Kingdom Hearts 358/2 Days Volume 3: Xion - Sette Giorni

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    Capitolo 1: L'isola della nostalgia



    Questa stanza assomiglia a quelle del Castello dell'Oblio. Pensò Riku, sedendosi.
    Si trovava in una stanza della Villa Stregata, a Crepuscopoli.
    Dall'altro lato di un grande tavolo bianco, era seduta una ragazza: Naminé.
    Riku conosceva anche il nome di un'altra giovane incontrata giorni prima... Xion.
    Loro due hanno più punti in comune di quanto si possa credere. Entrambe hanno anche collaborato con l'Organizzazione.
    -Quindi ci incontriamo di nuovo.- Disse Naminé.
    -Ricordi la nostra promessa?-
    -Certo. Era una promessa riguardante Sora, vero?- La ragazza abbassò lo sguardo. -Mi dispiace...- Aggiunse, con un filo di voce. -... forse non la potrò mantenere...-
    -Che succede?-
    -Non ho abbastanza ricordi di Sora.-

    Prenditi cura di Sora per me.


    Era quella la promessa che Naminé, la "Strega dei Ricordi", aveva fatto a Riku mesi prima al Castello dell'Oblio.
    Naminé mi disse che i ricordi non scompaiono mai. Ci sarebbe voluto del tempo, ma poi Sora sarebbe dovuto tornare normale... -Cosa significa?- Non ci sono abbastanza suoi ricordi? Che cosa vuol dire... ?
    -I ricordi di Sora sono finiti dentro il suo Nessuno...- Naminé sollevò lo sguardo verso Riku. -E molti sono stati assorbiti da... lei...-
    Lei... Xion. Ora, a quanto ne so, sta dormendo. Comunque, non ho idea di che tipo di effetto possa avere il fatto che alcuni ricordi di Sora si trovino dentro di lei...
    -Quindi non puoi ricollegare tutti i ricordi di Sora normalmente?-
    -Se esistono ancora sotto forma di frammenti di memoria, credo di poterlo fare...- Naminé abbassò nuovamente lo sguardo. -Ma se i ricordi della ragazza si dovessero unire a quelli di Sora, ci vorrebbe più tempo. E ancora di più impiegherebbe Sora stesso a svegliarsi... DiZ non lo permetterà.-
    La ragazza continuava a tenere lo sguardo fisso sul suo blocco da disegno.
    -Posso fare qualcosa?-
    -Se i loro ricordi si combinassero, potrei far ugualmente risvegliare Sora, ma con il rischio che nessuno si ricordi più di lui. Non posso fargli una cosa simile. I ricordi di Xion includono quelli falsi creati al Castello dell'Oblio, quelli originali di Sora e altre memorie confuse, che si sono mischiate tra loro. Non so di preciso quali siano quelli veri e quali quelli falsi.-
    Se diamo la priorità al risveglio di Sora, tutto il resto dovrà essere sacrificato. Ma mi chiedo se non si possa davvero fare in altro modo... è strettamente necessario uccidere due persone per raggiungere il nostro obiettivo? DiZ affermerà di certo che i Nessuno non sono vere persone, e che quindi non contano nulla. Ma io non voglio comunque annientarli. Soprattutto Xion, con quel suo viso così... famigliare...
    -E' già troppo tardi. Il risveglio di Sora deve essere posticipato. Il suo Nessuno e colei che assorbe i suoi ricordi hanno sviluppato una propria identità; cosa che non aveva predetto. E, ora come ora, temo non rimanga altra scelta che annientarli...-
    Naminé mostrò a Riku il suo blocco da disegno, sul quale aveva disegnato tre persone vestite di nero. Il ragazzo coi capelli rossi è colui che ho incontrato poco tempo fa al Castello dell'Oblio. L'altro è il Nessuno di Sora, e infine... ecco Xion.
    -Originariamente, il suo viso non poteva essere visto. Ora, invece...-
    Che cosa significa che inizialmente il suo viso non poteva essere visto... ?
    Prima che Riku potesse porre la sua domanda, Naminé ricominciò a parlare. -Temo sia la prova che ormai lei abbia assorbito gran parte dei ricordi di Sora. Le memorie di Sora, quelle del suo Nessuno, e le sue... non c'è alternativa, mi spiace...-
    Non c'è alternativa... -Capisco.- Disse Riku, lasciando la stanza.

    xxx



    Non so quando sono svenuta. Ma, nel momento in cui mi sono svegliata, mi trovavo già in questa stanza molto... silenziosa.
    Xion si alzò, scuotendo leggermente la testa. Nessun altro si trovava in quella stanza.
    Credo... credo di aver collassato al Castello dell'Oblio. Lì, ho scoperto la mia vera identità...
    ... la mia...
    ... no, quella non ero io...

    In quel momento, Xion riuscì a ricordare in quel luogo si trovasse.
    Questa è... la Fortezza Oscura! In questo palazzo hanno combattuto Sora e Riku, e questa era la piccola stanza che Malefica aveva assegnato a Riku mentre lui era ancora suo alleato. Ora ricordo. Ricordo esattamente cos'è successo la prima volta che sono giunta qui. Ricordo Riku, Sora... ricordo tutto...
    Xion si alzò dal letto.
    Allora, Xion... dove credi sia meglio andare?

    xxx



    Oggi è il giorno 257, il secondo da quando Xion se n'è andata.

    Oggi è il giorno 258, il terzo da quando Xion se n'è andata.

    So che dovrei fare qualcosa, ma non so cosa.

    Roxas era seduto sulla Torre dell'Orologio, e si stringeva le braccia attorno alle ginocchia. Quel giorno, non aveva comprato nessun gelato.
    Dubito che Axel verrà. Forse mi sta evitando. Non so perchè dovrebbe farlo, ma il fatto che non sia venuto qui mi insospettisce.
    Io non so nulla riguardo la fuga di Xion, ma forse lui sì. Dovrei chiederglielo, anche se per qualche strana ragione, la cosa mi spaventa. Non riesco nemmeno a trovare il coraggio di andare nella sua stanza...

    Il tempo passò inesorabile, senza che Roxas smettesse mai di riflettere sugli stessi argomenti.
    Oggi è il giorno 262, il settimo da quando Xion se n'è andata.

    Ogni giorno non faccio altro che pensare alla data, senza nemmeno ricordare come ho svolto le mie Missioni. Mi sento confuso, e non riesco a raggruppare bene i miei pensieri. In compenso, sogno.
    Ovviamente non ricordo cosa, ma, d'altronde, faccio fatica anche a rammentare cosa mi succede a distanza di poco tempo. C'è decisamente qualcosa che non va, in me.
    Xion non è qui, e nemmeno Axel. Forse è questo che non va.
    A volte mi domando persino se, mentre sogno, sto realmente dormendo oppure no. Forse... tutto è un sogno.
    Sono confuso perchè non riesco a riposare? O forse, la confusione è proprio ciò che non mi fa dormire? Anche durante le mie Missioni ho molto sonno. E' come se la mia mente fosse costantemente invasa dalla nebbia... come se fossi costantemente... nel crepuscopolo.


    xxx



    Nella Sala Circolare si trovavano Xemnas, Xigbar e Saix.
    -E' necessario rinforzare i ricordi di Roxas durante questa momentanea assenza di Xion.- Disse il primo.
    -E' tutto pronto.- Rispose Saix.
    Xigbar gli sorrise. -Come vedi Xion?-
    -Cosa intendi?-
    Odio queste domande vaghe. Non possiamo permetterci di cincischiare, dobbiamo concentrarci su ciò che ormai è stato deciso... Pensò Saix.
    -Senti, non importa. Tu invece, che mi dici?- Domandò Xigbar a Xemnas. -Noi due ci capiamo, non è così...?-
    Il numero I sorrise lievemente.
    Era un sì o un no?
    -Tieni d'occhio Roxas.- Xemnas scomparve senza rispondere a Xigbar.
    -Già, fai del tuo meglio.- Anche quest'ultimo sparì in un vortice d'Oscurità.
    Mi domando cosa stesse cercando di dirmi...

    xxx



    Xion viaggiò a lungo per i Mondi, costantemente seguita da Riku. Infine, giunse in un luogo a lei famigliare.
    Riku avvertì il battere del suo cuore accelerare.
    Respirò il profumo delle onde, ne udì il suono. Quella era la sua casa, che lui stesso aveva distrutto poco più di un anno prima...
    Non pensavo che sarei mai potuto tornare qui. Non sono ancora pronto...
    Xion rimase a fissare l'orizzonte, e così fece anche Riku.
    Quelle erano le Isole del Destino.
    Quella era casa sua.

    Sei stato tu a distruggere la tua casa!



    Quelle parole erano stata pronunciate da Zexion al Castello dell'Oblio.
    Una volta giunsi in un'illusione delle Isole del Destino. Ho visto Wakka, Selphie, Tidus, Kairi e anche Naminé. Ma nulla di tutto ciò era vero.
    Avvertendo un leggero mal di testa, Riku si premette le mani sulle tempie.
    Xion si voltò verso di lui e, poco dopo, le onde raggiunsero i suoi stivali.
    Un piccolo cumulo di sabbia lasciò il posto a una conchiglia.
    Una conchiglia di thalassa.

    In questo modo, anche se uno di noi dovesse perdersi durante il viaggio, saremo sempre in grado di ritrovarci.


    Il portafortuna...
    Xion raccolse la conchiglia.
    In quel momento, Riku avvertì una presenza.
    -... Roxas...- Mormorò Xion, facendo un passo avanti. Ma non poté fare a meno di esitare, nascondendosi dietro una roccia.
    Ecco, quello deve essere proprio Roxas... il Nessuno di Sora. Da qui però non riesco a scorgerne il viso...
    Roxas raccolse la conchiglia, caduta poco prima dalle mani di Xion.
    In quel momento, la ragazza si prese la testa tra le mani. -Ah...-
    -... Xion?-
    Vedendola barcollare, Riku corse immediatamente verso di lei, afferrandola tra le sue braccia.

    xxx



    Udendo la mia voce, un ragazzo aprì gli occhi. No... ero forse io quella che ha aperto gli occhi?
    Ho come la sensazione d'aver trascorso dei giorni con qualcuno, su quest'isola. Ma, non capisco... io... ero un ragazzo... ?
    ... dopotutto non mi importa. Desidero soltanto poter guardare il tramonto insieme a voi.
    Me l'hai promesso. Mi hai promesso che saremmo andati tutti insieme in spiaggia.
    Non dimenticarlo, Roxas.


    xxx



    Gli era stato ordinato di eseguire una ricognizione in un nuovo Mondo. Un Mondo che lui non aveva mai visto.
    Solitamente, recarmi in luoghi nuovi è qualcosa che odio. Ma ora che mi trovo qui... non ne sono più così sicuro.
    Roxas aguzzò la vista, per sbirciare al di là dell'Oscurità che lo circondava.
    Un mare blu... un cielo limpido e azzurro. Questo Mondo dev'essere... ah, sì. Queste si chiamano Isole del Destino. E' un luogo così strano... Il ragazzo si spinse sino al margine della riva, dove le onde si infrangevano sulla sabbia. Improvvisamente, qualcosa toccò la punto del suo stivale: una conchiglia.
    E' uguale a quella che mi ha donato Xion. Forse, anche lei è stata qui.
    L'oceano... suppongo fosse questa la spiaggia di cui parlava Axel...

    Una figura in lontananza lo distolse dai suoi pensieri.
    Indossa un soprabito nero...
    ... Xion?!

    Roxas cominciò a correre.
    -Xion!-
    La figura misteriosa si voltò, abbassando il proprio cappuccio e rivelando il volto di... Zexion.
    Ma... non era stato annientato? Cosa ci fa qui?
    -Di certo sapevi che tutto questo sarebbe accaduto.- Disse Zexion.
    -Cosa intendi?!- Dietro a Roxas si trovava un ragazzo dai capelli argentei, che lui non aveva mai visto prima.
    -Prima di giungere qui, hai attraversato molti Mondi sepolti nei tuoi ricordi. E proprio in questi Mondi, hai incontrato solamente un vasto numero di esseri oscuri.-
    Mi fa male la testa.
    E' come... se stesse per esplodere...

    -Nel tuo cuore non vi è altro che Oscurità. I ricordi della tua casa natale sono scomparsi.-
    -Menti! Ricordo tutti gli abitanti delle isole! Loro sono... sono... i miei migliori amici!-
    Il ragazzo... sta... gridando. No... il grido proviene da... me? ... da Xion...?
    -E chi è stato colui che ha rifiutato tutti questi amici?- Replicò Zexion.
    Ho rifiutato i miei amici...
    -Hai dimenticato le tue stesse azioni?-
    Ho dimenticato...
    -Hai distrutto casa tua!-
    Io... non ho distrutto nulla! Anche se forse... non è così...
    Casa mia... dove si trova... casa mia? Ne ho... una?
    Il rumore delle onde si sta facendo fastidioso... mi fa male... la testa...


    xxx



    -Non c'è nessun altro modo... Riku...- Mormorò Naminé, osservando la capsula contenente Sora.
    I ricordi che si liberano dalla mente di Sora ritornano sotto forma di minuscoli frammenti. Ce ne sono tantissimi.
    Tra questi, vi sono anche quelli di Riku. Li riconosco perchè li trasferii in parte anche dentro la sua Replica tempo fa.
    Perchè la ragazza sta assorbendo anche questi ricordi? Cosa sta succedendo?
    E lei... cos'è, lei?


    xxx



    Riku avvertiva ancora dolore alla testa, ma continuava a stringere il corpo di Xion tra le sue braccia. La ragazza aveva perso conoscenza.
    Perchè questo dolore? Poco fa, quando tra i miei ricordi è comparso Zexion, il mal di testa è peggiorato terribilmente... non ho mai avvertito un tale dolore, tale da farmi perdere conoscenza.
    Cosa sta succedendo?

    -Cosa... sono... io?- Mormorò Xion, ancora a occhi chiusi.
    Riku tolse la benda dai propri occhi. Per un momento, il viso di Xion era quello di qualcun altro.
    Non si tratta né di Naminé, né di Kairi...
    In quel momento, il mal di testa tornò a farsi sentire.
    Perchè?...
    Dietro di lui, Roxas scomparve in un Corridoio Oscuro.

    xxx



    Stiamo guardando il tramonto, sulla spiaggia. Ce l'eravamo promesso, vero? Xion osservava il tramonto. Accanto a lei, c'erano Roxas e Axel. Il suono delle onde li avvolgeva. Abbiamo guardato il tramonto insieme parecchio tempo fa... e ciò che sta accadendo ora non è altro che un'illusione... un sogno...
    -Quindi... io non dovrei esistere... ?- Disse la ragazza con un filo di voce.
    -Cosa vuoi fare, Xion?- Le domandò Axel.
    E' la prima volta che qualcuno me lo chiede.
    -Io... voglio stare con voi due.- Già, non desidero altro che restare con loro. Ma... io non sono altro che un errore, un falso... non merito nemmeno di essere nell'Organizzazione.
    -Allora, torna indietro.- Le disse Roxas.
    Se potessi, lo farei. -Non posso, non ancora. ... ... ... cosa devo fare per diventare come voi?-
    Roxas e Axel osservarono il tramonto senza rispondere.

    xxx



    Xion si contorse lievemente tra le braccia di Riku. Tuttavia, quest ultimo stava solamente cercando di aiutarla a lasciare l'Organizzazione; non avrebbe mai pensato di trovarsi così a stretto contatto con lei...
    Non avrei mai pensato di avere un contatto simile con lei proprio qui, nel luogo in cui sono nato...
    -E tu sei... ?- Mormorò Xion, aprendo lentamente gli occhi.
    -Riku. Un amico di Sora.-
    -... Sora? Lo conosci?-
    -Già.- Riku aiutò Xion a rialzarsi.
    -... grazie. Mi hai salvata, anche se non so perchè...-
    -Beh, me lo chiedo anch'io.- Rispose il ragazzo, ascoltando attentamente il suono delle onde. Questo rumore non cambia mai...
    -Posso chiederti della ragazza che è sempre con Sora?-
    -Kairi?- Pronunciare quel nome provocò un lieve dolore nel petto di Riku.
    -Kairi... sì, la ragazza che mi somiglia tanto...-
    -Sora tiene davvero molto a lei.-
    -Mi ricordo di loro due. Tuttavia, non sono altro che una bambola, qualcosa non sarebbe mai dovuto esistere. E allora... perchè ho questi ricordi?- Riku non rispose. -Dove si trova ora Sora?-
    -Non posso dirtelo.-
    -Perchè... ?-
    Xion è parte di Sora. Su questo non voglio mentirle.
    -Ti basti sapere che... parte dei ricordi di Sora ora si trova dentro di te.-
    -Quindi... io provengo dalla sua memoria?-
    Xion abbassò lo sguardo. Le onde si infransero sui suoi stivali.
    -A quanto pare, i frammenti di ricordi di Sora sono finiti dentro di te. Ora, lui sta dormendo. Per permettere il suo risveglio, dobbiamo ricollegare tutti i ricordi, ma...-
    -... alcuni sono dentro di me, e quindi non è possibile svegliarlo.-
    -Esatto. Ma se ti portassi da lui, potremmo sistemare tutto.-
    Xion distolse per un momento lo sguardo. -... mi odi per averti portato via il tuo amico?-
    -No... sono solo... triste.- Non posso odiarla. Lei mi ricorda Sora, e così anche Kairi. Non sono in grado di volerle male...
    -Mi spiace, ma... non posso andarmene ora. Ho degli amici a cui tengo moltissimo...-
    Amici...
    Lei possiede lo stesso potere di Sora di ammettere ciò che proviene dal suo cuore.

    -Se davvero è così, ti serve del tempo per pensare. Pensare a ciò che è giusto che tu faccia. E al luogo a cui devi fare ritorno.-
    -Il luogo... a cui devo fare ritorno?- Xion abbassò nuovamente la testa. La sua angoscia e la sua insicurezza sono tali e quali a quelle di Sora... -Mi domando se troverò mai la risposta giusta...-
    -Questo sta a te deciderlo. Trova un modo per far sì che tutti quanti, compresi i tuoi amici, stiano bene.-
    E' questo ciò che conta. Il Sole cominciò a tramontare.
    -Ho capito. Grazie, Riku...- Disse Xion, sorridendo lievemente.

    xxx



    Mi conviene rassegnarmi.
    Axel morse il suo gelato, osservando l'orizzonte.
    Cosa devo fare? Cosa voglio fare? Ormai ci ho pensato fin troppo.
    Una Replica e un Nessuno non sono poi così differenti. Il cuore non esiste per quelli come noi. Possediamo unicamente un "io". Un "io" controllato dai ricordi. Ultimamente ci ho pensato, e credo che le mie azioni non siano state tutto dettate dalla mia memoria da umano, ma anche da quella di poco tempo fa... anche solo... di un istante fa.
    Cosa voglio fare? Cosa si aspettano che faccia? Non so se riportare indietro Xion sia la cosa migliore per lei. Lo deciderò stando qui a mangiare il mio gelato, in un secondo momento.
    A proposito... guarda un po' chi arriva.

    -Ne è passato di tempo...- Udendo la voce di Roxas, Axel si voltò sorridendo.
    -Davvero?- Roxas mi sembra abbastanza giù...
    -Oggi... sono andato in spiaggia, per una Missione...- Il ragazzo morse il suo ghiacciolo. -Credevo d'aver visto Xion, là... ma forse me lo sono solo immaginato. Non so nemmeno se la mia Missione fosse reale o no... mi sento come se mi fossi appena svegliato.-
    Risente parecchio della sparizione di Xion...
    -Non ci eravamo promessi che saremmo andati in spiaggia?-
    -Sì.-
    -Forse è proprio per questo che mi è sembrato di vedere Xion, laggiù...-
    Roxas osservò il tramonto.
    Mi devo rassegnare... non posso fare altro...
    Axel si alzò, stiracchiandosi. -Vuoi andarla a cercare?-
    -Uh?-
    Roxas lo guardò, e Axel gli sorrise.
    -Domani, dopo la nostra Missione, la andremo a cercare.-
    -Mmmh... ok, facciamolo!- Anche Roxas si alzò, sorridendo.
    Mi domando quando giungerà finalmente il giorno in cui andremo in spiaggia tutti insieme... Axel non poté fare altro che osservare il tramonto, facendo scomparire a poco a poco il suo sorriso.

    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    Edited by Larxene - 25/7/2014, 14:16
     
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    Capitolo 2: la memoria riaffiora



    Xion osservava il muro, stringendosi le braccia attorno alle ginocchia.
    Questo Mondo è terribilmente silenzioso.
    Mi trovo in una piccola stanza della Fortezza Oscura.
    Da quando ho lasciato l'Organizzazione mi riposo qui, e di tanto in tanto Riku viene a controllare se sto bene.
    L'ultimo sogno che ho fatto riguardava me, Roxas e Axel alle Isole del Destino. Stavamo osservando il tramonto.
    Desidero stare con loro più di ogni altra cosa al mondo.
    Anche se, ora come ora... non so che fare...

    Xion si tolse i guanti.
    Le mie dita sono sempre bianche.
    A proposito... ora che ci penso, non mi sono più guardata allo specchio da un bel po'.
    Chissà che aspetto avrò, ora...


    xxx



    Roxas sospirò.
    Si trovava nella Caverna delle Meraviglie ad Agrabah, ed era in cerca di Xion.
    Sfortunatamente, in nessun Mondo visitato sino ad allora aveva trovato alcun segno di lei, così come dell'impostore dell'Organizzazione.
    Sconfisse un Heartless.
    Ora che sono stato mandato in cerca di Xion mi sento più tranquillo, e riesco anche a dormire meglio.
    I Mondi sembrano addirittura più vivaci e luminosi.
    Chissà perchè, nei primi giorni dalla scomparsa di Xion, non facevo altro che controllare la data e starmene in disparte. Cos'è cambiato da allora?
    L'unica differenza è che ora l'Organizzazione ha deciso di cercarla. E' davvero solo questo che mi fa stare meglio?
    Ad ogni modo, non so perchè Xion abbia deciso di abbandonarci. E' successo qualcosa tra lei e Saix? Ultimamente era parecchio strana.
    Xion... perchè l'hai fatto?

    Roxas osservò il suo Keyblade.
    Pensare alla possibilità di non rivedere mai più Xion mi fa stare male.
    Continuerò a cercarla, ad ogni costo.


    xxx



    Anche oggi sono in cerca di Riku.
    Personalmente, preferirei che mi chiedessero di riportare indietro Xion.

    Axel fissò per un po' l'oceano dell'Isola Che Non C'è.
    Mi domando cosa abbia in mente l'Organizzazione nei suoi riguardi. E se lei avesse deciso di recarsi da Sora?
    Il numero VIII non aveva ancora riferito a Saix che Xion si trovava con Riku.
    Sono stato io a suggerire a Roxas di cercarla.
    Come si può definire un'azione del genere? Rassegnazione? Decisione? O... amicizia?
    Non saprei.
    Mi domando qual sia la cosa migliore da fare e se lo scoprirò mai...


    xxx



    Roxas, che si trovava con Axel sulla Torre dell'Orologio, sospirò pesantemente. -Nessun segno di lei...-
    -C'è qualche posto in cui non abbiamo ancora controllato?-
    -Io ho setacciato tutti i Mondi che conosco.- Rispose Roxas, osservando le dita delle sue mani. Nonostante tutto, ci sono luoghi in cui non sono mai stato. Forse... Xion si trova lì... -... a dire il vero, ci sarebbe il Castello dell'Oblio...-
    I due si guardarono dritti negli occhi.
    Proprio così. Come ho fatto a non pensarci prima?
    -Xion voleva sapere cosa ci fosse nel Castello dell'Oblio.- Continuò Roxas. Axel aggrottò leggermente le sopracciglia. -Inoltre, il giorno prima della sua fuga, aveva ricevuto una Missione importante. Non è così, Axel? D'altronde, le tue "Missioni importanti" si svolgono sempre laggiù...-
    -... non c'è nulla in quel posto.-
    Ma, anche se fosse... Roxas era in procinto di continuare, quando Axel lo interruppe.
    -... comunque, ho saputo che Xion è nata al Castello dell'Oblio.-
    -Uh?-
    -Forse è per questo che ha deciso di visitarlo.-
    Roxas abbassò lo sguardo. -Io... non lo sapevo.- Nessuno me l'aveva mai detto...
    -L'ho... l'ho scoperto da solo.-
    -Il Castello dell'Oblio...- Chissà se Xion sapeva di essere nata laggiù. Io e lei non abbiamo ricordi del nostro passato, e forse è proprio per questo che ha deciso di recarsi al Castello. Voleva delle risposte.
    Probabilmente avrei dovuto starle più vicino...

    Roxas abbassò la testa, illuminato dai raggi del Sole.

    xxx



    Dopo tanto tempo, ho sognato di nuovo. Mi trovavo al Castello dell'Oblio.
    Anche se... forse non era un sogno, quello.
    Ho come la sensazione di dover andare in quel castello. Devo scoprire cosa c'è laggiù.


    xxx



    Axel si rigirò nel suo letto, osservando il soffitto.
    Ho ancora un po' di tempo prima di dovermi recare nell'Area Grigia.
    Ieri ho mentito a Roxas. E' successo solo una volta, ma il rimorso di averlo fatto mi perseguita ovunque.
    Non avrei nemmeno dovuto dirgli che Xion è nata nel Castello dell'Oblio.
    Ma ho deciso che non voglio più mentirgli. Anche se non posso ancora rivelargli tutto ciò che so su Xion...
    Continuo a sperare che sia lei che Roxas possano coesistere.
    Coesistere...
    Axel sorrise lievemente. ... i Nessuno non dovrebbe nemmeno esistere.
    Xion, Roxas, Riku... quel castello è qualcosa di importante, per me.
    Forse conviene che mi rechi lì assieme a Roxas.

    Axel si sedette sul letto.
    Devo agire, o non cambierà nulla.
    Mi inventerò la scusa che Riku si trova al Castello dell'Oblio.
    Non ho altra scelta.


    xxx



    Roxas non aveva dormito bene, quella notte. Si era anche alzato un po' più tardi del solito.
    Dopo la Missione vorrei che mi concedessero del tempo per cercare Xion...
    Giungendo nell'atrio, notò Axel e Saix discutere.
    -L'impostore si è fatto vivo nuovamente.- Disse il numero VII a Roxas.
    -Intendi dire...-
    -Sembra si aggiri nel Castello dell'Oblio.-
    -... capito.-
    Questa può essere la mia unica occasione di avere notizie su Xion e di visitare il Castello dell'Oblio!
    -Il tuo avversario è molto forte. Non puoi affrontarlo da solo.-
    Lo sguardo di Saix è particolarmente freddo. Ma... non posso arrendermi ora.
    Roxas stava per replicare, quando Axel prese la parola. -Allora andrò con lui, ok? Dopotutto, sono il membro che conosce meglio quel castello.-
    -... come vuoi. Andate ed eliminate l'impostore.- Concluse Saix.
    Roxas e Axel annuirono.
    Forse potrò finalmente scoprire dove si trova Xion...

    xxx



    Riku camminava in un Corridoio Oscuro assieme a Xion.
    La ragazza aveva espresso il desiderio di visitare il Castello dell'Oblio un'altra volta.
    Ora come ora, voglio soddisfare ogni sua richiesta. Forse, questo la aiuterà a pensare alla scelta giusta da prendere...
    La figura di un castello comparve oltre il corridoio.
    E' solo una mia impressione o il castello ha cambiato forma, da quando vi ho incontrato Xion?
    Xion osservò l'edificio.
    -Ti senti bene?- Le domandò Riku, vedendola tremare leggermente.
    -Sì.- La ragazza si sollevò il cappuccio.

    xxx



    -Quindi questo è il Castello dell'Oblio...-
    Roxas si guardava attorno incuriosito.
    E' la prima volta che visito questo posto. Qui è nata Xion e qui sono morti alcuni membri dell'Organizzazione.
    -Cosa c'è qui?-
    -Questa è semplicemente una struttura di ricerca.-
    -Struttura di ricerca? Su cosa?-
    -Nessuno, Heartless... su tante cose.-
    -E tu? Cos'eri venuto a fare qui?-
    Axel si bloccò per un momento. -A... investigare?-
    -Non sembri sicuro.-
    -Beh... è un segreto.-
    Quando dice così significa che non ha intenzione di darti una vera e propria risposta. -Va beh, fa niente. Possiamo entrare?-
    -Certo. Dopotutto, siamo qui in Missione...-
    Roxas aprì la porta. L'atrio del Castello gli ricordò quello del Mondo Che Non Esiste.
    Ma, non appena vi mise piede, avvertì una strana sensazione.
    Il Mondo cominciò a distorcersi davanti ai suoi occhi.
    Dietro di me c'è Axel, giusto...
    Ma... chi sono gli altri? Uno starnazza in modo fastidioso, l'altro parla in modo così... tranquillo, quasi lento... non li riconosco... chi sono? Cosa sta succedendo?

    -Roxas?!-
    Udendo la voce preoccupata di Axel, Roxas avvertì un forte dolore dentro di sé.
    -La mia testa...- Non solo quella... anche il mio petto... duole in modo pauroso...
    -Stai bene? Meglio tornare indietro...-
    Axel mi ha afferrato un braccio. Vuole aiutarmi, ma...

    Anche se apparentemente non c'è nessuno, ho comunque la sensazione che chi cerchiamo si trovi in questo castello.



    Anch'io ho avvertito questa sensazione non appena l'ho visto. La mia amica più importante si trova qui...
    Xion... si trova qui...

    -Sto bene. Forse Xion si trova qui... urgh...- Rispose Roxas, cadendo in ginocchio.
    Che dolore... non riesco a respirare...

    In questo posto, trovare è perdere e perdere è trovare...



    -Cosa...-
    Non capisco. Come faccio a sentire la voce di Marluxia? Chi... sei tu?
    -Roxas!-
    Axel strinse a sé Roxas per sostenerlo.
    Il suo viso preoccupato si stava deformando agli occhi del ragazzo. Cosa... mi sta succedendo?
    -Torniamo indietro.-
    -Aspetta... solo... un altro... po'...-
    Roxas stava per svenire.

    Ti arrendi di già? Pensavo fossi più forte di così.



    Di chi è questa voce?
    Non è finita. Non perderò...

    -... Riku!-
    Roxas si svegliò improvvisamente. Non avvertiva più dolore alla testa.
    Cos'è successo?!
    -Stai bene?!-
    Axel lo osserva, preoccupato.
    Sono svenuto... ? -Cosa mi è successo?-
    -Sei collassato. Non ricordi?-
    -Ricordo solo di essere entrato nel castello.- Roxas si alzò. I due si trovavano ancora nel Castello dell'Oblio. Ma non ricordo altro... sono confuso.
    -Riposa ancora un po'.-
    -Sto bene, procediamo...-
    Poco prima di avvicinarsi a una delle porte del castello, Roxas notò due figure.
    Due persone vestite di nero li osservavano.
    Quella è...
    -... Xion?!-
    Roxas corse verso di lei. E' proprio lei!
    Xion indietreggiò. Dietro di lei si aprì un Corridoio Oscuro.
    -Xion! Aspetta!-
    L'altra persona vestita di nero si interpose tra lei e Roxas.
    Il ragazzo evocò il suo Keyblade. -Levati di mezzo!-
    Poco dopo, anche l'uomo misterioso entrò nel varco oscuro. Roxas lo seguì.
    -Aspetta, Roxas!- Axel gli corse appresso.

    xxx



    Non avrei mai pensato di incontrare Roxas al Castello dell'Oblio. Forse... ho sognato quel luogo proprio perchè anche lui ci stava pensando qualche giorno fa. Noi due... siamo connessi?
    Xion corse.
    Non so dove andare. Mi recherò... a Crepuscopoli.
    La ragazza giunse in un vicolo cieco, riprendendo fiato.
    Cosa dovrei fare?
    -Vuoi tornare indietro?-
    -Uh?-
    Riku si trovava dietro di lei.
    -Come faccio a saperlo... ?-
    -Vai allora. Non preoccuparti.-
    -Ma...-
    -Se non sai che fare, significa che non è ancora giunto il momento adatto.-
    Non è ancora giunto il momento... Xion annuì e aprì un Corridoio Oscuro.
    -... grazie, Riku.-

    xxx



    Perchè stai fuggendo, Xion? Perchè... ?
    Roxas giunse a Crepuscopoli.
    Perchè?
    -Calmati, Roxas.-
    Questo è Axel.
    Mi sta dicendo di calmarmi, ma... non posso...

    -Li abbiamo persi di vista.- Axel appoggiò una mano sulla spalla di Roxas.
    -... Xion...-
    -Non penso si trattasse di Xion.-
    Axel deve avermi seguito. Anche lui sta ansimando come dopo una lunga corsa...
    -La prima persona era Xion.- Ne sono sicuro.
    -Beh, almeno sappiamo che sta bene, no?-
    -Ma non pensi a quando la trasformeranno in un Simile?!-
    Axel sospirò pesantemente. -Non è certo che lo faranno.-
    Come si chiama questa emozione? Irritazione... impazienza...
    -Perchè Xion si trovava con quel tizio?...-
    Xion... con qualcun altro...
    Roxas si morse le labbra e poi abbassò lo sguardo, stringendo i pugni.

    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    Edited by Larxen - 29/9/2013, 13:09
     
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    Capitolo 3: frattura



    Xion era seduta sul suo letto, in silenzio. Devo prendere per forza una decisione.
    Il fatto di aver rivisto Axel e Roxas dopo così tanto tempo mi ha resa felice. Già, ero felice... ma... probabilmente a loro non è sembrato così...

    La ragazza sollevò lo sguardo, udendo bussare alla porta della sua camera.
    -... Riku?-
    -Sì, sono io.-
    La porta si aprì.
    -Sono stato a Crepuscopoli.- Disse Riku, avvicinandosi al letto.
    -Cosa vuoi dire?-
    -Ho solo detto loro dove ci troviamo.- Xion non capiva esattamente a cosa si riferisse Riku. -Sai bene che non ci rimane molto tempo, Xion.-
    Non ci rimane molto tempo... non so che fare...
    ... Riku non è qui per aiutare me. Lui vuole aiutare Sora. Ma per farlo, deve comunque starmi accanto...

    -Tutto ciò che posso fare è darti altro tempo per pensare. Ad ogni modo, sono costretto a imporre dei limiti. Quindi, Xion, ti conviene tornare indietro.-
    -Tornare indietro...-
    -Non hai bisogno di darmi una risposta ora. Però sappi che il nostro tempo sta per scadere. In questo modo, forse ti sarà più facile pensare a dove trascorrere i tuoi ultimi giorni...-
    -... Riku, io...-
    Xion abbassò lo sguardo. Già, Riku ha ragione. Mi conviene tornare nell'Organizzazione, anche se... ho paura... paura... di fronteggiarmi con Roxas...

    xxx



    Ogni volta che mi sveglio, la prima cosa che penso è che vorrei dormire ancora un po'. Oltretutto, ho come la sensazione di non aver riposato bene, e di non aver ancora riacquistato tutte le mie forze. Non nascondo che mi piacerebbe trascorrere qualche giorno nel relax totale.

    Anche quando giunge il mattino, questo Mondo è sempre avvolto nell'Oscurità. L'unica fonte di luce è la luna a forma di cuore che levita nel cielo...

    Axel si rigirò nel letto. Aveva ancora un po' di tempo a disposizione prima di doversi recare nell'atrio.
    Ad un tratto, ricordò ciò che era avvenuto il giorno prima.
    Quando Roxas è svenuto al Castello dell'Oblio, ha pronunciato il nome di Riku. E, quando Xion ha fatto lo stesso, ha chiamato Sora.
    Che Roxas abbia ricordato qualcosa mentre ci trovavamo al castello? D'altronde, lui non dovrebbe nemmeno essere al corrente dell'esistenza di Riku. L'unica spiegazione plausibile, è che la sua memoria stia riaffiorando.
    Però, questo non mi conforta.
    Suppongo sia stato un errore portarlo laggiù. Ero convinto che avremmo ritrovato Xion, ma ci siamo ritrovati di fronte Riku.
    Sono entrato in contatto con lui parecchie volte, al castello.

    Axel si convinse di non voler ricordare ciò che era accaduto al Castello dell'Oblio. Era stato lui la causa della scomparsa di Riku Replica.
    Cos'è cambiato da allora? Io, l'Organizzazione, tutto quanto... ? Ciò che è certo, è che qualcosa ha subito delle mutazioni.
    La relazione tra Roxas e Xion è come quella tra due specchi: ognuno riflette l'altro. Xion è un fantoccio creato per copiare le abilità di Roxas.
    Ogni Nessuno ricava le sue abilità grazie ai suoi ricordi da umano. Ma in ogni caso... cosa sono queste fantomatiche "abilità"? Sono davvero necessarie?
    Roxas e Xion sono legati l'uno all'altro proprio a causa di questi ricordi.
    Xion copia le abilità di Roxas e, allo stesso tempo, ne assorbe i ricordi.
    Probabile, è per questo che Roxas ha pronunciato il nome di Riku al castello. La sua memoria, ora come ora, è terribilmente vaga...

    -Non può essere...- Mormorò Axel.
    Xion sta davvero assorbendo tutto da Roxas?
    -... che rottura.- Ci siamo divertiti tanto insieme. Perchè deve finire tutto così... ?
    Il cuore dei miei ricordi comincia a dolere. Spezzare la catena di un'amicizia è qualcosa di orribile, lo rammento ancora oggi...

    -Mi sento ancora abbastanza fiacco, ma sarà meglio che mi alzi...-
    Axel si mise a sedere sul letto, stiracchiandosi. Doveva parlare con Saix nell'atrio.
    Immagino che nemmeno oggi trascorrerò una bella giornata.

    xxx



    Non ho dormito bene, lo so... Roxas si mise a sedere sul letto, strofinandosi gli occhi. La sua testa era pesante.
    Ieri... ieri... ho visto Xion. Perchè mi ha evitato? Perchè è fuggita da me? Sono certo che anche Axel ha notato che quella era lei. Dopotutto, è stato lui a dirmi di cercarla. Ma... ho come la sensazione che non ci tenesse poi così tanto. O almeno, non quanto ci tenevo io.
    E' forse perchè è un Nessuno, e non ha un cuore, che per lui non è doloroso vedere Xion fuggire? Ma se fosse così, anch'io dovrei provare la stessa sensazione. Perchè invece io ci sto tanto male? Forse... sono triste. Ogni giorno è vuoto, noioso, senza lei.
    Non capisco le vere intenzioni di Axel.

    Roxas si alzò e andò a specchiarsi.
    Spero mi concedano altro tempo per cercare Xion...
    Scosse la testa, e finalmente lasciò la sua stanza.
    Entrando nell'atrio, notò Axel e Saix discutere.
    -Quindi mi sta ordinando di farlo?-
    -Considerando che Xion e l'impostore hanno stretto un'alleanza, temo non ci sia alternativa.-
    Che conversazione interessante. Roxas si avvicinò. Non appena lo videro, però, i due tacquero.
    -... Axel?- Axel distolse lo sguardo.
    Perchè non mi guarda? Stavano forse dicendo qualcosa che io non devo sapere?
    Non sapendo che dire, Roxas si zittì. Saix fu il primo a riprendere la parola.
    -Xion ci ha traditi.-
    -Uh?-
    -L'hai vista aggirarsi al fianco dell'impostore, no? E' un chiaro segno di tradimento.-
    -Solo perchè l'abbiamo vista insieme a lui non significa che ci abbia traditi!-
    Non ci sta tradendo, non lo farebbe mai... Roxas rivolse il suo sguardo verso Axel. Ma il rosso rimase in silenzio, guardando altrove. Perchè non mi aiuti, Axel?...
    -Così è come la pensi tu.-
    -Forse è stata rapita da quel tizio...-
    -Ah! Il tuo modo di pensare così "umano" mi dà la nausea.-
    Xion non può tradire l'Organizzazione... non può tradire me e Axel... Roxas abbassò lo sguardo, stringendo i pugni. -Cosa intendi dire con "modo di pensare così umano"... ?- Perchè mai gli umani e i Nessuno dovrebbero essere diversi? Il ragazzo sollevò lo sguardo verso Saix. -Dovresti imparare a fidarti dei tuoi amici!-
    -Ora basta, Roxas.- Lo trattenne Axel per un braccio. -Calmati.-
    Cosa dovrei fare?...
    Saix squadrò Roxas, ancora irritato e confuso. Poi, parlò. -L'impostore è stato avvistato a Crepuscopoli. Finisci il tuo lavoro, Roxas.-
    -Finire...-
    -Se non l'avessi fatto fuggire, non saremmo arrivati a questo punto. Ti ordino di eliminarlo.-
    Roxas non sapeva cosa dire.
    -Axel. Tu occupati di riportare indietro Xion. Se oppone resistenza, allora sbarazzati anche di lei.-
    -Cosa?! Sbarazzarsi di lei?!-
    -Calmati, Roxas.- Lo trattenne nuovamente Axel.
    -E' tutto. Preparatevi e partite.- Concluse Saix, andandosene.
    Dopo qualche minuto di silenzio, Axel si grattò nervosamente la testa. -Aaah... che rottura...-
    Roxas lo guardò. -Eseguirai davvero un ordine del genere?!-
    -Mi inventerò qualcosa non appena troverò Xion. Quindi non preoccuparti.-
    -Ti inventerai qualcosa...-
    -Fidati di me.-
    Fidarsi... sì, voglio fidarmi di lui, ma... Roxas abbassò nuovamente lo sguardo. Voglio fidarmi di Axel. Mi fido già di lui, ma...
    -Ad ogni modo, fai attenzione con quell'impostore. E' molto forte.-
    -... capito.-
    -Andiamo a Crepuscopoli. Laggiù ci separeremo.-
    -Perchè?- Perchè dobbiamo recarci nello stesso luogo per poi dividerci?
    -Perchè così potremo cercare più velocemente, no? Dai, muoviamoci.-
    Roxas cominciò a camminare. Non sono particolarmente felice. Ma, d'altronde, non so davvero che fare per scacciare questa depressione...

    xxx



    Chissà se Roxas ha notato che stavo mentendo. Axel si diresse verso la Zona del Tram, pensieroso. Devo essere ottimista e pensare che davvero non ci abbia fatto caso.
    Roxas sta iniziando a disobbedire all'Organizzazione per poter cercare Xion. E, a malincuore, devo ammettere che probabilmente questo è anche a causa mia.
    Non ho la più pallida idea di cosa potrà succedere...
    Vorrei entrare in contatto con Xion ancor prima che lo faccia Roxas. Per questo gli ho chiesto di separarci.

    Tuttavia, mi domando come possa essere giunto a pensare ad una conclusione in cui nessuno si ferisce, e tutti ottengono ciò che desiderano. Temo che una situazione del genere non possa nemmeno esistere, nella realtà. Ma non mi importa. Io continuerò a battermi. A battermi per realizzare un sogno...

    Axel continuò a camminare.

    xxx



    Xion si trovava sul tetto di una casa della Zona del Tram. Non sapeva che fare. Solitamente, compravamo il gelato in quel negozietto laggiù. Chissà se potremo mangiarlo ancora insieme, una volta.
    Riku mi ha detto che se mi fossi presentata qui, anche Roxas e Axel si sarebbero fatti vivi, prima o poi. Ma sono sempre indecisa. Mi conviene rivederli? Mi conviene... tornare nell'Organizzazione?
    Un giorno o l'altro me ne dovrò andare, ma...

    In quel momento, Xion notò una figura famigliare aggirarsi per la piazza. -Roxas...-
    Roxas si fermò, guardandosi attorno. Sta cercando qualcosa... o qualcuno. Forse me, oppure Riku.
    Devo andargli incontro? Devo farmi vedere?...

    Il ragazzo sollevò improvvisamente lo sguardo. Mi sta fissando...
    -Xion!-
    Udendo quel richiamo, Xion iniziò a correre.
    ... mi sta inseguendo. Non so cosa dirgli, o con che coraggio guardarlo negli occhi.
    Ormai non mi rimane molto tempo.

    Xion correva, ansimava. Fuggiva.
    La sua folla corse la condusse infine in un vicolo cieco.
    -Xion!-
    Non posso più scappare. La ragazza spinse indietro il suo cappuccio, voltandosi verso Roxas, che le si avvicinò sorridendo.
    -Io ed Axel ti abbiamo cercata ovunque.-
    -Davvero?... scusate.- Rispose Xion, senza sapere esattamente di cosa stesse domandando perdono. Per aver lasciato l'Organizzazione? Per essermi comportata da egoista?... ci sono troppe cose.
    Roxas le tese la mano. -Torniamo a casa. Se non opporrai resistenza, Saix non ti dirà nulla di cattivo.-
    Saix... non è lui il problema. Il problema sono io, e Roxas non lo sa.
    Xion abbassò lo sguardo.
    -Non mi importa di ciò che ti dice quel tizio, io ti proteggerò sempre.-
    Queste parole fecero dolere il petto della ragazza. Io... io sono...
    -Io ed Axel ti proteggeremo, Xion...-
    Ma Xion scosse la testa. No, non va bene. Non funzionerà... -Non posso tornare indietro.-
    -Perchè no?- Domandò Roxas, senza ottenere risposta.
    Perchè non so cosa fare. Voglio solo fuggire. Fuggire dall'Organizzazione, da Roxas, da me stessa...
    -Aspetta!-
    Roxas le afferrò una mano.
    Non so cosa mi convenga fare, quale sia la decisione giusta da prendere. Se non posso scappare, allora...
    Xion si voltò lentamente verso il ragazzo, evocando il suo Keyblade.
    -Uh... ?-
    Quest'arma era un tuo regalo, Roxas. Mi spiace, ma non posso permettermelo...
    In quel momento, qualcosa bloccò il Keyblade di Xion.
    Un Chakram... Axel!
    -Finalmente ti ho trovata, Xion.-
    I due si voltarono verso Axel.
    Ah, dunque le cose stanno così. Xion corse verso di lui, attaccandolo con il Keyblade. Non voglio perdere, ma non sono nemmeno sicura di avere la meglio. Non posso tornare nell'Organizzazione, ecco ciò che penso. E Axel, invece, cosa pensa?
    -Fermi...-
    Roxas... mi spiace. Axel sa ormai tutto di me, e vuole comunque costringermi a tornare indietro. Non posso tradire la fiducia che Riku ha riposto in me...
    I due combattenti si allontanarono l'uno dall'altro. Xion lanciò un grido di battaglia e corse di nuovo verso Axel.
    -Fermi!-
    Perchè mi sono bloccata? E' come se il tempo e l'aria si fossero fermati... insieme al mio respiro...
    Xion avvertì improvvisamente una presenza dietro di lei, un colpo secco... e svenne.

    xxx



    Sono arrivato in ritardo. Roxas ha trovato Xion prima di me.
    Axel li aveva ascoltati poco prima a braccia conserte.
    Pensavo che se Roxas fosse riuscito a persuaderla, allora sarei potuto non entrare in azione. Ma lei ha opposto resistenza.
    Dovevo fermarla. Dovevo garantire la salvezza di entrambi, almeno per ora.
    Non so ancora, però, se ho preso la decisione giusta...

    Nel momento in cui Xion si era fermata, Axel l'avevo colpita al collo. Roxas era corso verso di lui, ma il rosso aveva raccolto la ragazza ed era tornato al Castello. Da solo.
    Chissà come farò a spiegare tutto questo a Roxas. Immagino che non si fiderà più di me tanto facilmente, ma non potevo fare altrimenti.
    Anche Xion, come me, è insicura.
    Per assicurarmi che entrambi siano al sicuro, devo obbedire agli ordini di Saix e dell'Organizzazione.
    Mi domando però cosa ne sarà di Xion... e di Roxas. Cosa decideranno di fare?

    Axel osservò Xion, ancora addormentata in una capsula.

    xxx



    Roxas abbassò la testa. I raggi del Sole illuminarono la sua schiena.
    Perchè... perchè è successo tutto questo? Cosa sta accadendo? Mi hanno lasciato solo.
    Xion mi ha puntato il Keyblade contro, e Axel le ha impedito di colpirmi lanciandole il Chakram. Non poteva fare nulla.
    Perchè l'ha fatto? Perchè ha detto di non poter tornare indietro? E perchè Axel l'ha attaccata?
    Non avrebbe dovuto farlo. Potevamo parlare senza combattere...

    Il ragazzo si voltò verso il Sole.
    Voglio vedere Xion. Una volta tornato al Castello, andrò nella sua stanza. Di certo sarà lì a riposare...

    xxx



    Axel attendeva il ritorno di Roxas.
    Se Xion è stata piazzata in una capsula anziché in un letto, significa davvero che non è un Nessuno come noi. Ma non posso ancora rivelare a Roxas la vera natura e la situazione della nostra amica...
    -Axel!-
    Axel si voltò. Roxas era dietro di lui, e lo fissava con un'espressione dura. -Ehi, Roxas...-
    -Dove Xion?!-
    -Sta bene.-
    -Perchè hai fatto una cosa simile?!- Roxas afferrò il bavero del soprabito di Axel.
    -Che cosa?-
    -Perchè l'hai attaccata?!-
    -Ho fatto ciò che dovevo.-
    Roxas scosse la testa. -Non ne sono sicuro, perchè noi siamo... migliori amici, vero?-
    -Questo non c'entra.-
    Il ragazzo lanciò un'occhiata fredda ad Axel. Non mi ha mai guardato così, prima d'ora. Devo ammettere che... mi fa male un po' il petto...
    Axel sospirò. -Se è tutto, io me ne vado.-
    Roxas abbassò lo sguardo.
    Ho agito con le migliori intenzioni per la salvezza di Roxas, Xion, dell'Organizzazione, di Isa... e per la mia.
    Axel si allontanò.

    xxx



    Ho fatto ciò che dovevo. Questo è quanto mi ha detto Axel.
    Roxas si morse le labbra.
    Forse ha ragione, ma non avrebbe dovuto attaccarla così. Inoltre, voglio sentire cosa ha da dire Xion. Voglio vederla.
    Il ragazzo si diresse verso la camera di Xion.

    xxx



    Axel si bloccò, avvertendo una presenza nel corridoio che stava percorrendo.
    Mi stava aspettando. Appoggiato al muro, con le braccia conserte, c'è colui che una volta era il mio migliore amico... Saix manteneva il suo sguardo rivolto verso il pavimento.
    -... sicuro che questa sia la soluzione migliore?-
    -Non mi sarei mai aspettato da te una domanda simile.-
    Saix si avvicinò ad Axel. -Chi è più importante per te? Roxas... o il fantoccio?-
    Il rosso distolse lo sguardo. Chi è più importante... mi parla come se avessi un cuore per dirlo.
    -Cambiamo la domanda. A cosa dai più peso? Alla falsa amicizia a cui giochi, o all'annientamento di Roxas?-
    A cosa do più peso? Beh, questo è ovvio. Lo so di per certo.
    -Tutto è tornato alla normalità. E questo è un bene, non trovi?-
    Non riesco a rispondere a Saix forse perchè lo ritengo superiore a me, dopotutto...
    -Xemnas non ne può più di tutti questi cambiamenti nei nostri piani. Dobbiamo tornare a come eravamo un tempo... Lea.-
    Gli sguardi dei due finalmente si incontrarono.
    So che non voglio scordare i miei ricordi da umano, ma nemmeno quelli del tempo trascorso con Roxas e Xion...
    Axel abbassò la testa.

    xxx



    Xion non è qui.
    Roxas uscì dalla stanza. Perchè non è qui, se Axel l'ha riportata indietro?
    Trovò Xaldin nel corridoio.
    -Ehi, hai visto Xion?-
    -Xion? No, mi spiace.-
    -Oh, ok.- Roxas si diresse verso l'atrio.
    Voglio parlarle. Voglio parlarle di Axel, di come le cose saranno d'ora in poi, e di come sono state sinora.
    Nell'Area Grigia, Luxord stava distribuendo le sue carte sul tavolino.
    -Sai dove si trova Xion?-
    -Xion? E' tornata a casa, no?-
    -Non l'hai vista?-
    -Ho appena scoperto che è stata riportata indietro, ma non so davvero dove si trovi, al momento.- Luxord riprese a distribuire le sue carte.
    Roxas sospirò. Nessuno sa nulla di Xion tranne Axel, probabilmente. Ma non voglio parlare con lui. Forse anche Saix sa qualcosa, ma dubito vorrà rivelarmi qualche informazione. L'ultimo rimasto è...
    Il ragazzo rivolse il suo sguardo verso Kingdom Hearts.
    Xemnas. Forse lui sa qualcosa.
    Devo parlargli. Credo si trovi nella Sala Circolare.

    Roxas si diresse verso la Sala Circolare. Sono entrato solamente una volta in questa stanza senza esservi convocato; è stato quando Axel mi ha preso con sé, durante il mio primo giorno di permanenza qui.
    Aprendo l'enorme porta, Roxas poté notare i tredici troni circondare il tavolo al centro della stanza. Xemnas si trovava su quello più alto, e fissava il ragazzo.
    -Vorrei chiederti una cosa.-
    -Dimmi pure.- Rispose Xemnas, composto.
    -Vorrei che mi dicessi cos'è accaduto a Xion.-
    Il numero I sorrise lievemente. -Xion è un membro importante per l'Organizzazione. Ora sta riposando, non preoccuparti per lei.-
    Xion è un membro importante... Quelle parole risollevarono il morale di Roxas. Ma, improvvisamente, le parole di Xemnas lo fecero sobbalzare. Un momento... conosco questa sensazione. E' la stessa che ho provato al Castello dell'Oblio. Mi sentop confuso...

    ... Sora.



    Una voce... un ricordo. Xemnas mi ha chiamato così quando ci trovavamo su una spiaggia...
    -... Sora.- Mormorò Roxas. Xemnas sorrise. -Chi è Sora?-
    -Il legame...-
    -Legame?-
    -La vita di Xion e la tua sono collegate grazie a Sora. Per questo lei è entrata a far parte dell'Organizzazione.-
    Io e Xion siamo collegati grazie a Sora... che significa questo?
    -Se vuoi che Xion rimanga un membro della nostra Organizzazione, non turbarti con domande inutili. Ritornerà tutto alla normalità a partire da domani. La ragazza riprenderà con le sue Missione giornaliere.-
    Roxas non arrivò a comprendere che Xemnas stava mentendo. Legame... cos'è un legame?
    Comunque, è meglio che non mi ponga più domande inutili, e che segua il consiglio di Xemnas.

    Dopo un momento di esitazione, il ragazzo annuì. -... ricevuto.-
    Sentendosi soddisfatto della risposta ottenuta, Xemnas scomparve.
    -Legame, uh...- Roxas, rimasto solo, mormorò ancora una volta le parole del capo.

    xxx



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    Capitolo 4: assorbimento



    C'è qualcosa che non va.
    Il suo respiro si fece pesante. Naminé sollevò lo sguardo verso la capsula in cui riposava Sora.
    Non può essere... oh no...
    DiZ entrò nella stanza. -Cos'è successo?!-
    -Il restauro dei ricordi di Sora... si è interrotto.- Naminé rivolse lo sguardo verso il monitor accanto alla capsula.
    -Che cosa vuoi dire?-
    -Se le cose non cambieranno... Sora non potrà svegliarsi mai più...-
    -Allora non ci rimane che agire con le maniere forti.-
    -Ma... !- Naminé non concluso la frase, e abbassò lo sguardo. Ho sempre sospettato che prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui avrei dovuto riportare indietro i ricordi di Sora con la forza. L'ho sempre sospettato, ma nonostante tutto, quando penso a Roxas e alla ragazza, non credo di poterlo fare.
    -I Nessuno non meritano di esistere. Lo sai anche tu, Naminé.-
    Quelle parole la ferirono dritta al petto. -Sì...- Giusto, i Nessuno non meritano di esistere. Nemmeno io. Ma pensarci mi fa comunque male...
    Naminé abbassò la testa, mentre Sora riposava nella capsula.

    xxx



    Seduto sul suo trono nella Sala Circolare, Xemnas rivolse il suo sguardo verso Saix.
    -Ciò che abbiamo deciso per Roxas e Xion... era davvero per il meglio?- Il tono di Saix era diverso, quasi come se stesse parlando a un vecchio amico.
    -Xion si è discostata dai nostri piani originari. Tuttavia, pare stia portando comunque ad interessanti risultati.-
    -Risultati?-
    -La chiave...-
    La chiave. Tutto è connesso alla chiave, no? Alla chiave per i Mondi, al Keyblade. Il Keyblade è davvero ciò che ci permetterà di rivelare tutti i misteri?
    -Come avevamo previsto, Xion ha ricevuto energia da Roxas. In un primo momento pensavamo non fosse un bene, ma poi abbiamo capito che tramite il ragazzo, il fantoccio ha assorbito anche parte dell'energia di Sora, costruendosi un proprio "io".-
    L'influenza di Sora è più forte di quanto pensassimo. Forse il potere del Keyblade è davvero temibile.
    -Credevo che il piano fosse fallito, ma in realtà, ora Xion porta con sé parte dei ricordi di Sora.-
    Probabilmente, tutto ciò che noi non avevamo previsto è avvenuto all'insaputa anche di tutti coloro che stanno proteggendo Sora.
    -Se teniamo Xion dalla nostra parte assieme a Roxas, Sora non si sveglierà.-
    -Capisco... ma per quanto riguardo l'uomo vestito di nero?- A me interessa particolarmente lui... Riku.
    -Non permettere che abbia contatti con Roxas. E dubito che la sua presenza renderà Xion meno perfetta rispetto a com'è ora.- Ordinò Xemnas. -A quel punto, tutto tornerà come avevamo stabilito nel nostro piano originario.-
    La bocca di Saix si contorse in un piccolo sorriso. Tutto tornerà come avevamo stabilito, nulla cambierà.
    Non è così, Lea... ?


    xxx



    Mi sono svegliata nel mio letto, ma ricordo d'aver dormito finora in una grande macchina... una capsula. Xion chiuse nuovamente gli occhi. Ricordo tante cose. E stanotte non ho nemmeno sognato. Ho recuperato tutte le mie forze, il mio corpo sembra più leggero del solito. Forse, quella capsula ha il potere di curare le ferite di un fantoccio.
    Xion si mise a sedere sul letto, raccogliendo una delle conchiglie che giacevano accanto al suo cuscino.
    Promessa... tempo...
    Se Axel non mi avesse attaccata, probabilmente non sarei tornata indietro. Lo stesso vale per Riku, che mi ha incitata.
    Ma per quanto riguarda Roxas... forse per lui sarebbe meglio se non fossi mai tornata.
    Voglio trovare il mio cammino.
    C'è ancora tempo, di certo non sono in ritardo.
    Noi siamo... amici.

    Xion strinse a sé la conchiglia.

    xxx



    Le mie guance sono fredde.
    -Co... cos'è questa?-
    Roxas si strofinò le guance. Erano bagnate, e tutto gli appariva sfocato.
    Si trovava nel suo letto; Kingdom Hearts fluttuava fuori dalla sua stanza.
    Ho sognato. Il sogno era molto doloroso: le persone a cui tenevo di più scomparivano davanti ai miei occhi, e io non potevo fare nulla per aiutarle. Ero debole, non potevo usare il mio Keyblade.
    Forse, anche Xion si è sentita così quando non poteva brandire il suo.

    Il ragazzo si sedette sul letto, guardandosi attorno. Vorrei poter ricominciare a dormire, sono molto stanco. Questo forse perchè ho sognato. Ma, d'altronde, non è ciò che faccio sempre?
    Roxas si specchiò. I miei occhi sono rossi, ma forse solo perchè ho dormito poco.
    Il ragazzo si diresse verso l'atrio.

    xxx



    Xion si trovava nell'atrio assieme ad Axel. Ripensando alle parole di Xemnas, Roxas si sentì risollevato.
    Xion è importante per l'Organizzazione... questo mi rende felice.
    -Perdonami per averti fatto preoccupare, Roxas.- Gli disse la ragazza.
    -Nah, finché stai bene, è quello ciò che conta.-
    -... ho fatto preoccupare anche Axel, non è vero?-
    -Tranquilla.- Si limitò a dirle Axel.
    Roxas non sapeva bene cosa dire ai due. Non so perchè Axel l'abbia attaccata... avrebbe potuto ucciderla...
    Axel e Roxas non si parlarono.
    Avvertendo quella strana atmosfera, Xion piegò la testa di lato. -Qualcosa non va, Roxas? Sembri un po' pallido...-
    -No, sto bene.-
    -... davvero?-
    Axel rimase in silenzio. In quel momento, i tre vennero raggiunti da Saix.
    -Oggi andrai in Mission con Xion.- Roxas ne fu felice, e al contempo altrettanto sollevato di non dover andare in Missione con Axel.
    -Va bene. Andiamo, Xion.-
    -... sì.-
    Roxas entrò in un Corridoio Oscuro.
    -Aspetta, Roxas.- Xion tornò per un momento da Axel.
    -Non sforzarti troppo.- Le disse lui. La ragazza sorrise, per poi scomparire.

    xxx



    La Missione consisteva nell'eliminazione di un Heartless gigante ad Agrabah.
    L'aria secca di Agrabah rende il tutto ancora più difficile.
    Oppure... sono solo io che mi sento più stanco del solito?

    Roxas evocò il Keyblade.
    Va tutto bene...
    -Roxas? Che hai?-
    -Nulla.- Il Keyblade svanì. Forse la mia sensazione è solamente dovuta al fatto che io e Axel non ci siamo parlati. Oppure c'è anche un'altra ragione? Non riesco a calmarmi...
    -Sei pallido...-
    -E' solo la tua immaginazione.- Solitamente sarei più felice di trovarmi in Missione con Xion, ma oggi... non ci riesco. -Andiamo.-
    -O... ok.-
    Roxas si mise a correre, sollevando mucchi di polvere e sabbia ad ogni suo passo.

    xxx



    Credo che Roxas non si senta molto bene. Pensò Xion, seguendolo nella Caverna delle Meraviglie. Non so cosa gli stia succedendo... Roxas sconfiggeva Heartless mentre Xion lo osservava, inquieta. ... ma immagino si tratti di qualcosa di strano.
    -Sembra un vicolo cieco...-
    Roxas si fermò. In quel momento, Xion ricordò qualcosa.
    Conosco questo posto... ? No, non mi sembra. Ma forse... i miei ricordi sì. -Io ricordo...-
    -Uh?-
    Xion si avvicinò a un muro. Sì, è questo.
    -La serratura è qui...-
    La ragazza sollevò il suo Keyblade, facendo apparire una serratura.
    -... visto?-
    Xion si voltò verso Roxas. In quel momento, riaffiorò un ricordo. Smise di respirare, si sentì confusa.
    Il ragazzo davanti al muro... è... Sora?
    -Xion!- Roxas stringeva tra le sua braccia la ragazza, che era praticamente svenuta. -Stai bene?!-
    -Sì...-
    Il viso di Roxas... è molto simile a quello del ragazzo nei miei ricordi...
    -Molto simile...- Mormorò Xion.
    -Uh?-
    Improvvisamente, il terreno cominciò a tremare.
    -E' lì!-
    Il loro obiettivo cascò in mezzo al campo di battaglia. I due evocarono i Keyblade quasi contemporaneamente.
    -Andiamo, Xion.-
    -Sì!- Mi sento così bene... quasi come se potessi combattere all'infinito...
    I due provarono a colpire l'Heartless, che però riuscì a respingerli col suo corpo resistente.
    Xion vene scagliata un po' più in là, mentre Roxas cadde a terra.
    -Roxas!-
    -Ugh...-
    Roxas non sta davvero bene...
    Xion bloccò l'Heartless prima che potesse colpire nuovamente Roxas. Riuscì a trafiggerlo in testa.
    E' come se acquisissi continuamente nuova energia...
    Mentre il cuore dell'Heartless fluttuava in aria in un vortice di luce, Xion corse da Roxas.
    -Roxas!-
    Il ragazzo tentò di rialzarsi.
    -Come ti senti?-
    -Forse sono solo un po' stanco...-
    -Sicuro di stare bene?-
    -Certo. Ora andiamo...-
    Il suo viso era ancora pallido. Non sono tranquilla, non lo sono affatto.
    Roxas iniziò lentamente a camminare, mentre Xion unì le sue mani e se le appoggiò al petto, quasi come per tentare di scacciare l'ansia.

    xxx



    Roxas, seduto sulla Torre dell'Orologio, gustava il suo gelato assieme a Xion. Vorrei poter mangiare il gelato con lei in eterno.
    Oggi è stata una giornata strana. Facevo fatica a respirare e mi sembrava di non avere la forza per combattere, ma probabilmente ero solo stanco.

    -Sicuro di stare bene?- Gli domandò ancora una volta Xion.
    Non mi va di farla preoccupare. -E' una cosa così strana...- Roxas rise lievemente, mordendo il gelato.
    -Uh?-
    -Il fatto che tu ti preoccupi per me. E' strano!-
    -Ehi, cosa intendi dire?!-
    Roxas cominciò a ridere. -Di solito sono sempre io che mi preoccupo per te, non il contrario.- Siamo sempre io ed Axel a preoccuparci per Xion.
    -Ma anch'io mi preoccupo per voi due...-
    Ero davvero in una stato così grave da farla preoccupare? Non saprei. So solo che non ero al pieno delle mie energie.
    Non volendo continuare quella conversazione, Roxas cambiò argomento.
    -Comunque sia, sono felice che tu sia tornata.-
    -... immagino che Axel non verrà, oggi.-
    Il ragazzo non si sarebbe mai aspettato una risposta del genere.
    -Beh... non saprei.-
    -Avete discusso?-
    Roxas abbassò lo sguardo, stringendo i pugni. -Ancora non capisco come abbia potuto attaccarti...- Non posso perdonarlo. Non stavolta.
    -Ma se non l'avesse fatto, io ora non sarei qui.- Sospirò Xion.
    Non so che cosa dire.
    -Non siete migliori amici, voi due?-
    -Anche tu sei la mia migliore amica, Xion!-
    -... voglio poter mangiare il gelato con tutti e due.-
    Anch'io lo voglio, più di ogni altra cosa. Ma non so nemmeno cosa dire ad Axel...
    -Anche oggi, il tramonto è stupendo.- Mormorò Xion.
    Roxas sollevò lo sguardo.
    Verrà davvero il giorno in cui noi tre potremo nuovamente mangiare il gelato assieme?

    xxx



    Voglio parlare con qualcuno di ciò che sta succedendo a Roxas. Devo consultare qualcuno. Chiederò ad Axel.
    Xion si mise alla ricerca di Axel.
    Forse è tornato nella sua stanza...
    Camminando per il corridoio principale, riuscì a scorgere il numero VIII poco prima di raggiungere la sua stanza. -Axel!-
    Si è fermato... si sta voltando.
    Xion corse verso di lui.
    -Ti serve qualcosa?-
    -Uh... uhm...-
    -Se non ti serve niente, me ne vado.- Prima che Axel potesse andarsene, Xion lo afferrò per il soprabito. Devo farmi coraggio...
    -Roxas non si sentiva bene, oggi. Tu... ne sai qualcosa? Non riusciva nemmeno a brandire il suo Keyblade...- Non riesco a trovare le parole adatte per spiegare bene la mia situazione...
    -Lo conosci meglio di me, no?-
    -Cosa intendi?- Il suo tono è sempre freddo, ma io gli voglio parlare... voglio sapere.
    -Che cosa ne pensi, Xion?-
    -... non capisco.-
    -Non capisci... perchè sei un fantoccio?-
    Il respiro di Xion si fermò.
    -Originariamente non eri altro che un esperimento creato per replicare i poteri di Roxas. Se lui ora sta diventando debole e tu sempre più forte, significa che stai assorbendo più energia del dovuto.-
    Xion abbassò la testa.
    Già... già, è vero... io sono... un fantoccio creato dall'Organizzazione... copio le abilità di Roxas, sì... ma non è tutto ciò che sono...
    Di certo Axel non sa tutto. Ci deve essere per forza qualcosa che anche lui non conosce.
    Cosa celo nel mio stesso corpo... ?
    -Io... cosa devo fare?- Non riesco a trovare una risposta.
    -Pensaci da sola. Sappi però che per me non sei solo una bambola.- Axel le afferrò dolcemente le braccia, e Xion alzò lo sguardo. L'espressione dell'amico era seria, ma allo stesso tempo... comprensiva, gentile. -Tu sei la mia migliore amica... l'hai memorizzato?-
    -Sì...- Probabilmente, anche Riku avrebbe risposto nello stesso modo. Devo cercare la risposta da sola. -Axel, c'è qualcosa che dovrei chiederti.-
    Axel lasciò la presa. -Spara pure.-
    -Oggi ho visto un ragazzo molto simile a Roxas.- Il rosso si sorprese per un momento. -... davvero il mio potere sta solo assorbendo le energie di Roxas?-
    -... non saprei con esattezza.-
    -... capisco.- Se non si tratta solo delle abilità... se il ragazzo di oggi era Sora... allora forse...
    -Ricordi e potere.- Concluse Axel, e Xion sollevò lo sguardo.

    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!
     
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    waaaaa :ooh: complimenti come sempre per la traduzione *-* Con questi capitoli ho riscoperto un Saix dolce che non mi sarei mai immaginata *__* non vedo l'ora che continui *-*
     
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    Hai proprio ragione *A* Saix talvolta è più paciocco di quanto si creda <3 Comunque, ecco il quinto capitolo!

    Capitolo 5: Xion - Sette Giorni



    Xemnas, Xigbar e Saix si trovavano nella Sala Circolare.
    -Pare che Sora stia particolarmente influenzando i nostri giovanotti.- Disse Xigbar, accarezzandosi il mento.
    -Non avevamo preso in considerazione la possibilità che acquisisse un proprio "io", o che riuscisse addirittura a cambiare volto. Nonostante tutto, la bambola sta portando a termine il suo compito con successo.- Xemnas chiuse gli occhi.
    Saix osservò i due. Esatto, Xion è in grado di cambiare volto a seconda dei ricordi di chi le sta davanti. Tuttavia, lui l'aveva sempre vista come un semplice fantoccio incappucciato. Ma non può trattarsi solamente di vecchi ricordi.
    Xion è affetta dall'Eroe del Keyblade, Sora. Di conseguenza, il suo aspetto varia solo se si trova di fronte a qualcun'altro che ha risentito della stessa influenza. Dato che Sora non fa parte dei miei ricordi, per me Xion è sempre Xion: un fantoccio.

    Per un momento, Saix si domandò chi vedessero in Xion Xigbar e Xemnas. Ho svolto delle ricerche nei loro passati umani, ma ci sono molte cose che rimangono un mistero anche per me.
    -Il momento è giunto. Saix, è tutto pronto?- Gli domandò Xemnas. Saix annuì.
    -Tra pochi giorni, tutte e tre le macchine saranno operative.-
    -Ben fatto.-
    -Che dobbiamo fare con Roxas?-
    -Sia la sua natura che quella di Xion sono influenzate da Sora. Tutto andrà bene se manterremo il controllo di almeno uno di loro. Anche se Xion dovesse continuare ad assorbire il potere di Roxas, oppure quest'ultimo la eliminasse, i nostri piani non cambierebbero. Il potere di Sora è nelle nostre mani.-
    -Ho capito, mio signore.- Rispose Saix.
    Xemnas scomparve.
    -... beh, fai del tuo meglio, ragazzo-senza-cuore.- Concluse Xigbar, per poi andarsene.
    Rimasto solo, Saix sollevò lo sguardo verso il soffitto bianco.
    Ci serve solo il potere di Sora. Se al momento nulla è in grado di rovinare il piano di Xemnas, non potrà mandare a monte nemmeno il nostro. Tuttavia, il numero VII non era per niente tranquillo. Posso avvertire l'insicurezza di Axel. Forse non è stato un bene permettergli di avere contatti con Roxas...
    Saix sospirò, proprio come un umano, e poi sparì.

    xxx



    Stanotte non ho sognato, credo d'aver riposato bene, ma il mio corpo è comunque pesante.
    La testa gli pulsava, le mani erano incredibilmente calde e a malapena riusciva a reggersi in piedi. Provò a fare un grosso respiro, ma non ci riuscì. Quel dolore...
    Sedendosi sul letto, Roxas osservò la sua stanza.
    So che sta accadendo qualcosa di strano al mio corpo, ma non ho la più pallida idea di che cosa dovrei fare.
    Tentò di alzarsi, ma dovette subito rimettersi a sedere. Cosa diavolo... ?
    Da quando Xion è tornata non mi sento bene.
    O forse sono solo stanco. Tra pochi giorni recupererò.

    Roxas si appoggiò le mani sulle ginocchia. Le aprì per un istante, e poi le richiuse.
    Sto bene. Io... sto bene.

    xxx



    Stanotte non ho dormito. Ho troppe cose a cui pensare... Axel si rigirò nel letto. Il dolore alle tempie di quando non si riesce a riposare è terribile.
    Invece di sentirsi rimproverare d'aver dormito troppo, Axel si diresse verso l'atrio prima di tutti gli altri, per poi sedersi sul sofà a pensare.
    Xion e Roxas... ricordi e potere dell'Eroe del Keyblade... Sora. Repliche.
    Una volta ho incontrato una Replica creata dai ricordi di Riku, nel Castello dell'Oblio.
    Quel fantoccio otteneva i suoi poteri tramite i ricordi di Riku. Naminé era sfruttata proprio per manipolare la memoria delle persone. Tuttavia, Vexen sosteneva che l'esistenza di Naminé era qualcosa di irregolare.
    Avremmo potuto trasferire i ricordi di Riku nella Replica anche senza il suo aiuto.

    Tutto questo fece tornare alla mente ad Axel ciò che era successo nel Castello dell'Oblio. Durante la battaglie, Larxene ha frugato nei ricordi di Sora, e Vexen in quelli di Riku, trasformandoli in carte che sarebbero poi servite a Naminé per riscrivere la memoria di Sora e della Replica.
    Xion è stata creata per assorbire i ricordi di Roxas, e con essi i suoi poteri.
    Poteri e ricordi sono legati.
    L'altra notte, ho detto a Xion che probabilmente lei stava assorbendo più del dovuto. Ma la verità è un'altra.
    Ricordo che le Repliche assorbono più velocemente le abilità distruggendo coloro da cui le devono ricevere.
    Per questo ho usato Riku Replica per distruggere Zexion. Lo ritenevo necessario.
    Xion sta copiando i ricordi di Sora tramite Roxas, ma non del tutto. Mi domando cosa le imporranno di fare...

    -Buongiorno, Axel.-
    -... Xion.-
    Axel alzò lo sguardo. L'espressione di Xion era cupa.
    -Hai dormito bene?- Rise il numero VIII, ma la ragazza scosse la testa. -Non pensare che non ci sia più tempo per decidere, perchè in realtà ne hai un sacco. Memorizzalo, ok?-
    -Lo spero...-
    A dire il vero, Axel non era certo che rimanesse poi così tanto tempo.
    -Xion, la Missione.-
    -Saix...-
    -Un Heartless particolarmente forte è apparso alla Città di Halloween. Vai a fare il tuo lavoro.-
    -Capito.-
    In quel momento, Roxas comparve nell'atrio.
    -'Giorno, Xion.-
    -'Giorno.-
    Xion voltò le spalle a Roxas. Intanto, Axel sorrise lievemente notando il loro comportamento quasi infantile.
    -Ehi, uhm...- Roxas non sapeva esattamente cosa dire.
    -Perdonami, ma devo andare.- Xion entrò in un Corridoio Oscuro. Il ragazzo abbassò la testa.
    Roxas è sempre più pallido. Ho appena detto a Xion che le rimane ancora del tempo, ma ora non ne sono così sicuro.
    Notando le condizioni di Roxas, Saix rivolse per un momento lo sguardo verso Axel, prima di chiamarlo. -Come ti senti?-
    -Sempre allo stesso modo...-
    Udendo quella risposta, Saix sorrise per un momento. Il suo sorriso era pieno di cattiveria, a detta di Axel.
    -Ho una Missione importante per te. Un Heartless molto potente è apparso alla Città di Halloween.-
    La Città di Halloween... si tratta della stessa Missione di Xion! Qui qualcosa mi puzza...
    -Lo farai fuori per noi, vero?-
    -Certo.-
    -Ehi, ehi... sicuro di farcela?- Gli domandò Axel.
    -... che cosa vuoi dire?- Mormorò Roxas.
    -Ultimamente, tu...-
    -Vai in Missione pure tu, Axel.- Li interruppe Saix.
    Missione... ma non me l'ha nemmeno ancora esposta! Il numero VII continuò ad osservare Axel, in silenzio. Ah, certo, quindi le cose stanno così... Il rosso ripensò per un momento al loro passato, quando Saix ancora non riusciva a dire le bugie. Era più forte di lui.
    -Io vado, allora. A dopo, Axel.- Roxas entrò in un Corridoio Oscuro.
    -... stai ancora pensando di ostacolarci?- Domandò Saix.
    -Ostacolare cosa? Chi?-
    -Ostacolare noi. Io mi fido di te.-
    -Proprio come se avessi un cuore.-
    -E' tutto dovuto ai miei ricordi di quando ancora ne possedevo uno. Se mi deluderai, la mia memoria da Nessuno avrà il sopravvento. Ti avverto.-
    -... cos'è, una minaccia?-
    -Più o meno. Pensaci bene.- Saix si allontanò, lasciando Axel da solo.

    xxx



    Nella Città di Halloween era notte, come sempre. Sopra la testa di Xion fluttuava una grande luna.
    La ragazza si trovava in un cimitero.
    Ci sono molte cose a cui devo pensare, nonostante non voglia farlo.
    Non riesco nemmeno a trovare una risposta.

    Superando un buco nel muro, Xion si ritrovò in un luogo avvolto dalla nebbia, in cui non era mai stata prima.
    La ragazza si sollevò il cappuccio.
    Che orribile atmosfera. Proprio in quel momento, avvertì una presenza dietro di lei.
    Heartless!
    Perchè non me ne sono resa conto prima, della sua presenza?

    L'Heartless la attaccò, ma Xion riuscì a schivare il colpo appena in tempo. Evocò quindi il suo Keyblade.
    La nebbia è troppo fitta, non vedo niente!
    La ragazza respinse altri colpi.
    Forte e veloce... però non credo che perderò.
    Xion corse verso il suo avversario. Questo colpo è decisivo!
    Proprio in quel momento, però qualcosa la bloccò.
    Un Chakram di Axel!
    -Basta, voi due! Fermatevi!- Esclamò Axel, separandoli.
    Cosa significa?
    La nebbia si diradò. Di fronte a lei si trovava Roxas.
    -Xion?!-
    -Roxas... ?-
    -L'Heartless che stava combattendo... eri tu, Roxas?-
    L'Organizzazione sta cercando di...
    -La Missione era una trappola, creata per far sì che combatteste l'uno contro l'altra.- Disse Axel.
    Il Keyblade cadde dalle mani di Roxas, scomparendo. -Questa è...-
    Se Axel non mi avesse fermata, avrei...
    -Perchè l'Organizzazione avrebbe dovuto fare una cosa simile?...- Mormorò Roxas.
    -Ne parleremo dopo. Ora andiamo a mangiare un gelato.-
    -Ma...-
    Axel diede delle lievi pacche a Roxas sulla schiena.
    -Ehi, andiamo.-
    -O... ok.-
    -Vieni anche tu, Xion.-
    -... va bene.-
    I tre entrarono in un Corridoio Oscuro.

    xxx



    Illuminato al Sole, Roxas morse il suo gelato.
    -Fa freddo oggi...- Mormorò Xion, sorridendo.
    -Era da un sacco che noi tre non mangiavamo insieme quassù.- Aggiunse Roxas.
    -Questo perchè ultimamente sono successe un sacco di cose.- Disse Axel.
    Ripensare a ciò che Axel ha fatto a Xion non è di certo gradevole, ma non posso nemmeno negare che mangiare il gelato con loro mi metta di buonumore.
    Perchè l'Organizzazione ci ha fatti combattere? Questo mi riempe la mente di dubbi e domande. Ma quando penso che Axel ci ha salvati, credo definitivamente di poter dimenticare i diverbi passati. Non so cosa farei senza di lui.
    Se non avesse agito in tal modo qualche giorno fa, ora Xion non sarebbe qui con noi.

    -Oh ehi, sapete che alcuni di questi gelati sono vincenti?- Esclamò ad un tratto Axel.
    -Vincenti?-
    -A quanto pare, su alcuni bastoncini si può trovare la scritta "vincitore". Io però non ne ho mai visto uno...-
    -Ah...-
    -Mh? Che c'è, Roxas?-
    Una volta ho trovato un bastoncino con la scritta "vincitore". Ho sempre voluto mostrarlo ad Axel...
    -N... niente. Comunque, accade qualcosa quando vinci?-
    Quando glielo mostrerò, ne rimarrà sorpreso. Pensarci mi rende in qualche modo felice.
    In realtà, so cosa accade quando si vince, ma voglio che rimanga un segreto.

    -Beh... in realtà non lo so.-
    -Ah, no?-
    -Beh, dev'essere per forza qualcosa di bello, no?-
    -Qualcosa di bello?-
    -Eh eh eh...- Xion cominciò a ridere. -Voi due siete molto legati, non è vero?- Disse, prima di volgere lo sguardo verso il Sole. -Il tramonto è così bello...-
    Anche Roxas e Axel osservarono l'orizzonte.
    Il mondo sembra dipingersi completamente di rosso, quando il Sole tramonta.
    -E' sempre lo stesso tramonto, ma oggi sembra quasi diverso...- Disse Xion. -Sarebbe bello se noi tre potessimo restare sempre così... insieme...-
    Già, lo penso anch'io. Ci spero. Lo... desidero.
    -... ehi, che ne dite di andare da qualche parte? Insomma... fuggire insieme?- Esclamò Roxas.
    -Uh?- Xion guardò Roxas. Axel rimase in silenzio.
    -Se lo facessimo, di certo resteremmo insieme.-
    Se restiamo nell'Organizzazione, il nostro sogno non si avvererà mai. Se invece fuggissimo...
    -Non... non possiamo farlo...-
    Davvero? Vorrei poterle dire che non è così, ma... -Già... suppongo che tu abbia ragione.- So bene che è impossibile: ci annienterebbero, o peggio... mi costringerebbero a combattere contro Xion.
    Axel prese la parola. -Non ha importanza quanto tempo passiamo insieme...-
    -... ma quanto tempo pensiamo gli uni agli altri, vero?- Concluse Xion.
    Giusto.
    -L'ho memorizzato bene, Axel.- Rise la ragazza.
    -... già, l'ho notato.- Axel morse il suo gelato, tenendo lo sguardo fisso sull'orizzonte.
    -Non... non potrò mai dimenticarlo.-
    -Nemmeno io.- Aggiunse Roxas. Non potrò mai dimenticare noi tre.
    Ho promesso che avrei sempre ricordato... anche se un giorno ci dovessimo separare.

    Il Sole li illuminò.

    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    Edited by Larxene - 9/11/2013, 16:23
     
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    Piccoli!!! ma quanto è bello il loro trio *-* altro che Sora Kairi e Riku u.u dovrebbero essere loro i personaggi principale del gioco!
     
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    Capitolo 6: 13 Sedie



    Xion si alzò dal letto, come sempre, per poi guardarsi nello specchio.
    A prima vista posso sembrare la stessa di sempre, ma in realtà quella non sono io... La ragazza continuò a fissare la sua immagine. Quel riflesso... appartiene a qualcun altro. Ad un ragazzo che assomiglia a Roxas.
    Xion abbassò per un momento lo sguardo. Poi, ripensando alla buffa e difficile situazione in cui si trovava, sorrise.
    Riku mi ha dato un limite di tempo per pensare. Ora devo decidere, prima che l'Organizzazione prenda seri provvedimenti.

    xxx



    Questo... è tutto ciò che posso fare. Naminé sollevò lo sguardo verso Sora, ancora addormentato nella sua capsula. -... Sora...- Mormorò, prima di abbassare nuovamente la testa. Aveva avvertito due presenze famigliari alle sue spalle.
    -Sei ad un punto morto, non è vero?- Le domandò DiZ, avvicinandosi.
    -Già...- Rispose la ragazza. Sora, in questo momento, sembra più una specie di conchiglia. Una conchiglia senza perla.
    Senza i suoi ricordi, Sora è un guscio vuoto. Nulla più.

    -Non possiamo più esitare. Lo sai questo, vero?-
    -Sì.- Annuì Riku.
    Mi domando cosa abbiano intenzione di fare Riku e quei poveri ragazzi. I Nessuno non dovrebbero esistere, è vero, ma avverto comunque una strana sensazione nel petto.
    Naminé era indecisa.
    -Se le cose stanno così, meglio agire immediatamente.-
    -... immagino che tu abbia ragione.- Rispose Riku, lasciando la stanza.
    -Cosa intendi fare, Naminé?-
    -Terrò d'occhio Sora.-
    -Capisco. Fai come ti pare... strega.- DiZ scomparve.
    Rimasta sola nella stanza, Naminé pronunciò un'altra volta il nome del ragazzo, quasi come si trattasse di una preghiera. -Sora...-

    xxx



    Aprendo gli occhi, Roxas si sentì un po' più in forze del solito.
    Stanotte non ho sognato. D'altronde, sono ancora sorpreso per ciò che accaduto ieri... che il mio nemico fosse Xion. Non so cosa abbia in mente l'Organizzazione, perchè abbia deciso di farci lottare, ma ciò che conta è che Axel ci ha salvati. Sono sicuro che da ora in poi sarà di nuovo al mio fianco. Ormai ho dimenticato tutti i diverbi del passato.
    Ah, giusto. Ho ancora il bastoncino vincente.

    Roxas si mise a sedere sul letto e aprì il cassetto del suo comodino. Dentro vi erano un sacco di conchiglie e, più in fondo, il bastoncino.
    Me ne sono dimenticato. Vorrei usarlo per offrire un gelato ad Axel, qualche volta. Oggi lo mostrerò sia a lui che a Xion, alla Torre dell'Orologio.

    xxx



    Avviandosi verso l'atrio, Axel scosse più volte la testa, sia per liberarsi dalla stanchezza, che per dimenticare ciò che era accaduto il giorno prima. Non aveva dormito affatto bene.
    L'Organizzazione ha tentato di eliminare sia Roxas che Xion. Devo trovare un modo per poterli salvare entrambi. Voglio che realizzino i loro sogni.
    -Pare che tu abbia scelto la via dell'egoista.-
    Axel si fermò. Non pensavo fosse qui... -Di cosa parli?- Domandò, voltandosi verso Saix.
    -Il nostro piano non richiede l'esistenza di entrambi. Uno è più che sufficiente.-
    Quando dici "nostro", cos'è che intendi? Axel sorrise lievemente. "Nostro"... dell'Organizzazione, o "nostro"... mio e tuo?
    -Pensaci bene.-
    Lo sto facendo. Sto pensando talmente bene, che non ne posso praticamente più. Vorrei darti una risposta, ma non sono sicuro di ciò che mi converrebbe dire. Axel provò a dire qualcosa, ma Saix passò oltre e si avviò verso l'Area Grigia. Solo ora mi accordo che i miei pensieri attuali sono ben diversi da quelli passati. Cosa diavolo ci faccio qui? Cos'è che voglio veramente?
    Axel entrò nell'atrio assieme a Saix.
    -Conto su di te oggi, Rosso.- Un'esclamazione improvvisa. Xigbar.
    -Cosa intendi?- Gli domandò Axel, voltandosi.
    -Diglielo, bambolina. Avanti.-
    Xion, immobile dietro Xigbar, teneva il cappuccio alzato, annuendo lentamente.
    -Io, te e Xigbar siamo in Missione insieme, oggi.-
    Axel rivolse istintivamente il suo sguardo verso Saix, che li osservava in silenzio.
    Una Missione del genere... nasconde per forza qualcosa.
    -Che c'è, non sei soddisfatto?- Rise Xigbar.
    -No, è solo che... è la prima volta che noi tre andiamo in Missione insieme.- Rispose Axel, scrollando le spalle. -Perchè non dovrei essere soddisfatto? D'altronde, non capita spesso di fare quattro passi col numero II, vero, Xion?-
    -Vero.- Rispose Xion. Ma, con il cappuccio a coprirle il viso, Axel non riuscì a distinguere la sua espressione.
    -Come mai tieni sollevato il cappuccio, oggi?-
    -Non ho dormito bene, e i miei occhi sono gonfi.- Quella risposta provocò una fitta nel petto di Axel.
    -Le femmine talvolta si preoccupano troppo della loro immagine... !- Rise nuovamente Xigbar.
    -... 'giorno.- Roxas comparve sulla soglia della porta dell'atrio.
    Tutti si zittirono, voltandosi verso di lui.
    -Sei in ritardo.- Lo ammonì Saix.
    -Non ho dormito bene...- Disse Roxas, voltando altrove e dirigendosi verso Xion. -Andiamo in Missione insieme, oggi?-
    Saix si prese la briga di rispondere prima che lo facesse la ragazza. -Tu oggi sei in Missione da solo.-
    -... non posso fare cambio con Xigbar?-
    -Non sei in grado di fare proprio niente se Axel non è con te, vero? Sei estremamente infantile.- Roxas abbassò la testa, mordendosi le labbra.
    -Non... non è vero...-
    Vorrei poter fare qualcosa, ma al momento è meglio che mi concentri sul vero obiettivo della Missione odierna. Sulla fregatura.
    -Avete Missioni separate. Forza, sbrigatevi.- Concluse Saix.
    -... va bene.- Annuì Roxas.
    Xigbar circondò le spalle di Axel e Xion con le sue braccia, con fare estremamente amichevole. -Beh, allora noi andiamo. A dopo, giovanotto.-
    -Dopo parleremo, Roxas.- Disse la ragazza.
    Roxas annuì alle parole di entrambi.
    -Non sforzarti troppo.- Gli disse infine Axel. A quelle parole, Roxas sollevò lo sguardo, notando il sorriso cordiale dell'amico. Forse ciò che è accaduto ieri ha quantomeno dissipato qualche dubbio di Roxas... almeno spero.
    Axel, Xion e Xigbar scomparvero nel Corridoio Oscuro.

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    Roxas era stato inviato a distruggere Heartless nella Città di Halloween. Sempre la stessa, noiosa Missione. Pensò, brandendo il suo Keyblade. Si ricordò d'avere ancora il bastoncino vincente nella tasca.
    Non sono tranquillo. E' la prima volta che Axel, Xion e Xigbar vanno in Missione insieme... ho paura che possa accadere qualcosa.
    Poi, ripensò a ciò che era accaduto il giorno precedente. Perchè l'Organizzazione ha pensato di far combattere me e Xion? Se uno di noi due avesse liberato la sua vera natura, qualcuno sarebbe rimasto ferito. O, peggio... ucciso.
    Forse l'Organizzazione voleva eliminarci entrambi.
    Ma... ne siamo davvero sicuri?
    L'Organizzazione sa. Saix sa. Sa che non mi sono sentito bene ultimamente... probabilmente ero io il vero obiettivo di cui volevano disfarsi.

    Roxas si fermò. Il suo umore era ormai tetro.
    L'Organizzazione vuole eliminarmi... ?

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    La Missione era piuttosto semplice, tanto da non richiedere la presenza di una squadra composta da tre persone. Axel faceva da copertura per Xigbar e Xion, mentre si addentravano nella foresta del Paese delle Meraviglie.
    Xion teneva il cappuccio sollevato.
    Tutto questo non mi quadra. Diventa sempre più difficile per me calmarmi e capire cosa mi conviene fare.
    -Quella è la mia bambolina! Guardala, fa tutto da sola!- Xigbar si fermò ad osservare Xion combattere. Poi, si voltò verso Axel. -Non credi, Carotino?-
    -Già. D'altronde, non capisco cosa ci faccia tu, qui.- Rispose Axel, lievemente sarcastico.
    Xigbar cominciò a ridere di gusto. -Ahahah, hai ragione. Lo ammetto: ho puntato sull'egoismo e il capriccio, per convincere i superiori a lasciarmi venire con voi.-
    Superiori... probabilmente si riferisce a Saix.
    Sono certo che Xigbar si sia accorto della cospirazione mia e di Saix. Sta cercando di convincermi a rivelargli tutto.

    -Non essere così schivo. Vieni qui, voglio dirti qualcosa.- Xigbar mise un braccio attorno alle spalle di Axel. -Sto parlando della bambola. O, forse, sarebbe meglio dire... della Replica?-
    Axel guardò istintivamente in viso Xigbar, che sorrideva come sempre.
    -Quello laggiù è un modello migliore della bambola del Castello dell'Oblio. Non è solo una copia. Può assorbire abilità e ricordi. Come se non bastasse, può assumere un aspetto diverso in base a chi la guarda.-
    Axel cominciò a sudare. -... che vuoi dire?-
    -Voglio dire questo... ehi bambolina, vieni qui.-
    Xion si fermò poco prima di distruggere un Heartless. -Che c'è?-
    -Non potresti levarti un attimo il cappuccio?- Xigbar afferrò con una mano il cappuccio di Xion, che non esitò a ribellarsi sguainando il Keyblade e colpendo prontamente il numero II.
    -Xion?!- Esclamò Axel, mentre Xigbar veniva scagliato lontano.
    Nel trambusto, il cappuccio di Xion era scivolato sulle sue spalle.
    Al posto suo, era apparso il viso di qualcun altro.
    Xigbar si rialzò, ridendo. -Ahah! Quindi le cose stanno così!- La ragazza risollevò nuovamente il cappuccio. -Se sono in grado di vederti, significa di certo qualcosa.-
    Cos'è che Xigbar vede in Xion?
    -Perchè mi devi sempre guardare così?- Domandò Xigbar, prima che Xion attaccasse. I due combatterono, e il numero II perse.
    Xion gli si avvicinò respirando affannosamente, stringendo il Keyblade nella mano.
    -Perdonami Axel. Non posso più stare nell'Organizzazione, e nemmeno al fianco di Roxas.-
    -Dici sul serio?- Non riesco mai a decidere cosa fare in momenti del genere.
    -Per favore, sii onesto. Ti basta... guardarmi...- Xion spinse lentamente indietro il cappuccio. Axel smise per un momento di respirare. Al posto della ragazza... c'era Sora. -Ti prego, Axel... proteggi Roxas.-
    -Ma... tu...- Non sapeva cosa dire. Non sono sicuro di sapere come proteggere Roxas.
    -Ti prego!- Esclamò Xion, con la voce rotta da un imminente pianto. A quelle parole, Axel annuì. -Grazie, Axel.-
    La ragazza sorrise, sollevando nuovamente il cappuccio.
    -... Xion...- La chiamò Axel. Ma Xion non si voltò, scomparendo in un Corridoio Oscuro.

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    Roxas sospirò pesantemente. Nessuno era venuto alla Torre dell'Orologio. Non è raro che nessuno venga qui. Però... non sono lo stesso tranquillo.
    Xion mi ha detto "Parleremo dopo", questa mattina. E io sono qui, ad aspettarla.
    Vorrei tanto che sia Xion che Axel mi togliessero dalla testa l'idea che l'Organizzazione mi voglia eliminare.
    E non solo. Ho ancora il bastoncino vincente...

    Desideroso di incontrare gli amici il prima possibile, Roxas aprì un Corridoio Oscuro e fece ritorno al castello.
    Ho come la sensazione che Xion mi nasconda qualcosa.
    A metà del corridoio che conduceva alla stanza di Xion, c'erano Xigbar, Saix e Axel.
    -Che cosa stai cercando di fare, Axel?- Lo ammonì Saix.
    -Il vecchio qui ha frainteso. Non l'ho lasciata andare, mi è solo sfuggita.-
    Lasciata andare... ? Chi?
    -E' stato un mio errore. Prenditela pure con me.- Replicò Xigbar.
    -... è successo qualcosa?- Domandò Roxas.
    C'era silenzio. E Xion non era nei paraggi.
    -Ora rimane solo quello che non ci serve.- Concluse Saix, per poi andarsene.
    Allora l'Organizzazione stava sul serio tentando di farmi fuori... -Dov'è Xion?- Axel non rispose. Perchè non dici nulla, Axel?
    Dopo una breve risata, Xigbar decise di prendere la parola. -Andata. Testarossa laggiù l'ha lasciata andare.-
    Xion se n'è andata... ? Axel... non ha fatto nulla per fermarla... ? -Che cosa sta dicendo, Axel?!-
    -Mentre la bambolina scappava, lui si è seduto a terra succhiandosi il pollice. Io vado in camera.- Anche Xigbar se ne andò.
    Per un momento calò il silenzio.
    -... cos'è successo?- Chiese infine Roxas.
    -Niente.-
    -Niente?! Xion se n'è andata!-
    -E' proprio come ha detto Xigbar. Mi sono seduto a terra succhiandomi il pollice, mente lei scappava.-
    -Lo so, e ti sto chiedendo perchè l'hai fatto!-
    -... Xion è uno specchio che ti riflette.- Disse Axel, in tono lieve.
    -Non capisco.-
    -Xion è una bambola che copia le tue abilità.-
    -Cosa stai dicendo?! Xion non è una bambola!-
    Axel scosse lentamente la testa. -Xion è come uno specchio per te. Ma... in quello specchio... non ho visto il tuo volto.-
    Xion non è una bambola, tanto meno uno specchio!
    -Ovvio! Xion è Xion, non me!-
    -No, non hai capito... un giorno, quello specchio andrà in frantumi.-
    -Intendi dire... che la distruggeranno?- Axel non era in grado di rispondere a quella domanda. -Rispondi!- Esclamò Roxas, dando un pugno al muro.
    -Se non accadesse... tu... non saresti più tu.-
    -Io sono io! Il tuo migliore amico, e di Xion!-
    -... non sto parlando di questo, Roxas. Non puoi capire.-
    Roxas diede un altro pugno al muro. -Ora basta.- Cominciò a camminare. Non ha più senso parlare con Axel.
    Nella sua tasca c'era ancora il bastoncino vincente. Il suo regalo per Axel.
    -Roxas... !-
    Non si voltò.

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    Xion balzò fuori dal Corridoio Oscuro. Alla Fortezza Oscura, ad aspettarla, c'era...
    -... Riku.-
    -Hai trovato la risposta?- Le domandò lui dolcemente. Xion annuì.
    -Sì, l'ho trovata. Se le cose andranno avanti così, finirò col perdere anche ciò che mi è caro. Perciò...- Xion abbassò per un momento la testa. -Riku, ti prego, dimmi cosa devo fare ora.- Va tutto bene. Non ci ripenserò, stavolta.
    Voglio proteggere Roxas. Mi ricongiungerò con Sora. In questo modo, Axel e Roxas potranno stare insieme.
    E io... svanirò.

    -C'era una ragazza, Naminé. Ti aspetta a Crepuscopoli.-
    -Nami... né? Che aspetto ha?- Conosco molto bene Crepuscopoli, eppure non l'ho mai sentita nominare.
    -Lo scoprirai quando la troverai. Non sarà difficile.-
    -Va bene. Capito. Grazie, Riku.- Non so esattamente cosa intenda, ma voglio fidarmi.
    Xion aprì un Corridoio Oscuro alle sue spalle.
    -Addio...-
    Si diresse quindi a Crepuscopoli.
    Il posticino speciale.
    Il luogo che amava.

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    Non riesco a dormire. Roxas si mise a sedere sul letto, osservando il pavimento. Ho cercato Xion ovunque, senza trovarla.
    Sono tornato al castello pensando di riuscire a dormire, ma non è stato così. Presto sarà giorno.

    Irritato, solo, confuso, cominciò a prendere a pugni il cuscino.
    Non so cosa stia succedendo.
    Le parole di Axel... specchio, bambola... il fatto che non sarò più me stesso. Non capisco.
    Dopo essersi presa il disturbo di ritornare, Xion se n'è andata di nuovo. Ha forse mentito dicendo di voler stare con noi?
    La verità è che so. Ma allo stesso tempo preferirei non aver mai saputo. Axel non sarebbe mai riuscito ad inventare una così elaborata bugia in poco tempo.
    Xion è davvero uno specchio che mi riflette. E ha deciso di andarsene perchè sta assorbendo troppa energia da me.
    Ed è proprio perchè ora capisco, che sono arrabbiato.
    Io... non so cosa fare...


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    Ora andrà tutto bene, ne sono sicuro. Non ho fatto niente di sbagliato.
    Axel cercò di persuadere sé stesso, rimanendo steso sul letto. Tuttavia, non credo d'aver ancora veramente accettato questo risvolto degli eventi.
    Xion ha deciso di andarsene. Quantomeno, non assorbirà più energia da Roxas.
    Ma, anche se fosse, Roxas smetterà di essere sé stesso da un momento all'altro.
    Cosa devo fare?
    Cosa... ?

    Quella notte non riuscì a dormire.

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    Quel giorno, Roxas ricevette l'ordine di riunirsi nella Sala Circolare assieme agli altri membri.
    Probabilmente lo stesso incontro di quando Xion se n'è andata la prima volta. Nulla di nuovo. Pensava, tenendo la testa bassa.
    Ad un tratto, l'aria cominciò a vibrare. Xemnas apparve, ma Roxas non alzò lo sguardo.
    -Xion è scomparsa di nuovo.-
    Già, questo si sapeva.
    -Sappiamo dov'è andata?- Domandò Xaldin.
    Senza rispondere per davvero al numero III, Xemnas proseguì:-Xion è semplicemente una Replica... un burattino.-
    -Un burattino? Cosa intendi dire?- Intervenne Luxord.
    -Un burattino è un burattino.- Tagliò corto Saix.
    Burattino... non può essere. Un burattino non può ridere, e nemmeno arrabbiarsi... Pensò Roxas. Poi, un pensiero gli balzò alla mente: i Nessuno non hanno un cuore. Non abbiamo un cuore, ma sia io che lei ridiamo, ci arrabbiamo... Axel mi ha detto che è solo frutto dei nostri ricordi. Ma... io e Xion non abbiamo ricordi...
    -Il Progetto Replica.- Affermò Xigbar.
    Demyx inclinò la testa di lato. -Il... che?-
    Fino a poco prima, Roxas pensava che tutti gli altri membri fossero al corrente della verità. Ma, probabilmente, non era così.
    -Voglio sapere cos'è questo "Progetto Replica".- Disse Xaldin, rivolgendosi a Xemnas.
    Tutti i membri rivolsero il loro sguardo al leader.
    -Un piano che include la copia delle abilità dei Custodi del Keyblade tramite frammenti di ricordi. Uno dei tanti progetti in corso al Castello dell'Oblio. Sfortunatamente, gran parte dei nostri piani sono falliti, in seguito alla morte di Vexen.-
    Perchè nessuno parla? Burattino, frammenti di ricordi, copia? Sembra che nessuno si ponga altre domande. Forse ero davvero l'unico a non saperne nulla.
    Axel ascoltava a braccia conserte, tenendo gli occhi chiusi. Roxas si ricordò cosa si era sentito dire il giorno prima.

    Xion è una bambola che copia le tua abilità.



    Axel aveva ragione.
    -Non avevamo previsto l'annientamento di Vexen, tanto meno il fatto che la Replica Xion acquisisse una propria volontà.-
    -Tanto per cominciare, non avevamo ricevuto nessuna informazione al riguardo. Non è vero, Axel?- Disse Saix in tono di rimprovero.
    Axel non si scompose.
    Quindi... ha sempre saputo di Xion?
    Roxas lo osservò a lungo.
    -Qualunque cosa decida di fare, non avrà un impatto sui nostri piani. Tuttavia, non possiamo permettere che Xion riveli i nostri piani.-
    -Cosa intendi...- Cominciò Roxas, venendo immediatamente interrotto.
    -Axel.- A quel richiamo, Axel aprì finalmente gli occhi. -Devi assolutamente portare indietro Xion. E' sotto la tua responsabilità. Non mi importa quanto la danneggerai; l'importante, è che torni indietro viva e funzionante.-
    E' terribile.
    -Riportare indietro un disertore?! Dovremmo distruggerla!- Esclamò Xaldin.
    -Non è un disertore. E' semplicemente un progetto fallito.- Disse Saix.
    -Va bene, Axel?- Concluse Xemnas, rivolgendosi ad Axel.
    Il numero VIII non si ribellò agli ordini, al contrario delle aspettative di Roxas.
    -Potete andare.- Xemnas scomparve.
    Quell'ordine... non lo eseguirai, vero?
    -Per me, resta comunque un'azione troppo generosa riportarla semplicemente indietro.- Disse Xaldin.
    -Quindi Xion era una bambola...- Intervenne Demyx. -Tu lo sapevi, Roxas?-
    Roxas scosse la testa.
    -Se le notizie giungessero anche ai piani più bassi...- Luxord scomparve. Demyx lo seguì, facendo spallucce.
    -Eh beh... questa è sicuramente una gran rottura di scatole.- Anche Xigbar lasciò la stanza.
    Rimasero solo Axel, Roxas e Saix.
    -Axel, questi ordini sono irrevocabili.- Ricordò Saix al numero VIII, che scomparve poco dopo.
    Voglio parlare con Axel. Anche se... non so cosa dire. Non posso nemmeno accettare che Xion sia una bambola.
    -Che c'è, Roxas? Qualcosa non va? Ti consiglio di procedere con la tua Missione. Non pensare più di tanto al burattino.-
    -Xion... non è un burattino.-
    Saix si lasciò sfuggire una lieve risata. La prima che Roxas avesse mai visto, da parte sua. -Una bambola non può far parte della nostra Organizzazione. Conta i troni: sono e saranno sempre tredici.-
    Roxas si guardò attorno. Tredici troni... anche quando Xion è arrivata, erano tutti occupati. Lei... non si è mai seduta qui...
    Saix scomparve.
    Rimasto solo, il ragazzo osservò il centro della Sala Circolare, rammentando il giorno in cui Xion era giunta nell'Organizzazione.
    Voglio parlare con Axel.
    Devo farlo.
    Perchè... siamo migliori amici.


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    Ho bisogno di pensare. Assorto nei suoi pensieri, Axel si diresse all'atrio. Anche se forse... ho pensato fin troppo.
    -Axel!- Dietro di lui, Roxas stava arrivando correndo e ansimando.
    Axel non sapeva cosa dire.
    Cercherò di non farle nulla di male. Fidati di me...
    -... forse, sarebbe meglio se Xion non tornasse mai più.- Disse Roxas, in tono grave.
    Ho fatto una promessa a Xion, e voglio mantenerla.
    Il nostro desiderio... è di stare insieme per sempre. Ma non posso permettermi di realizzarlo. Quanto meno, voglio esaudire la richiesta di Xion.

    -Farai davvero ciò che ti ha detto Xemnas?- Domandò Roxas.
    Axel sospirò. -Se non lo farò, sarò il prossimo ad essere annientato.-
    Questa è la verità. Come farei a proteggere Roxas, se mi uccidessero?
    -In tal caso, prova almeno a non farle del male...-
    -Questo dipende da lei, lo sai.- Axel sospirò ancora. -Roxas...- Roxas sollevò il suo sguardo. -Xion è pericolosa.-
    -Pericolosa... ?- Pur avendola conosciuta per così tanto tempo, Roxas non sa ancora tutto di Xion. Non la capisce.
    -Hai riacquistato tutta la tua forza?-
    -Non ancora...- Roxas scosse la testa. Poi, realizzò qualcosa. -... per quanto tempo hai saputo di Xion?-
    Ho sempre avuto il terrore di questa domanda. Se Roxas dovesse sapere la verità, non mi guarderebbe più in faccia.
    -Hai sempre saputo tutto... e me l'hai tenuto nascosto?!-
    Non posso rispondere. Anche se Roxas dovesse respingermi da ora in poi, io lo proteggerò sempre. L'ho promesso.
    Non importa quanto sforzo comporterà riportare Xion indietro, quanto resteremo feriti in un possibile scontro... io proteggerò Roxas finché potrò farlo.

    Axel se ne andò.

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    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!
     
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  9. OoKiraoO
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    che bello che bello che belloooo :x3: grazie per il lavorone della traduzione :yee:
     
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    Capitolo 7: frattura



    Roxas evocò il suo Keyblade. Non può andare avanti così. Devo parlare con Xion.
    Cercandola, si ritrovò ad Agrabah. Sconfisse più Heartless possibile, finché ebbe la forza di farlo. Combatté da solo.
    Odio questa vita. Non posso fidarmi di nessuno. Axel probabilmente ha sempre saputo la verità su Xion, ma non mi ha mai detto nulla. Mi domando perchè.
    Forse perchè sarebbe stato nei guai se io l'avessi saputo?

    Roxas si addentrò nella Caverna delle Meraviglie, rammentando il giorno in cui vi era venuto insieme a Xion.
    Se non sbaglio, Xion si era ricordata di qualcosa, mentre ci trovavamo qui.
    Ora, al centro di una delle sale era posta una strana macchina.
    Roxas si avvicinò sospettoso. -... cos'è questo?-
    In quel momento, alcuni Heartless circondarono il marchingegno. Il ragazzo combatté con tutte le sue forze per sconfiggerli tutti.
    Era esausto.
    I cuori che si uniscono in Kingdom Hearts... non mi interessano più. Non so cosa abbia in mente l'Organizzazione, e nemmeno desidero saperlo.
    E non solo. Non ho la più pallida idea nemmeno delle intenzioni di Axel e Xion.
    Ma il mio più grande dubbio è perchè continuo a servire l'Organizzazione in questo modo.
    Perchè ne faccio parte?
    Tutti i Nessuno speciali come me devono diventare membri dell'Organizzazione?
    Che cos'è veramente un Nessuno?
    Io... chi sono?


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    -I nostri marchingegni funzionano?- Domandò Xemnas a Saix. Loro due erano gli unici presenti nella Sala Circolare.
    -Sì. Luxord e Demyx li hanno installati in ogni Mondo prima dell'arrivo di Roxas.-
    Macchine che raccolgono frammenti di memoria... all'inizio dubitavo che potessero realmente funzionare.
    Tuttavia, non capisco perchè Xemnas abbia voluto installarle. Una volta aveva affermato che avrebbero reso Xion -oppure Roxas- completi, raccogliendo i vari ricordi e riunendoli dentro uno di loro.
    In questo modo, potranno raccogliere più cuori. Ma non credo sia tutto qui. Non conosco le vere intenzioni di Xemnas.

    -E' necessario che sia Xion che Sora siano nelle nostre mani. Non dimenticarlo.-
    Saix annuì, senza comprendere appieno il significato del sorriso che si disegnò sul volto del capo.

    xxx



    Il momento è giunto.
    Riku attendeva nella foresta di Crepuscopoli. D'un tratto si levò la benda dagli occhi, e al posto suo comparve un'altra persona: Ansem.
    Sollevò il cappuccio e poi spiccò un lungo balzo.
    Saltando da un ramo all'altro, evocò l'Animofago.
    Andrà tutto bene.
    L'importante, è che io riesca a controllare l'Oscurità dentro di me. Altrimenti, ne sarò sopraffatto.
    Dentro di me risiede la mia Oscurità, e in essa c'è Ansem. Ma mi domando: esiste davvero un essere umano senza tenebre nel proprio cuore?
    Se Sora ha un Nessuno, significa che anche parte del suo cuore è oscura.
    Tutti celano dell'Oscurità, fatta eccezione per le Principesse. I loro cuori sono puri.
    Non posso fare a meno di vedere le tenebre nel mio cuore. Un giorno dovrò affrontarle. Da loro... trarrò potere.
    Posso utilizzare il potere di Ansem.
    Il tempo per lo scontro è ormai alle porte. Se non riuscissi a fare di questo potere il mio, non sarò in grado di battere Roxas.
    Ho intenzione di usare tutte le mie forze, pur di salvare Sora...

    In quel momento, Riku avvertì una presenza nella foresta.
    La silhouette di colui che si stava avvicinando gli era famigliare. Pur indossando un soprabito dell'Organizzazione, Re Topolino era facilmente riconoscibile.
    Riku spinse indietro il suo cappuccio. Topolino prese immediatamente le distanze, credendo di doversi fronteggiare con Ansem. Ma il ragazzo non si scompose. Rimise la benda sopra i suoi occhi, e in un momento tornò quello di prima.
    -Riku! Mi sei mancato!-
    Topolino corse verso di lui.
    -Vostra Maestà.- Il suo amico era finalmente lì davanti a lui.
    -Mi sono preoccupato molto per te... che hai fatto in tutto questo tempo?-
    -Ho cercato un modo per controllare la mia Oscurità e risvegliare Sora.- Voglio provare a trovare una soluzione prima del risveglio di Sora. Se non posso farla scomparire, potrò quanto meno controllarla.
    -Il tuo aspetto...-
    Naturale che si sia preoccupato, vedendomi tramutato in Ansem.
    -Sto bene, non preoccupatevi. Ben presto imparerò a controllarmi.-
    -... c'è stato qualche problema durante la ricostruzione della memoria di Sora?-
    Riku annuì lentamente.
    -Il motivo per cui l'Organizzazione non ha più agito in seguito gli avvenimenti del Castello dell'Oblio non è stata la perdita di alcuni suoi membri, o il fatto di essere diventata più debole. Il loro piano consisteva nella frattura completa dei ricordi di Sora. Mentre noi tentiamo di ricostruirli, loro li assorbono.-
    -Quindi, hanno solo cercato di prendere tempo?-
    -Sì. Il loro vero obiettivo sono i ricordi di Sora. Hanno sfruttato tutto questo tempo per impossessarsene.- Perchè l'Organizzazione vuole assorbire i ricordi di Sora? Non conosco il loro vero obiettivo. -Proprio per questo, la ricostruzione procede molto lentamente. Hanno rubato i ricordi più preziosi di Sora: quelli di Kairi.-
    -Allora verrò con te, e ti aiuterò a recuperarli!-
    Riku scosse la testa. -Lasciate fare a me, Vostra... ah, Topolino. C'è qualcos'altro che vorrei che faceste, piuttosto.-
    -E di che cosa si tratta?-
    -Tra poco, dovrò affrontare un membro dell'Organizzazione. Potrei perdere, ed essere sopraffatto dalle tenebre.- Non sono tranquillo. Il giorno in cui dovrò affrontare Roxas si fa sempre più vicino. Non credo che sarà facile da sconfiggere. Non potrò fare altro che liberare l'Oscurità dentro di me per vincere.
    Riku tenne lo sguardo fisso su Topolino. -Se dovesse accadere, beh... dovrete essere voi a guidare Sora, Pippo e Paperino.-
    -Riku...-
    Non sono ancora sicuro se DiZ sia un nemico oppure un alleato. Non so cosa potrebbe decidere di fare in seguito al risveglio di Sora. -Vi prego, Topolino. Prendetevi cura dei miei amici quando si saranno risvegliati.-
    -... va bene, Riku.- Topolino annuì.

    xxx


    Xion... il Progetto Replica...
    Roxas si rigirò nel letto. Anche stanotte non aveva chiuso occhio. Ma la sua insonnia gli diede modo di accorgersi che le sue forze stavano tornando. Il suo corpo era rinvigorito.
    Tenne gli occhi fissi sul soffitto bianco.
    Non posso credere che in realtà Xion fosse stata creata per copiare i miei poteri. In questi ultimi tre giorni, sto riacquistando tutte le mie forze perchè lei non è al mio fianco.
    Ha lasciato l'Organizzazione, e Axel non l'ha fermata. Lui sapeva tutto, e ha deciso di non dirmi nulla. Ho come l'impressione che sia Axel che Xion mi abbiano tradito.
    Xigbar disse che io e Xion siamo Nessuno speciali. Ma Xion è una Replica. Perciò... cosa sono io? Se siamo uguali, anch'io allora sono nient'altro che un burattino.

    Tu e Xion siete collegati tramite Sora.


    Questo è quanto mi ha detto Xemnas. Ma chi è Sora? Di chi sono il Nessuno? Chi sono io... ?
    Roxas si alzò lentamente, fissando il palmo della sua mano. Forse, Axel sa qualcosa. Proverò a chiedergli delle risposte. E se... dovesse mentirmi di nuovo? Io...
    Il ragazzo lasciò la stanza.

    xxx



    La situazione comincia ad evolversi, ma sinceramente non so ancora come agire. Sono di nuovo ad un punto morto.
    Impaziente, dubbioso, Axel si diresse verso l'atrio.
    -... Axel.-
    Si fermò. Era la prima volta che udiva una voce così tormentata dall'ira e dal dolore.
    -Ehi, Roxas.- Sorrise lievemente, ma Roxas si limitò ad abbassare la testa. Ultimamente continuiamo a litigare. Tutti i giorni, il viso di Roxas si fa sempre più cupo. Proprio come se avesse un cuore...
    -... hai trovato Xion?-
    -Non è così facile trovarla, sai?-
    -Già, immagino che tu abbia ragione...-
    So che Roxas ha molte cose da chiedermi. Molti dubbi da dissipare. Certo, non potrò dare una risposta a tutte le sue domande, ma farò il possibile.
    Roxas sollevò lo sguardo. -Sapevi di Xion... sin dall'inizio?-
    Ora non voglio più mentire.
    -Non proprio dall'inizio.-
    -... da quando, allora?-
    -Beh... sinceramente me ne sono dimenticato.-
    -Avresti potuto almeno memorizzarlo...- Roxas sorrise.
    Per un momento, calò il silenzio.
    -Axel... chi sono io?-
    Non so quale sia il modo migliore per rispondere a una domanda del genere. Non voglio mentire, ma...
    -Io e Xion siamo Nessuno speciali, no? Però l'Organizzazione ha tentato di distruggermi...-
    -Già.-
    -Questo perchè Xion ormai aveva assorbito il mio potere... giusto? Ero inutile.-
    Axel non sapeva cosa rispondere.
    -Anche tu... non mi vuoi più tra i piedi?-
    Per un momento, il respiro di Axel si fermò. No... non è vero, io... io non desidererei mai una cosa simile...
    -Ti sbagli. Noi siamo... migliori amici.-
    Roxas scosse la testa violentemente. -Se davvero mi considerassi il tuo migliore amico, mi diresti sempre la verità!- Afferrò il soprabito di Axel.
    Roxas è arrabbiato. Forse è possibile che in realtà lui abbia davvero un cuore, a differenza mia?
    -Chi sono io?! Xemnas mi ha detto che io e Xion siamo collegati tramite Sora! Chi è Sora?! Anch'io sono forse come Xion?!-
    Sora... l'Eroe del Keyblade. Tutto è iniziato con lui. Forse le mie azioni al Castello dell'Oblio... non sono state altro che un susseguirsi di errori.
    -Tu e Xion siete diversi.-
    -Allora...-
    -Lo dico per te; è meglio che tu non sappia la verità.-
    -E perchè mai?!- Roxas lasciò andare la presa dal soprabito di Axel, afferrandosi istintivamente i capelli. -Voglio delle risposte! Solo delle risposte! Chi sono? Perchè sono così speciale? Perchè posso usare il Keyblade?!-
    Ho l'impressione che Roxas... possa mettersi a piangere da un momento all'altro. -Roxas...- Roxas scosse lentamente la testa.
    -Dimmi, Axel... chi sono io?-
    Non posso rispondere. Se gli dicessi che è il Nessuno di Sora, probabile Roxas lascerebbe l'Organizzazione proprio come Xion. Questo significherebbe per me rompere la mia promessa. Non me lo perdonerei mai.
    Ma capisco che... ormai è troppo tardi.

    -Fidati di me, Roxas.-
    -Io non... non posso più fidarmi di te.- Nello sguardo di Roxas non vi erano più né rabbia né dolore.
    -Roxas...- Il ragazzo volse le spalle ad Axel.
    -Voglio delle risposte. Voglio sapere chi sono, dove sono nato. Farò di tutto, pur di saperlo.-
    Roxas se ne andò.
    Axel non riuscì a trovare le parole giuste per impedirglielo.

    xxx



    Migliori amici. Chissà cosa significa realmente questa parola. Ci sono solamente due cose che voglio conservare dopo che avrò lasciato l'Organizzazione: i miei ricordi di Xion... e il bastoncino vincente.
    Roxas fece ritorno alla sua stanza. Aprì il primo cassetto del suo comodino, e ne estrasse una conchiglia. Una conchiglia di thalassa... il simbolo del nostro legame.
    Mise la conchiglia nella sua tasca, e poi afferrò il bastoncino vincente.
    Credo che questo... non mi servirà più.
    -Io... io voglio delle risposte.- Mormorò Roxas.
    Mise anche il bastoncino nella tasca, e poi lasciò la stanza.

    xxx



    Roxas sconfiggeva tutti i Simili che si intromettevano tra lui e il suo piano, la sua fuga. Saix ne era venuto al corrente.
    Che stupido, quel ragazzo. tenta di fuggire.
    Dopo la perdita di Xion, non possiamo accettare che anche Roxas se ne vada. Xemnas mi ha già avvertito di tenerlo d'occhio.

    -Saix.-
    Una voce alle sue spalle lo bloccò.
    Sapevo che sarebbe successo. -Sono impegnato. E' qualcosa di importante, Axel?-
    -Mi serve solo un po' di tempo.-
    -Per fare cosa?-
    -Per riportarla indietro. Io...-
    -Vuoi per caso che chiuda un occhio riguardo le azioni di questi... questi traditori?- Esclamò Saix. -La tua è una causa persa. Sappi che senza la forza bruta, non otterrai nulla.-
    Iniziò a camminare. Sono i miei ricordi che mi fanno dire cose così spiacevoli. Solo... i miei ricordi.

    xxx



    Vicino all'entrata principale del castello, Saix attendeva l'arrivo di Roxas.
    E' passato tanto tempo da quando ho combattuto contro qualcuno. Troppo tempo.
    Evocò il suo Claymore non appena il ragazzo comparve dinnanzi a lui.
    -Non possiamo lasciarti andare.-
    Roxas evocò il suo Keyblade. -Non ho niente da dirti.-
    -Allora passiamo subito... all'azione!- Saix attaccò per primo. Roxas combatté come mai prima d'allora, tanto da non sembrare nemmeno lui.
    Quando il numero VII esitò per un istante, il ragazzo corse verso di lui. Il suo colpo fu comunque parato.
    Tempo fa... amavo combattere. Durante la battaglia, Saix ricordò molte cose del suo passato.

    xxx



    Saix cadde in ginocchio.
    -Ugh... non ho ancora abbastanza potere. Kingdom Hearts... regalami un po' della tua forza...- Gemette, ferito.
    Roxas lo sorpassò, e poco dopo si ritrovò nella città al di fuori del Castello Che Non Esiste.
    -... quindi hai deciso?- Lo sorprese Axel, con le spalle appoggiate al muro e le braccia conserte.
    -Voglio sapere perchè il Keyblade ha scelto me.- Non voglio più sperimentare la rabbia di poco fa. Voglio mettermi l'animo in pace.
    -Vuoi andare contro il volere dell'Organizzazione?! Se diventerai loro nemico, ti uccideranno!- Esclamò Axel.
    I nostri ruoli si sono invertiti. Roxas sorrise lievemente.
    Si fermò.
    -Nessuno sarebbe triste.-
    Riprese a camminare. I suoi passi erano illuminati da Kingdom Hearts.
    Non so dove andrò, ma di certo non rimarrò qui.
    -Io... sono triste.- Mormorò Axel, senza che Roxas lo sentisse.

    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    P.s. Quanta... tristezza... çUç
     
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  11. Aqua
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    È commovente !Continua così !
     
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    Capitolo 8: 358 Giorni (parte 1)



    Si sedette a un'estremità del tavolo, con il cappuccio rigorosamente sollevato.
    Naminé mantenne lo sguardo fisso sulla ragazza. Sapevo che ci saremmo incontrate un giorno o l'altro. Lei... ha la stessa mentalità di Sora. Prende le sue stesse decisioni, è parte di lui.
    Sarebbe pronta anche a trafiggersi con il Keyblade, proprio come fece Sora stesso tempo fa.

    Naminé sorrise. -Volevo incontrarti, Xion.-
    Xion spinse indietro il suo cappuccio.
    -Naminé, tu... riesci a vedere il mio volto?-
    Naminé annuì.
    -Che cosa dovrei fare?-
    -Che cosa vuoi fare. E' questo che devi domandarti.-
    Anche il significato dei nostri nomi è simile. Xion... il suono della marea, e Naminé... il fragore delle onde. Entrambe siamo connesse all'oceano blu: Kairi.
    Naminé attese pazientemente una risposta.
    I miei disegni sul muro hanno catturato la sua attenzione. Specialmente quello ritraente le tre persone vestite di nero.
    -Inizialmente, ho pensato di voler restare con Axel e Roxas per sempre. Ma poi, i miei ricordi... no, cosa dico? Quelli non sono ricordi miei, vero?- Domandò Xion.
    -Tu non sei né Sora né Roxas. Tu sei Kairi come Sora la ricorda.-
    Xion abbassò lo sguardo.
    Xion riflette Kairi. Di conseguenza, dal momento che i ricordi di Kairi provenienti da Sora sono finiti dentro Roxas, ora quest'ultimo prova forti sentimenti per lei... gli stessi che Sora prova per Kairi.
    -Più cose ricordavo, più diventava forte il mio desiderio di ritornare da dove sono venuta.- Xion tese le mani sul tavolo. -Cosa devo fare... per tornare indietro?-
    -Tornare da Sora? E' questo che vuoi?- Xion annuì. -Bada che se i ricordi di Sora torneranno da lui, tu sparirai. Dal momento che non hai memorie che ti appartengono, questi ricordi falsi sono ciò che ti connettono a chiunque tu abbia incontrato. Per cui, una volta scomparsa, nessuno si ricorderà di te.- Naminé parlò lentamente, quasi temesse di pronunciare quelle parole.
    Non avendo ricordi del tutto suoi, una volta restituiti quelli di Sora, Xion sparirà. Non solo materialmente. Ma anche dalla memoria delle persone. Questo è ciò che la differenzia da Riku Replica. Quest'ultimo era stato creato dai ricordi, Xion invece ha il potere di assorbirli.
    -Anche col mio potere, non potrei fare nulla per tenere insieme i frammenti di memoria che parlano di te.-
    Il suo sguardo... è uguale a quello di Sora. Lo sguardo di un Eroe.
    -Sono pronta. Ma non so cosa mi convenga fare prima. E' per questo che sono venuta qui.- Xion sospirò. -Anche Roxas dovrebbe tornare insieme a me, vero? Però... penso che per lui sia ancora troppo presto. Non riesce ancora a percepire Sora... quindi, Naminé, ti chiedo un favore: fai in modo che non gli capiti nulla di male, quando non ci sarò più.-
    Non credo che Roxas farebbe la sua stessa scelta, anche se dovesse percepire Sora.
    Sora percorrerebbe il suo cammino anche se ciò dovesse significare sfidare il destino. Sora crede in quello che fa.
    Pare quasi che Xion rifletta la parte migliore di Sora, mentre Roxas conserva quella più infantile ed egoista.

    -Ho già fatto la stessa richiesta anche ad altre persone. Io... non posso proteggerlo più.-
    -Capisco.- Naminé annuì.
    -Grazie...-
    Proprio come quando promisi a Riku che avrei protetto Sora, ora farò lo stesso con Roxas. -Beh, allora, direi che possiamo andare... da Sora.-
    Proprio in quel momento, l'aria cominciò a vibrare. Nella stanza si aprì un Corridoio Oscuro, dal quale uscì DiZ.
    -Naminé, ferma! L'Organizzazione ci ha trovati, è qui!- Esclamò, rivolgendo poi lo sguardo verso Xion. -E' stata lei a portarli qui! Questo è ciò che ottieni fidandoti di una marionetta malriuscita!-
    -Me ne occupo io!- Xion si alzò di scatto e corse via.
    -Aspetta! Xion!-
    Gridò Naminé, nel tentativo di fermarla.

    xxx



    xxx



    Pensavo di conoscere Crepuscopoli come le mie tasche, ma non avevo mai messo piede quaggiù: la Villa Stregata.
    Axel emerse guardingo dalla foresta, avvicinandosi all'edificio.
    -Come... sapevo che ero qui?- Gli domandò Xion.
    -Piuttosto... cosa ci fai tu qui, Xion?-
    -... Riku mi ha detto che se fossi venuta a Crepuscopoli avrei conosciuto il posto dal quale provengo.-
    Crepuscopoli è una città specialmente, racchiusa in un regno che vacilla tra Luce e Oscurità. Generalmente, le persone non dovrebbero esistere in un luogo simile.
    Il motivo per cui noi tre venivamo sempre qui era perchè ci sentivamo in qualche modo a casa. La casa è dove si trova il cuore, giusto? I nostri sono vicini all'Oscurità e lontani dalla Luce. Qui però ci troviamo a nostro agio.
    Chissà perchè non ho mai pensato all'interno della Villa Stregata fino ad ora. Questo luogo ora mi intriga. Credo che tutte le persone in un qualche modo in contatto con Sora abbiano sentito il bisogno di rifugiarsi qui... proprio come Xion.
    Axel sorrise lievemente, e poi scosse la testa. -Mi devo sempre occupare dei lavoretti sporchi...-
    -Axel...-
    -Xion, che cosa intendi fare?-
    -... ritornerò al luogo da cui provengo.-
    -All'inizio, ho sempre pensato che fosse la scelta migliore. Ma ora qualcosa non mi quadra affatto. E' snervante...-
    -Lo faccio per la salvezza di tutti.-
    Tutti? Tutti... chi? Noi, o altri?
    -Non essere egoista.-
    -Questa... è la cosa migliore da fare.-
    No. Non esiste una "cosa migliore da fare". Sta a noi decidere che azioni compiere. L'ho imparato nella mia vita umana...
    -Sarai distrutta, lo sai questo?- O meglio... sparirà.
    Ma Xion si limitò ad evocare il Keyblade. -... non trattenerti, Axel.-
    -Non scherzare!- Io... trattenermi? Ora?! -Non... trattarmi come un idiota!- Axel fece apparire i suoi Chakrams. -Ormai ho deciso: non mi importa quante volte fuggirete, quanto tempo ci vorrà... io vi riporterò sempre indietro!-
    Lo farò. Li riporterò sempre indietro. Non perderò contro Xion. Non oggi.
    Axel spiccò un balzo e scagliò un Chakram in direzione di Xion, che lo respinse con il Keyblade. Axel recuperò l'arma e attaccò nuovamente.
    -Axel... ti prego.-
    -Troppo tardi.-
    -Ma... io...- Per un momento, al rosso parve di vedere il volto di Xion trasformarsi di nuovo in quello di Sora. Scosse la testa. -... ora capisci, vero? Non posso vivere così.-
    -Ci dev'essere un modo per permetterti di vivere la tua vita indipendentemente!-
    Xion respinse Axel con un colpo di Keyblade.
    -No, non esiste. Tra l'altro, ho sempre odiato servire l'Organizzazione per i suoi malvagi scopi. Vorrei che nemmeno Roxas ne facesse parte.-
    -Lo stesso vale per me.-
    Axel circondò l'area con delle fiamme. Xion tentò di pararsi dall'attacco, e una volta che il fuoco si fu spento, si precipitò verso l'avversario.
    -Prova a capirmi!-
    Il Keyblade si conficcò nella spalla di Axel, che urlò di dolore. Quanto vorrei non dover fare questo...
    -... no, non lo farò! E ora basta!-
    Mentre il Keyblade premeva ancora sulla sua spalla, Axel sferrò un attacco coi Chakrams. Xion venne scagliata dalla parte opposta del campo di battaglia.
    -Axel... !-
    -Voi due mi state proprio stufando!-
    -Ti prego, Axel... prova a capirmi...-
    Ognuno di noi due ha almeno un motivo per non perdere questa battaglia.
    -Io... io voglio solo stare con voi per sempre!- Esclamò Axel, colpendo nuovamente Xion.
    Sono terribilmente confuso. L'altro giorno non ho impedito a Roxas di andarsene perchè avevo paura che l'Organizzazione si rivoltasse contro di me? No... no. La verità è che... più di Roxas stesso, forse anche più di Xion... io... desidero poter stare insieme per sempre coi miei amici.
    Dal principio, tutto è cambiato. In bene o in male, non so dirlo.
    Roxas e Xion pretendono di fare ragionamenti adulti, prendere parte a situazioni più grandi di loro... il mio compito... è fermarli.

    -... Axel...-
    Xion si alzò per la terza volta.
    Però, il vincitore fu...

    xxx



    -... sei così irresponsabile...- Mormorò Axel, camminando lentamente e tentando di sostenersi con le poche forze che gli erano rimaste in corpo. Sulla sua spalla... giaceva Xion.
    Axel dev'essere gravemente ferito. Il burattino, invece, ha perso conoscenza. Non credevo che Xion avrebbe dato del filo da torcere ad Axel in questo momento, ma è probabile che la forza di coloro connessi all'Eroe emerga in battaglie come queste.
    Se per i Nessuno c'è speranza di ottenere un cuore, forse la loro connessione con Sora è come una specie di inizio. Questo vale sia per il Nessuno speciale, che per il fantoccio.

    Una volta all'interno del castello, Axel cadde a terra privo di sensi, stringendo ancora Xion tra le sue braccia. Xemnas si avvicinò lentamente e portò via la ragazza.
    La renderemo più forte. Farò in modo di utilizzare sia Roxas che Xion, così da ottenere Kingdom Hearts.
    Xemnas scomparve.

    xxx



    Dove... dove sono?
    Ah, già, in una capsula al Castello Che Non Esiste. Ma... perchè mi trovo qui?
    ... forse perchè... ho perso contro Axel. Perchè non mi ha lasciata fuggire? Perchè ha detto che il nostro desiderio di rimanere insieme è solo una mera utopia?
    Oh, magari perchè Axel è un Nessuno. E non ha un cuore.
    ... un momento... chi è che mi osserva dall'esterno della capsula? Xemnas?

    -Questo ti renderà completa.-
    Completa... cosa intende?
    Comincio a sentirmi male. Non respiro bene... ho la nausea...
    Credo che stia trasferendo i ricordi di Sora dentro di me. Ma... io non li desidero. Non voglio che Xemnas l'abbia vinta.
    Perdonami, Axel. Non appena Xemnas mi volterà le spalle, troverò un modo per fuggire. Per tornare da Roxas un'ultima volta. Gli dirò la verità.
    Perdonatemi entrambi. I Nessuno non dovrebbero esistere. E così, nemmeno io.
    Devo tornare al luogo a cui appartengono. Io... sono Sora.


    xxx



    Roxas si trovava sulla Torre dell'Orologio. Il tramonto era stupendo come sempre.
    Non sapevo dove andare, nè cosa fare... -Ah ah...- Rise lievemente, abbassando la testa.
    Ho lasciato l'Organizzazione per scoprire la verità su me stesso. Ma sinceramente... non so dove recarmi per trovare delle risposte.
    Così, ho deciso di venire quassù.

    Avvertendo una presenza, Roxas sollevò lo sguardo. Accanto a lui c'era una figura famigliare, col volto celato dal cappuccio.
    -Xion?!-
    Xion si sedette accanto a lui, porgendogli un gelato.
    -... grazie.- Quanti gelati avrò mangiato in tutto questo tempo?
    Non so che dire. Xion sapeva che avevo lasciato l'Organizzazione? E poi, perchè tiene il cappuccio sollevato?

    Roxas finì in fretta il suo ghiacciolo. Provo grande rimorso ad avere lasciato l'Organizzazione e... e Axel, soprattutto. Non gli ho nemmeno dato il bastoncino vincente. Perchè? Ne sarebbe stato così felice, e io con lui...
    Anche Xion finì il suo ghiacciolo, appoggiando lentamente il bastoncino accanto a lei.
    -Ora, è arrivato il momento di sistemare le cose.-
    La ragazza si alzò in piedi, spingendo all'indietro il cappuccio. Il volto che apparve, però, non era il suo. Il respiro di Roxas si bloccò.
    Quel ragazzo... mi assomiglia...
    -Il mio potere sarà presto completo. Tutti i ricordi stanno convergendo dentro di me, Roxas.-
    Non capisco. Xion parla esattamente come Axel. I suoi ricordi... provengono da me?
    -Come ti appaio, Roxas? Se vedi il volto di un ragazzo... significa che il processo è quasi giunto al termine.-
    Xion... non... non capisco... che diavolo... ? Xion iniziò a camminare nel vuoto, di fronte agli occhi di Roxas.
    -Roxas... questo è Sora.-
    Sora...
    -Ora ho bisogno di assorbire pure te, Roxas. Questa... è la ragione per cui sono nata!-
    Xion gettò via il suo soprabito.
    La vera forma di Xion... un... un fantoccio... no, non voglio crederci. E' tutta una bugia...
    La ragazza sollevò la mano verso Roxas, inghiottendolo in un abisso di Oscurità.

    xxx



    Abbiamo raggiunto il Paese delle Meraviglie...
    Xion si trovava di fronte a un marchingegno.
    Questa è la macchina installata dall'Organizzazione per radunare i ricordi di Sora. Mi aiuterà a potenziare le mie abilità. La speranza che comunque Roxas mi sconfiggerà è forte, dentro me.
    Questa... è la mia scelta.

    -Xion!- Esclamò Roxas. -Perchè... perchè?!-
    Non c'è più tempo. So che Roxas non mi attaccherà, quindi starà a me fare la prima mossa. Non mi tirerò indietro.
    Io... io ho speranza.
    Ho speranza nel credere che... Roxas mi eliminerà per sempre.


    xxx



    No, non voglio combattere. Anche se... Xion mi sta attaccando sul serio.
    Xion scagliò Roxas lontano.
    Devo scappare, non voglio combattere.
    Xion mi sta inseguendo.
    Cosa devo fare... ?
    Forse sarebbe meglio se Xion mi assorbisse... in fondo, che mi importa, ormai?

    Roxas bloccò un attacco del fantoccio, colpendolo subito dopo.

    Ti prego, Roxas...


    Ho sentito la sua voce... Si aprì un altro Corridoio Oscuro. ... questo posto... qui ho combattuto contro Xion credendola un Heartless...
    Anche in questo luogo era presente un marchingegno dell'Organizzazione. Xion mutò forma. Cosa succede?
    Xion continua a diventare sempre più forte. Combattere... è davvero la mia unica scelta?
    Non voglio perdere. Voglio conoscere la verità su me stesso, e anche su Xion.
    Roxas cercò di riprendere fiato. L'unica scelta è... fare come vuole lei...
    Xion trasportò Roxas ad Agrabah. Subito dopo, si potenziò nuovamente.
    Forse... posso ancora fermala.
    Roxas evocò il suo Keyblade. Corse verso Xion, ferendola di nuovo.
    L'Oscurità li inghiottì entrambi, facendoli comparire a Crepuscopoli.
    Il ragazzo venne scagliato in aria da un potente colpo.
    Quella... quella non è Xion...
    Roxas si rialzò faticosamente e, con tutte le forze che gli erano rimaste, sferrò un altro attacco. Anche questa volta, andò a segno.
    Odio tutto questo. Non voglio farle del male. Io... voglio mangiare il gelato insieme a lei. E offrirne uno ad Axel... col bastoncino vincente.
    Un momento... avverto del dolore...
    Roxas cominciò a diventare confuso. Non so... cosa stia accadendo...
    La sua testa doleva atrocemente. ... contro chi sto lottando? Cosa ci faccio qui? Chi sono... ?
    ... io sono Roxas, numero XIII dell'Organizzazione. Questa è Crepuscopoli, la Pizza della Stazione. Davanti a me... c'è una ragazza in ginocchio, quasi come fosse sul punto di svenire da un momento all'altro...

    -Chi... sei tu?- Una ragazza dai capelli corvini, vestita come me. -Ho come l'impressione che ci sia qualcosa di importante che non riesco a ricordare...-
    La ragazza aprì gli occhi. -E' meglio così... Roxas...-
    Roxas la prese tra le sue braccia, poco prima che toccasse terra. Che cosa le è accaduto? Pare stia provando dolore.
    -... ti ho fatto del male?-
    Tutto è così confuso, non capisco... Il corpo della giovane cominciò ad emanare della luce. Questo bagliore...
    -No... ho scelto io di scomparire... per non darla vinta a Xemnas.- La ragazza appoggiò la sua mano su quella di Roxas. -Sto solo... ritornando da Sora.- Chiuse gli occhi per un momento, poi ricominciò a parlare. La sua voce era fievole, quasi difficile da udire. -Ma... ho un desiderio. Ti prego, libera i cuori che ho catturato... i Kingdom Hearts...-
    -Liberare... i Kingdom Hearts... ?- Kingdom Hearts... perchè liberarli? Il mio compito è quello di collezionarli...
    La luce si fece quasi fredda, come ghiaccio, e iniziò a dissolvere il corpo della ragazza. -Io... non posso più farlo. Non posso... riparare i miei errori. Ti prego, non darla vinta a Xemnas...-
    Sta scomparendo... perchè mi fa star male vederla ridotta in questo stato? Odio non capire... lo odio.
    -Addio, Roxas. Incontriamoci di nuovo...- La giovane sorrise dolcemente.
    Sto dimenticando qualcosa di importante, lo so...
    La ragazza accarezzò la guancia di Roxas. -Sono davvero felice di aver incontrato te... e Axel. Voi siete... i miei migliori amici. Non dimenticarlo mai...-
    Migliori amici... ? Forse ricordo... qui sulla Torre dell'Orologio eravamo io, Axel... e... e chi?
    La mano scivolò lungo il viso di Roxas. -No... Xion!- Ricordo. Ricordo Xion. Il tramonto, i gelati... come potrei dimenticare? -Mangiamo ancora il gelato insieme, noi tre! Ti prego...-
    Xion scosse lentamente la testa, e poi chiuse gli occhi per sempre.
    -Xion... !- Esclamò Roxas. Ma, tra le sue braccia, la figura di Xion venne completamente avvolta dalla luce, fino a scomparire. Tutto ciò che ne rimase fu una conchiglia di thalassa.
    Il mio volto è bagnato. Io... io...
    Il tramonto cominciò a scomparire. Roxas afferrò la conchiglia. Le lacrime inondarono le sue guance.

    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    P.s. Non è stato facile tradurre questo capitolo... non lo è stato per niente... :sniff:
     
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  13. Aqua
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    Hai fatto un ottimo lavoro :cry:
     
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    Oddio... siamo già giunti all'ultimo capitolo :( Pensare che ho tradotto tre interi Romanzi in qualche mese mi fa sentire soddisfatta di me stessa, ma al contempo mi spiace concludere questa serie... 358/2 Days è il mio preferito :sniff:
    Beh, ora non mi dilungo molto... buona lettura!

    Capitolo 8: 358 Giorni (parte 2)



    Si sedette a un'estremità del tavolo, con il cappuccio rigorosamente sollevato.
    Naminé mantenne lo sguardo fisso sulla ragazza. Sapevo che ci saremmo incontrate un giorno o l'altro. Lei... ha la stessa mentalità di Sora. Prende le sue stesse decisioni, è parte di lui.
    Sarebbe pronta anche a trafiggersi con il Keyblade, proprio come fece Sora stesso tempo fa.


    xxx



    Si svegliò nel suo letto, come sempre.
    Avverto dolore in tutto il corpo. Chissà perchè...
    La mia è testa è così pesante... sono confuso...

    Axel scosse lentamente la testa, poi si mise a sedere.
    -Perchè...-
    Perchè ho come la sensazione d'aver dimenticato qualcosa di veramente importante? Mi sento come se mi mancasse qualcosa.
    Qualcosa... o qualcuno?
    ... sono così solo...
    In quel momento, notò una piccola lettera bianca accanto al suo letto.
    Sopra di essa vi era il suo nome, e quello del suo migliore amico.
    Già, Roxas ha lasciato l'Organizzazione...
    Axel raccolse la lettera. ... ma non ha mai detto che mi avrebbe lasciato questa.
    Dentro la busta, c'era un bastoncino. Il bastoncino di un gelato. Il bastoncino vincente.
    -... Roxas...- Mormorò Axel.

    xxx



    Xion.
    Xion.
    Xion.
    Xion... Xion!

    Mormorò il suo nome più e più volte.
    Xion.
    La mia migliore amica. La ragazza che mi è a cuore. Xion.

    Roxas corse.
    Xion mi ha pregato di liberare i Kingdom Hearts. Quello era il suo ultimo desiderio. Voglio esaudirlo. Così, forse la rivedrò.
    Rivedrò la mia migliore amica, la ragazza che ho distrutto con le mie stesse mani.
    Per liberare i Kingdom Hearts, devo tornare indietro. Devo tornare da Xemnas.

    Roxas uscì da un Corridoio Oscuro.
    La pioggia cadeva a catinelle.
    Questa è la prima volta che vedo la pioggia al Mondo Che Non Esiste...
    Kingdom Hearts era l'unica fonte di luce.
    Libererò i Kingdom Hearts. Lo farò, e rivedrò Xion. Mangeremo di nuovo il gelato insieme.
    Mentre si dirigeva verso il castello, venne attaccato dai Simili.
    -Levatevi dai piedi!- Esclamò, evocando ben due Keyblade. Uno di questi... è di Xion. I Keyblade cambiarono forma, una volta nelle sue mani. Non ho tempo per combattere contro di voi.
    Roxas ripeté nuovamente quel nome.
    Xion.
    Continuando a ripeterlo, sconfisse tutti i Simili, e poi gli Heartless che comparvero a bloccargli la strada.
    Xion.
    In quel momento, il ragazzo notò una figura sul tetto di uno dei grattacieli. Mi sta tenendo d'occhio. Ma non sembra un membro dell'Organizzazione.
    Roxas corse sul grattacielo. Le due figure si trovarono faccia a faccia.
    In quel momento, il Keyblade di Xion si liberò dalla presa di Roxas e finì nelle mani del ragazzo misterioso.
    Roxas non riuscì a spiegarsi come potesse esser accaduto.
    Lui è...
    I due atterrarono ai piedi del grattacielo. Il ragazzo misterioso aveva dei capelli argentei, e una benda gli copriva gli occhi.
    -Chi sei tu?!- Esclamò Roxas.
    -La mia identità non ha importanza.-
    -Perchè mi stai mettendo i bastoni tra le ruote?!- Non ne posso più. Non ho tempo per combattere. Devo esaudire il desiderio di Xion, così tutto tornerà alla normalità.
    Xion... Xion... non voglio dimenticarla, anche se sento che ben presto ciò accadrà.

    -Vedi, tu hai una qualche influenza sui ricordi di Sora.-
    -Sora?! Ancora?!- Sta dicendo le stesse cose di Xemnas, e anche di Xion.
    -Che cosa hai intenzione di fare, ora?-
    -Libererò i Kingdom Hearts! Così tutto tornerà normale! Io... sarò di nuovo con le persone a cui tengo!-
    Mangeremo di nuovo il gelato insieme. Guarderemo il tramonto insieme. Andremo in spiaggia. Trascorreremo altro tempo insieme. Non è vero, Xion?
    -Xion, dici?... presto non saremo più in grado di ricordare il suo nome. Tuttavia, non posso permetterti di fare delle pazzie.-
    Ha ancora il Keyblade di Xion in mano...
    -No, io libererò i Kingdom Hearts! Poi andrò da Sora, per riportare Xion indietro con me!-
    -Non concluderai nulla senza un buon piano! Ti uccideranno e basta!-
    -Taci!- Allora dimmi tu cosa dovrei fare!
    Roxas tentò di colpire il ragazzo, Riku, con il Keyblade. Ma il suo attacco venne respinto.
    Non posso perdere contro di lui.
    Si scambiarono un colpo dopo l'altro.
    Xion.
    Va tutto bene, ricordo ancora. Ricordo i giorni che abbiamo trascorso insieme.

    Roxas riuscì a colpire Riku al fianco, scagliandolo contro il muro.
    Ho vinto.
    -Perchè?! Perchè hai un Keyblade?- Esclamò Riku, in ginocchio.
    -E chi diavolo lo sa!-
    Non so cosa intenda. D'altronde, io stesso ho sempre cercato di capire come mai posso brandire il Keyblade.
    E ora... perchè quello di Xion si è liberato dalla mia presa?

    Riku si alzò, sollevando il Keyblade agilmente di Xion.
    Non sono riuscito a schivare questo attacco. Penso mi abbia colpito in pieno, facendomi svenire per un momento. Mentre cadeva a terra supino, a Roxas balenò nella mente la scena tipica alla Torre dell'Orologio. Non voglio dimenticare.
    Xion. Axel. Gli amici che mi stanno a cuore. Il gelato. La Torre dell'Orologio. Il tramonto. La nostra promessa.
    Non posso dimenticare. Libererò i Kingdom Hearts, e tutto tornerà alla normalità.
    Io... non voglio dimenticare.


    xxx



    Riku si avvicinò lentamente a Roxas, infilzando il Keyblade a terra.
    Perchè Roxas ha due Keyblade? E come mai uno di loro è finito in mano mia? Ci sono molte cose che non comprendo. Quando questo Keyblade è venuto verso di me, ho ricordato. Per un istante, ho ricordato quella ragazza.
    Non sono del tutto convinto che lui sia il Nessuno di Sora. Ci assomiglia, è vero, ma c'è qualcosa che non mi quadra in tutto questo.

    Improvvisamente, Roxas si rialzò. Afferrò il Keyblade accanto a lui e tentò di colpire Riku, che balzò lontano.
    -Arrenditi!-
    In quell'istante, un ricordo riaffiorò nella memoria di Riku.
    -Che succede, Sora? Ti arrendi di già? Pensavo fossi più forte di così!-
    -Ma che... guarda che sei tu quello che sta perdendo!-
    Non posso crederci, eppure è così...
    -Tu sei davvero il suo Nessuno. DiZ aveva ragione.-
    -Che cosa intendi con "il suo"?! Io sono io, e nessun altro!- Roxas sferrò un altro attacco. Questa volta, Riku era troppo vicino all'avversario per schivare il colpo.
    Una voce riecheggiò nella sua mente.

    Riku, ti prego! Ferma Roxas!


    La voce di una ragazza che stava cominciando a svanire dai suoi ricordi.
    Roxas osservò Riku dall'alto al basso. -Non importa quante volte ti rialzerai! Io avrò sempre la meglio!-
    Ciò che faccio... lo faccio per Sora.
    -Forse hai ragione. Temo di non avere altra scelta.-
    -Cosa?!-
    Riku rimosse la sua benda.
    -Il potere sopito nel mio cuore. La forza che sto cercando di reprimere... verrà liberata. Anche se... questo mi cambierà per sempre.-
    In quel momento, il suo corpo cominciò ad emanare un bagliore. Cedere al potere dell'Oscurità cambierà anche il mio aspetto.
    Dietro Riku, ora trasformato in Ansem, comparve una figura diabolica. L'essenza dell'Oscurità.
    Il potere dell'Oscurità. Sono in grado di controllarlo. Non mi lascerò sopraffare, non oggi.
    Riku si avvicinò velocemente a Roxas, stringendolo in una morsa quasi letale. I due Keyblade caddero a terra.
    -Questo è il potere dell'Oscurità.- Disse, appoggiandolo a terra.
    Roxas era svenuto.
    Riku si celò il viso con il cappuccio.
    La pioggia cominciò a cadere più forte di prima.
    Poco dopo, comparve DiZ.
    -E' entrato in contatto con Sora.- Disse Riku.
    -Mi ha fatto intendere che prova anche un certo odio nei suoi confronti, non è vero? Che stupidaggine. Le emozioni non esistono per i Nessuno.-
    -Se avesse incontrato Sora... forse tutto sarebbe andato diversamente.-
    Roxas giaceva a terra, privo di sensi, sotto la pioggia battente.

    xxx



    Roxas, non essere triste.
    Io sono nata da te e Sora.
    Io sono te, e sono Sora.
    I miei ricordi non sono scomparsi.
    Sono diventati tuoi.
    E sono tornati da Sora.



    xxx



    In una casetta illuminata dalla luce del giorno, un ragazzo si svegliò nel suo letto.
    -Un altro sogno su di lui...-
    Ultimamente sto continuando a sognare.
    Il ragazzo aprì la finestra, e osservò il treno in lontananza correre sui binari.
    Il solito panorama. Per una strana ragione, non mi sento tanto bene, oggi. Forse perchè le mie vacanze estive stanno per finire? Devo pensare a come trascorrere questi ultimi giorni.
    Saltò giù dal letto, si vestì, e corse fuori di casa.
    Il suo nome era Roxas. Quella era Crepuscopoli. I suoi amici si trovavano nel loro posticino speciale.
    Ah, già...
    -Non siamo ancora andati in spiaggia, quest'estate!- Mormorò, percorrendo delle scale.
    Oggi... oggi ci siamo ripromessi che saremmo usciti insieme.

    xxx



    Le mie vacanze estive finiranno tra sette giorni...



    xxx



    TRADUZIONE DEL ROMANZO CONCLUSA! CHE DITE, VI E' PIACIUTA?
    LASCIATE I VOSTRI COMMENTI QUI E CONTINUATE A TENERE D'OCCHIO LA SEZIONE PER LEGGERE LE RESTANTI NOVELS! ;)


    P.s. Ho amato questo Romanzo dal primo all'ultimo capitolo... adoro KH, adoro 358/2 Days, adoro Axel, Roxas e Xion ♥
    E' stato un piacere tradurlo, e spero davvero di aver fatto un buon lavoro :)
     
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  15. Aqua
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    Sei stata bravissima !Anch'io adoro questa novel !
    Mi fa sempre commuovere ,questa storia !
     
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16 replies since 25/9/2013, 18:02   550 views
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