"Oscuro e vuoto" - La storia di Terra

Traduzione italiana

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    Traduzione italiana della storia di Terra, "Oscuro e vuoto". Tratta dal volume Kingdom Hearts Series Character Files. Si ricorda che la traduzione dal giapponese all'inglese, al momento, NON è ufficiale.

    Vietata la copia totale o parziale senza i dovuti crediti


    Era Oscurità.

    Pura Oscurità.

    Beh, no, nemmeno.

    Se Aqua è piombata nel Regno dell'Oscurità, io dov'è che mi trovavo? Esistevo? Sì... sì, sono sicuro. Esistevo. Ma non ho idea di dove mi trovassi. Ero imprigionato dietro Xehanort, ma la mia coscienza - il mio cuore - era rinchiuso da qualche parte lontano da me. Dov'era, esattamente?

    Non era nell'Oscurità, quindi forse era solo un mondo di "nulla". Un mondo senza Luce né Oscurità. Di solito non si può avere l'una senza l'altra, ma era proprio in un luogo simile che il mio cuore risiedeva.

    Non stavo dormendo come Ventus. Non mi trovavo nel Regno del Sonno... non stavo sognando, era solo un mondo fatto di nulla. E quel vuoto si è presto fatto dolore, tristezza, rabbia, sentimenti che mi pervadevano costantemente. Tutto quello che potessi fare era contorcermi nelle sue grinfie. Forse anche i Nesciens provenivano da quel mondo: un vuoto che ti avvolge nella tristezza e nella sofferenza. Un mondo in cui speranza e gioia non potevano esistere.

    Il vuoto era come l'Oscurità, ma non del tutto. Nulla poteva provenire da quel luogo. E tutto ciò che potessi fare in quel mondo era attendere. Non ricordo quali fossero i miei pensieri, o che cosa abbia fatto in quel mondo; ho solo e semplicemente atteso. No, nemmeno... a dire il vero, ho creduto nella nostra promessa.

    Ancora oggi ci ripenso: il potere dell'Oscurità è davvero così detestabile? Voglio dire, proprio davanti a me, ora, vedo il ragazzo a cui ho affidato il Keyblade: è cresciuto, e controlla l'Oscurità pur combattendo per la Luce. Perchè io non sono stato in grado di fare lo stesso?

    Vicino al mio cuore ce n'era un altro che continuava a darmi coraggio. Se non fosse stato con me, io ora non sarei qui, davanti a questa tomba.

    Maestro, mi hai mai perdonato? O forse no, ed io sono qui per fare ammenda? So che non c'è risposta alle mie domande e che nessuno deve perdonarmi per i miei errori. Anche solo pensare che io meriti di essere perdonato mi fa sentire tremendamente presuntuoso. E debole.

    "Terra, Ven! Venite a bere un po' di tè!"

    Aqua ha sorriso e Ven si è voltato a guardarmi. Loro forse mi hanno perdonato, ma io non riesco a fare lo stesso.

    "Terra?"

    Aqua mi ha scrutato, forse un po' in ansia. Mi sono trattenuto dal sospirare: ho solo esalato un po' di respiro dolcemente, per poi sorridere a mia volta.

    "... sai, non mi dispiacerebbe un po' di torta. Purché non sia troppo dolce."

    "E' passato un sacco da quando ho infornato la mia torta al caramello galattico!"

    "Io voglio una torta con confettura di fragole!" Ha esclamato Ven.

    "Quella era la preferita del Maestro... ma decisamente non di Terra."

    Aqua ha riso dolcemente prima di abbassare un po' il capo.

    D'ora in poi porteremo sempre con noi il peso della mancanza del nostro Maestro.

    Ma non siamo soli.

    Insieme possiamo sederci ad osservare di nuovo il cielo stellato.

    Possiamo cercare le comete fra le altre stelle.


    D'ora in poi, saremo sempre insieme.



    Fonte: KH13
     
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0 replies since 7/3/2020, 23:55   70 views
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