solo sul tardi, completando un processo di crescita che accompagna lo spettatore come in una delicata fase di passaggio tra l'infanzia e la maturità, in senso morale, e che renderà Hiro la speranza principale affinchè i delicati equilibri di un meccanismo perfetto non si sbilancino. Il classico antieroe che diventa eroe.
    E a Vercio non piacciono gli eroi buoni

    Gogo Tomago
    nzxEJJq
    Usando le parole di Vercio, Gogo è sicuramente la più tamarra. Giappocinese dalle meches viola, sa distinguersi per il suo cinismo e il suo smodato amore per il pericolo (tenetela lontana dalle auto quando siete inseguiti), la velocità, masticare i chewing gum rosa e i mezzi a due ruote; e, a quanto pare, uno dei suoi passatempi è anche quello di esasperare Wasabi. Più di tutti i personaggi, è quello che ha mantenuto il design più fedele a quello del fumetto originale.
    Mascolina e impertinente, Hiro rimarrà subito colpito dalle ruote elettromagnetiche della sua bicicletta gialla, dal quale trarrà ispirazione per la sua armatura e per i dischi che usa come arma; nasconde, come tutti i personaggi di questo stampo, un lato dolce e affabile.
    Francamente, non è uno dei personaggi che mi ha colpito maggiormente; vero che l'introspezione psicologica in un film di 108 minuti lascia molto a desiderare, però devo dire che non mi viene subito da pensare a lei quando analizzo la presa che il film ha avuto su di me; a Vercio è piaciuta molto, invece.

    Wasabi No Ginger
    rlzIJUz
    Omaccione di colore dal naso prominente, una personalità affabile e la mania dell'ordine. No, non è un ritratto spudorato di Vercio, ma è Wasabi che, sebbene sia uno dei personaggi che ha un po' più di spessore solo verso la fine, ha il potere più utile e suggestivo di tutti: riesce a tagliare fettine di mela spesse quanto una sottiletta grazie al campo plasmatico indotto di sua creazione, quindi vaffanculo Masamune di Sephiroth.
    Nonostante la sua stazza, è il membro più codardo del gruppo, ma proprio per questo è protagonista di gag incredibilmente divertenti, che mi hanno fatta sbellicare dall'inizio alla fine.

    Fred
    jqjLp0V
    "Io sono Fred, di giorno mascotte della scuola, ma di notte... Sempre mascotte della scuola".
    E lo dice con un orgoglio che si confà al figlio illegittimo di Stan Lee (se andate a vedere il film, notate il quadro di famiglia e guardate il padre... E' identico!), che, nonostante l'abbigliamento sciatto, è ricco fino ad ogni umano desiderio e ha un maggiordomo di nome Heathcliff.
    Uno dei miei personaggi preferiti, il quarto per la precisione, dopo Baymax, Tadashi e Honey Lemon in ordine sparso; il solito compagno sciocchino che disarma tutti con la sua nonchalance.

    Honey Lemon
    pdVBnq4
    Honey Lemon è il personaggio femminile meglio riuscito del film: con la sua pelle lievemente abbronzata, i capelli lunghissimi, l'esilarante mania per i selfie e le foto di gruppo, unito all'amore per la chimica e un innato senso dello stile, compensa quest'apparente superficialità con un'indole vivace, estroversa, premurosa e, per certi versi, materna (sarà fondamentale per una situazione delicata che verrà a crearsi). Mi rispecchio molto in Honey Lemon ed è facile relazionarsi a lei; forse perchè mi ricorda Yolei dei Digimon che, ad oggi, rimane uno dei miei personaggi preferiti del franchise o perchè è quello che credo di essere (Vercio dice che sono Baymax, invece) e mi piace; mi piace anche pensare che potrei avere la sua borsetta e, solo digitando il numero atomico dell'elemento desiderato, avere distruttive palline colorate a portata di mano. Inoltre, è incredibilmente intelligente: con il solo colore rosa riesce ad infrangere chimicamente una sfera di tungsteno di duecento chilogrammi.
    Sono molti gli spunti, inoltre, che può offrire il personaggio: si può approfondire il movente di questa sua personalità esuberante, adducendo che sia causato da qualche insicurezza o un genuino modo di essere; la natura del rapporto tra lei e Tadashi (yes, io shippo Tadashi e Honey Lemon e ho le mie ragioni!); approfondire questo suo essere così materno, surclassato dalle attitudini esuberanti del suo carattere...
    Insomma, un personaggio quasi a 360°; che tutti potremmo essere.

    Tadashi Hamada
    xRjNUo0
    Il coscienzioso fratello maggiore di Hiro; l'amico che tutti vorremmo avere. Sin da subito, riesce facile affezionarsi al personaggio e instaurare un'empatia tale da pensare che possa essere reale.
    Per Hiro, oltre che fratello, si comporta anche un po' da padre, incoraggiandolo e convincendolo del fatto che non deve buttare al vento la sua intelligenza e imparare a fare qualcosa di concreto. E' il movente invisibile di tutti gli eventi che accadono nel film, nonchè creatore di Baymax.
    E, ribadisco, lo shippo con Honey Lemon; può darsi che sia un amore unilaterale, ma sono davvero molto carini insieme e il popolo di Internet già sta creando fandom, fanfiction e quant'altro. Quindi Tadahoney toda la vida :powah:

    E ci sono gli altri personaggi come Baymax, di cui ho già cantato abbondantemente le lodi (e suoi, sono i tormentoni del momento); zia Cass, di cui è prodigiosa la sua "fame da stress" e il suo carattere gioviale, sicuramente uno dei punti di forza del film, sebbene si veda abbastanza sporadicamente; Callaghan, che sembra una persona molto dolce; Yokai, che ha ben capito che la maschera fa figo; Alistar Krei, che sembra riciclato da Ken di Toy Story; Mochi, il gatto di casa Hamada, che viene chiamato Bimbo Peloso da Baymax e ha indossato anche il costume di Stitch.



    Impressioni finali
    Big Hero 6 è un film che mi ha sorpreso; la Disney mi ha deluso poche volte, è vero, ma non mi aspettavo che un film sui supereroi (che non è il mio genere preferito) mi avrebbe colpita a fatta innamorare così tanto.
    Poco fa, ho detto che uscire dalla sala, mi ha appagata molto più di Frozen e lo dico con cognizione di causa; perché non aspetto altro che rivederlo, di andare con le mie cugine piccole e ridere di nuovo a crepapelle, singhiozzare come una scema nella sala mentre gli altri bambini guardano impassibili.
    Spendere quei sei euro e trenta è stato gratificante come non mai, ma credo che sia un film che i più piccini non possano apprezzare a pieno.
    Sì, perché tratta di tematiche talmente delicate e complesse, che il Re Leone è una puntata di Peppa Pig a confronto.
    Senza voler essere ulteriormente estremisti, voglio dire che la Disney ha preso una piega molto matura in molte scene del film, concetti che un bambino non riesce a metabolizzare subito; per lui, esiste solo il pupazzone bianco che cura i feriti e fa tanta tenerezza, quini si perde un po' il messaggio finale del film, che è molto sentito e molto profondo.
    Un film per tutti, ma che bisognerebbe riguardare in più fasi - come quasi tutti i film della Disney, in un certo senso - per capirne pienamente il contesto, il messaggio e il perchè sono stati trattati determinati argomenti piuttosto che altri.
    Al centro di tutto c'è la vendetta, che vuole giustificarsi verso l'amore verso le persone a cui teniamo di più al mondo e che spesso portano a chiamare altra violenza e che, quindi, va scongiurata. Starei qui a dirvelo, ma oltre che spoilerare una grande fetta di film, vi rovinerei il gusto di scoprirlo da voi.
    Perchè è stato bellissimo capire il messaggio e sentirlo come poche volte mi è successo con un film.

    Quindi, andate a vederlo.
    Sono sicura che uscirete dal cinema così:
    cH7eDVm
  9. .
    Unboxing ufficiale della nuova collection in arrivo in Europa il 5 Dicembre (:

  10. .
    Premettiamo dicendo che amo le presentazioni lunghe.
    Lunghe perché quelle spicce non mi sono mai piaciute e credo che sia un gesto onesto farsi conoscere anche solo in linea generale, giusto per dare un'idea di chi si ha davanti.
    Sicuramente, siete davanti a una persona prolissa, con i capelli sfatti e diciotto anni appena compiuti.
    E sto scrivendo dal PC di Vercio.
    Ma. da prassi, ecco una piccola favoletta, come quella che ho scritto nella presentazione nel mio primo forum e che mi ha portato fortuna:



    Una volta, l'acqua, il vento e la terra erano tanto amici,
    ma il destino voleva che ci fossero impicci.
    E la terra dal male venne invasa
    Distrusse tutto, persino la propria casa
    Il vento s'addormentò e l'acqua oscura divenne
    Ma un cuoricino, la luce, nel silenzio si tenne.
    Ma basta con 'sti torni poetici
    Mi son rotta di fare la sdolcinata, puoi crederci.
    Io voglio fangirlare Terra e Aqua
    Tanti feels passano per di qua.
    Ma a Xehanort non gliene frega
    Lui mica è Terqua, lo shipping lo nega.
    Lui è più Sora e Kairi, e Riku trombamiku
    Dell'uno o dell'altro, non è importante miku
    Però sono ancora piccini e la pubertà fa cagare
    E sulle Isole del Destino non ci pensano a tornare
    Quindi vanno a zonzo con Pippo e Paperino
    E, poi, per sfuggire alla moglie nazista, si aggrega anche Topolino
    E poi, tanti Nessuno, Heartless e chi più ne ha, più ne metta
    Una crisi d'identità, sicuro non aspetta.
    Mettiamoci anche Final Fantasy, siam certo prodighi
    Però, mamma mia, se Leon e Cloud son fighi
    E c'è anche il Clerith, le Principesse e di più
    Mettete anche il Terqua, orsù!




    Veniamo a noi, seriamente. O, SARIAmente.
    Vercio non è nuovo a queste manie d'egocentrismo, dato che ha il privilegio di vedermi tutti i giorni e condividere gioie, dolori, console e, sebbene più sporadicamente, OTP.
    Io sono Columbrina\Colu\Neve Fulminante\Clerith Goddess, anche se i comuni mortali mi conoscono come Saria. Sono fresca di maggiore età e sono, sostanzialmente, una videogiocatrice accanita. E da un anno e due mesi, sono la fidanzata di Vercio.
    Ma tranquille, signore con la bava alla bocca (dubito che ce ne siano, ma lasciamo stare), non sono gelosa o vendicativa. Anzi, sono la persona più pacata e tranquilla su questo mondo.
    Tranne quando:
    1. Mi mettete davanti uno dei pochi cibi che mi piacciono.
    2. Un videogioco.
    3. Un foglio bianco e una penna. Con una tazza di té vicino e i biscotti.
    4. Qualsiasi cosa abbia le sembianze della Disney.
    5. Le OTP.
    Sì. sono tra le rappresentanti più accanite di quella piaga sociale nota con il nome di fangirl.
    Shippo tutto e tutti indistintamente, anzi, potrei finire per shippare anche uno di voi...

    Ho delle OTP sacre, naturalmente. Nel senso che sono venute in modo così spontaneo, addirittura in tempi in cui non sapevo neanche dell'esistenza dello shipping compulsivo, e che difficilmente potrò rifiutare. Tra cui, il Clerith, la coppia formata da Cloud Strife ed Aerith Gainsborough di Final Fantasy VII; la Neve Fulminante, la coppia formata da Snow Villiers e Lightning di Final Fantasy XIII; il Taiora, ovvero Tai e Sora di Digimon; XiaoJin, Jin Kazama e Ling Xiaoyu di Tekken e, per rimanere in tema Kingdom Hearts, il TERQUA.
    Sì, Aqua e Terra are meant to be.
    Non discrimino opinioni contrastanti dalle mie, io sono una molto "peace and love", quindi non abbiate paura di parlare di OTP con me.

    Passando a Kingdom Hearts, questa è una delle mie saghe videoludiche preferite in assoluto.
    Guardata dapprima con disprezzo, ho saputo apprezzarla giocando a casa di mio cugino che non riusciva a fare il primo combattimento con Roxas nel Tuffo nel Cuore in Kingdom Hearts II.
    Da qui, intuite che ho iniziato con Kingdom Hearts II e non mi sono più fermata.
    Da lì, ho giocato a:
    Kingdom Hearts I
    Kingdom Hearts - Chain of Memories
    Kingdom Hearts - 358\2 Days
    Kingdom Hearts - Birth by sleep
    Kingdom Hearts Dream Drop Distance


    I miei preferiti sono Dream Drop Distance e Birth By Sleep, il migliore sotto qualsiasi punto di vista. Non vi stupite se mi lascerò andare a lodi lunghe come epopee greche su quest'ultimo titolo... Ha conquistato anche Vercio, il che è tutto da dire.
    Avrò modo di illustrare in termini più obiettivi i motivi per cui ribadisco la validità del titolo, non monco di difetti, sia chiaro.
    In merito alla saga:
    - Amo Sora alla follia.
    - Amo la Disney alla follia.
    - Conosco la storyline a memoria, in ogni più infimo dettaglio.
    - Amo le opening da pelle d'oca.
    - Amo i violini di Shimomura.
    - Amo Terra e Aqua.
    - Amo i doppiatori.
    - Amo Leonard Nimoy, che doppia Xehanort.
    - Amo Final Fantasy alla follia.

    Menzione d'onore alle OTP:
    Sora\Kairi
    Riku\Naminé
    Riku\Shiki
    Roxas\Naminé
    Axel\Xion
    Terra\Aqua
    Vanitas\Aqua
    Terranort\Aqua
    Terra\Cenerentola
10 replies since 11/6/2003
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