Kingdom Hearts 2 Novels - Vari spezzoni

Traduzioni a sé stanti e complete

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    Purtroppo, non riuscendo a reperire i Volumi interi dei Romanzi di Kingdom Hearts 2, sono costretta a racchiudere in un unico Topic tutti gli spezzoni che sono riuscita a trovare girovagando sul Web! Cominciamo con uno già postato in precedenza, per poi passare a quelli completamente nuovi :meow:

    Tratto dal Volume: 2, La distruzione della Fortezza Oscura
    Personaggi presenti: Axel, Naminé, Riku
    Traduzione giapponese-inglese di: ???
    Traduzione inglese-italiano di: Larxene

    KH202



    Il rumore delle onde...
    -Axel!-
    Mi trasformeranno in un Simile?
    -Axel!-
    Axel riuscì a sentire qualcuno chiamare il suo nome. Aprì lentamente gli occhi.
    -... Nami... né?-
    -Grazie al cielo!- La ragazza era seduta sulla spiaggia, e cullava la testa di Axel tra le sue braccia. La pallida luce del Sole li illuminò per un momento. Axel provò a capire dove si trovava: quella doveva essere la spiaggia poco distante da Crepuscopoli. Accanto a Naminé, scorse anche un uomo vestito di nero. Si alzò, in preda al panico.
    -Non agitarti.- Axel si sentì sollevato udendo la voce di Riku da sotto il cappuccio. Si sdraiò nuovamente, ma non appena sentì le ginocchia di Naminé sulla sua schiena si alzò un'altra volta.
    -Axel?- Gli domandò la ragazza, confusa.
    -Aaah... non preoccuparti... è solo che...- Axel tentò di trovare una scusa plausibile, ma ben presto si accorse di essere sul punto di svenire da un momento all'altro, e non poté fare a meno di sdraiarsi di nuovo tra le braccia di Naminé. Faceva molta fatica a muoversi, ma, pur essendone consapevole, si sentiva quasi in imbarazzo a notare che la ragazza lo teneva così stretto a sé.
    -Sei più debole di quanto pensassi.- Disse Riku. Axel aggrottò le sopracciglia e chiuse gli occhi.
    -Non siamo tutti forti come Roxas.- Naminé posò una mano sulla calda fronte del rosso. Quella piacevole sensazione fece svanire le preoccupazioni di Axel per un momento.
    -Quel tipo, Saix, è molto forte.-
    -L'hai incontrato?- Domandò Axel a Riku, aprendo gli occhi.
    -Sì.- Rispose il ragazzo, voltandosi verso il Sole.
    -E' stato lui a rapire Kairi.- Axel chiuse di nuovo gli occhi; la lucentezza del Sole lo rendeva ancora più esausto.
    -Lo so.-
    -Questa... è una brutta cosa.- Mormorò il rosso. Riku si voltò lentamente.
    -Dovresti ringraziare Naminé. E' stata lei ad evitare che tu svanissi.- Udendo quelle parole, Axel riaprì gli occhi e osservò il viso di Naminé. Una volta, aveva utilizzato i poteri della ragazza per i suoi scopi personali. Ora, quelle medesime capacità gli avevano davvero salvato la vita?
    -... mi hai salvato... ... grazie.- Axel richiuse gli occhi. Fino ad allora, non aveva mai mostrato gratitudine verso nessuno, perchè non aveva un cuore.
    Tristezza, scuse, gratitudine... anche se non ho un cuore, queste parole hanno un significato, per me?
    Forse lo avrebbero se potessi provare emozioni vere...
    ... questo è... doloroso...
    ... oh, anche questa parola... doloroso... probabilmente avrebbe un altro significato se possedessi un cuore.


    -Beh? Ora che si fa?- Domandò Axel, tenendo gli occhi chiusi.
    -Come possiamo salvare Kairi?- Replicò Riku, stiracchiandosi nella sabbia accanto al rosso.
    -Non possiamo irrompere nel castello.- Axel aprì gli occhi e si alzò. La sua vista si offuscò per un momento e la sua ferita dolse ancora un po', ma di certo non poteva rimanere sdraiato sulla spiaggia in eterno.
    -Cosa intendi con "irrompere"?- Riku si avvicinò ad Axel.
    -Nulla... meglio andare.- Il rosso sollevò il suo cappuccio, notando che il ragazzo continuava a fissarlo.
    -Probabilmente ti stanno ancora cercando. Credi di poterti difendere da solo?-
    -In un modo o nell'altro dovrò provarci. Devo solo aspettare e decidere cosa fare. ... ad ogni modo, quel castello è davvero enorme.- Axel ridacchiò, barcollando per tentare di rimanere in piedi. -Naminé, se vuoi incontrare Kairi, va alla Villa Stregata.-
    -Uh?- Naminé si alzò. Axel le sorrise.
    -Riku, tu aspetta con lei. Vi saprò dire qualcosa di nuovo riguardo l'Organizzazione a breve.- Il rosso aprì un Corridoio Oscuro. -Voi due siete le sole persone che possono salvare Sora. L'avete memorizzato?- Rise.
    -Non proverai di nuovo a trasformare Sora in un Heartless, vero?- Gli domandò Riku. Axel fece spallucce.
    -Dipende.-
    -... che cosa vuoi dire?- Riku sembrò preoccupato. -Parla!-
    Ma Axel si limitò ad entrare nel Corridoio Oscuro.
     
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    Tratto dal Volume: 2 -3, La distruzione della Fortezza Oscura - Lacrime di un Nessuno
    Personaggi presenti: Topolino, Riku
    Traduzione giapponese-inglese: stray_mikeneko (Live Journal)
    Traduzione inglese-italiano: Larxene


    icon122



    Il Re stava attraversando i tortuosi corridoi con l'intenzione di incontrare presto Sora e gli altri. Tuttavia, c'era ancora qualcosa che lo tormentava.
    Nella Fortezza Oscura, poteva senza alcun dubbio avvertire la sua presenza.
    Sollevò lo sguardo verso uno dei muri parzialmente crollati.
    -... Riku...- Mormorò.
    A Crepuscopoli, Riku aveva promesso che da lì in poi avrebbe sempre protetto Sora. Eppure, sebbene quest'ultimo si trovasse nei pressi della Fortezza Oscura, Riku non era affatto lì con lui.
    Il Re poteva solamente avvertirne la presenza.
    Certo, desiderava tanto incontrarlo, ma al contempo i sensi di colpa lo opprimevano: da un certo punto di vista, il ragazzo aveva mutato aspetto anche per colpa sua.
    Si guardò attorno ancora una volta.

    Riku stava passeggiando all'interno del castello della Fortezza Oscura. Ormai, quell'impotente edificio stava cadendo in rovina.
    Rimembrò per un momento le parole di Malefica - un dolce invito verso l'Oscurità.
    Abbassò lo sguardo.
    Il ricordo doleva all'interno della sua memoria, ma nulla poteva fare per scacciarlo. Anzi, se quanto accaduto fosse servito per dargli una lezione, ben gli stava: in futuro, si sarebbe guardato meglio dall'accettare di allearsi con le tenebre.
    E da qualche parte, in quella città, poteva avvertire anche un'altra presenza oltre a quella di Sora e dei suoi amici.
    Quella del Re.
    Riku non poté fare a meno di domandarsi se avesse effettivamente tradito la fiducia di Topolino.
    E anche se l'avessi fatto, nel mio cuore ora non vi è alcuna incertezza. Lo stesso alle Isole, anni fa: non mi importava di ciò che stessi facendo, poiché sapevo che, come ora, avrei un giorno aiutato Sora.
    Oppure... sto solamente ripetendo lo stesso errore di una volta?

    Riku sospirò.
    -Malefica.- Disse subito dopo.
    Non vi fu alcun cambiamento nei dintorni.
    Invocò un'altra volta lo stesso nome. -Malefica.-
    Questa volta, qualcosa nell'aria mutò per davvero, e la strega comparve dinanzi a lui.
    -Chi sei tu?- Esclamò. Riku spinse indietro il suo cappuccio.
    -... volevo rivederti.-
    -... Ansem... no, Riku... sei tu?-
    Il ragazzo annuì.

    [Passaggio dal Volume 2 al Volume 3 - Omesse ripetizioni e piccolo prologo]

    -Quindi sei ancora vivo, Riku.-
    -E tu sei davvero risorta.-
    -Ma certo, io non svanirò mai. Proprio come l'Oscurità. ... non vale lo stesso per te? Potrai anche mutare aspetto, ma il tuo cuore resterà per sempre lo stesso.- Malefica sorrise.
    -Conosci l'Organizzazione XIII?-
    -Ne ho sentito parlare. Vestono più o meno come te, non è vero?-
    Riku annuì. -Sì, loro. I Nessuno.-
    -Nessuno?-
    -Probabilmente li hai già visti. Quei mostri bianchi.-
    Nel momento in cui Riku pronunciò quelle parole, il castello fu scosso da un terribile ruggito.
    -Sono qui.-
    Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, voltò le spalle a Malefica e corse via.
    -Aspetta un momento, Riku!-
    -Ti conviene combattere, se non vuoi perdere anche questo castello.-
    Riku scomparve nell'Oscurità.
    -Hmph... ancora devo capire come mai sia venuto qui.-
    Mormorò Malefica. Poco dopo, Pietro comparve alle sue spalle.
    -Malefica! E' terribile!-
    -Che cosa?- La strega si voltò lentamente.
    -Loro! Quelle cose bianche sono terribili!- Pietro indicò alcuni Nessuno in avvicinamento.
    -Parli del diavolo...-
    Malefica rise sommessamente e cominciò a camminare.
     
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    Purtroppo alcuni eventi non sono disposti in ordine cronologico nelle traduzioni, ma non posso fare altrimenti! Non appena avrò tradotto tutti quelli resi disponibili da stray_mikeneko, provvederò a riordinarli e ad inserire una lista per agevolare la lettura :yay:

    Tratto dal Volume: 2, La distruzione della Fortezza Oscura
    Personaggi: Axel, Kairi, Naminé, Saix, Riku, Pence, Hayner, Olette, Pluto
    Traduzione giapponese-inglese: stray_mikeneko
    Traduzione inglese-italiano: Larxene


    thit



    Alle Isole del Destino si poteva udire solamente il rumore delle onde.
    Axel e Kairi si trovavano uno di fronte all'altra.
    Improvvisamente, l'abbaiare insistente di un cane catturò la loro attenzione.
    -Ah! Sei tu!-
    Axel riconobbe immediatamente quell'adorabile cagnolino, poiché l'aveva già incontrato nel Mondo Che Non Esiste: si chiamava Pluto.
    Quest'ultimo corse incontro a Kairi scodinzolando di gioia. Poco dopo, però, alcuni Nessuno li circondarono.
    -Accidenti, sei riuscito a portarli con te...- Mormorò Axel, evocando i suoi chakrams.
    L'idea di uccidere altri Nessuno lo infastidiva, ma di certo non poteva permettere che Kairi fosse ferita.
    -Eh?-
    Ad un tratto, una specie di portale si aprì alle spalle della ragazza.
    Axel si bloccò, mentre Pluto vi saltò dentro senza esitare.
    -Ehi, aspetta un momento!-
    Kairi si voltò verso il rosso per un istante, per poi dirigersi verso il portale, che si richiuse subito dopo.
    -Cosa diavolo è successo...- Axel eliminò i Nessuno che lo accerchiavano. -Kairi, dove sei andata?-
    Sospirò, aprendo un Corridoio Oscuro alle sue spalle.
    Poco dopo svanì, avvolto dalle tenebre.

    Il Corridoio Oscuro alle Isole del Destino si richiuse.
    Molto probabilmente, Saix non era al corrente del fatto che Pluto fosse il cane speciale di Topolino.
    Nello stesso istante, però, cadde a terra dopo esser stato colpito da un violento attacco di Riku. Si rialzò lentamente.
    -Mossa degna di Ansem in persona...-
    -Smettila di blaterare! Io proteggerò sempre questa isola!-
    Riku tentò di attaccarlo un'altra volta, ma Saix si parò col Claymore.
    -Parole provenienti dalla bocca di colui che una volta divenne il pupillo delle tenebre. Sei soddisfatto d'aver venduto la tua anima per poter utilizzare quel potere?-
    -Stai zitto!-
    Riku scagliò lontano il Claymore di Saix con un colpo secco.
    -Riku, no! Non farlo!- Esclamò Naminé, facendo da scudo umano al numero VII. -Non permettere all'Oscurità di controllarti un'altra volta! Ora sei benissimo in grado di dominarla. Non lasciarti confondere dalle parole di quest'uomo!-
    -Che cosa credi di fare?!- Saix colpì violentemente Naminé sulla guancia, spostandola di lato.
    -... tu... tu mi fai pena...-
    -Dimmelo in faccia, ragazzina!-
    Mentre la povera ragazza giaceva al suolo, il numero VII le lanciò un'occhiata gelida.
    -Ancora non ti sei reso conto... d'avere un cuore...-
    -Cuore? Il MIO cuore?! Ma di che cosa stai parlando?!- Riku bloccò un attacco di Saix per proteggere Naminé. -Bah... non ho tempo da perdere con voi.- Concluse, scomparendo.
    Riku corse da Naminé. -Stai bene?- Le domandò, aiutandola a rialzarsi.
    -... ora ho capito...-
    -Cosa hai capito?-
    La ragazza scosse lentamente la testa. -... nulla. Dobbiamo andare da Kairi.-
    -... sì...-
    Riku annuì, osservando il palmo della sua mano per un istante.
    Ho venduto la mia anima per poter utilizzare questo potere...
    Quel potere era stato un dono, oppure una maledizione?

    -Sei aspetterai qui, sono certo che incontrerai Sora.- Disse Pence a Kairi.
    -Ha detto che sarebbe tornato.- Aggiunse Hayner.
    -Già!-
    Kairi annuì e Pluto abbaiò.
    -Troppo tardi, Kairi.-
    Una voce catturò l'attenzione dei ragazzi.
    Poco dopo, in un angolo del rifugio, si aprì un Corridoio Oscuro: ne uscì Axel.
    -Per una strana ragione, sapevo che ti avrei trovata qui.-
    Disse il rosso, avvicinandosi sorridendo a Kairi.
    -Tu... !-
    Pence ed Hayner tentarono di fermarlo, ma senza risultato.
    -Hai avuto del fegato a gettarti a capofitto nell'Oscurità, prima...-
    Axel afferrò il braccio di Kairi.
    -Lasciami andare!-
    I due scomparvero nel portale, seguiti da Pluto.
    -Aspettate!-
    Hayner tentò di fermarli, ma ogni suo sforzo fu vano.

    I due raggiunsero la spiaggia nei pressi di Crepuscopoli.
    -Ti ho detto di lasciarmi andare!-
    Axel allentò la presa e Kairi cadde a terra.
    -Stai bene?-
    -Non toccarmi!-
    Udendo quelle parole, il rosso si grattò nervosamente la testa. -Beh... ecco... ah! Oh, no, ancora tu!-
    Pluto saltò improvvisamente addosso ad Axel, il quale cadde a terra e finì con la faccia immersa nella sabbia.
    -... mi hai salvata?...-
    Il cane scodinzolò.
    -Ehi, levati!-
    Axel tentò di rialzarsi, ma Pluto lo mise a terra una seconda volta.
    -... adesso cominci a stufarmi, piccolo... coso!...-
    Kairi li osservava con un'espressione a metà tra il sorpreso ed il divertito. Il rosso concentrò allora tutte le sue forze e si liberò dalla presa del cane: i suoi capelli, il suo soprabito e persino il suo viso erano coperti di sabbia.
    Soddisfatto d'essersi divertito con Axel, Pluto si diresse verso Kairi.
    -Ehi, fermi!-
    Il rosso li guardò giocare per un po' nei paraggi, mentre tentava di scrollarsi di dosso tutta quanta la sabbia.
    Kairi si bloccò improvvisamente e lo guardò dritto negli occhi. -... tu non sei affatto una cattiva persona, vero?-
    -Non sono né buono, né cattivo.-
    -Ma lui è così affezionato a te...-
    Udendo quelle parole, Axel si voltò verso Pluto. Il cane scodinzolava gioiosamente ai suoi piedi.
    -Solo perchè un cane si affeziona a qualcuno, non significa che qualcuno è per forza una brava persona. L'hai memorizzato?-
    -Non capisco fino in fondo quello che vuoi dire.-
    -... nemmeno io.- Axel inclinò la testa di lato, imbarazzato. Non sapendo come spiegare al meglio ciò che intendeva dire, decise di cambiare argomento. -Beh, senti... tu vuoi rivedere Sora, non è vero?-
    -Certo che lo voglio.- Affermò Kairi.
    -... anche se si tratterebbe solo di uno spiacevole inconveniente.-
    Axel e Kairi sollevarono immediatamente la testa udendo una voce estranea.
    Alle spalle di Kairi, comparve Saix.
    -Kairi!-
    Il rosso tentò di afferrarla per il braccio, ma il numero VII fu più veloce.
    -Lasciami... !-
    Tutto accadde in un istante.
    Pluto stava abbaiando furiosamente contro Saix.
    Axel stavano chiamando invano il nome della ragazza.
    E Kairi, infine, si stava dimenando tra le braccia del suo nuovo rapitore.
    Nel momento in cui il rosso tentò di evocare i suoi chakrams, una pesante onda d'urto lo travolse.
    -I traditori come te non meritano nulla se non l'oblio.-
    -Uh... !-
    Il colpo fu quasi fatale, ed Axel cadde a terra dolorante.
    Si trattò di un solo attacco, ma fu sufficiente per tramortirlo a dovere.
    In quel momento non riusciva nemmeno a capire se Kairi e Saix stessero effettivamente entrando nel Corridoio Oscuro, o se la sua vista stesse unicamente scomparendo.
    Sarò trasformato in un Simile... ?

    Edited by Larxene - 7/6/2014, 16:01
     
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    Tratto dal Volume: 2, La distruzione della Fortezza Oscura
    Personaggi presenti: Axel, Naminé, Riku, Topolino
    Traduzione giapponese-inglese: stray_mikeneko
    Traduzione inglese-italiano: Larxene


    png



    Avvertendo che Sora si era finalmente risvegliato, Naminé riaprì gli occhi e sollevò lo sguardo verso l'uomo vestito di nero accanto a lei.
    -Perchè non ci muoviamo anche noi?- Domandò quest'ultimo (Riku).
    Si trovavano sulla spiaggia nei pressi di Crepuscopoli.
    -Perchè, voi avete un posto dove andare?- Axel si sedette su una delle rocce alle sue spalle.
    -E tu? Ne hai uno?-
    -Nah, mai avuto. Noi Nessuno non abbiamo un luogo nel quale recarci o a cui poter fare ritorno. Non è vero, Naminé?-
    Naminé abbassò lo sguardo.
    ... noi Nessuno non abbiamo nemmeno una ragione per la quale esistere.
    -Beh, direi che qui abbiamo finito. Che ne dici di separarci da lui?- Domandò Riku, convinto di ottenere una conferma.
    -Ma...- Mormorò invece la ragazza.
    Non so cosa fare.
    Devo forse accettare di andare con Riku e lasciare Axel da solo?
    Ma dopotutto, io e Riku siamo molto diversi. Axel invece... è esattamente come me.

    Notando il leggero disagio di Naminé, Axel si alzò e si grattò nervosamente la testa.
    -Ad essere sincero, non sarebbe una cattiva idea. Dopotutto, io e te abbiamo scopi ben differenti. E anche i vostri obiettivi non sono gli stessi di DiZ. O sbaglio?-
    Riku si stupì di udire quella domanda.
    -Io... io voglio aiutare Sora e gli altri.- Naminé prese la parola, mantenendo la testa bassa.
    -Questo significa che il tuo amichetto qui ti eliminerà, proprio come ha fatto con Roxas.- Affermò freddamente Axel.
    -... DiZ ti ha detto di eliminarmi?- Domandò la ragazza. -L'ha detto?!-
    Riku annuì lentamente.
    -Non posso di certo venire con te.-
    -... non è vero.- Naminé scosse la testa.
    -Andiamo, Naminé.- La chiamò Axel, aprendo un Corridoio Oscuro.
    -Dove state andando?- Domandò Riku.
    -Non lo so... ma ci rivedremo, Riku.- Naminé sorrise.
    -... è una promessa?-
    -Sì, è una promessa. Anche se i nostri sentieri si dividono qui, prima o poi ci ritroveremo. Giusto?-
    -Già... me lo hai promesso.- Annuì Riku.
    Subito dopo, Naminé ed Axel vennero avvolti dall'Oscurità.
    -Mi dispiace, Riku.-
    Riku non riuscì ad udire ciò che Naminé gli sussurrò.
    Il rumore delle onde sovrastò la voce della ragazza.

    Si fermò ancora un po' sulla spiaggia.
    Il suo obiettivo, in quel momento, era uno solo: aiutare Sora.
    Ma, ancora una volta, si ritrovò solo.
    Era stato forse uno sbaglio permettere che Axel e Naminé si incontrassero?
    Dopotutto, erano entrambi dei Nessuno. DiZ affermava che esseri come loro non dovevano esistere. Era forse vero?
    Doveva saperne di più.
    L'alleanza con Axel gli aveva già giovato in gran parte: combinare le informazioni di DiZ con le sue gli aveva permesso di fare luce su molti misteri. Aveva scoperto molte cose in più anche riguardo al leader dell'Organizzazione.
    Riku si sedette sulla stessa pietra sulla quale Axel si era accomodato poco prima, mantenendo lo sguardo rivolto verso l'orizzonte.
    Voglio tornare all'isola.
    Voglio correre di nuovo insieme a Sora sulla spiaggia.
    Lo desidero dal profondo del mio cuore.

    Tuttavia, il suo cuore era ancora pieno di dubbi.
    Eliminare Roxas era stata una scelta giusta?
    Dopotutto, non avrebbe potuto fare nient'altro per permettere il risveglio di Sora.
    Ma solo dopo aver parlato con Axel e Naminé aveva cominciato a dubitare delle sue azioni.
    Sollevò il suo cappuccio e si alzò.
    -Eccoti, finalmente!-
    Riku si voltò.
    -... Topolino... cioè, intendevo... Vostra Maestà...-
    Topolino indossava lo stesso soprabito nero del ragazzo.
    -Ti ho cercato ovunque.- Disse. -Perchè non mi abbracci? In fondo, per te io sono Topolino, non "Vostra Maestà".-
    In passato, i due ne avevano trascorse di ogni al Castello dell'Oblio. E sì, si erano persino abbracciati.
    Tuttavia, in quel momento, Riku non poteva permettersi di ripetere la medesima azione.
    Non poteva nemmeno concedersi la libertà di chiamarlo "Topolino".
    Non con quell'aspetto.
    -Vostra Maestà... io...-
    Riku sollevò ancora di più il suo cappuccio.
    -Cos'è successo, Riku? Ti prego, parla.-
    Udendo quella richiesta, il ragazzo annuì.

    Axel e Naminé stavano attraversando il Corridoio Oscuro.
    -... Axel?-
    Il rosso si fermò.
    -... che c'è, hai bisogno di una pausa?-
    -... no, non è questo il punto...-
    Naminé si fermò.
    -Ti stai forse pentendo d'avermi seguito?-
    -Assolutamente no!- Replicò la ragazza, ricominciando a camminare. -Dove stiamo andando, esattamente?-
    -Chi lo sa.-
    Axel era inquieto. Non sapeva per quanto ancora avrebbero camminato.
    -E che cosa farai?-
    -Non ho ancora deciso.-
    -... Roxas non tornerà mai più.-
    Udendo queste parole, Axel si fermò improvvisamente e si voltò verso Naminé.
    -DiZ non la pensa così.-
    L'espressione del rosso era talmente fredda, che la ragazza stentò a credere che non avesse un cuore.
    Ma che cos'è un cuore?
    -Ho lasciato Riku da solo.-
    -... ahah... sei forse preoccupata?- Axel scrutò il viso di Naminé. -Lui è un umano, non un Nessuno.-
    -Ma...- Mormorò la ragazza.
    -... anche se sembra tutt'altro.-
    -... l'apparenza non c'entra.-
    Già, non è un discorso di aspetto.
    Non finché il cuore rimane.

    Naminé sollevò improvvisamente la testa, come se avesse appena realizzato qualcosa di importante.
    -Ehi, Axel. E se noi... avessimo un cuore?-
    -No, non abbiamo nulla del genere. L'hai memorizzato?- Axel riprese a parlare prima che Naminé potesse replicare. -Per l'Organizzazione, noi siamo dei traditori. Capisci cosa voglio dire?-
    -Sì, capisco.-
    -Allora muoviamoci.-
    Naminé si morse le labbra e riprese a camminare.

    Edited by Larxene - 21/5/2014, 20:46
     
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    Tratto dal Volume: 2, La distruzione della Fortezza Oscura
    Personaggi presenti: Axel, Naminé, Saix, Pippo, Sora, Paperino, Demyx, Phil, Riku
    Traduzione giapponese-inglese: stray_mikeneko
    Traduzione inglese-italiano: Larxene


    1CAAV5M8E



    I due continuarono a camminare.
    L'aria era quasi soffocante, ed intorno a loro c'era il nulla. La nebbia non permetteva di vedere dove quel corridoio finisse.
    Naminé si convinse addirittura d'aver camminato in tondo per tutto il tempo.
    E forse, dopotutto, aveva anche ragione.
    -Axel.-
    -... e ora che c'è?- Axel non si fermò.
    -Dove stai andando?-
    -Al nostro quartier generale.- Il rosso si voltò verso Naminé. -E tu, invece? Che cosa farai?-
    -... che cosa farò?- Ripeté la ragazza, osservando Axel.
    -Se ti riporterò indietro, forse non mi considereranno più un traditore.-
    -Può darsi. Ma dimmi... cos'è che desideri veramente fare?-
    -Per ora mi limito ad evitare d'essere eliminato.-
    -Quindi mi riporterai davvero nell'Organizzazione?-
    -... mmmmh... può darsi.- Axel sorrise.
    A dire il vero, non ne aveva idee al momento.
    Non sapeva cosa fare.
    Non avendo un cuore, non poteva nemmeno agire secondo i suoi sentimenti.
    -Ho una richiesta.- Disse Naminé. -... voglio incontrare Kairi.-
    Axel aggrottò immediatamente le sopracciglia.
    Per un Nessuno, incontrare il suo io originale significa svanire nell'oblio.
    -Scherzi?-
    -... no, credo sia naturale.-
    -Ma allora perchè diavolo mi hai seguito?- Axel sollevò le braccia e le abbassò violentemente subito dopo.
    -Perchè tu... mi sembri triste.-
    -Uh?-
    Naminé abbassò lo sguardo. -Sì, mi sembri triste. Tanto triste.-
    -Triste? Un Nessuno... triste?! Ma non è possibile!-
    -Ma Axel... io ancora mi domando se sia vero che noi non possediamo un cuore.-
    -Non può essere altrimenti.-
    Noi non abbiamo un cuore, ma conosco quell'emozione.
    Ero triste, lo ammetto.
    Ero triste nel momento in cui ho perso Roxas!
    E' questo che fa un cuore? Ti fa soffrire... ?

    -Axel...- Lo chiamò nuovamente Naminé.
    -... perdonate l'intrusione.- Una voce catturò la loro attenzione.
    Qualcun'altro era in piedi alle spalle della ragazza.
    -Saix... !-
    L'uomo misterioso rise ed abbassò il suo cappuccio, rivelando lunghi capelli blu e una grossa cicatrice al centro della fronte.
    -Corri, Naminé!-
    Naminé aprì un Corridoio Oscuro, obbedendo immediatamente all'ordine.
    -... Axel!-
    -Andrà tutto bene. Ti raggiungerò dopo!-
    La ragazza annuì e scomparve.
    -Quindi cerchi di fare l'eroe, questa volta?- Domandò Saix. Axel evocò i suoi chakrams per guadagnare tempo, o quantomeno per permettere a Naminé di incontrare Riku dall'altra parte del portale.
    Tuttavia, non si sentiva sicuro di poter vincere.
    Tutto ciò che poteva fare era tentare di fuggire.
    -Cosa hai intenzione di fare?- Domandò nuovamente Saix.
    -Non sono affari tuoi.-
    -Sarebbe un problema per te tradire l'Organizzazione.-
    -Quindi questo significa che non l'ho ancora tradita?- Axel sorrise.
    -Non puoi trasformare l'Eroe in un Heartless.-
    -Uh? Ma di che parli?-
    Qualcosa non quadra.
    L'obiettivo dell'Organizzazione era quello di poter controllare sia Sora che Roxas. O meglio, di riuscire a raccogliere cuori grazie ai loro Keyblade.
    Ma ciò significa che... ora Roxas non conta più nulla, da quando si è ricongiunto con l'Eroe?

    -Gli obiettivi possono cambiare in ogni momento.- Aggiunse Saix, avvicinandosi. Axel indietreggiò ancora di più.
    -Eeeh... può darsi. Forza, ora dimmi quali sono i tuoi ordini questa volta.- Nel mentre, il rosso creo un portale alle spalle del numero VII.
    Doveva guadagnare ancora tempo.
    -I miei ordini, questa volta, sono di distruggerti!-
    Saix evocò il suo Claymore.
    -... folle!-
    Axel tentò di schivare tutti gli attacchi e di avvicinarsi il più possibile al portale, ormai quasi completamente formato.
    Non aveva speranza di vincere lo scontro, ma poteva contare sulla sua velocità e sulla sua astuzia.
    -Cosa?!-
    Saix si guardò attorno, confuso. Axel non c'era più.

    -Chissà che aspetto ha Ercole...- Domandò Sora a Pippo.
    -Beh... avrà sicuramente un bel fisico, un aspetto affascinante... tipo...-
    -L'esatto opposto di Sora?-
    -Che cosa hai detto?!-
    Sora cominciò a rincorrere Paperino.
    -Sono contrario alla violenza!- Esclamò quest'ultimo, scontrandosi contro qualcosa -o meglio, qualcuno- e cadde a terra. -Gwah!-
    -Ops... perdonatemi.- Il tizio misterioso abbassò la testa. Sora notò subito che indossava il soprabito tipico dell'Organizzazione, ed evocò il suo Keyblade. -Eh?... Ah!- L'uomo indietreggiò. -Ritirata!- Esclamò immediatamente.
    Tutti i Nessuno intorno a lui lo seguirono, allontanandosi dal trio.
    -... che... cos'era?- Sora inclinò la testa di lato.
    -Un membro dell'Organizzazione, suppongo.-
    -Probabilmente...-

    Nel frattempo, sotto il Sole cocente al Colosseo dell'Olimpo, un uomo dell'Organizzazione - Demyx - si stava muovendo furtivamente.
    I suoi poteri non avrebbero funzionato nella caverna dell'Ade, senza un incantesimo apposito. Xigbar gliene aveva parlato.
    Doveva trattarsi della Pietra dell'Olimpo.
    -Io non sono tagliato per queste cose... ... ... wah!- Un piccolo uomo comparve dinanzi a Demyx. Aveva le gambe e le corna di una capra.
    -Che stai facendo qui?!-
    -Beh... uhm...- Il ragazzo si grattò nervosamente la testa.
    -Sei uno sfidante?-
    -Uh?-
    -Io sono Phil! Tu come ti chiami?-
    -Uhm... via!-
    Demyx cominciò a correre in direzione dell'edificio in pietra poco distante.
    -Ehi! Aspetta!- Phil tentò di seguirlo, ma venne accerchiato da un gruppo di Nessuno. -Che sta succedendo?!-
    Incurante delle imprecazioni del satiro, Demyx si rifugiò all'interno del Colosseo.

    Riku stava attraversando un Corridoio Oscuro.
    -Aiuto!-
    Si voltò, udendo la voce di una ragazza.
    -Naminé...-
    Naminé lo afferrò in vita. Riku le appoggiò le mani sulle spalle.
    -Ti prego Riku, Axel ha bisogno di aiuto!- Esclamò lei, dopo aver abbassato per un momento lo sguardo.
    -Che cosa gli è capitato?-
    Gli occhi blu di Naminé gli ricordavano quelli di Kairi.
    -L'Organizzazione gli sta dando la caccia. Mi ha permesso di fuggire, ma...- Questa volta abbassò la testa.
    Per Riku, il fatto che l'Organizzazione avesse mandato qualcuno in cerca di Axel non fu una sorpresa. Di certo non potevano permettergli di tradirli ulteriormente.
    -Non posso fare nulla per lui.-
    -Perchè no?!-
    Già, perchè no?
    Ora che ci penso, forse potrei farlo, ma... che accadrebbe se salvassi un Nessuno?

    -Forse perchè Axel è un Nessuno? E allora perchè hai salvato me? Perchè sono il Nessuno di Kairi?! Perchè se io sparissi lei sarebbe incompleta in eterno?!-
    -... Naminé...-
    Le spalle di Naminé tremavano. Riku la abbracciò.
    -... il cuore di Axel è ferito.-
    -I Nessuno non hanno un cuore.-
    Pur avendolo constatato freddamente, il ragazzo dubitò delle sue stesse parole.
    E' proprio così?
    E per quanto riguarda Naminé? O Roxas?
    Stando a quanto afferma DiZ, sono entrambi nati in situazioni molto particolari. Ma ciò fa davvero di loro gli unici Nessuno "speciali"?
    No, sono convinto che tutti i membri dell'Organizzazione lo siano.

    -Poco fa ho detto che il cuore di Axel è solo.-
    -Che cosa vuoi dire?-
    -Non lo so. Non lo so nemmeno io...-
    Naminé scosse la testa.
    Suppongo di dover parlare con Axel ancora una volta.
    Riku sospirò, inginocchiandosi a tal punto da incrociare lo sguardo di Naminé.
    -Chi è che sta dando la caccia ad Axel?-
    -Un membro dell'Organizzazione. Ha sentito i nostri discorsi.-
    -Di che cosa stavate parlando?-
    -... di Kairi.- Naminé scandì meglio che poté quel nome. Le spalle di Riku tremarono per un istante. -Gli ho chiesto di portarmi da lei... mi sento in dovere di incontrarla. Ma quel tizio ci ha sentiti parlare e mi ha quasi catturata. Axel mi ha aiutata a fuggire.- La ragazza sollevò improvvisamente la testa. -... Kairi è in pericolo?-
    Riku annuì. -Non possiamo permettere all'Organizzazione di catturarla. ... ad ogni modo: Axel ti ha detto di fuggire, giusto? Ciò significa che andrà tutto bene. Mi sembra un tipo in gamba.-
    Il ragazzo sorrise. Anche il viso di Naminé, per un momento, mostrò un'espressione serena.

    Edited by Larxene - 23/6/2014, 10:27
     
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4 replies since 20/5/2014, 21:17   186 views
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