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ATTENZIONE! Il seguente articolo potrebbe contenere Spoiler.
Ultimo esordio della Disney sul grande schermo, Tomorrowland è un film dal carattere futuristico e fantascientifico, ma che racchiude in sé anche una buona dose di avventure e azione, condita da importanti riflessioni sul mondo che ci circonda.
» LA TRAMA (non contiene Spoiler)
Casey è una ragazza dal carattere ribelle e determinato che desidera a tutti i costi impedire la demolizione della stazione NASA in cui suo padre lavora. Per farlo, inventa piccoli macchinari in grado di mandare in cortocircuito le gru del governo, dimostrando nonostante la sua giovane età una buona dose di intelletto, esattamente lo stesso che potrebbe servire per "aggiustare il mondo": viene così scelta per viaggiare in una dimensione parallela e raggiungere Tomorrowland, una straordinaria città futuristica dove solo le menti più geniali al mondo possono riunirsi. Da lì incomincia il suo viaggio al fianco della piccola Atena e di Frank Walker, che la aiuteranno a comprendere per davvero quanto, nel suo piccolo, anche una sfacciata ragazzina ribelle possa essere una persona speciale.
» TRAILER
» IL NOSTRO FUTURO (contiene Spoiler)
Un aspetto molto interessante del film è la riflessione sul mondo che ci circonda e sul futuro che ci aspetta, incentrata sul fatto che gli umani, pur conoscendo le conseguenze delle loro azioni negative, non fanno nulla per mutare la situazione. David Nix, governatore di Tomorrowland, afferma infatti che pur avendo tra le mani prove concrete di ciò a cui il mondo sta per andare incontro, ossia un'imminente catastrofe (che nel film era stata fissata a soli 58 giorni di distanza dallo svolgersi dei fatti), gli uomini avrebbero continuato imperterriti a pensare solo a ciò che riguardava la sfera dei soldi, del guadagno, sfruttando a loro vantaggio anche informazioni di tale importanza che il governo di Tomorrowland si rifiutava, a questo proposito, di divulgare. Casey, invece, riesce a stravolgere completamente la situazione, ribattendo che gli uomini sono artefici del proprio destino e che proprio per questo sono in grado di cambiarlo, se anche una sola idea positiva si diffonde nella mente di sognatori, inventori, o persino bambini: "nutrendo il lupo giusto", quello della speranza e della luce, come nella storia che il papà della nostra protagonista soleva raccontarle, si può cambiare il futuro. Il rifiuto di Casey di credere nella catastrofe, di abbandonarsi all'idea della fine del mondo (come ormai tutto il resto del genere umano aveva fatto), è ciò che riesce a far "sfarfallare" i sistemi operativi di Tomorrowland, dimostrando che nella mente di persone degne c'è ancora la speranza di un cambiamento. Il film, dietro alla cornice fantascientifica e d'azione, ci sprona quindi a riflettere su quanto sta accadendo intorno a noi e sul fatto che l'uomo sarebbe ancora in tempo per rimediare a ciò che ha fatto, ma che semplicemente non ne ha intenzione, poiché significherebbe andare incontro a una gran perdita di soldi e altri piccoli "disturbi" troppo scomodi per una società dalla mente chiusa e governata ai gradi più alti quasi esclusivamente dalla sete di ricchezza. Il film si chiude quindi con una scena molto importante, in cui i bambini-robot di Tomorrowland ritornano sulla Terra e distribuiscono le spille necessarie per visitare la dimensione parallela a persone ricche non materialmente, ma mentalmente: artisti di strada che chiedono l'elemosina, avventurieri squattrinati, donne di paesi poveri che trascorrono i loro giorni a piantare alberelli.
Quella che potrebbe sembrare una semplice avventura in un mondo alternativo, nasconde invece una morale molto profonda, che se carpita in modo completo può mutare la consapevolezza degli spettatori.
Edited by » Katryx - 27/3/2018, 18:03. -
mononoke97.
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è bellissimo, l'ho visto al cinema e poi l'ho riguardato poco tempo fa, lo adoro 
l'idea mi piace un sacco
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Io l'ho visto però non mi ha colpito, nonostante in effetti abbia una bella morale e tutto.. . -
mononoke97.
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da quanto ho capito con il cinema non ci intendiamo ahaha .
