Kingdom Hearts 358/2 Days Volume 2: Andare al mare

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    Dopo la Missione odierna, Xion giunse in un luogo mai visitato prima: una balconata che pareva sospesa in aria. L'aria gelida la fece rabbrividire.
    Xemnas camminò al centro della balconata.
    Xion, dal canto suo, era sempre nervosa; temeva che Saix potesse scoprire che non era più in grado di utilizzare il suo Keyblade.
    Sono l'unica che si tiene in disparte. Tutti gli altri accerchiano Xemnas.
    -Il tempo è giunto... il grande cuore è apparso.- Disse Xemnas, aprendo le braccia verso il cielo.
    Lassù c'è una luna a forma di cuore... Kingdom Hearts?
    -Rabbia... odio... tristezza, felicità. Tutte le emozioni del cuore si riuniscono in Kingdom Hearts. Il Mondo verrà ricostruito a partire da ora.-
    Ho come la sensazione che i raggi di Kingdom Hearts illuminino solamente me.
    -Signori! Per avere più potere, per avere più cuori... e per non permettere loro di condurci in errore... noi Nessuno dobbiamo lavorare duramente, senza dimenticare il nostro obiettivo.-
    Non capisco pienamente le parole di Xemnas...
    La luce emanata da Kingdom Hearts è così... bella. Non do molto peso a ciò che sta dicendo lui.
    Cuori... un insieme di cuori.
    Se solo ne avessi uno anch'io...

    Xion sollevò lo sguardo verso la luna.

    Capitolo 1: Il tuo Keyblade



    Terminato il discorso di Xemnas, tutti tornarono alla loro routine quotidiana. L'unica differenza era che ora Kingdom Hearts poteva essere scorto da una grande finestra nell'atrio; una luna a forma di cuore, fluttuante nel cielo notturno.
    Xion si avvicinò alla finestra.
    Che strana sensazione... come un battito nel mio petto. I cuori che io e Roxas collezioniamo allora finiscono lì...
    -Oggi andrai ancora in Missione con Roxas ad Agrabah. Chiedi a lui i dettagli.- Saix si trovava dietro di lei.
    -... grazie.- Rispose Xion, dopo un momento d'esitazione. Ma Saix si limitò a squadrarla poco prima di fare ritorno alla sua postazione.
    Non so cosa stia pensando, ma finché mi permette di lavorare con Roxas, è meglio non fare domande. E' tutto ciò che mi serve, andare in Missione con lui... non posso ancora evocare il mio Keyblade. Forse non sarò nemmeno più in grado di usarlo, e allora... cosa farò?
    Xion rivolse nuovamente lo sguardo verso Kingdom Hearts, prima d'essere distolta nuovamente dai suoi pensieri.
    -'Giorno, Xion.-
    -Ciao, Roxas. Facciamo del nostro meglio oggi, ok?-
    -Certo.- Le rispose Roxas, e per un momento, il battito nel suo cuore si placò.
    -Hai già saputo i dettagli della Missione?-
    -Sterminare Heartless ad Agrabah. Muoviamoci, vediamo di fare in fretta.-
    -Sì.-
    I due entrarono in un Corridoio Oscuro.

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    Una volta terminata la Missione, i due si recarono nel solito posto. Axel, che aveva finito prima di loro, si trovava già lì.
    -Sei in anticipo.-
    Axel si voltò e sorrise. -Siete voi due quelli in ritardo.- Roxas e Xion si sedettero accanto a lui. -Allora, tutto bene oggi?-
    -Certo. Tu dove sei andato?-
    -Al Castello della Bestia, per controllare alcune cose. Voi?-
    -Ad Agrabah, a collezionare cuori come sempre.-
    Xion era l'unica a non spiccicare parola, tenendo il suo gelato in mano.
    Perchè... sono ancora più preoccupata?
    -Qualcosa non va, Xion?- Le domandò Axel.
    -Presto... gli altri membri scopriranno che non posso usare il mio Keyblade...-
    -Te l'abbiamo detto, andrà tutto bene.- La rassicurò Roxas.
    Ma Axel scostò lo sguardo. -Beh, quei tipi sono furbi...-
    Lo so, lo so che non è facile. -Sarebbe bello se non ci fosse nulla di cui preoccuparsi...- Sospirò Xion, mordendo il suo ghiacciolo.
    Dopo un momento di silenzio, Roxas prese la parola. -Non so che dire riguardo Saix e Xigbar... ma Demyx ad esempio non lo scoprirà mai!-
    Xion si limitò a sbuffare. Ciò non mi rassicura... ma in fondo è anche vero. Le venne da ridere.
    -Ehi, non dire cose del genere!- Axel si grattò la testa.
    -Ma è vero! Tutto ciò che fa è suonare il suo Sitar!- Disse Roxas, che pareva più serio del solito.
    Mi diverte vederlo così!
    -Non significa nulla, in fondo ha i suoi compiti, e si occupa di... uh... beh, di qualunque cosa faccia.- Aggiunse Axel, inclinando la testa.
    Ora che ci penso... -L'ho visto fare anche qualcos'altro in Missione.-
    -Tipo?-
    -Sterminare Heartless, investigare, un po' come noi, immagino.- Disse Axel, e Roxas sembrò perdersi per un attimo nei suoi pensieri.
    -Ha detto di non essere bravo a combattere... noi membri dell'Organizzazione siamo tutti dei Nessuno, ma abbiamo diverse potenzialità, vero?- Aggiunse Roxas con un filo di voce.
    Già, è vero. Siamo dei Nessuno, ma come gli umani, a partire dal nostro aspetto fisico fino alla nostra personalità, siamo diversi gli uni dagli altri.
    -Yep. Si chiama individualità.-
    -Anche se non abbiamo un cuore?- Domandò Xion ad Axel.
    -Solo perchè non abbiamo un cuore non significa che siamo tutti uguali tra noi. Abbiamo i nostri ricordi di quando eravamo umani.-
    Axel aveva appena pronunciato una parola che Xion non aveva mai udito prima. -Ricordi?-
    -Tu ne hai?- Aggiunse Roxas.
    Ricordi di quando eravamo umani? Cosa significa?
    L'ultima domanda sembrò sorprendere Axel. -Vedete... i Nessuno che entrano a far parte dell'Organizzazione sono speciali... perchè custodiscono la maggior parte dei ricordi della loro vita umana.-
    -Io no.- Replicò Roxas.
    -Nemmeno io.- Aggiunse Xion. I due abbassarono la testa.
    E' la prima volta che ne sento parlare.
    Grattandosi la testa, Axel prese un piccolo respiro e ricominciò a parlare. -Questo perchè tra noi Nessuno speciali, voi lo siete ancora di più.-
    Non capisco; cosa significa essere speciale? Xion non sollevò la testa.
    -Che tipo di umano eri tu, Axel?- Domandò Roxas. Udendo quelle parole, Xion rivolse il suo sguardo verso Axel.
    Lui si strinse nelle spalle, guardando altrove. -Io... io? Uhm... non penso di essere stato tanto diverso da come sono ora.-
    -Sono geloso. Vorrei poter ricordare anch'io.-
    Anch'io sono gelosa di Axel...
    -Davvero? E' solo una seccatura.-
    Ma ne parla come se fosse una cosa negativa... perchè?
    -Non ricordo nemmeno quando sono diventato un Nessuno...- Aggiunse Roxas, abbassando lo sguardo.
    Per me è lo stesso, non ricordo nulla.
    -Questo perchè hai sempre la testa tra le nuvole!- Disse Axel, cercando di sviare l'argomento con una battuta.
    -Sei terribile!- Replicò Roxas. Per un momento, la cupa atmosfera sembrava essersi dissolta, ma...
    -Nemmeno io ricordo niente di niente.- Mormorò Xion.
    -Voi due avete tante cose in comune.- Disse Axel.
    -Mi domando che tipo di ragazzo ero...- Roxas si perse nuovamente nei suoi pensieri.
    Anch'io mi chiedo come potevamo essere da umani. E perchè non abbiamo alcun tipo di ricordo?
    I raggi del Sole illuminarono i tre.

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    Contemporaneamente, nei sobborghi di Crepuscopoli, due figure si trovavano di fronte alla costruzione nota come Villa Stregata.
    Un volto era celato da bende nere, e apparteneva a DiZ.
    L'altra figura, invece, era una ragazza bionda, vestita di bianco: Naminé.
    Entrambi rivolsero il loro sguardo verso la villa.

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    Il vento soffiava gelido, facendo rabbrividire Riku. Pochi giorni prima, lui e il Re avevano preso strade differenti.
    -Perdonatemi, Maestà.- Mormorò Riku dalla cima di una collina. Non sapeva perchè Topolino l'avesse lasciato, e nemmeno riusciva a trovare una risposta a questo suo quesito.
    Il luogo dove si trovava era la periferia di una città chiamata Fortezza Oscura.
    Non posso ancora controllare l'Oscurità dentro di me... controllare Ansem. Cosa devo fare per potermene finalmente liberare? O forse... la verità è che... è troppo tardi...
    Se non avrai paura dell'Oscurità, ciò che temi svanirà per sempre.
    Come posso non aver paura?
    E' difficile sapere dove si trova la Luce, se questa risplende sempre. Ma se il Mondo viene inghiottito dalle tenebre, devo essere in grado di individuare sempre almeno uno spiraglio di Luce. Se tutto viene inghiottito dalle tenebre...

    Riku coprì i suoi occhi con la benda che si portava sempre appresso.
    Se riuscissi a respingere l'Oscurità dentro di me, diventerei sicuramente una persona migliore.
    Saltò giù dalla collina, evocando il suo Keyblade.

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    Ho sognato. Sogno ogni notte. Ma i miei sogni sono sempre vaghi, e non li ricordo bene.
    Xion scosse la testa e si alzò, dirigendosi verso l'atrio. Roxas si trovava già lì.
    -'Giorno, Roxas.-
    -'Giorno, Xion.- Roxas sbadigliò.
    -Ehi, Roxas... ma tu... tu sogni?-
    -Uh?- In quel momento, apparve Saix.
    -Oggi andrete in Missione separatamente.-
    Xion avvertì la sensazione come se qualcuno le stesse stringendo in una morsa i muscoli del petto.
    No... non posso farcela senza di lui.
    -Abbiamo saputo che gli Heartless sono apparsi in due Mondi diversi. Roxas, tu andrai al Castello della Bestia, e tu, Xion, ad Agrabah.-
    -Ma...- Xion guardò Roxas; anche lui non sapeva cosa dire. E ora che faccio... ?
    In quel momento, Axel si intromise. -Oh, Roxas va al Castello della Bestia?- Xion sollevò lo sguardo, come rassicurata dalla presenza di Axel. Lui la osservò di rimando e annuì leggermente. -Mi sono occupato di quel Mondo ieri, e l'Heartless che ho trovato sembra davvero un osso duro. Nel rapporto ho scritto che per lui sarebbe impossibile farlo fuori...-
    -Stai cercando di convincermi a lasciarli andare assieme?- Domandò Saix, irritato.
    -Andrò io ad Agrabah. Che problema c'è?-
    -Sei sicuro di poter sconfiggere l'Heartless di Agrabah?-
    -Andrò tutto bene. Sono forte, sai?-
    -Ma non puoi collezionare il suo...-
    -Terrò solamente le cose sotto controllo.- Tagliò corto Axel.
    -Quindi non ci sono problemi, vero, Saix?- Domandò Roxas.
    Per un momento, Saix divenne pensieroso e aggrottò la fronte. -E sia, ma questa sarà l'ultima volta. Da domani, ricomincerete ad andare in Missione separatamente.-
    -Capito.- Roxas annuì verso Xion, e lei fece lo stesso. -Andiamo, Xion.-
    -Sì.-
    I due scomparvero in un Corridoio Oscuro.

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    Dopo aver seguito con lo sguardo Roxas e Xion, Axel si stiracchiò. Poi rivolse il suo sguardo verso Saix, aspettandosi di vederlo parecchio irritato, e invece notò che aveva assunto nuovamente la sua solita espressione impassibile e seria.
    Quindi voleva solo tentare di mostrarsi insoddisfatto, un'azione tipica dei Nessuno che rammentano com'era avere un cuore. E' la prova evidente che non ne possediamo uno, ma che comunque lo desideriamo. Però non sarei troppo sicuro di questo per quanto concerne Saix... no, ora che ci penso, tutti i Nessuno lo desiderano.
    Mi chiedo come mai alcuni ritengano comunque scorretto questo comportamento. Forse perchè tentiamo in tutti i modi di mostrarci umani, ovvero ciò che non siamo...

    -Sei un bravo attore.- Mormorò Saix, notando che Axel lo fissava.
    -A cosa ti riferisci?- Replicò il rosso, facendo scricchiolare il collo.
    -Certe volte sei capace di stupirmi.-
    Capendo che ben presto avrebbe ricevuto una bella ramanzina, Axel si allontanò. -Beh, io vado ad Agrabah. Ci vediamo.- La sua figura scomparve in un Corridoio Oscuro.

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    Il Castello della Bestia era tetro e oscuro. Non vi era nessun segno che facesse presumere la presenza di umani.
    Ci sono solamente Heartless. Ho brutti ricordi di questo posto. Xion cominciò a guardarsi attorno. E' stato qui che ho perso la capacità di brandire il Keyblade...
    Xion abbassò la testa, osservando le proprie mani.
    Roxas smise di camminare. -Qualcosa non va?-
    -Mi chiedo cosa faremo a partire da domani.- Xion tentò di evocare il Keyblade, ma tutto ciò che appariva era solamente una piccola scintilla di Luce. -... sarà impossibile continuare così, Roxas.-
    -Allora usa il mio Keyblade.- Roxas evocò il suo Keyblade e lo posò nella mano di Xion.
    Solitamente, quando qualcuno si impossessava del Keyblade di un Custode, questo ritornava nella mani del suo proprietario. Ma non in questo caso: Xion poteva brandire quello di Roxas senza problemi.
    -Sembra... che vada tutto bene.-
    La sensazione di stringere nuovamente un Keyblade tra le mani era quasi strana per Xion.
    -Usalo tu, per oggi.-
    Xion osservò il Keyblade. -Ma...-
    -Forse ti farà ricordare qualcosa.-
    -E tu che farai?-
    Roxas sorrise lievemente e poi raccolse un bastoncino da terra. -Vedrò di darmi da fare con questo.-
    -Ma... con quello...- Non potrà sconfiggere Heartless, così.
    -Tu combattevi senza un Keyblade, no? Quindi, ci proverò anch'io.-
    Xion sorrise. -... ok, grazie. Farò del mio meglio per ripagarti di questo.-
    In quel momento, un ruggito echeggiò nel castello. Roxas si guardò attorno. -Cos'era?-
    -Un Heartless?-
    -Andiamo a dare un'occhiata.-
    I due cominciarono a correre.

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    Roxas si fermò davanti a un corridoio. Avvertiva qualcosa.
    -... c'è qualcuno lì?- Mormorò Xion. Trattenendola, Roxas si nascose dietro un pilastro per sbirciare.
    -Uhmpf, il nostro maestro avrebbe perlomeno potuto uscire dalla sua stanza...-
    Roxas si nascose nuovamente dietro il pilastro. Non credeva ai suoi occhi.
    -Cosa c'è lì?- Domandò Xion, con un filo di voce.
    -C'è un candelabro che parla e cammina...- Rispose Roxas. Non me lo sto immaginando... quel candelabro cammina sul serio, e ha pure una faccia!
    Anche Xion si mise a sbirciare. -Ma... perchè proprio un candelabro?- Inclinò la testa.
    -Chissà... ma... ha detto qualcosa riguardo un certo "maestro"...-
    -Beh, forse abita qui. Magari è una specie di servo.-
    -Forse hai ragione, ma... di che diavolo di essere si tratta?-
    -In ogni caso, da qualche parte deve trovarsi la stanza di questo "maestro".-
    -Che ne dici, andiamo a vedere?-
    -Uh?-
    -Cerchiamo la stanza del maestro, ma assicuriamoci che il candelabro non ci veda.-
    -Andrà tutto bene... ?-
    -Se staremo attenti, non ci troverà.- Roxas si allontanò di corsa dall'ombra del pilastro.
    -Ma che... Roxas! Questo non è stare attenti!- Esclamò Xion sommessamente, seguendolo.
    -Mh... ?- Il candelabro si voltò nella direzione opposta e, approfittando di quel suo momento di distrazione, i due riuscirono ad aggirarlo. -Mi sembrava d'aver sentito qualcuno... bah, sarà la mia immaginazione.- Roxas e Xion si erano nascosti in un angolo del corridoio.
    -Credevo che il mio cuore si sarebbe fermato...- Xion respirava pesantemente, mentre Roxas sembrava non dare peso alla situazione.
    Alla fine del corridoio c'erano delle scale.
    In quel momento, si udì nuovamente quello spaventoso ruggito.
    -Sembra si trovi dopo quelle scale...- Roxas iniziò a camminare, ma venne fermato da alcuni Shadows.
    -Così ci sono degli Heartless qui...-
    -Ma non sono i nostri obiettivi.-
    Xion si buttò nella mischia brandendo il Keyblade, mentre Roxas la copriva alle spalle scagliando attacchi magici.
    L'esatto opposto di ieri. Xion utilizzava quel Keyblade come se fosse il suo.
    Improvvisamente, Roxas venne colpito da un Heartless. Xion lo sconfisse e poi corse dal compagno.
    -Stai bene?- Roxas era ancora terra, seduto.
    -Sì.- Rispose lui alzandosi e levandosi la polvere di dosso.
    -Scusami, Roxas... per te è troppo difficile non usare il Keyblade.-
    -Proprio come è stato difficile per te non usarlo finora. Non preoccuparti per quello, piuttosto: ricordi la sensazione di quando brandivi ancora il tuo Keyblade? Sai come evocarlo, ora?-
    Xion scosse la testa. -No, scusami...-
    -Ok, ma... andrà tutto bene, credimi.- I due si sorrisero a vicenda.
    -Sì... grazie, Roxas.-
    Proprio in quel momento, un'ombra apparve alle spalle di Xion, tremante.
    -Xion!-
    Roxas la afferrò per un braccio, nascondendola sotto le scale. L'ombra misteriosa sconfisse alcuni Shadow, e poi ruggì.
    -Graaaar!-
    Una bestia. Una bestia che combatteva gli Heartless, ecco di cosa si trattava.
    -Non vi permetterò di fare ciò che volete nel mio castello!- Esclamò distruggendo gli ultimi Heartless e poi risalendo nuovamente le scale.
    -Wow...- Mormorò Xion, e Roxas incrociò le braccia.
    -Quel tizio ha detto "Il mio castello"... suppongo sia il maestro che cerchiamo.-
    -Una bestia con un candelabro come servo... che strano castello.- Aggiunse Xion, ma Roxas pareva perso nei suoi pensieri. -Che c'è?-
    -Sono diversi da noi...-
    -Uh? Cosa intendi?-
    -Quella bestia comanda su questo castello...-
    -Sì...-
    -... e Xemnas comanda la nostra Organizzazione.-
    -Esatto.- Xion non capiva cosa Roxas tentasse di dire.
    -Se gli Heartless attaccassero il nostro Castello, dovremmo occuparcene noi, giusto? Xemnas non combatterebbe mai.-
    -Questo perchè è il nostro lavoro.- Il nostro compito è andare in Missione, e se non seguiamo gli ordini, veniamo annientati.
    -E' per questo che ho cominciato a pensare a cosa sia effettivamente un leader. Perchè la Bestia combatte con tutte le sue forze, dunque?-
    -Deve avere una buona ragione per farlo.- Xion guardò il Keyblade che stringeva tra le mani. La ragione per cui combatto è...
    -Una ragione per combattere?-
    -Come... proteggere qualcosa di importante.-
    Roxas assunse una strana espressione. Forse non ci aveva mai pensato...
    In quel momento, apparve un'altra grande ombra. Non si trattava di uno Shadow.
    -Roxas, laggiù!- Esclamò Xion.
    Era un Cane Matto. Il nostro obiettivo... un enorme Heartless a forma di cane.
    -E' lui! Forza, Xion! ... Fire!-
    Il Cane Matto respinse i loro attacchi.
    Xion si diresse verso di lui e lo colpì con il Keyblade. Quanto tempo che non facevo una cosa del genere... Xion atterrò e poi riprese a correre verso l'Heartless, senza nemmeno riprendere fiato. Solo con un Keyblade posso combattere così.
    Roxas lanciò un altro attacco magico che fece fermare il Cane Matto. Ora... !
    Xion colpì l'Heartless in modo perfetto, causandone la sconfitta. Roxas esultò.
    Un cuore venne sprigionato dal Cane Matto, e cominciò a fluttuare in aria.
    -Grazie Roxas. Riprenditi pure questo.-
    -Ricordi qualcosa?-
    -Non so, ma... voglio provare ancora.- Xion sollevò la mano.
    Ti prego, ritorna da me...
    -Sì!- Esclamò Roxas.
    Xion aprì gli occhi: il Keyblade era apparso nella sua mano. Il Keyblade... è tornato... Roxas le strinse la mano. -... è solo grazie a te.- Disse Xion, finalmente felice.
    -Andiamo a dirlo ad Axel! Sarà sorpreso!-
    -Sì!-
    I due annuirono, sorridendo.

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    Sulla Torre dell'Orologio, Axel stava osservando il tramonto.
    -Ah, aaah...- Sospirò.
    Non è un problema recarsi ad Agrabah in solitario, ma venire scagliati ripetutamente a terra è invece abbastanza sgradevole. Prendermi cura di altre persone e non di me stesso... questo non è da me.
    Alle sue spalle, si aprì un Corridoio Oscuro.
    -Axel!-
    -Argh! Ma che vi è preso, spuntare così all'improvviso...-
    Roxas sbucò dal Corridoio, seguito da Xion. -Com'è andata?- Domandò. Axel aggrottò le sopracciglia.
    -Perchè gli Heartless hanno il brutto vizio di non stare un secondo fermi? Mi hanno preso a calci nel didietro. Letteralmente.- Rispose massaggiandosi il punto dolente.
    -Non avevi detto di essere forte?- Disse Roxas, ridendo.
    Axel sorrise e si strinse nelle spalle. -Sono due cose differenti. Ehi, a voi com'è andata, piuttosto?-
    Roxas si voltò verso Xion. -Ta-dah!- Disse, nel momento in cui il Keyblade apparve nelle mani della ragazza.
    -Oh...-
    -E' solo grazie a te e Roxas.-
    -Io non ho fatto niente.- Disse Axel, con un leggero sorriso.
    -Hai fatto in modo che andassimo in Missione insieme.-
    Quando sorrido a qualcuno così felice... mi sento in imbarazzo.
    -Se non fosse stato per te, probabilmente non sarebbe più stata in grado di evocarlo.- Aggiunse Roxas.
    -Grazie, Axel.- Disse i due all'unisono.
    Questa sensazione è così strana... Axel si grattò la testa e guardò altrove.
    -Che ne dite di concederci un gelato al sale marino?- Domandò.
    -Uh?-
    Per Axel era solo un altro modo di sviare l'argomento. Non posso sopportare di venire ringraziato di nuovo.
    Roxas e Xion si scambiarono un'occhiata.
    -Lo vado a comprare io!- Xion corse via.

    xxx



    Il Sole stava tramontando. Axel lo fissava, perso nei suoi pensieri.
    Se si osserva il tramonto, dopo un po' è come se lo si potesse vedere anche ad occhi chiusi.
    Un'illusione.
    Chi è stato a dirmi la ragione per cui il tramonto è rosso... ?

    -Era buono, eh?- Sospirò Xion, finendo il suo gelato.
    -Certo. E tu sbrigati a mangiarlo, Roxas.- Lo incitò Axel.
    -Me lo voglio gustare appieno. Dopotutto, è il modo di Xion per ringraziarci.-
    -Vorrai dire, per ringraziare me.- Disse Axel scherzosamente.
    -No, per ringraziare entrambi.- Aggiunse Xion. In lontananza, si poteva osservare il treno correre sui binari.
    -Sarebbe bello se potessimo restare insieme per sempre...- Disse Roxas.
    -Già...- Annuì Xion.
    Axel si grattò la testa. -Come ti è venuta in mente una cosa del genere?-
    -Stavo solamente pensando a quanto sarebbe bello se noi tre potessimo passare tutte le nostre giornate così... per sempre.-
    Ancora una volta, Axel fissò attentamente il profilo di Roxas e Xion. Entrambi erano illuminati dai raggi del Sole.
    Poco dopo aver distolto lo sguardo, mormorò:-Beh, non accadrà. Noi siamo dei Nessuno, lo sapete.-
    Udendo queste parole, Roxas e Xion apparvero mortificati. Voi due... ridete e diventate tristi, proprio come degli umani. Axel sospirò. Infine, disse:-Ciò che importa non è quanto spesso ci incontriamo.-
    -Uh?-
    -Anche se non possiamo vederci, ciò che conta è quante volte pensiamo gli uni agli altri. L'avete memorizzato?-
    Roxas sorrise. -Non è da te dire cose del genere!-
    Con queste parole spero possano sentirsi meglio... anche se mi fanno apparire debole. -Zitto.- Disse Axel, guardando altrove.
    Xion rise, seguita da Roxas.
    -Ah, così lo trovate divertente?!- Esclamò Axel. I due tacquero per un momento, ma quando si guardarono, ripresero immediatamente a ridere. -Ehi, ragazzi...-
    -E' solo che... non sembri il solito Axel di sempre!- Disse Xion senza smettere di ridere.
    Sarebbe bello poter stare insieme per sempre... ma purtroppo si tratta solo di un'utopia, un sogno. Per questo dobbiamo costantemente pensare gli uni agli altri.
    Ma... se anche ciò diventasse un'utopia, allora... cosa faremmo?


    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    Edited by Larxen - 24/9/2013, 22:11
     
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    Capitolo 2: Vacanza



    Fuori dalla finestra, nel cielo, la luna a forma di cuore fluttuava. Axel la osservava, sempre sdraiato nel suo letto. Poco tempo dopo sarebbe dovuto partire per un'altra Missione.
    Per collezionare cuori, per averli tutti per noi, per non permettere loro di condurci in errore...
    In questi ultimi giorni ho ripensato alle parole di Xemnas. "Per non permettere loro di condurci in errore"? Cosa significa? Ogni volta che mi trovo da solo, questi pensieri mi balzano alla mente, ma non so perchè. Scommetto che gli altri Nessuno non ci danno questo peso.
    Il cuore... emozioni. Da quando ho cominciato a pensarci?

    In verità, Axel lo sapeva. Forse ho sempre cercato di non farci caso.
    Già... ho cominciato a pensarci quando Roxas... no, quando Roxas e Xion hanno fatto il loro ingresso nell'Organizzazione. Quei due sono cresciuti un sacco come Nessuno, il che ha fatto sorgere in me numerosi dubbi.
    Io e Xion abbiamo cominciato ad avvicinarci l'uno all'altra da quando sono tornato dalla mia Missione al Castello dell'Oblio.
    Ad ogni modo, devo ammettere che qualcosa sta cambiando in me. Prima non avrei mai pensato a questo genere di cose.
    Cambiando... perchè sto cambiando?

    Axel avvertì la presenza di qualcuno, e si alzò dal letto. -Potevi almeno bussare.- Disse.
    Saix si trovava accanto al letto. Facendo finta di non notarlo, Axel rivolse lo sguardo ad un pannello sul muro, ma il numero VII cominciò ugualmente a parlare.
    -Come procede Xion?-
    -Non la spio tutto il tempo, quindi non ne ho idea.- Rispose Axel, imbronciato.
    -Sembrate alquanto affiatati, voi due.-
    Per un momento, Axel pensò alla ragione per cui Saix poteva essere così interessato a Xion. So già perchè Roxas è speciale: è il Nessuno dell'Eroe del Keyblade. Ma non ho la più pallida idea per cui anche Xion dovrebbe esserlo. Voglio saperlo, ma so che ora sarebbe inutile domandarlo a Saix.
    -Che? Dovrei farti rapporto anche su questo? Se non ti serve nulla, vattene.- Disse Axel, alzandosi dal letto in modo quasi violento.
    Parlando di cambiamenti: anche la mia relazione con Saix è cambiata, suppongo da quando ho cominciato a passare del tempo con Roxas e Xion. Ma non so esattamente dire come.
    -Tu e Xion andrete in Missione insieme oggi.-
    -Grazie per esserti preso il disturbo di dirmelo.- Axel si specchiò.
    -A breve dovrai andare nuovamente al Castello dell'Oblio.- Disse Saix, osservando l'immagine del rosso riflessa nello specchio. Udendo quelle parole, Axel si voltò.
    -Ordini da "Lord" Xemnas?-
    Saix non rispose. -Quel Castello nasconde numerosi segreti. Ci sono ancora posti sconosciuti che...-
    -Posti sconosciuti?- Lo interruppe Axel, voltandosi di nuovo verso lo specchio. -Parli della Stanza. L'ho cercata, ma invano. Non è così semplice come credi.-
    La tensione in Saix si allentò lievemente. -Molto bene, allora ti dirò qualcosa che ti interesserà di certo: Xion è nata in quel Castello, proprio come Naminé.- Saix tacque per un momento. -Il posto dove sono nate loro due... ci vorresti andare, non è vero?-
    Le sta usando come esca.
    Axel sbuffò, voltandosi verso Saix. -Bene, bene, bene... a me sembra che quello interessato ad andare in quel Castello sia tu, non io. Perchè... se troverai quella Stanza, scoprirai finalmente qual è il vero piano di Xemnas.-
    -La Stanza del Sonno, e il suo opposto, la Stanza del Risveglio.- Saix iniziò a parlare, voltando le spalle ad Axel. -Xemnas nasconde il suo vero piano a chiunque, ma sono convinto che abbia disseminato qualche indizio nella Stanza del Risveglio. Se riusciamo a trovarlo, saremo agevolati in tutto... anche nel raggiungimento del nostro vero obiettivo.-
    Già... il nostro vero obiettivo.
    Axel sospirò. -Vexen e Zexion ci erano d'intralcio. Per questo li ho eliminati... per permetterti di salire al comando dell'Organizzazione, no?- E' come se lo stessi dicendo a me stesso.
    Anche se non abbiamo dei cuori, non significa che il nostro comportamento passi inosservato.
    Non significa nemmeno che non possiamo pensare. Non significa che non abbiamo degli obiettivi. Agire per raggiungerli è un qualcosa che i Nessuno e gli umani condividono.
    -Io mi occupo dei lavoretti sporchi, e anche tu farai meglio a darti da fare quanto prima.- Non mento quando gli dico cose del genere.
    Axel guardò Saix, ancora voltato di spalle.
    ... noi abbiamo un obiettivo.
    Anche Saix si voltò verso il rosso.
    -Tra qualche giorno, sarai inviato da solo al Castello dell'Oblio.- Il numero VII lasciò la stanza.
    Rimasto solo, Axel strinse il pugno. Infine, decise di seguire Saix.

    xxx



    Nell'atrio, Axel notò Xion osservare stancamente il paesaggio al di fuori della vetrata. Roxas non c'era ancora.
    -Che guardi, bambolina?- Le domandò Xigbar, posandole una mano sulla spalla. Axel si sedette sul sofà, ascoltando attentamente la loro conversazione.
    -... Kingdom Hearts.-
    -Ti interessa davvero?-
    Xion si voltò verso Xigbar. -Stavo solo pensando a quanto fosse... bello.-
    Xigbar cominciò a ridacchiare, e infine a ridere proprio di gusto. Quindi Xigbar trova qualcosa di divertente in ciò che ha detto Xion? Non riesco ancora a comprendere totalmente i suoi pensieri.
    -Ho detto qualcosa di strano?-
    -No, è solo che... stai crescendo così bene, bambolina...- Xigbar smise di ridere.
    Allora è così... da quando ha ricominciato ad usare il Keyblade, Xion è sempre molto calma e composta. Forse è questo che Xigbar intende con "stai crescendo"... però... non capisco perchè lo faccia ridere così tanto.
    -Ehi! Parlate di qualcosa di interessante?- Si intromise Demyx.
    -La bambolina è di certo più utile di te!-
    -Uuuh? Non capisco.- Demyx si strinse nelle spalle.
    Poco dopo, arrivò anche Saix. -Xion.-
    La ragazza si diresse verso il numero VII, seguita da Axel.
    -Hai una Missione con Axel; vedi di sbrigarti.-
    -Con Axel?- Xion si voltò a guardarlo. Il rosso annuì e le sorrise.
    -E' la prima volta che lavoriamo insieme, vero?-
    -Ora vedi di non trattenermi!-
    -Quella dovrebbe essere la mia battuta!-
    Saix li osservava scherzare e ridere insieme. Quando Axel notò l'occhiataccia che precedeva un probabile rimprovero da parte del numero VII, tacque improvvisamente. Anche Xion fece lo stesso.
    -Ah già, dove andrà Roxas?- Domandò Axel a Saix, cercando di scacciare quella strana atmosfera che si era formata.
    -Ad eseguire una ricognizione in un nuovo Mondo con Xigbar.-
    -Oooh...-
    Ci deve per forza essere un qualche significato nascosto nelle istruzioni di Saix. Creare coppie di membri a casaccio e spedirle in nuovi Mondi non è da lui. Immagino ci sia un motivo per cui io sono stato messo assieme a Xion e Roxas con Xigbar.
    Ma non ho la più pallida idea di quale possa essere... credo che non voglia nemmeno rivelarlo a nessuno, o forse gli è stato ordinato di proposito di agire così...

    -Sbrigatevi e partite.-
    -Sìssignore.- Axel diede le spalle a Saix, entrando in un Corridoio Oscuro.

    xxx



    La mia testa è pesante... Pensò Roxas, dirigendosi all'atrio. Sto sognando un sacco, ultimamente. I sogni sono molto vaghi. Beh, a dire il vero sono pieni di Mondi vivaci e colorati, ma quando mi sveglio, ricordo poco o niente... e quando mi alzo dal letto mi sento stanco, indolenzito, come se non avessi dormito bene.
    -Ti conviene sbrigarti. Axel e co. se ne sono già andati.- Disse Demyx a Roxas, vedendolo entrare nell'Area Grigia.
    -Axel e chi... ?-
    -Axel e Xion lavorano in coppia, oggi! Io adoro lavorare in coppia, è tutto così semplice...-
    Capisco... per loro è raro andare in Missione assieme.
    Qualcuno si intromise. -E tu verrai con me, tigre.- Xigbar.
    -Ti ho detto di piantarla con quegli strani soprannomi.- Non mi piace essere chiamato "tigre".
    -Ahah! Preferisci giovanotto? Credo però che il migliore sia bambolina.-
    Bambolina è il soprannome di Xion. Perchè a Xigbar piace così tanto chiamarci così? Roxas si fece silenzioso.
    Xigbar gli circondò le spalle con un braccio. -Beh, oggi io e te andremo in un Mondo del tutto nuovo. Forza, tigre!-
    Mi dà sui nervi in diverse situazioni, ma dato che siamo costretti a lavorare insieme, dovrò sopportare.
    Roxas si liberò dalla presa di Xigbar e si diresse da Saix per ricevere le direttive.

    xxx



    Axel e Xion si erano diretti a Crepuscopoli. Sconfiggere gli Heartless e collezionare i loro cuori era ormai diventata una routine per Xion e Roxas. E il compito di Axel era di accompagnarli.
    Uscendo da un vicolo e salendo per una collina, i due si imbatterono in una grande schiera di Heartless. Xion li distrusse uno ad uno.
    I suoi movimenti... non diresti mai che per un momento ha dimenticato come si combatte. Forse è quasi forte quanto... no, credo sia anche più forte di Roxas.
    In ogni caso, non capisco come mai sia stato inviato in Missione con lei oggi. Certo, ci sono un po' di Heartless qui in giro, ma Xion è capace di occuparsene anche senza il mio aiuto.

    -Questi erano gli ultimi, penso.-
    -Xion... combatti, combatti, combatti!- Axel applaudì.
    -Che fai?-
    -Cosa faccio... mi sto complimentando con te, non vedi?-
    -Sei strano!- Rise Xion.
    Per un momento, ad Axel parve che il volto della ragazza fosse come offuscato. Strinse gli occhi per osservarlo meglio.
    -Qualcosa non va, Axel?-
    -Nah...- Per un momento, mi è sembrato di vedere il volto di... Naminé.
    Loro due si somigliano moltissimo, ma non sono proprio uguali; il colore dei loro capelli è differente. Ma ora, per un istante, i capelli di Xion erano diventati biondi...
    Che succede?

    -... Axel?- Xion lo osservava ansiosa.
    Cos'è successo poco prima?!
    -Ahah, forse qualcuno mi ha lanciato uno strano incantesimo o qualcosa del genere...- Rise Axel, grattandosi la testa e guardando altrove.
    -Stai bene?- Xion era sempre più ansiosa.
    -Te l'ho detto, non è niente. Procediamo con la Missione.-
    -... se stai bene, allora ok, ma...-
    -Sto bene, tranquilla. Ora andiamo.- Axel cominciò a camminare.
    -Aspetta!- Disse Xion, iniziando a seguirlo. Il rosso si voltò: era la solita Xion di sempre.
    Se non è cambiata... allora ciò che ho visto era probabilmente solo un'illusione. Loro due... Xion e Naminé... si assomigliano, quindi è probabile che per un momento mi siano balzate alla mente entrambe. Non mi devo preoccupare.
    -Muoviamoci e completiamo la Missione.- Disse Axel, evocando i suoi Chakrams.
    Nella Piazza della Stazione c'erano alcuni Shadows.
    -Ok.-
    Xion impugnò il suo Keyblade e corse verso di loro.

    xxx



    Un nuovo Mondo si aprì davanti agli occhi di Roxas, che si guardò attorno.
    L'atmosfera era molto simile a quella di Agrabah, probabilmente per via delle grosse costruzioni in pietra e della terra arida.
    Il nome del Mondo era Colosseo dell'Olimpo.
    -Quiiiiiindi, diamoci da fare e vediamo di ritornare a casa il prima possibile.- Disse Xigbar, guardando Roxas.
    -Su cosa dobbiamo investigare?- Sapeva di dover eseguire una ricognizione nel Mondo, ma non conosceva ancora i dettagli.
    -Qualunque cosa ci possa interessare. Forse troviamo anche qualcuno che decide di entrare nell'Organizzazione!-
    La risposta di Xigbar fu inaspettata. Roxas si perse per un momento nei suoi pensieri, e poi domandò:-Ehi, che tipo di persone potrebbero entrare nell'Organizzazione?-
    -Sei già al corrente della presenza dei Nessuno, no?- Chiese Xigbar di rimando. Notando che Roxas non sapeva rispondere, cominciò a spiegare. -Quando una persona dal cuore forte perde quest'ultimo nell'Oscurità, nasce un Heartless e, occasionalmente, anche un Nessuno. Noi dell'Organizzazione ci occupiamo di riunire tutti i Nessuno che troviamo.-
    E' la prima volta che qualcuno mi spiega tutto questo.
    -Quindi tutti i membri dell'Organizzazione sono speciali...- Mormorò Roxas.
    -Eh eh...- Rise Xigbar. -Speciali... tu e Xion lo siete ancora di più.-
    -Uh?- Non capisco... anche Axel ha detto qualcosa di simile, ma non proprio uguale...
    Poco prima che Roxas potesse porre una nuova domanda, di fronte ai due apparve un Heartless.
    -Oops... non c'è tempo per parlare. Diamoci da fare, Roxas.- Xigbar evocò le sue pistole laser. Poco dopo, anche Roxas impugnò il suo Keyblade e corse verso l'Heartless. Questi aveva la forma di un cannone e non era facile da sconfiggere, ma grazie all'aiuto di Xigbar, i due uscirono indenni e vincitori dalla battaglia.
    Xigbar è così forte... Pensò Roxas facendo scomparire il suo Keyblade, quando, improvvisamente, qualcuno lo distolse dai suoi pensieri.
    -Ehiiii! Ti ho aspettato a lungo!-
    -Uh?-
    Voltandosi, Roxas vide una creatura metà umana e metà animale.
    Ha grandi corna, ma è molto bassa.
    -Finalmente sei arrivato! Quindi, eccoci qui. Dobbiamo iniziare il tuo addestramento!-
    -Uh... io...- Come posso spiegare... ?
    La creatura assunse una strana espressione, come se avesse intuito tutto.
    -Ho capito, sai? Tu sei il pupillo di Erc, la sua recluta. Ti ho visto combattere e ti ho riconosciuto subito. Io sono Fil, e ti addestrerò.-
    Erc? Fil?
    Fil circondò Roxas e poi cominciò a toccarlo.
    -Ehi, ma che fai?!-
    -Mmmh... non sei particolarmente snodato... vedrò cosa posso fare!-
    -Ma... noi siamo...- Cercando di dire qualcosa, Roxas si voltò verso Xigbar, che però se n'era andato. -Uh? Xigbar?!-
    -Ehi ragazzo, come ti chiami?-
    -R... Roxas.-
    -Ok, Roxas. Io mi occuperò del tuo addestramento. Seguimi verso il Colosseo.-
    Roxas osservò Fil dirigersi verso la grande costruzione in pietra, e all'improvviso... una visione?
    Cos'è successo?
    -Eh eh eh... una recluta...-
    Sorpreso di udire quella voce, Roxas si voltò; dietro di lui, era ricomparso Xigbar.
    -... dov'eri andato?-
    -A nascondermi. Noi dell'Organizzazione dobbiamo agire in segreto, sai?-
    -Sì, ma...- E io che dovevo fare?
    -E' una buona cosa, Roxas.-
    -Uh?- Non so di cosa stia parlando.
    -Ora, possiamo investigare tranquillamente. Come sua recluta, puoi infiltrarti nel Colosseo... eh eh eh... un lavoro adatto a te.-
    -Cosa intendi?-
    -Eh eh eh... beeeeh...- Ridendo, Xigbar aprì un Corridoio Oscuro.
    -Te ne vai?-
    -Investigherai tu al posto mio. Buon lavoro!-
    Roxas osservò Xigbar scomparire.

    xxx



    Axel osservò il tramonto e poi morse il ghiacciolo salmastro.
    -Roxas è in ritardo...- Disse Xion, che aveva già finito il suo.
    I due avevano completato la loro Missione in fretta, e dato che essa si era svolta a Crepuscopoli, era ovvio che sarebbero arrivati in anticipo rispetto a Roxas. Lui però sembrava lo stesso leggermente più in ritardo del solito.
    -Mi auguro che Xigbar non lo stia stressando troppo.- Disse Axel.
    -Già...-
    La loro conversazione terminò lì.
    Ora che ci penso, credo sia la prima volta che io e lei mangiamo il gelato da soli.
    -Ehi, Axel.-
    -Mh?-
    -Guardare il tramonto insieme, parlare... ho come la sensazione d'averlo già fatto con qualcun altro molto tempo fa.- Era la prima volta che Xion aveva iniziato una conversazione del genere. Abbassò lo sguardo, come se non riuscisse a trovare le parole per continuare. -... e mi sembra d'aver osservato anche l'oceano.- Estrasse qualcosa dalla sua tasca: una conchiglia. -Già... l'oceano. Mi trovavo in un altro posto, con qualcun altro... e potevo udire il rumore delle onde.-
    -Quindi... hai dei ricordi?-
    -... non proprio, però...- Xion scosse la testa. -... beh, non lo so. Ma può essere.-
    -Mmmh...-
    Cadde di nuovo il silenzio.
    L'oceano... conchiglie. Suppongo siano i ricordi di Sora...
    Tutto ciò che so l'ho appreso da Naminé al Castello dell'Oblio. Alle Isole del Destino, la casa di Sora, l'oceano si estende fino all'orizzonte.
    E il portafortuna che Kairi aveva regalato all'Eroe in ricordo della loro promessa era fatto di conchiglie...
    Nei ricordi di Sora, Kairi è estremamente potente; Xion e Naminé le sono connesse proprio perchè Naminé è il Nessuno di Kairi.
    Ma è probabile che Xion sia l'unica collegata direttamente a Kairi.
    Di chi è il Nessuno, lei... ?
    Ora che ci penso, quella di prima non è stata un'illusione. Ci dev'essere una ragione dietro a ciò che ho visto...

    -Tu hai di ricordi, vero, Axel?-
    -In generale... sì. Ma... non sono poi così utili.- Xion assunse un'aria pensierosa.
    -Roxas non ha ricordi, proprio come me. Chissà se eravamo così simili anche prima di diventare Nessuno.-
    Axel non sapeva cosa rispondere. Non posso ancora rivelare a nessuno ciò che ho intuito. Il piano dell'Organizzazione, ciò che stiamo cercando di fare, e il tempo che trascorro con Roxas e Xion. Distolse lo sguardo e lo rivolse al tramonto.
    L'Organizzazione... no, Xemnas... sembra pensare a tutti i membri come pedine di un gioco. Saix ed io avevamo intenzione di approfittarne, ma ora...
    In lontananza, il treno corse sui suoi binari.
    In quel momento, arrivò Roxas.
    -Scusate, sono in ritardo.- Si scusò.
    -Già, sei in ritardo!- Disse Xion, nascondendo la conchiglia. -Abbiamo già finito.- Sorrise. Roxas si sedette accanto a lei.
    -Xigbar se n'è andato. Alla fine ho concluso la Missione in solitario.- Roxas iniziò a mangiare il suo gelato.
    -Beh, allora complimenti.- Disse Axel, infilandosi il bastoncino del ghiacciolo che aveva appena finito nella tasca.
    -E' terribile, quel Xigbar!-
    I tre cominciarono la loro solita conversazione, ridendo e scherzando insieme.

    xxx



    Roxas si alzò dal letto pigramente, dirigendosi all'atrio. Continuando ad andare in Missione in solitario, cominciava ad essere particolarmente stanco.
    -'Giorno...- Disse, ma nell'Area Grigia, illuminata da Kingdom Hearts, non trovò nessuno.
    Roxas, girovagando, notò casualmente un avviso affisso sull'enorme vetrata.

    Oggi vacanza.



    -Vacanza... ?- Ripeté. Non sapeva cosa significasse.
    Cosa devo fare?
    Beh, innanzitutto, visto che qui non c'è nessuno, immagino di dovermene andare anch'io. Un momento... credo d'aver sentito Demyx parlare di qualcosa del genere, un po' di tempo fa...

    Roxas lasciò l'atrio. Poco dopo, incontrò Axel.
    -Ehi, Roxas. E' da tempo che non ci concedevano una vacanza, vero?- Il rosso sembrava più vivace del solito.
    -E' la prima volta per me...-
    Axel abbassò la testa.
    Roxas lo guardò, aggrottando un po' le sopracciglia. Poi, disse:-Ehi, Axel... durante queste "vacanze", cosa dovrei fare?-
    -Uh? Che intendi?-
    -Non so... non so cosa devo fare.-
    Senza una Missione, non ho la minima idea di cosa gli altri si aspettino che faccia.
    -Fai ciò che ti piace fare.-
    -Ciò che mi piace fare... non ho niente che mi piaccia.- Rispose Roxas. Axel sbuffò, sorpreso sempre di più. -Tu cosa farai?-
    -Io, beh... dormirò, dormirò e dormirò ancora.-
    -Non è quello che fai già normalmente?- Non capisco bene cosa intenda.
    -Di solito, dormo finché non mi assegnano una Missione. Ora che posso, invece, dormirò fin quando ne avrò voglia.-
    Davvero vuole dormire tutto il giorno? Io ultimamente sogno tanto... Roxas si perse nei suoi pensieri.
    -Beh, io me ne vado. Sfrutta bene questa giornata, ok?-
    -Ehi, un secondo Axel!- Roxas lo afferrò per il soprabito.
    -Che c'è? Non vuoi lasciarmi dormire?- Axel sbadigliò, stiracchiandosi.
    -Ehi, che state facendo voi due?- Si intromise Xion.
    -Hai visto l'avviso?-
    -Sì, l'ho visto.-
    -Ehi, io vorrei tornare nella mia camera...- Disse Axel, stiracchiandosi nuovamente, prima che Roxas potesse porre una nuova domanda alla ragazza.
    -Uh... o... ok...- Rispose Roxas, lasciando andare il numero VIII. Ha davvero così tanto sonno...
    -Roxas... ?-
    -Ah, sì... cosa farai, Xion?-
    -Mi allenerò.-
    -Ti allenerai?-
    -Devo migliorare. Vuoi allenarti con me?-
    Non vedo l'utilità di utilizzare il Keyblade se non in Missione. -No, sto a posto, grazie...-
    -Ok, allora io vado. Se cambi idea, sai dove trovarmi.-
    Rimasto solo, Roxas sospirò. Fare ciò che voglio... cosa voglio fare? Qualcosa che mi piace... che mi piace... gelato?
    Non gli balzò alla mente nient'altro.
    Roxas iniziò a camminare.

    xxx



    Roxas si diresse verso il negozio di dolciumi. Era la prima volta che arrivava a Crepuscopoli così presto senza una Missione. Scendendo delle scale, si ritrovò in uno degli spazi più grandi della città.
    -Wow! Fantastico!- Poteva udire la voce di una ragazza.
    -Tieni duro!-
    I tre ragazzi che Roxas incontrava spesso a Crepuscopoli stavano giocando insieme con una palla.
    -Argh! No! Quella deve essere mia!-
    Il solito ragazzo irascibile cadde a terra.
    -Aaah... sono così stanco...-
    Che diavolo stanno facendo?
    -Uh? Che succede?-
    La ragazza, Olette, avevano notato Roxas.
    -Mh? Ehi, tu sei...-
    Lui... è Pence, il ragazzo tozzo che ci ha dato delle informazioni sulla città quando cercavamo Xion.
    Pence si diresse di corsa verso Roxas. -Ciao!-
    Non sapendo che fare, Roxas annuì. -... mh...- Devo fare tutto ciò che posso per evitare ogni contatto con loro, anche se...
    In realtà, Roxas era particolarmente interessato a ciò che stavano facendo i tre ragazzi.
    -Sei da solo oggi? Hai trovato il tuo amico?-
    -... mh...-
    Olette si intromise. -Lo conosci?-
    -Sì, abbiamo parlato un po' di tempo fa.-
    -Capisco. Piacere di conoscerti, io sono Olette!-
    Mi sta tendendo la mano. Uhm... che devo fare?
    -Io sono Pence... ma ci siamo già conosciuti. E quello che vedi laggiù... è Hayner.- Il ragazzo indicato da Pence si alzò da terra.
    -Che stavate facendo?- Domandò loro Roxas.
    -Ci stiamo allenando per esibirci!-
    -Bisogna colpire una palla senza farla cadere a terra. E' abbastanza difficile.-
    -Hayner è il migliore in città. Vero, Hayner?-
    Pence si voltò verso Hayner, che reggeva un bastone come fosse una spada.
    -Tu... non ti ho mai visto qui. Hai qualcosa da dirci in particolare?-
    -Non proprio... stavo solo passeggiando.- E' tutto ciò che posso dire a qualcuno che mi rivolge la parola in questo modo.
    -Uh... beh, se non hai nulla da dirci, allora levati di torno.- Hayner disse, scortesemente.
    -Ma Hayner! Non è il modo di parlare con qualcuno!- Lo rimproverò Olette, irritata.
    -Uh... devi scusarlo... non fare caso a lui.- Aggiunse Pence. Hayner aveva sempre un'espressione imbronciata.
    Roxas cominciò a pensare che sarebbe stato meglio andarsene, ma Hayner riprese improvvisamente a parlare. -Tieni, prova anche tu.-
    -Ma...- Disse Olette.
    -A me va bene! Dai, tieni.- Hayner passò il suo bastone a Roxas, e Pence gli avvicinò la palla.
    -Colpisci la palla e spediscila in aria con il bastone. Più volte la colpisci, più punti accumuli.-
    -Capito.-
    Roxas colpì la palla, facendola volare in aria. Poi, la colpì nuovamente subito dopo.
    -Wow! Perfetto!-
    Alla fine è divertente, devo ammetterlo.
    Dopo averla colpita dozzine di volte, la mano sudata perse la presa sul bastone e la palla cadde a terra.
    Olette e Pence corsero verso Roxas. -Non ho mai visto nessuno esibirsi così bene!-
    -Nemmeno io! Sei stato fantastico!-
    Mi chiedo cosa ne pensi Hayner...
    -Avete ragione. Mi sbagliavo sul tuo conto.-
    -Uhm, ok...-
    -Non avrei dovuto aggredirti così, prima. Scusami.- Disse Hayner, guardando altrove.
    Aggredirmi? Che significa?
    -Hayner è un po' su di giri solo perchè ha perso contro Seifer.- Bisbigliò Pence nell'orecchio di Roxas.
    -Ehi, piantatela di raccontare agli altri quello che è successo!-
    -Eh eh eh eh...-
    -Sta zitta pure tu, Olette!- La faccia di Hayner si era fatta rossa a causa della rabbia.
    C'è qualcosa di divertente in tutto questo... Anche Roxas iniziò a ridere.
    -Tu... stai ridendo pure tu!-
    Mi correggo, è molto divertente.
    I quattro cominciarono a ridere assieme.
    Poco dopo, Roxas si congedò dai tre ragazzi, e comprò un gelato. Si diresse quindi alla Torre dell'Orologio, osservando Hayner, Pence e Olette giocare insieme.
    -E' andato di là!-
    -Lo prenderò!-
    -Uff... sono stanco di correre!-
    Hayner e Olette raggiunsero Pence.
    Intanto, Roxas morse il suo ghiacciolo.
    -Sapevo che ti avrei trovato qui.- Voltandosi, vide Axel. -Aaah... ho dormito così bene...- Dopo essersi stiracchiato per bene, si sedette accanto a Roxas.
    -Preso!- La voce di Hayner riecheggiò in tutta la piazza.
    -Dai, ragazzi... sono stanco...-
    -Suppongo si stiano godendo le loro vacanze estive... o forse no, credo manchi ancora un po' prima di quelle.- Mormorò Axel.
    Roxas lo guardò.
    -Vacanze estive?-
    -Sono costituite da trenta giorni in cui gli umani possono divertirsi e non fare nulla.- Axel sorrise.
    -Trenta giorni?! Io non riesco a farne passare nemmeno uno...-
    Oggi mi sono divertito con Hayner e gli altri, ma se dovessi trascorrere trenta giorni così, sarei fregato.
    -Oh, ma aspetta, c'è dell'altro: ricevono tonnellate di compiti, oltre al fatto che giocano sempre insieme. Ci sono molte cose che si possono fare, credimi.-
    Roxas finì il suo gelato. -Uhm... io probabilmente resisterei per sette giorni...- Disse, circondandosi le ginocchia con le braccia.
    Sarebbe bello avere sette giorni per giocare...
    -Beh, molti ragazzi trascorrono le vacanze divertendosi assieme. Poi, quando le vacanze estive giungono al termine, svolgono i loro compiti aiutandosi a vicenda.- Disse Axel, come se stesse ricordando qualcosa.
    Forse, Axel ricorda ancora le sue vacanze estive di quando era umano...
    -E' bello giocare coi propri amici... diventando un Nessuno, me lo sono quasi scordato...- Disse, come a sé stesso. -Beh, tu che hai fatto?-
    -Sapevo che vi avrei trovati qui.- Disse Xion, fermandosi dietro ad Axel e guardandolo dall'alto al basso. Roxas la guardò.
    -Dove sei stata, Xion?- Le chiese.
    -Da nessuna parte, mi sono solo allenata... ma adesso sono stanca. E voi due? Siete andati da qualche parte insieme?-
    -Axel ha dormito tutto il giorno!-
    -Cosa?! Che spreco... !-
    -A differenza di voi due, io lavoro duramente.-
    -Come se noi due non facessimo nulla!- Xion interruppe la sua scusa. I tre risero.
    -Domani si torna in Missione...-
    -Sarebbe bello avere un altro giorno di vacanza...-
    In lontananza, si poteva udire il canto degli uccelli.
    -Ah già. Non potrò vedervi per un po'.- Mormorò Axel.
    -... uh?- Fecero Roxas e Xion all'unisono.
    -Dovrò andare in ricognizione per qualche giorno.-
    -Dove?- Gli domandò Xion. Axel fece stretching e poi sorrise.
    -Non. Posso. Dirlo.-
    -Che?!- Aggiunse Roxas.
    Axel si strinse nelle spalle. -E' una Missione Top Secret.-
    -Quindi non puoi dirlo nemmeno a noi?- Si lamentò Xion.
    -Tutti hanno dei segreti che non possono rivelare nemmeno ai proprio amici. L'avete memorizzato?- Sulle labbra di Axel si disegnò un lieve sorriso.
    -... segreti...- Ripeté Roxas. Io non ne ho...
    Anche Xion abbassò lo sguardo.
    Axel cominciò a ridere. -Sto scherzando! E' solo che Saix mi darebbe una severa lavata di capo se spifferassi qualche informazione, tutto qui. Voi due state attenti, ok?-
    Questi consigli sono molto importanti, se ci vengono dati da Axel.
    Quando Xion era divenuta incapace di brandire il Keyblade, non sapevo cosa sarebbe potuto succedere, se non fosse stato per Axel. Probabilmente non sarei stato in grado di fare proprio nulla...

    -... capito.- Annuì Roxas.
    -Non fate cose stupide mentre sono via, mi raccomando.-
    -Ehi, per chi ci hai presi?- Replicò Xion.
    -Mi domando solo se posso veramente fidarmi di voi due.-
    -Sei terribile!- Protestò Xion. Roxas cominciò a ridere sommessamente.
    -Ehi, Roxas, perchè stai... eh eh...- Anche Xion si mise a ridere, seguita da Axel.
    Sarebbe bello se noi tre potessimo stare sempre insieme, ridendo così.
    Proprio come Hayner, Pence e Olette.


    xxx



    Al Castello, Axel percorse il corridoio da solo, dirigendosi verso la sua camera.
    Non ci concedono delle vacanze molto spesso...
    -Finalmente sei ritornato.-
    Axel si voltò. C'è solo una persona che può dirmi una cosa del genere... Saix.
    -Sono libero di fare ciò che voglio durante le mie vacanze, no? Devo fare rapporto a te anche su questo?-
    Saix tacque per un momento, poi riprese a parlare. -Ti stai avvicinando troppo a quei due.-
    -Sìssignore, va bene signore.- Disse Axel, voltandosi.
    Voleva dirmi solo questo? Pensò, allontanandosi. Ma, poco dopo, udì Saix mormorare qualcosa.
    -Sei cambiato...-
    Ascoltando l'eco dei passi del numero VII, Axel abbassò lo sguardo.
    -Sto... cambiando...- Disse, con un filo di voce.

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    Capitolo 3: Battaglia contro Riku



    Quattro figure comparvero nella Sala Circolare.
    -Come procedono i piani?- Domandò Xemnas a Saix.
    -In modo piuttosto soddisfacente. Ho inviato Axel al Castello dell'Oblio proprio stamattina.-
    -E la bambolina è un tesoro.- Aggiunse Xigbar. -Comunque, la perdita di Vexen è stata piuttosto grave per quanto riguarda i nostri progetti.-
    -Abbiamo conservato tutti i suoi rapporti.- Ribadì Saix. -Per ora non ci sono problemi.-
    Xaldin rivolse il suo sguardo al numero VII. -E se dovessero verificarsi problemi, cosa faresti? Ci sarebbe da aspettarselo, vista la tua scarsa responsabilità.-
    -Ti riferisci all'incidente del Castello dell'Oblio? Io non ho niente a che vedere con ciò che è accaduto.-
    -... i membri eliminati dall'Eroe, eh?- Ripeté Xigbar, in tono provocatorio.
    Saix lo ignorò e continuò a parlare. -Piuttosto, ho ricevuto informazioni interessanti da Demyx e Luxord: qualcuno vestito col nostro soprabito si aggira per i Mondi.-
    -Si saranno sbagliati.- Replicò Xaldin.
    -In ogni caso, conviene controllare.-
    -Inviate Xion.- Ordinò Xemnas.
    Xigbar si strinse nelle spalle. -E perchè mai? E' probabile che questo "impostore" stia dalla parte dell'Eroe. Non avete informazioni su dove si trovi quest'ultimo?-
    -Luxord sta setacciando i vari Mondi, ma con scarsi risultati. E' per questo che ho inviato Axel al Castello dell'Oblio.- Rispose Saix.
    Xigbar incrociò le gambe. -Axel, uh...-
    -Comunque, è davvero possibile che qualcuno non dell'Organizzazione indossi il nostro soprabito?- Domandò Xaldin. -Che mi dite dei membri che credevamo annientati?-
    Il numero VII sospirò pesantemente. -Non abbiamo notizie certe nemmeno relativamente ai membri eliminati al Castello dell'Oblio. Axel investigherà anche su questo.-
    -Axel, Axel... voi due siete grandi amici, non è così? Mi domando cosa stiate tramando...- Aggiunse Xigbar.
    -Ora che mi ci hai fatto pensare, vorrei sapere la stessa cosa riguardo a te.- Non appena Saix tacque, l'atmosfera si fece improvvisamente più pesante.

    -Abbiamo un obiettivo. Non dimenticatelo.- Xemnas riprese la parola. -Tenete d'occhio Xion. In questo Mondo, troverete l'Eroe.- Concluse, per poi dissolversi in una nube d'Oscurità.

    xxx



    Ho sognato di nuovo.
    Un oceano. Un bellissimo oceano... potevo udire il suono delle onde. Erano per caso le Isole del Destino? Anche da Crepuscopoli si può scorgere l'oceano...

    Xion si alzò e si diresse verso l'atrio.
    Arrivò leggermente più in ritardo del solito; nell'Area Grigia erano rimasti solamente Saix e Xigbar.
    -'Giorno. Le direttive di oggi... ?-
    -Sappiamo che qualche impostore veste il nostro soprabito, aggirandosi per i Mondi. Investiga su di lui.-
    -Dove devo andare?-
    -Per cominciare, ad Agrabah.-
    -Per cominciare... ?-
    -Non sappiamo quanti siano o se si tratta di una persona sola. Fatto sta che sono stati avvistati in diversi luoghi.-
    -Ponendo il caso che siano più di uno... se li trovo, devo ucciderli?-
    -No, basta che li catturi.-
    Xion annuì. -Capito.-
    Xigbar, che fino a poco prima aveva ascoltato la conversazione a braccia conserte, aprì la bocca. -Stai lavorando molto bene ultimamente, bambolina.-
    -... grazie.- Disse lei, con un filo di voce.
    -Grazie? Perchè?-
    -Non ti stavi complimentando con me... ?-
    -Ahah... sì, vedila così.- Xigbar si premette una mano sulla bocca.
    -Ho detto qualcosa di divertente... ?-
    -No, no. Tranquilla, va tutto bene.-
    Xion alzò il suo sguardo verso il numero II, confusa. Saix li osservava, impassibile.

    xxx



    Contemporaneamente, Roxas si trovava al Castello della Bestia con Xaldin.

    I numerosi graffi sui muri erano la testimonianza della battaglia che la Bestia stava combattendo contro gli Heartless.
    -Perchè la Bestia combatte?-
    -E' proprio su questo che stiamo investigando.- I due giunsero al centro di un'immensa sala da ballo. -Questo non sembra il posto adatto ad un'orrenda Bestia come quella...-
    -... e come fai a saperlo?-
    -Semplice: come puoi vedere, anche qui si aggirano degli Heartless. Tuttavia, non ci sono indizi che facciano presumere ad un'aggressione da parte della Bestia nei loro riguardi.
    In ogni caso, l'atmosfera in questa sala è colma di dolore e Oscurità. Come il cuore della Bestia stessa.- Xaldin sorrise lievemente.
    Che significa? Pensò Roxas, lasciando la sala e salendo alcune scale.
    -Aspetta, c'è qualcosa qui.- Disse Xaldin, trattenendolo.
    Nel corridoio accanto ai due, stava passeggiando un orologio.
    Assomiglia al candelabro che ho visto con Xion...
    -Il Maestro è in giro ad eliminare i mostri che si infiltrano nel castello... un'altra volta. Immagino che non incontrerà Lady Belle nemmeno oggi, anche se... il tempo sta ormai per scadere...- Mormorò l'orologio.
    Roxas abbassò lo sguardo. -"Il tempo sta ormai per scadere"?-
    -Suppongo che anche questo orologio fosse un umano, prima di tramutarsi in oggetto. Proprio come la Bestia.-
    -La Bestia era... un umano?-
    -Già. Immagino che lui e i suoi servi siano stati maledetti.-
    -... maledetti...-
    -Roxas, non pensarci. Dobbiamo investigare.-

    Ricordo d'aver già attraversato questo corridoio in precedenza... I due superarono l'orologio senza dare nell'occhio, salendo altre scale.

    Tra le tante stanze presenti nel castello, solo da una sembrava provenire una fievole luce. La porta era leggermente aperta.
    -Dev'esserci qualcosa in quella stanza. Proviamo a dare un'occhiata.-
    Roxas annuì e cominciò a sbirciare attraverso la porta.
    All'interno della camera c'era un'umana, la prima che avesse mai visto aggirarsi nel palazzo.
    -Quindi sta combattendo contro quei mostri anche oggi...- La donna camminava avanti e indietro, persa nei suoi pensieri.
    -Lei deve essere Belle.- Disse Xaldin.
    -Come fai a saperlo?-
    -Il servo di prima ha menzionato una certa "Lady Belle". A quanto pare, questa donna viene trattata particolarmente bene, quindi deve essere lei.-
    -Belle...-
    Belle era una bella ragazza.
    In quel castello così tetro, solo entrando nella sua camera ci si poteva immergere in un'atmosfera completamente diversa.
    -Roxas, dobbiamo trovare la camera della Bestia.- Xaldin cominciò ad allontanarsi.

    xxx



    Xion si aggirava per Agrabah.
    -Nemmeno qui...-
    Rimane solo l'interno della caverna nel deserto. E' davvero possibile che qualcuno si sia rifugiato lì... ?
    -Che caldo...-
    Quanto vorrei potermi levare questo soprabito... Pensò. Ho sentito dire che questi abiti ci proteggono dall'Oscurità. Per ordine di Saix, non posso spogliarmi. Perchè se lo facessi, verrei consumata dalle tenebre. Ma in fondo... cosa sono le tenebre? ... il cuore, l'Oscurità. Ci sono così tante cose che non conosco...

    Xion si diresse verso la caverna nel deserto. Poco prima, però, fu costretta ad appoggiarsi alle mura della città.
    -Uh...-
    Pensava di poter svenire. Per un momento, avvertì qualcosa dentro al suo petto.
    Un... ricordo?
    Chi sei tu... ?


    xxx



    Roxas e Xaldin si trovavano di fronte alla camera della Bestia.
    -Eccoci qui.-
    -Già... forza, diamo un'occhiata.-

    Roxas aprì lentamente la porta.
    Le tende erano strappate, e i muri sfregiati da profondi graffi. La Bestia non c'era.
    Osservando attentamente la stanza, si poteva notare qualcosa sulla sfondo: un fiore rosso, conservato in una teca di vetro. ... una rosa?
    -Uh?- In quel momento, qualcosa apparve davanti agli occhi di Roxas: Xaldin era entrato nella stanza utilizzando un Corridoio Oscuro, e stava osservando la rosa.
    -Questa rosa... avverto uno strano potere...- Mormorò prima di voltarsi e lasciare la camera. -Torniamo al Castello, ora.-
    -Va tutto bene?-
    Xaldin si fermò. -Di che parli?-
    -Non dobbiamo investigare ancora un po'?-
    -Abbiamo già trovato qualcosa di interessante.-
    -Intendi la ragazza?-
    -La ragazza... ? Ah, Belle. Sì, lei è di certo collegata alla Bestia, ma non come quella rosa. Tu cosa ne pensi, Roxas?-
    -Di certo la conserva, ma...- Era rinchiusa in una teca di vetro, posizionata nel profondo della stanza, e sembrava addirittura... magica...
    -Non era una rosa qualunque. Attorno a lei non vi erano graffi o altri segni di violenza. La Bestia tiene a quel fiore.-
    -Quindi... combatte per proteggere la rosa?-
    -Probabilmente. Avverto uno strano potere quando mi avvicino a lei...-
    -... la ragione per cui la Bestia combatte...- Non capisco perchè la Bestia combatta per salvare un... fiore...
    -Beh, abbiamo fatto abbastanza per oggi. Conosciamo il punto debole della Bestia.-
    -Il punto debole?-
    -Quando qualcuno custodisce qualcosa, dona a quel qualcosa il proprio cuore... ed ecco che si parla di "punto debole".-
    -Donare il proprio cuore... ? Non capisco.- Comprendo veramente poco le parole di Xaldin.
    -E' ovvio che non capisci, noi non abbiamo un cuore. Torniamo a casa, ora.- I due lasciarono il castello.

    xxx



    A Crepuscopoli, Xion osservava il tramonto.
    Alla fine, non aveva trovato l'impostore dell'Organizzazione. E' abbastanza stancante, cercare qualcosa senza sapere dove si trovi...
    -Sei in anticipo.- Sopraggiunse Roxas, con un gelato in mano.
    -E' stata una passeggiata.- Sorrise Xion.
    -Axel... lui è via ora...- Mormorò il ragazzo, cominciando a mangiare il suo ghiacciolo.
    -Roxas, dove sei stato?-
    -Al Castello della Bestia, con Xaldin.- Rispose lui. -Xion, te lo ricordi quel mostro?-
    -Mostro... ? Il Maestro del castello?- Abbiamo già visitato quel luogo assieme, io e Roxas.
    -Abbiamo scoperto cosa custodisce. Ma... Xaldin ha detto che è solo una debolezza.-
    -Qualcosa che custodisci è una debolezza... ?-
    Roxas abbassò lo sguardo. -Non ho ben capito...-
    Ci sono molte cose che io e Roxas non capiamo.
    Se Axel fosse qui con noi, sarebbe in grado di spiegarcele.

    -Immagino che Axel non verrà per un po'...- Disse Roxas. Xion annuì.
    Quando tornerà, gli farò parecchie domande.

    xxx



    Axel camminava all'interno del Castello dell'Oblio. Era passato poco tempo dall'ultima volta in cui vi era stato, ma il paesaggio sembrava mutato drasticamente.
    I muri delle stanze erano sempre di pietra, ma la disposizione di ognuna delle camere era cambiata.
    So che le stanze di questo Castello mutano in base ai ricordi. Quindi... chi è responsabile del cambiamento attuale?
    -Che rottura.- Mormorò Axel, sollevando lo sguardo verso il soffitto.
    Questo Castello è sotto il controllo di Nessuno inferiori, che non fanno altro se non seguire determinati ordini. La più grande differenza tra i membri dell'Organizzazione e loro, è che noi possiamo pensare... anche se mi chiedo esattamente cosa sia un "pensiero". C'è qualche connessione tra mente e cuore?
    Axel si grattò la testa, e continuò la sua perlustrazione.

    xxx



    -Quindi non li hai ancora trovati?-
    -Mi dispiace...- Xion abbassò la testa. Lei e Saix erano gli unici presenti nell'Area Grigia.
    Ho setacciato quasi ogni Mondo, ma non sono stata in grado di trovare gli impostori...
    -E in più, ho notato che stai dormendo troppo.-
    -... in realtà... ultimamente faccio molta fatica a riposare...-
    Non è una novità che io non riesca a dormire, perchè sogno continuamente.
    Anche durante il giorno mi sento stanca, quasi come uno zombie, e a volte mi sembra quasi di poter svenire...

    -Devi dormire in modo adeguato; né tanto, né poco. Riposare è importante.-
    Saix mi critica pesantemente, e tutto perchè non riesco a scovare gli impostori dell'Organizzazione...
    -La Missione che ti è stata affidata deriva direttamente dal volere di Lord Xemnas. Se non troverai gli impostori, andrai contro i suoi ordini. Hai capito?-
    -Uh...- Non lo sapevo. Pensavo avesse deciso Saix di mandarmi in Missione...
    -Per dimostrarmi che hai davvero capito, datti una mossa e vedi di non fallire.- Saix voltò le spalle a Xion e lasciò l'atrio.

    xxx



    Roxas era giunto in un nuovo Mondo. Un Mondo oscuro, cupo, con una grande luna come unica fonte di luce: la Città di Halloween.
    -Che strano posto...- Non ci sono civili qui.

    Perlustrando la zona, si ritrovò in un grande spazio aperto, con uno strano marchingegno al centro.
    -E questo che cos'è?- Quando Roxas vi si avvicinò, qualcosa passò davanti ai suoi occhi alla velocità della luce. -Waah!-
    Si trattava di un'enorme lama affilata. -E' pericolosa... perchè qualcuno dovrebbe lasciarla qui?- Roxas inclinò la testa.
    Poco dopo, un pipistrello lo sorvolò.

    xxx



    Xion si era invece diretta al Castello della Bestia.
    Gli impostori stanno viaggiando di Mondo in Mondo. Non sono umani. Queste sono le uniche cose che sappiamo su di loro.

    Dal castello si poteva accedere a un enorme giardino.
    Guardandosi attorno, Xion abbassò la testa. -Non si trovano nemmeno qui...-

    Ma proprio in quel momento...

    Xion evocò il suo Keyblade. Avverto una presenza... Al centro del giardino, si trovava l'impostore. Eccolo. E' solo, ma è comunque troppo lontano, e non riesco a scorgere il suo viso. Che devo fare... ?
    Nella mano dell'uomo misterioso apparve un'arma, simile ad una spada. Quindi... dovrò combattere...

    Xion corse verso il suo avversario. Le due armi si scontrarono con un forte impatto. Era una strana sensazione. Una strana sensazione...
    Chi sei tu? Ti conosco?

    Xion cominciò ad esitare sempre più. Anche senza tutta questa esitazione so di non poterlo battere. Ogni volta che lui para un mio colpo, le mie mani tremano. E' troppo forte.

    Il Keyblade di Xion venne scagliato in aria, e lei cadde. Mi ha colpita al petto. Mi fa male... non respiro... La ragazza finì distesa al suolo.
    Il suo avversario si tolse il cappuccio.
    Era un ragazzo dai capelli argenti, con una benda nera sugli occhi.
    Indietreggia... come spaventato...
    -Chi... chi sei tu? Perchè brandisci un Keyblade?-
    Non so cosa significhi tutto ciò. -E tu? Perchè sei vestito come uno di noi?-
    Il ragazzo le voltò le spalle, allontanandosi. -Per assicurarsi che il mio migliore amico riposi in pace.-
    Il suo migliore amico... sta dormendo?...
    -Non so chi tu sia, ma un falso non può battermi. E anche questo Keyblade è falso.- L'impostore raccolse il Keyblade di Xion e lo gettò a terra, in sua direzione.
    -Il mio Keyblade... un falso?- La ragazza abbassò lo sguardo per un momento. -Non osare dire una cosa del genere!- Questo Keyblade... è importante. Io e Roxas abbiamo lavorato tanto per riportarlo nelle mie mani. Non può essere falso!
    Xion raccolse di nuovo il suo Keyblade, correndo verso l'impostore. Ma lui riuscì nuovamente a colpirla e a rispedirla a terra, senza nemmeno l'ausilio di un'arma.
    -Non credere che io sia una persona meschina. Tu, piuttosto. Lascia quanto prima l'Organizzazione.-
    -Sei tu il falso, non io!- Esclamò Xion, sedendosi. Un umano che pretendere di essere come noi. Il mio Keyblade non è un falso...
    -Già... forse sono io quello che non si merita di esistere.- Il ragazzo scomparve.
    Lasciata sola, Xion batté i pugni a terra.
    Poi urlò, con tutta la rabbia che aveva in corpo.

    xxx



    Roxas mangiava un gelato al sale marino, osservando l'orizzonte. Xion non è qui. Ora che ci penso, non l'ho vista nemmeno stamattina, nell'Area Grigia...
    -Ehi, Roxas!-
    Udendo quella voce, Roxas si voltò immediatamente.
    -Axel! Quando sei tornato?-
    -Proprio ora.- Disse lui, sedendosi.
    -Hai fatto presto!-
    -Beh, io sono qualcosa di eccellente nel seguire gli ordini, lo sai. Tu invece come stai? Tutto bene con Xion?-
    -Non è ancora arrivata...- Rispose Roxas, mordendo il suo gelato. -Di solito viene qui verso quest'ora.- Mi sento a disagio... mi domando perchè.
    -Mmmh... ora che ci penso, non avete combinato nulla mentre ero via, vero?-
    -Assolutamente no!- Sbottò Roxas, e Axel si mise a ridere.
    Forse... questa sensazione di disagio è solo la mia immaginazione. -Xion è davvero in ritardo...-
    La ragazza non si fece viva, quel giorno.

    xxx



    Non me la sento di andare a mangiare un gelato. Xion, seduta sul letto, mise le braccia attorno alle sue ginocchia. Avverto ancora il dolore provenire dalle mie ferite. Poco fa, mi sono accorta che si è formato anche un grosso livido dove sono stata colpita la seconda volta.
    In ogni caso, non farò rapporto su questo. Non dirò che sono ferita.

    Quel ragazzo... quel ragazzo dai capelli argentei. L'impostore. Deve avere qualche potere speciale.
    Quando ho combattuto contro di lui, ho avvertito una strana sensazione.
    Chi è lui in realtà? So che non riuscirei mai a batterlo...

    Ma, nonostante tutto, devo provarci. Devo combattere. Combattere. Combattere. Combattere...
    Xion continuò a ripeterselo. Devo batterlo a qualunque costo...

    xxx



    Alla fine, Xion non si è fatta viva ieri. E pensare che invece Axel si è sforzato di fare un salto, pur non vedendo l'ora di tornare qui per riposare...
    Roxas, impaziente di dire a Xion che Axel aveva fatto ritorno, si diresse verso l'atrio. Andrò in Missione solo dopo aver visto Xion.
    -Ancora una volta, ti prego!-
    Quella voce apparteneva a Xion. Bene. Oggi potrò finalmente incontrarla.
    Saix e Xion si trovavano l'uno davanti all'altro. Roxas corse verso di loro, ma la strana atmosfera di quel momento lo costrinse a fermarsi.
    -Non abbiamo tempo da perdere. Sei solo un fallimento.-
    Un fallimento... ? Perchè?
    Xion abbassò la testa e lasciò l'atrio.
    -Xion... ?-
    Udendo la voce di Roxas la ragazza si voltò, ma poi riprese a correre, come per fuggire.
    -Xion...- Mormorò lui, rimasto solo.

    xxx



    Roxas era in Missione al Castello della Bestia con Xaldin. A differenza dell'ultima volta, anziché perlustrare doveva sterminare Heartless.
    Nonostante i continui combattimenti, Roxas non poteva distogliere il suo pensiero da Xion.
    Che cosa sarà mai successo...
    -Humph... Roxas, la Missione è conclusa. Torniamo indietro.-
    -Sì...- Il loro obiettivo -un Heartless gigante- non era poi così forte. Sconfiggerlo era stato semplice.
    Non vedo l'ora di poter tornare indietro e andare a Crepuscopoli. Forse incontrerò anche Xion, lì...

    Proprio in quel momento, i due udirono un enorme ruggito.
    -Graaaaaaaaaaaah!-
    -Cos'è stato?!-
    -... la Bestia. Andiamo a dare un'occhiata.- Ordinò Xaldin, e Roxas annuì.

    La stanza della Bestia non era molto lontana dalla loro posizione.
    Sui muri dei corridoi c'erano ancora più graffi rispetto all'ultima volta in cui i due si erano recati nel castello.
    -Graaaaaaaaaaaaaah!-
    Il ruggito si poteva udire sempre di più.
    -Non voglio perderla!- Quel grido proveniva dalla Bestia. -La mia forma originale... la rosa... prima che quel petalo possa cadere...-
    Dalla porta, Roxas e Xaldin poterono notare la Bestia coprirsi il viso con le zampe.
    -Uh, allora è così. Tra la forma originaria della Bestia e la rosa c'è una qualche connessione.-
    -Ha qualcosa a che fare con la maledizione?-
    -Immagino di sì. Se lui non farà qualcosa prima della caduta dell'ultimo petalo, non spezzerà l'incantesimo.- Xaldin sorrise lievemente. -La maledizione... la forma originaria della Bestia... la rosa... eh eh eh... possono tornarci utili.-
    -In che senso?-
    -Non capiresti. Dai Roxas, torniamo a casa.- Xaldin iniziò a camminare.
    Lasciato indietro, Roxas voltò le spalle alla stanza della Bestia.
    Quella rosa... il suo tesoro... una debolezza. Non credo d'aver ben capito. Pensò. Forse Axel mi aiuterà a comprendere.

    xxx



    A Xion non interessava investigare.
    Per ogni Heartless che distruggeva, ne apparivano altri, e questo cominciava a darle seriamente sui nervi.

    Quel Mondo era cupo e pieno di lapidi: la Città di Halloween.
    Sopra la sua testa fluttuava un'enorme luna. Xion la guardò.
    Cosa dovrei fare... ?

    xxx



    Roxas era solo sulla Torre dell'Orologio. Sarebbe bello se Xion venisse...
    Poco dopo, fu Axel a farsi vivo per primo.
    -Dov'è Xion?-
    -Non c'è...-
    Axel si sedette vicino a lui. -Davvero...-
    Calò il silenzio.
    Ah giusto, volevo fargli alcune domande. -Axel?-
    -Mh?-
    -C'è qualcosa che non vuoi perdere?-
    Axel estrasse il ghiacciolo dalla sua bocca e poi si strinse nelle spalle. -Qualcosa che non voglio perdere? Perchè me lo chiedi?-
    -Oggi ho incontrato qualcuno che custodisce qualcosa. Qualcosa di molto importante. Xaldin ha detto che è solo una debolezza e io... ho pensato di non avere nulla del genere...-
    Axel si sorprese. -Per forza, non hai un cuore!-
    Roxas osservò i suoi stivali. -Forse...- Anche i Nessuno devono avere qualcosa che non vogliono perdere. Ma io no. Come posso spiegarlo ad Axel... ? -... ma, per esempio, se togliessimo a Demyx il suo Sitar lui si arrabbierebbe di sicuro, no?-
    -Beh, immagino di sì. Quindi, anche se non abbiamo un cuore, forse c'è qualcosa che effettivamente non vogliamo perdere... probabilmente i ricordi del nostro passato.-
    -Ricordi del nostro passato... io non ne ho.-
    -Anche senza di essi, devi per forza avere qualcosa a cui tieni.-
    Roxas si voltò verso Axel. -Tipo... ?-
    -... che ne dici dei ricordi che hai collezionato da quando sei entrato nell'Organizzazione?-
    -... non capisco.- Ricordi... forse non ne ho del mio passato, ma... rammento ancora il mio ingresso nell'Organizzazione. -... però, sì, hai ragione. Non voglio dimenticare te e Xion.-
    No, non voglio dimenticarli. Ma... se questi sono i miei ricordi da Nessuno... che fine hanno fatto quelli di quando ero umano?
    -Vedi? Hai qualcosa che non vuoi perdere. Tutti custodiscono qualcosa, anche i Nessuno.-
    Roxas abbassò nuovamente lo sguardo. Questo è veramente... -... spaventoso...- Borbottò.
    -Sei spaventato, anche se non hai un cuore?-
    -Se i miei amici... se tu e Xion spariste... se vi cancellassero dai miei ricordi... ne sarei terrorizzato...- Roxas tremò. Ho paura solamente a pensarci. Un momento... paura? Cos'è la paura... ?
    -Le emozioni non esistono per noi.- Disse Axel.
    -Ma... ho paura comunque.- Temo di più l'annientamento di Axel e Xion, che il mio. Non voglio nemmeno pensarci.
    -Se la vedi davvero così, forse significa che ti ricordi di qualcosa di cui avevi paura anche da umano.- Axel rivolse lo sguardo al tramonto.
    ... Xion non è venuta nemmeno oggi.

    Se... se i miei ricordi dovessero svanire, cosa farei... ?



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    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!
     
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    Finalmente mi sono letta anche tutto 358/2 (almeno fino a dove sei arrivata :x3: ) caspita adoro questa Novels! già adoravo di per se questo gioco rispetto a gli altri perchè parla solo dell'organizzazione (e si sono malata per l'organizzazione xD), però grazie a questo posso capire anche i loro sentimenti e i loro pensieri! *-* ed è fantastico!
    é davvero un peccato che queste cosa non verranno mai divulgate in italia! D:
    grazie comunque per il bel lavoro di traduzione! aspetto il seguito :ooh:
     
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    Mi rimetto subito al lavoro! Sono felice di sapere che qualcuno legge le Novels e apprezza le mie traduzioni ^^
     
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    ovvio! io e Ele le Seguiremo sempre le tue Novels! ** siamo le tue fans numero uno su questo u.u xD
     
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    Eccomi qui! :D

    Capitolo 4: Tasti sbagliati



    -Fwaaah...- Axel sbadigliò, stiracchiandosi sul sofà freddo e poco confortevole.
    Non c'era ancora nessuno nell'atrio.
    Forse sono un po' in anticipo... beh, c'era da aspettarselo, dato che ho passato tutta la notte a scrivere il mio rapporto.
    Axel rivolse lo sguardo verso Kingdom Hearts.
    -Ti sei svegliato presto.-
    Saix si trovava dietro di lui.
    -Beh, anche tu.-
    -E' solo che di solito sei sempre in ritardo...- Il numero VII si diresse verso la sua solita postazione.
    Axel ne approfittò per sbadigliare e stiracchiarsi nuovamente.
    Poco dopo, comparve un'altra persona nell'Area Grigia: Xion.
    -Ehi, Xion.-
    -... 'giorno.- La ragazza sembrò non voler rivolgere la parola ad Axel. -Saix. Quali sono le direttive odierne?-
    -Andrai a sterminare Heartless a Crepuscopoli.-
    -Capito.-
    Xion scomparve in un Corridoio Oscuro.
    Ora che ci penso, è da un po' che io e Xion non ci incontriamo alla Torre dell'Orologio...
    -....- Axel continuò ad osservare il punto dove la ragazza era scomparsa poco prima.
    Come se ne fosse reso conto, Saix parlò. -... hai già sentito la storia, vero?-
    -Storia? No, non le parlo da un bel po'.-
    -Mmmh...-
    Forse Saix si sta convincendo d'aver parlato troppo.
    -Quella cosa è un fallimento totale.-
    -Cosa intendi?-
    Proprio in quel momento, Roxas entrò nell'Area Grigia. Axel si trattenne dal rivolgere nuovamente la parola a Saix.
    -Sei in anticipo, Axel.-
    -Già...-
    -Roxas, oggi collezionerai cuori a Crepuscopoli.-
    -Capito.-
    -Muoviti e parti.-
    Roxas annuì e si voltò verso Axel. -Ok. Ci vediamo dopo, Axel.-
    -S... sì...-
    Il ragazzo scomparve in un Corridoio Oscuro.
    Xion e Roxas sono state inviati nello stesso Mondo a svolgere le loro Missioni... e il fatto che si tratti proprio di Crepuscopoli è altrettanto degno di nota, ma credo sia meglio evitare di fare domande.
    Ma in quel momento, Saix prese la parola. -... hai delle domande, non è vero?-
    Axel lo guardò perplesso. -... Xion e Roxas si devono occupare della stessa Missione?-
    -No, entrambi hanno Missioni differenti: quella di sconfiggere Heartless, e quella di collezionare cuori. Ho solamente dato loro l'opportunità di incontrarsi nello stesso Mondo.-
    -L'hai fatto di tua spontanea volontà? Per quale ragione?-
    -E' necessario mantenere il loro rapporto di reciproca fiducia sotto controllo.-
    -Cosa intendi dire?-
    -... non avvicinarti troppo a quei due.-
    -Non capisco.-
    -Ben presto sarai in grado di comprendere le mie parole, te lo assicuro. Ma ora, concentriamoci sulla tua Missione e sull'uomo che veste come noi... o forse, per te sarebbe più comodo se lo chiamassi... Riku?-
    -... hai già letto il mio rapporto?-
    -Non ancora, ma l'ho capito comunque.-

    Una delle cose sulle quali dovevo investigare al Castello dell'Oblio erano i soprabiti come i nostri. Ne erano rimasti ancora alcuni appartenenti ai membri eliminati, e qualcuno deve avervi messo le mani sopra. Ci sono poche persone in grado di fare una cosa simile...
    Istintivamente, Axel aveva scritto nel suo rapporto il nome di Riku.
    Ciò non significa che sia certo di ciò che ho riportato, ma Saix sembra pensarla come me...
    -Scopri dove si trova, ma non affrontarlo. Xion ha perso, contro di lui.-
    -Xion... ha perso?- E' per questo che è così depressa...
    -Il che mi fa pensare che quella cosa non sia altro se non un misero fallimento.-
    -Chiamarla fallimento è un tantino azzardato. In fondo, il suo avversario era Riku...-
    Il Riku che ho incontrato tempo fa non mi è parso poi così tanto forte. Ma ora, so che è in possesso di qualcosa che lo rende praticamente invincibile. Il potere dell'Oscurità... no, il potere di Xehanort. Un potere che non era in grado di controllare nel Castello dell'Oblio. Ma ora che le cose sono cambiate...
    -... ci rifletterò su.-
    -Ehi, ma perchè...-
    -Non mi interessa in quale Mondo andrai.- Disse Saix, tagliando corto. -Scopri dove si trova. Forse, questo ci darà degli indizi relativi anche alla posizione dell'Eroe.-
    Ora non risponderà più alle mie domande... ma... vorrei ugualmente sapere perchè disprezza Xion così tanto...
    -Ricevuto.- Annuì Axel.
    -Non avvicinarti troppo a Xion.- Ripeté Saix, ma il rosso gli voltò le spalle.
    -E' un ordine... o un avvertimento?-
    Saix non rispose.

    xxx



    La Missione odierna sembra davvero una passeggiata. Xion si diresse verso il suo obiettivo, a Crepuscopoli.
    Sia ieri che l'altroieri non sono andata alla Torre dell'Orologio. Non ho parlato con Roxas e Axel. Non voglio parlare con nessuno. Non so cosa mi converrebbe dire... e, ovviamente, non so nemmeno che fare...
    In più, non riesco a dormire. Sogno in continuazione... e questo mi terrorizza...
    Non ricordo i miei sogni, ma so che mi spaventano a morte.

    Xion smise di camminare. Poteva udire il suono della campana.
    Cosa dovrei fare...?
    -Xion!-
    Roxas stava correndo verso di lei, sorridendo allegramente.
    -Roxas...-
    E' quasi senza fiato... questa non può essere una coincidenza... mi ha forse seguita?
    -E la tua Missione?-
    -Sono stato mandato qui, oggi. E tu?-
    -In realtà... sono io che ho la mia Missione qui, oggi.-
    In generale non ci affidano mai Missioni differenti in uno stesso Mondo, quindi questa situazione è piuttosto strana... o forse si tratta solo una coincidenza. Ma perchè Saix si è preso il disturbo di farci incontrare qui?
    Non so che dire a Roxas.
    Xion alzò lo sguardo verso il tramonto. Ma... devo pur parlare.
    -Ehi, Roxas...- Disse, inspirando profondamente. -Mi spiace per esser corsa via, ieri...-
    Mi chiedo perchè l'avessi fatto... forse ero spaventata da qualcosa.
    Xion osservò le sue dita, e poi riprese a parlare. -Vedi, io... ho fallito la mia Missione.- Le mie dita sono... fredde... -Roxas, sei a conoscenza dell'impostore dell'Organizzazione, no? Io... ho perso contro di lui. E Saix mi ha detto che sono solo un misero fallimento.-
    Roxas divenne d'un tratto cupo.
    Ehi, Roxas. Io e te non abbiamo un cuore. Quindi... perchè fatto questo ci ferisce... ?
    -Uhm...-
    -Va tutto bene, non mi interessa cosa mi dice quel tizio.- Disse Xion, prima che Roxas potesse parlare.
    Già, non mi importa. Va tutto bene, anche se... il mio petto... mi fa male...
    Xion osservò di nuovo il tramonto, e Roxas prese finalmente la parola.
    -Xion... che ne dici di unire le forze, oggi?-
    -Uh?-
    -Possiamo lavorare in coppia per completare prima le nostre Missioni!-
    Forse... forse hai ragione.
    -... già. E poi andremo a prenderci un gelato.- Rispose Xion. Proprio come quando non ero in grado di brandire il mio Keyblade. Roxas mi aiuta sempre...
    -Andiamo, Xion.-
    Xion annuì.

    xxx



    Dopo aver sconfitto due Heartless giganti e aver comprato dei ghiaccioli, i due si diressero alla Torre dell'Orologio.
    -Axel è in ritardo.- Disse Roxas, mordendo il suo gelato. -O forse abbiamo finito troppo presto!-
    Roxas sorride lievemente... al contrario di me. Xion continuò ad osservare il suo ghiacciolo. Ehi, scommetto che Roxas sarebbe stato in grado di battere quel tizio. Oggi sembrava molto più in forma di me...
    L'impostore dell'Organizzazione... non conosco il suo nome, ma... ho come la sensazione d'averlo già incontrato...
    Mi domando se il mio Keyblade... sia effettivamente un falso. Falso, vergogna, bugia, fallimento... misero fallimento...

    -Xion... Xion!- Xion sollevò immediatamente la testa. -Qualcosa non va?-
    -Scusa... stavo pensando...-
    Ci sono molte cose sulle quali devo riflettere. Tante, tantissime cose. Roxas... lui non pensa mai? Riguardo noi, riguardo i Nessuno, riguardo... Kingdom Hearts. Riguardo il cuore...
    ... perchè tutto questo è così doloroso... ?

    -Ehi, Roxas.-
    -Mh?-
    -Perchè agiamo così?-
    -Uh?- Il sorriso scomparve dal volto di Roxas. -Perchè... ? Perchè dobbiamo riottenere un cuore!-
    Più che una risposta sembrava una specie di frase fatta.
    -E' davvero così importante?-
    -Non saprei.- Roxas inclinò la testa. -Ma... quando ne riotterremo uno, non ci porremmo più certe domande.-
    Le risposte di Roxas non sono mai esaurienti. Le ho già sentite troppe volte. Lui non riflette, ecco tutto. Non si pone problemi.
    Quando avremo un cuore, tutto si risolverà... per davvero?

    -... non capisco.- Mormorò Xion. Roxas la guardò con occhi ansiosi. -Come mai sono nell'Organizzazione... ?-
    Perchè mi trovo qui? Perchè colleziono cuori? ... un falso... perchè mi importa tanto delle parole di quel tizio?
    -Continuo a fare strani sogni, ultimamente.-
    -Strani sogni?-
    -Non ricordo quali. Ma so che... sono inquietanti.-
    Ho sognato anche lui, quel ragazzo... chi è? Non ricordo nulla... e questo... mi addolora. Tutti questi pensieri cupi mi feriscono il petto... il cuore...
    -Xigbar ha detto che tu ed io siamo speciali.- Sopraggiunse Roxas, cercando di rallegrare l'amica.
    -Speciali... ? Ha qualcosa ha che fare col fatto che sono un fallimento, non è così?-
    -Non ho detto questo!-
    Ehi, anche Roxas pensa che io sia un fallimento? Che diavolo significa che sono speciale? Che posso usare il Keyblade?! Ne dubito...
    -Anche se io e te siamo "speciali", Roxas, siamo di certo diversi.- Xion si alzò in piedi e cominciò a fissare il cielo.
    -Xion...- Roxas le afferrò una mano. E per un istante... lei vide qualcosa.
    Rosso... il tramonto... il cielo...
    Ricordo. La strada senza fine, gli incroci... e la luna, nel cielo...

    -Lasciami stare.- Disse Xion, liberandosi dalla stretta.
    -Xion!-
    La ragazza lasciò la Torre dell'Orologio.

    xxx



    In conclusione, Axel non era riuscito a reperire altre informazioni riguardo Riku.
    -Un gelato, signora.-
    -Arriva subito!-
    Lasciandosi alle spalle la gelateria, Axel si diresse verso la Torre dell'Orologio.
    Non mi aspettavo di scovare Riku al primo tentativo. E immagino che Saix pensasse la stessa cosa. Ma suppongo si limiterà a squadrarmi con quel suo broncio malefico, senza dire nulla. E' la sua personalità.
    Ma d'altronde, Saix non è altro che un Nessuno che pretende di essere umano. Non significa che si senta veramente deluso da qualcosa. Ed è giusto, visto che non ha un cuore.

    -E' così salato...- Mormorò Axel, mordendo il suo ghiacciolo.
    Ad ogni modo... se Xion ha perso contro Riku, significa che i due hanno stabilito un contatto.
    Mi domando se Riku abbia visto il volto di Xion... chissà cosa avrà pensato, notando che assomiglia così tanto a Naminé...


    Sulla Torre dell'Orologio, Axel poté notare solamente una persona che gli voltava le spalle: Roxas.
    Ma... non stava lavorando con Xion?
    -Ehi, Roxas.-
    Il ragazzo si voltò, mostrando un'espressione cupa. -... Axel...-
    -Xion non è venuta nemmeno oggi?-
    -Era qui fino a poco prima, ma...-
    Dev'essere accaduto qualcosa.
    Axel non sapeva se parlare o meno. Doveva rispettare gli ordini di Saix, o fare di testa sua? ... sarà meglio che provi a dire qualcosa.
    Morse il suo gelato.
    -Me ne andrò anch'io, ora.- Roxas si alzò in piedi.
    -Che?! Dopo tutto il disturbo che mi sono preso per venire fin qui?-
    -Ah ah ah... hai ragione, scusa.- Il ragazzo si sedette nuovamente.
    Quando vedo quell'espressione sul suo viso... non posso starmene zitto, non ci riesco.
    -E' successo qualcosa?-
    -Non proprio...-
    Non è bravo a mentire. Dev'essere accaduto qualcosa, qualcosa di cui Roxas non comprende il motivo. Pensò Axel. ... avverto un'emozione, da qualche parte sepolta nei miei ricordi.
    -Le ragazze sono complicate, vero?-
    -Come facevi a sapere che stavo pensando a Xion?-
    C'è qualcosa di divertente nel guardarlo mentre mi pone certe domande con quell'espressione seria.
    Era impossibile che stesse pensando a qualcuno al di fuori di Xion...

    -Perchè sei semplice, Roxas. Tutti noi Nessuno lo siamo.-
    -E gli umani? Sono complicati?-
    Axel inspirò pesantemente. -Di certo più di noi Nessuno. Per non parlare delle ragazze...-
    -E una ragazza Nessuno come Xion?-
    -Possiamo definirla più semplice di un umano ma più complicata di un Nessuno.-
    -Non capisco.-
    Beh, c'era da aspettarselo. -Innanzitutto, quando si tratta di ragazze, se premi il bottone sbagliato, per te è la fine. L'hai memorizzato?- Disse Axel, sorridendo, tentando di far comprendere a Roxas che stava solo scherzando.
    -Forse... è quello che ho fatto io.- Il ragazzo sospirò.
    -... in tal caso, devi solo darle tempo.-
    -Perchè?-
    -Se sei impulsivo rischi solo di peggiorare la situazione. Lasciala stare, è meglio.-
    -... ok, lo farò.- Roxas abbassò la testa.
    E' proprio come un umano... Trovando il suo comportamento divertente, Axel cominciò a ridere di gusto. -Sei proprio un bravo ragazzo, Roxas.-
    Roxas sollevò lo sguardo verso il rosso, mordendosi le labbra. -Non trattarmi come un bambino!-
    Axel non riusciva a smettere di ridere.
    -Non ridere!-
    -Stai tranquillo, Xion sa badare a sé stessa!- Concluse, sorridendo.
    -Lo spero proprio.- Roxas si mise a fissare il tramonto.
    Lo spero anch'io.
    Xion... sa badare a sé stessa.


    xxx



    Chi sei?
    Come fai a conoscermi?

    Xion si dimenò nel letto.
    Mi sono già svegliata? Oppure sto ancora sognando?
    Devo alzarmi, ma il mio corpo... è pesante.
    Però so che tra poco sarà nuovamente in forma.
    Questo mi fa tornare alla mente ciò che ho visto ieri, poco prima di lasciare Roxas: un cielo nero come la pece. Una scena dai miei ricordi...

    Ok, ora devo sul serio alzarmi. Devo farlo.

    Oggi... non posso perdere.


    xxx



    Oggi investigherò in questo Mondo chiamato la Città di Halloween. Roxas dev'esserci venuto poco tempo prima.
    Era la prima volta che Axel visitava quello strano Mondo. A un primo sguardo, sembrava adatto ai membri dell'Organizzazione.

    Ispezionando una bara, riuscì a trovare anche una specie di passaggio segreto. Ma poco prima di entrarvi, venne scagliato al suolo da un Heartless simile a un fantasma.
    -Ehi!-
    Axel gli scagliò contro uno dei suoi Chakrams.
    Che rottura di scatole. Riku non sembra trovarsi nemmeno qui. Dove diavolo può essersi cacciato... ?

    xxx



    Roxas si sedette sulla Torre dell'Orologio, ad osservare il tramonto.
    Axel non è ancora arrivato. E non posso nemmeno incontrare Xion.
    -I tasti sbagliati, mh...- Mormorò, mordendo il suo ghiacciolo.
    -Sei da solo?-
    -Già...- Non ho bisogno di voltarmi per sapere a chi appartiene questa voce.
    Axel si sedette accanto a lui.
    Tutto sta cominciando a farsi noioso. Forse solamente perchè Xion non è qui... ?
    Roxas sospirò. Notandolo, Axel sorrise. -Sono piuttosto impegnato, e pare che anche Xion lo sia.-
    -... eddai, lo so.-
    Perchè Axel ha detto una cosa così scontata?
    -... va beh, lasciamo perdere...-
    Roxas abbassò lo sguardo.
    Il tramonto a Crepuscopoli non cambia mai. Ma Xion... non è qui...

    xxx



    Notando una figura aggirarsi per l'atrio, Axel si fermò per un secondo, e poi esclamò:-Xion!-
    La ragazza non si voltò nemmeno.
    -Ehi, è da tanto che non ci vediamo...-
    -Già...- I loro sguardi non si incontrarono.
    -E non abbiamo nemmeno mangiato un gelato insieme, da quando sono tornato.-
    -... oh, è vero... hai ragione...-
    -Ti ho vista di tanto in tanto nell'atrio, comunque.-
    -Scusami, ma sono in ritardo...-
    Axel le afferrò un braccio. -Aspetta!-
    -Lasciami andare...-
    Il corpo di Xion tremava. La ragazza si reggeva a malapena in piedi grazie al sostegno della presa di Axel.
    -Ehi...-
    Era pallida.
    -Non ti senti bene?-
    Xion scosse la testa. -Non è niente... perdonami...-
    E se ne andò.

    Xion sa badare a sé stessa.


    Dimenticandosi delle raccomandazioni che lui stesso aveva fatto a Roxas, Axel seguì Xion.
    -Ti ho detto di aspettare.-
    Le afferrò nuovamente un braccio.
    -Mi dispiace molto, ma ora lasciami andare.-
    -L'impostore dell'Organizzazione...-
    Xion strabuzzò gli occhi. -Sai di lui?-
    -Tutti sanno di lui, se è questo che intendi.-
    -... immagino che tu abbia ragione...- La ragazza abbassò la testa.
    Forse è triste perchè tutti quanti sanno che ha fallito la sua Missione. Axel mollò la presa, e fissò Xion.
    -Ho investigato su dove possa trovarsi ora.-
    -Davvero?-
    -Già.- Passò un momento di totale silenzio. -E so che il suo nome è Riku.-
    -Riku...- Mormorò Xion.
    Non lo sapeva...
    -Sai chi è?-
    Axel annuì. -Sì.-
    -Sai dove si trova?-
    -No... non ancora.-
    -... capisco.-
    -Xion, sii sincera. E' accaduto qualcosa?-
    -No! Ho solamente perso contro di lui...-
    -Davvero? E' tutto qui?-
    -Sì!-
    Sta mentendo, ma in modo diverso da Roxas. E' più seria.
    -Comunque, sappi che lui è speciale. E' normale che tu abbia perso.-
    -Quel ragazzo...-
    -Muovetevi e partite, voi due.-
    Saix... mi interrompe sempre nei momenti meno opportuni.
    -Saix...-
    -Ho detto di partire.-
    Xion si mise a correre, come per fuggire. Axel tese il suo braccio verso di lei, poco prima che Saix prendesse la parola.
    -Ti ho già ripetuto due volte di non avvicinarti troppo a lei.-
    -... non mi stavo avvicinando poi così tanto.-
    -Che diavolo stavi facendo? Volevi rivelare tutte le tue informazioni a quell'affare? Non avrebbe senso.-
    -Non avrebbe senso, dici... allora perchè hai permesso a Roxas e Xion di lavorare insieme, dopo che lei ha perso contro Riku?-
    Xion si comporta in modo strano proprio a causa di quella battaglia. Ma dopo di essa, Saix ha cominciato a voler far interagire lei e Roxas di proposito. Però, ora, entrambi stanno avendo dei problemi... qual è il vero piano di Saix?
    Saix scosse lentamente la testa. -Ora non posso risponderti.-
    -Sai, sei davvero cambiato.-
    -No, non è vero. E comunque, ti basti sapere che ho bisogno che quei due abbiano dei contatti. Ma non voglio che Xion sappia di Riku.-
    -... non capisco che intendi dire.-
    -Lo immagino. In ogni caso, vedi di non avvicinarti troppo a loro. Lo sai questo, vero?-
    Saix se ne andò.
    Axel lo osservò allontanarsi, inspirando pesantemente.

    xxx



    Il suo nome è Riku. Riku... devo sconfiggerlo.
    Xion eliminò un Heartless col suo Keyblade.
    Non voglio limitarmi a questi Heartless così deboli. Voglio arrivare a lui, che è potente.
    Riku... non posso perdere contro di lui.
    Devo diventare più forte di lui, e poi... e poi...
    ... io... ?


    xxx



    E anche oggi non ho trovato Riku.
    Avvertendo una presenza alle sue spalle, Axel esultò più che poté. -Ehi, bel lavoro! Devi essere stanco!-
    Ma Roxas si limitò a sedersi accanto a lui.
    -E Xion... ?-
    -Non è ancora arrivata.-
    -Capisco...- Roxas abbassò lo sguardo.
    -Hai qualche problema, non è vero?-
    Il ragazzo scosse la testa.
    -E' una sua scelta quella di venire qui o meno.-
    -Sì, ok, ma...- Non mi aspettavo potesse rispondermi così.
    I due cominciarono a mangiare, fianco a fianco.
    -C'è qualcosa che voglio chiederti.-
    -Che succede? Qualcosa non va?-
    -Vorrei parlarti del Mondo che ho visitato oggi. E... di qualcosa che ho scoperto lì.-
    Roxas inclinò la testa.
    -Cos'è l'amore?-
    -Hah?-
    -Come nasce il suo potere?-
    Amore...
    -L'amore è qualcosa di speciale che solo gli umani possiedono.-
    Non so se riuscirò mai a spiegare una cosa del genere in modo corretto. Ma faccio del mio meglio per rispondere alle domande di Roxas e Xion, d'altronde.
    -Quindi i Nessuno non lo hanno?-
    -Ti servirebbe un cuore per possederlo.-
    -Un cuore...-
    -E' un qualcosa che nasce tra due persone che sono più che amiche, comunque.-
    -Più che amiche... migliori amiche, dunque?-
    -E' un po' diverso.- Axel cercò di spiegare il tutto con parole semplici, in modo che Roxas potesse comprendere.
    -Quindi... c'è un legame ancora maggiore?-
    -Non dipende dal legame maggiore o minore...- Pare proprio che non ci sia una maniera per spiegare bene questo concetto. -Beh, noi non abbiamo un cuore. Non sono cose che ci riguardano.-
    -E se avessimo un cuore, saremmo in grado di comprendere?-
    -Lo scopriremo solo completando Kingdom Hearts.-
    Lo scopriremo solo completando Kingdom Hearts... davvero? Pare che nessuno abbia mai visto il "vero" Kingdom Hearts. Noi non possiamo fare altro che credere.
    Anche quei poveri Heartless collezionano cuori...

    -Kingdom Hearts...- Mormorò Roxas, voltandosi a fissare il tramonto.
    Axel osservò per un po' il profilo dell'amico, sospirando.

    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!
     
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  8. Xigbar~
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    Che bello, ci metterò eoni a leggere tutto, ma fin dove sono arrivata mi è piaciuto molto *__* Permette di conoscere un po' meglio le personalità dei membri dell'Organizzazione, il che mi sembra molto carino C: C:
    E Larxy, lasciati fare i complimenti per le traduzioni ^^ Davvero ben fatte!! :3 :3
     
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  9. 4° Hokage
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    Larxy te lo meriti: :applauso:
     
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  10. OoKiraoO
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    Oddio maquanto è dolce Axel!!!! *-* lo amo sempre di più :wub:
    Grazie, grazie, grazie!!! per la traduzione ^_^ ^_^
     
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  11. DR@G0``
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    Grande Larxy! è stupendo *-*
     
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    Grazie a tutti per il vostro sostegno! Vi faccio una sorpresa e posto anche questo capitolo che ho tradotto stasera in poco più di un'oretta :D Buona lettura!

    Capitolo 5: Il sonno di Xion (parte 1)



    Chi va là?

    ... io ti conosco. Ci incontriamo tutte le notti nei miei sogni, vero?

    Tu sei... me? Quando ero umana?

    Me? O Roxas?... mmmh... no...

    ... chi sei tu, veramente?


    xxx



    Mi sento confuso.
    Roxas scosse la testa lentamente e si sedette sul suo letto.
    Stavo sognando, ma come sempre non ricordo cosa. Così, non ho dormito bene.
    Mi chiedo se questo fatto sia normale.

    Roxas si alzò, si vestì e poi lasciò la sua stanza.
    Raggiunse l'atrio e lì, con sua grande sorpresa, incontrò Luxord.
    -Come ti senti oggi, Roxas?-
    -Come sempre...- Di solito io e lui non parliamo molto, quindi non so che dire.
    -Io e te lavoreremo in coppia oggi. Confido che farai del tuo meglio.-
    -Sì.- E' la prima volta che andiamo in Missione assieme...
    -Ah già, hai sentito di Xion?-
    Roxas sollevò immediatamente lo sguardo. ... di Xion?
    -Ha fallito la sua Missione e ora sta dormendo... a volte, nel gioco, arriva anche il momento della sconfitta...-
    -Xion... !-
    Luxord sembrava in procinto di continuare, ma Roxas gli voltò le spalle e corse via.
    E' la seconda volta che collassa. Non si sente bene?
    Sono preoccupato. Mi fa male il petto...

    In quel momento, qualcuno lo bloccò. -Dove credi di andare, Roxas?- Era Saix.
    -Da Xion.-
    -E per quanto riguarda la tua Missione?-
    -Quella viene dopo!- E' ovvio che andrò in Missione, ma ora...
    -Xion sta dormendo, ora. Anche se andrai da lei, non potrai fare nulla.-
    Roxas non capiva. -Anche se non posso fare nulla, devo vederla!-
    Perchè Saix ci trova gusto a dire cose del genere?
    A me basta sapere come sta e poter vegliare su di lei... perchè non lo vuole capire? Ci sono molte cose che vorrei dirgli, ma non trovo le parole adatte per farlo...

    -Perchè ti preoccupi tanto per quel fallimento?-
    -Fallimento? Stai parlando di Xion!-
    -Ciò che accade a quella cosa non ti deve interessare.-
    -Non mi importa!-
    -Perchè preoccuparsi di qualcosa che non esiste?-
    -Che non esiste... ? Beh, lo stesso vale per noi!- Perchè... non capisce?!
    -Il fatto che Xion collassi non ha niente a che fare con te. E non ti riguarda.-
    -Ne ho abbastanza! Non mi importa di quello che dici, svolgerò dopo la mia Missione!- Roxas voltò le spalle a Saix e corse via.

    xxx



    Respirando affannosamente, Roxas raggiunse la camera di Xion e aprì la porta.
    Lì non vi era nient'altro che un letto e un armadio, proprio come nella sua. Ma per qualche strana ragione, quella stanza sembrava più fredda.
    Roxas tremò e poi si avvicinò al letto.
    -Xion...-
    Non ottenne risposta. Xion dormiva in modo così profondo da dar l'idea di non respirare neppure.
    Roxas le appoggiò una mano davanti alla bocca.
    Bene, respira.
    Disse, ritraendola.
    Perchè Saix la tratta così? Fallimento... misero fallimento. Non capisco le sue intenzioni, e di certo sono diverse dalle mie.
    Roxas infilò la mano in una delle sue tasche, e ne estrasse una conchiglia che aveva ricevuto da Xion.
    Questa conchiglia... è una promessa. Ma... quand'è che ho promesso qualcosa a Xion?...
    Ero certo che anche a distanza di giorni sarei riuscito a ricordarmi tutto alla perfezione, ma non è così...

    Il ragazzo appoggiò la conchiglia sul cuscino di Xion e poi si diresse nuovamente verso l'Area Grigia.

    xxx



    Axel raggiunse l'atrio poco prima che Roxas entrasse in un Corridoio Oscuro. Va in Missione con Luxord. Che rara coppia...
    Saix stava osservando i due andarsene.
    -Ehi, Saix. Per quanto riguarda la mia Missione... ehi, sei arrabbiato, per caso?-
    L'espressione del numero VII era più tetra del solito. -La rabbia non esiste per noi.-
    -Beh, già... hai ragione.- Ovvio che non esiste, visto che noi non abbiamo un cuore eccetera, ma quando ci ritroviamo coinvolti in situazioni spiacevoli, reagiamo attraverso i nostri ricordi. Ad ogni modo, quel suo broncio non passa inosservato.
    -Xion è nuovamente svenuta.-
    Axel aggrottò le sopracciglia. Ecco quella che definisco una "situazione spiacevole". -Non si sente bene?-
    -No, è solo che forse stava lavorando fin troppo bene, per essere un misero fallimento.- Il viso di Saix ritornò ad essere impassibile, quasi senza espressione.
    -Misero fallimento, uh...- Non capisco come mai Saix abbia un'opinione così bassa di Xion. E' vero che è stata sconfitta dall'impostore dell'Organizzazione, ma... insomma, si tratta di Riku!
    Fallire le Missioni è inaccettabile, ma lei non l'ha fatto di proposito. Ha la possibilità di fronteggiarlo nuovamente, e, forse, anche di vincere.
    Credo che Saix abbia qualcosa di speciale in serbo per Xion...

    -Comunque, non ha importanza. Oggi andrai ancora in cerca di Riku.-
    -Yep yep.-
    -Saranno tempi duri per te se non ti darai una mossa e lo scoverai.-
    -Non è una Missione così facile, sai?-
    -Muoviti.-
    -'Kaaaay.- Ma prima di partire, Axel si volse nuovamente verso Saix. -Ehi, il nostro piano procede a gonfie vele, vero?-
    -Finché non farai nulla di stupido, sì.-
    Il rosso si strinse nelle spalle e poi lasciò l'Area Grigia.

    xxx



    Dopo aver setacciato un altro Mondo in cerca di Riku, Axel trovò Roxas nel solito posto, sulla Torre dell'Orologio, a mangiare un gelato.
    Volgendo per un momento lo sguardo verso il tramonto, si sedette accanto a lui.
    Senza incrociare lo sguardo di Axel, Roxas prese la parola. -Per quanto riguarda Xion...-
    Axel appoggiò il suo braccio destro su un ginocchio. -Saix mi ha detto tutto.-
    Roxas abbassò lo sguardo. -Mi domando perchè la odia così tanto...-
    Per comodità, spesso utilizziamo i verbi "piacere" e "odiare" per indicare cose che ci vanno o non a genio. Ma ciò di cui parla Roxas non esiste per dei Nessuno.
    -Ti domandi perchè...- Axel sorrise. -Ti comporti proprio come un umano, Roxas.-
    -Come un umano?- Ribadì il ragazzo, quasi insicuro, per poi abbassare nuovamente lo sguardo. -Non capisco...-
    Ci sono una marea di cose che Roxas non comprende. Questo vale anche per me, ma mi sembra di saperne di più di lui, comunque.
    Axel abbassò la gamba che stava stringendo con il braccio. -Sei davvero molto preoccupato per Xion?-
    -Dormiva così profondamente che ho come la sensazione che... non aprirà mai più gli occhi...-
    -Nah, starà bene, vedrai.- E' l'unico modo in cui posso rassicurarlo, ora.
    Roxas chiuse gli occhi per un momento e poi inspirò, come se fosse pronto a dire qualcosa di davvero importante. -Saix ha detto che Xion è un fallimento...-
    Udendo quelle parole, anche Axel fece un profondo respiro. Penso che Saix non si interessi del fatto che loro sono "speciali". Dei Nessuno che mostrano le loro emozioni... come se avessero un cuore.
    Ma non so se ciò accade solamente perchè ricordano, senza saperlo, qualcosa della loro vita umana... oppure ha qualcosa a che fare col fatto che Roxas è il Nessuno dell'Eroe?... immagino che anche Xion sia in un qualche modo collegata a lui.
    Ma Saix non lo capisce. E' davvero una rottura dover pensare ogni volta a come reagire in base ai nostri ricordi.
    In più, mi domando se mi sto affezionando troppo a questi due...
    Amici... promessa... sono parole che hanno una grande influenza su di me.
    E' come se avessi in un qualche modo gettato via il mio ego da Nessuno.
    Come membro dell'Organizzazione, mi accorgo di una natura differente, quando c'è.

    -Io sono un fallimento ben peggiore di lei.- Confessò Axel. Roxas continuò a mantenere lo sguardo basso, come se fosse perso nei suoi pensieri.
    Io... sono un fallimento peggiore di entrambi loro, che sono invece fedeli alle loro Missioni. E ciò non riguarda solo le Missioni, perchè io e Saix... tradiamo l'Organizzazione di continuo...
    Mentre la campana della Torre cominciava a suonare, un treno attraversò la città in lontananza.
    -... forse Saix sa qualcosa riguardo a Xion. Perchè noi siamo speciali...-
    Sì, Saix lo sa. -Se ti interessa davvero così tanto, chiederò qualcosa a Saix per te.-
    Sul viso di Roxas comparve un grande sorriso. -Davvero?!-
    La sua reazione non assomiglia per niente a quella di un Nessuno, è definitivo. Axel sorrise debolmente. -Non essere così felice, e non cantar vittoria così presto. Non so se quel tizio avrà voglia di rispondermi chiaramente.-
    -Ma di certo ci sono più possibilità che dica qualcosa a te, piuttosto che a me.-
    Già, Roxas è proprio un Nessuno speciale, come Xion... -Beh, questo è vero.- Axel osservò il tramonto. Quel tramonto, rosso come sempre...
    -Non credo che Xion si sveglierà presto...- Mormorò Roxas.
    Sì, sarebbe bello se si svegliasse presto. Noi tre potremmo allora parlare come una volta, ridere insieme... sarebbe bello...

    xxx



    Di ritorno al castello, Axel decise di andare a trovare Saix.
    Voglio fare un sacco di domande a Saix, e non solo riguardanti Xion. Mi chiedo anche perchè lo sto aiutando a prendere il controllo dell'Organizzazione...
    -E' raro, vero?-
    -Cosa intendi?-
    Saix si rigirò sulla sua sedia.
    La sua camera, nel profondo del castello, assomigliava di più ad un ufficio. Era ricca di dati di ogni genere.
    -E' raro che tu venga qui di tua spontanea volontà, a trovarmi.-
    -Ho qualche domanda da porti.-
    -Divertente...- Disse Saix.
    E' sarcastico... quasi in vena di scherzi, direi.
    Da tempo, Saix aveva deciso di non rivelare nulla agli altri membri dell'Organizzazione al di fuori di Axel. Tutto ciò era probabilmente scaturito grazie al loro rapporto da umani.
    -E' a proposito del fallimento?-
    Axel si strinse nelle spalle. -Che fai, leggi nel pensiero?-
    -E' perchè sei semplice... in questo non sei cambiato.-
    -Semplice... brutto mascalzone, ma guarda te come mi reputi.- Disse Axel, sedendosi su uno scaffale di fronte a Saix.
    -Ehi, non sederti su quello!-
    -Mi spiace, ma non vedo altre sedie, qui.-
    -Va beh. Ad ogni modo, non mi va di parlare di quel fallimento.-
    -Fallimento, fallimento... perchè la tratti così?-
    -Quante volte devo ripeterti di non avere nulla a che fare con lei?- Saix volse le spalle ad Axel, che intese quel gesto come una specie di invito ad andarsene.
    -Se c'è qualcosa, ti prego di non nascondermelo. Parla.- Il numero VIII saltò giù dallo scaffale ed appoggiò una mano sulla spalla del compare, guardandolo dritto negli occhi.
    -Significa che anche tu farai lo stesso?-
    Axel sorrise lievemente. -Devo contraccambiare il favore, quindi?-
    Ci sono molte cose che non ci siamo mai detti, è vero... e poi, ultimamente, sto parlando davvero troppo con Roxas e Xion.
    -Ehi, Saix...-
    Saix sollevò lo sguardo verso Axel, per poi liberarsi dalla sua presa. -Xion non ha più il diritto di far parte della nostra Organizzazione.-
    Che cosa... ? -Cosa intendi dire?-
    -Ti basta guardarla per capire.-
    Credo non voglia parlarmi più, per oggi.
    Noi due... siamo davvero cambiati?

    -Mi chiedo chi di noi due sia realmente cambiato, qui...- Mormorò Axel, e le spalle di Saix tremarono per un momento.
    Senza aspettarsi una risposta, il numero VIII lasciò la stanza.

    xxx



    Axel si diresse verso l'atrio un po' prima rispetto agli altri giorni, per poi fermarsi ad aspettare Roxas nel corridoio. Qui, Saix non mi disturberà.

    Roxas comparve poco dopo, con una faccia piuttosto assonnata.
    -Ehi, Roxas.-
    Udendo quella voce, sul viso del ragazzo si disegnò un grosso sorriso.
    -Hai scoperto qualcosa?-
    Axel annuì. -Ho parlato con Saix.-
    -Davvero?! Allora si sa qualcosa di Xion?-
    L'espressione di Roxas è piena di speranza, ma... -No... lui non sa nulla.- Ho deciso di mentire. Dopotutto, se gli riferissi ciò che ha detto realmente Saix, non farebbe altro che pormi altre domande...
    -Oh, davvero...-
    Axel non poteva sopportare la visione del suo amico così sconfortato. -Ma ha detto che potrebbe ritirare le sue offese nei confronti di Xion quando lei lavorerà di nuovo bene.- Una bugia è pur sempre una bugia. -Per questo, fin quando lei non si risveglierà, dovrai fare del tuo meglio, ok?-
    Roxas cominciò a sorridere di nuovo, e questo non fece altro che aumentare il senso di colpa di Axel. Doveva continuare a mentire?
    -Capito! Grazie, Axel!- Disse infine il ragazzo, dirigendosi verso l'atrio.
    -Perdonami, Roxas...- Mormorò Axel, osservandolo andare via.

    xxx



    Quel giorno, Roxas era stato inviato a sterminare Heartless in un Mondo nuovo, una piccola isola.
    -Questa è l'Isola Che Non C'è...- Mormorò guardandosi attorno. Tutto ciò che scorgeva erano il blu del cielo, e il blu del mare.
    Nell'aria aleggiava uno strano odore. Questo odore... posso udire dei gabbiani in lontananza.
    Roxas seguì il canto degli uccelli, ma si nascose poco dopo dietro una roccia, notando una figura sospetta.
    -Spugna! Sbrigati con quella pala!-
    -Aye, aye, capitan Uncino!-
    Un uomo con un grosso naso rosso stava scavando. Accanto a lui, vi era un bellimbusto alto, coi baffi e un grosso cappello. Il suo nome pareva essere Uncino, per qualche misteriosa ragione.
    -Non è un errore, non questa volta! Qui c'è un tesoro!- Uncino stringeva un pezzo di carta stropicciata.
    -L'ultima volta non abbiamo fatto centro, capitano... ma è comunque una fortuna aver trovato quella mappa!- Disse Spugna, scomparendo nel buco da lui creato.
    -Eh eh eh... qualche idiota deve averla persa qui intorno... ma comunque, Spugna, continua a scavare!-
    -Aye, aye, signore!-
    Spugna continuò a scavare, sempre più a fondo, finché fu costretto a fermarsi. -Capitano! Capitano! E' qui!-
    -Cosa?!-
    Spugna estrasse uno scrigno di legno dal terreno. Uno scrigno del tesoro.
    -Eh eh eh! Chissà che tesoro contiene?- Uncino aprì lo scrigno, ma... non vi trovò nulla. -Dannazione! Un altro buco nell'acqua!-
    -Calma, capitano. Ci sono ancora molti posti in cui scavare!-
    -Dannazione, dannazione! Se non ci sbrighiamo, qualcuno lo troverà al posto nostro!- L'atmosfera si era fatta quasi inquietante. -Non lascerò il mio tesoro a nessuno!- Uncino batté i piedi a terra.
    In quel momento, una strana foschia nera lo avvolse. Ma che... ?
    -Capitano... ? Signore?!- Lo chiamò Spugna, ansioso. Come richiamati, alcuni Heartless apparvero.
    -Wargh! Per la miseria, altri Heartless! Corri Spugna, corri!-
    -Argh! S... sissignore!-
    I due corsero accanto al nascondiglio di Roxas, ma lo superarono, senza notarlo.
    Credo di poter agire indisturbato, ora. Il ragazzo corse verso gli Heartless, evocando il suo Keyblade.

    xxx



    Un sogno... già, sto sognando. So che questo è solo un sogno...

    xxx



    Se seguirò quei tizi, sarò in grado di scovare altri Heartless.
    Roxas si diresse verso Uncino e Spugna, ma poco prima, qualcosa di piccolo e luminescente apparve davanti ai suoi occhi.
    -Ma che... ?!-
    Si trattava di una piccola donna delle dimensioni di un palmo di mano, dotata di ali: Trilli.
    La piccoletta sembrava quasi in procinto di scappare, ma poi decise di esaminare Roxas attentamente, girando attorno a lui più volte.
    -Emh...-
    Trilli tentava con tutte le sue forze di dire qualcosa a Roxas. Alla fine, puntò una nave in lontananza.
    -Devo andare lì?- Trilli annuì. -Ma non posso farlo! A meno che non sappia volare per attraversare l'oceano...- Mormorò Roxas.
    -Mh?- Trilli cominciò a volteggiare nuovamente attorno a lui, rilasciando dei piccoli frammenti di luce. -Scintille... ?-
    Mi sta indicando un burrone... dovrei forse... -... mi stai dicendo di saltare?!-
    Trilli annuì.
    -Dici che... posso volare?-
    La piccoletta annuì nuovamente.
    -Ok, mi fido di te.-
    Roxas fece un passo in avanti e cadde a peso morto giù dal burrone. Poco prima di schiantarsi nell'oceano, si accorse che il suo corpo era più leggero, che poteva muoversi liberamente.
    -Io... io... sto volando!-
    Era una strana sensazione. Ma nonostante tutto, gli sembrava d'averla già vissuta.
    Roxas raggiunse in volo uno scoglio e vi atterrò. Le piccole scintille splendenti lo avvolgevano ancora.

    xxx



    Puoi volare, se hai fede!

    Chi è stato a dirmelo?

    Se continuiamo a credere, ci incontreremo di nuovo.

    Chi è stato a promettermelo?

    Ah, posso udire il suono delle onde.

    Da dove proviene... ?

    Voglio parlarti. E vederti. Presto. Allora ti dirò un sacco di cose. Ma... a chi?

    A chi è che voglio parlare?


    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    Edited by Larxen - 31/8/2013, 10:47
     
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    Capitolo 5: Il sonno di Xion (parte 2)



    Come sempre, non sono stato in grado di trovare altre informazioni su Riku. Forse, si è recato in un luogo che io non posso raggiungere... per quale motivo mandiamo avanti questa stupida ricerca?
    Una volta terminata la sua ricognizione, Axel si recò alla Torre dell'Orologio. Nonostante fosse un po' in anticipo, Roxas era già lì.
    -Hai già terminato la tua Missione?-
    -Sì.-
    Ha un'espressione sollevata. Forse a causa di ciò che gli ho detto stamattina?
    -Axel, sai una cosa? Oggi... ho volato.-
    Il suo discorso era senza senso per Axel. -Ma cosa dici?-
    -Nemmeno io ho capito fino in fondo come, ma... so che mi sono librato nell'aria, stamani.-
    Non riesco bene a capire, ma... visto che lui è così convinto di ciò che dice, sarà meglio rispondere. -... dev'essere stato davvero bello.- ... sono certo di non aver mai volato. Ma... l'espressione di Roxas è davvero gioiosa, quindi può darsi che mi stia dicendo la verità. Altrimenti... a che scopo dire un'assurdità simile?
    -Mi sono sentito così bene, e non vedevo l'ora di parlartene.- Una leggera brezza mosse la frangia di Roxas. -Volare mi ha fatto salire alla mente un'emozione familiare...-
    Familiare... è la prima volta che Roxas usa questa parola.
    -Xion... mi domando quando si sveglierà...- Concluse Roxas, perdendo il suo entusiasmo.

    xxx



    Chi è che mi chiama?

    xxx



    -Waah?!-
    C'è Roxas qui accanto a me... ma chi mi stava chiamando poco fa... non era lui.
    -... 'G... 'giorno, Xion...-
    -'G... 'giorno...-
    Roxas era proprio accanto a lei, quando si era svegliata.
    -Um... ti sei svegliata in modo così violento che mi hai spaventato!-
    -S... scusa...- Disse Xion, voltando lo sguardo altrove. Poi, notò le conchiglie sul suo cuscino. -... le hai lasciate qui per me?- Ne raccolse una e la avvicinò all'orecchio. Il suono delle onde... mi è parso di udirlo per tutto il tempo... forse proveniva da queste?
    -Lo senti?-
    -Sì... il suono delle onde...- Mi domando perchè. Perchè ogni volta che sento questo rumore, avverto una strana sensazione? Xion riaprì gli occhi. -Per quanto ho dormito?-
    -Più o meno una ventina di giorni, penso.-
    -Per così tanto?- E' strano pensare d'aver dormito per tutto quel tempo. Ma soprattutto... perchè mi sono addormentata? L'ultima cosa che mi ricordo è che pensavo a quanto fosse importante per me non perdere contro Riku. Poi... sono svenuta.
    -Non ti svegliavi mai... io e Axel eravamo preoccupati.-
    -Mi spiace...- Il fatto che fossero preoccupati per me mi fa avvertire uno strano dolore al petto, ancor più del pensare che ho dormito per venti giorni...
    -Non abbiamo un cuore, perciò... perchè mi sento così strana?- Mormorò. Non lo saprò mai...
    -Ehi, a proposito... e la tua Missione di oggi?- Domandò infine a Roxas.
    -Uh? Ci devo ancora andare, ma...-
    -Voglio venire con te.-
    -Non pensi che sia meglio se ti riposi ancora un po'?-
    Forse ha ragione, ma preferisco darmi da fare. -Va tutto bene, portami con te.-
    Roxas esitò per un momento, ma alla fine decise di accettare. -Ok.-
    Xion saltò giù dal letto.

    xxx



    Dobbiamo persuadere Saix insieme. I due fermarono il numero VII poco prima che entrasse nell'atrio.
    -Saix!-
    -Finalmente ti sei svegliata.-
    Xion inspirò, prese coraggio e infine si decise a parlare. -Vorrei andare in Missione con Roxas, oggi. A te va bene?-
    -E' meglio se resti qui ancora per un po'.-
    Non... avrei mai pensato potesse dirmi una cosa simile. Probabilmente non si preoccupa minimamente di me, ma... sembra quasi che sia interessato alle mie condizioni fisiche.
    Proprio in quel momento, comparve anche Axel. -Ah, finalmente ti sei svegliata, Xion.-
    -'Giorno, Axel.- La ragazza sorrise. Lui sì che ci aiuterà.
    -Tu e Roxas andrete in Missione assieme, oggi.- Anche Saix sembrava felice di vedere il numero VIII.
    -Voglio andare anch'io con loro!- Si lamentò Xion. -Voglio sgranchirmi i muscoli!-
    Per un momento calò il silenzio. Infine, Axel prese la parola. -E se io facessi da guardia ai piccoletti?- Saix rimase impassibile.
    I due si lanciarono diverse occhiate serie. Xion era sempre più ansiosa.
    -Capisco. Fate come volete.- Concluse infine Saix, andandosene. I tre si sorrisero a vicenda.
    E' la prima volta che andiamo in Missione assieme.

    xxx



    Erano stati inviati a Crepuscopoli.
    -Eh eh... è bello essere qui insieme a voi, in Missione.- Sorrise Xion.
    Roxas ricambiò il suo sorriso. -E' la prima volta, vero?-
    -Ehi ehi, calma. Questo non è un gioco.- Li ammonì scherzosamente Axel.
    Vero... le Missioni non sono dei giochi. -Lo so. Volevo solo assicurarmi di potermi muovere bene e senza problemi.-
    -Non sforzarti troppo.-
    Xion annuì. -Ok.- Non mi sforzerò. E non avrebbe nemmeno senso che svenissi di nuovo. Ma se ciò dovesse accadere, so che Axel e Roxas mi aiuteranno. Ho fiducia in loro.
    -La nostra Missione è di sconfiggere un Heartless gigante e anche abbastanza impegnativo, tanto per cambiare.- Disse Axel, grattandosi la testa nervosamente.
    -Già, ma proprio grazie al fatto che è ingombrante, possiamo capire subito dove apparirà, per esempio... nella foresta, oppure davanti alla stazione...- Disse Roxas.
    -Giusto.- Quelli sono due posti in cui solitamente appaiono gli Heartless giganti.
    -Muoviamoci e completiamo la Missione, così poi andiamo a mangiare un gelato.- Roxas iniziò a camminare.
    -Visto che siamo qui, possiamo fare anche più in fretta!-
    -Sì, ma non siate troppo negligenti con le vostre Missioni.- Disse loro Axel, seguendoli.
    -Perchè ti preoccupi così tanto?-
    -E' colpa vostra. Siete voi che mi fate preoccupare sempre.-
    Roxas e Xion si guardarono l'un l'altra, e poi cominciarono a ridere.
    -Comunque, dov'è che volete andare?-
    -Alla Piazza della Stazione.- Rispose Roxas.
    -Perchè?-
    -Qualunque cosa facciamo, dobbiamo tornare lì per comprare i nostri gelati, no?-
    -Uh?- Axel inclinò la testa.
    -Quindi, se cominciamo dalla Piazza della Stazione, che è lontana da quella del Tram, poi sarà tutto più facile!-
    -Roxas, sei un genio!-
    -Davvero... ?-
    Xion pensò quello che Axel sembrava non aver afferrato. Non c'è bisogno di una spiegazione. Il solo fatto di trovarsi in Missione qui per noi è divertente... ci piace passeggiare per questa città insieme, e...
    Ma nel momento in cui mise piede nella Piazza della Stazione, il mondo intorno a lei cominciò a girare, a girare... a diventare nero...
    Che sta succedendo? Non capisco...
    ... è una promessa.
    Chi sei tu?
    ... è il mio portafortuna, vedi di riportarmelo!
    Portafortuna... ? Sono... conchiglie?
    ... Xion!
    Posso udire la voce di Roxas. Che mi sta succedendo... ?

    xxx



    Poco prima che Xion cadesse a terra, Axel la afferrò.
    -Xion!- Esclamò Roxas, preoccupato. Subito dopo, qualcosa comparve al centro della piazza.
    Il loro obiettivo.
    -Lascia Xion a me!- Gli ordinò Axel.
    -Va bene!- Annuì Roxas, evocando il suo Keyblade.
    Tenendolo costantemente d'occhio, Axel si spostò in un luogo sicuro della piazza, stringendo Xion.
    -Xion...- La chiamò, posandola gentilmente a terra. Ma lei non reagì.
    Sono stato uno sprovveduto. Non dovevo permettere a Xion di venire con noi, è troppo debole...
    Non ho abbastanza informazioni per dire come mai lei continui a svenire. E Saix non vuole fornirmele.
    In tal caso, vedrò di procurarmele da solo...

    In quel momento, Xion si mosse lievemente tra le sue braccia.
    -Xion... ?-
    Contemporaneamente, Roxas sconfisse l'Heartless gigante.
    -Sora...- Mormorò Xion.
    Axel non credeva alle sue orecchie. Sora... ? Come fa a conoscere quel nome?
    -Xion!- Roxas accorse dai due.
    -Sta bene, non è ferita.-
    -Ma...-
    Zittendo il ragazzo, Axel si alzò in piedi, con Xion tra le braccia.
    -Torniamo indietro.- Disse, cominciando a camminare.

    xxx



    I due camminavano nel corridoio. Axel stringeva Xion tra le sue braccia, e Roxas lo seguiva a ruota.
    Il viso della ragazza era pallidissimo.
    -Ecco, lo sapevo. Il misero fallimento si è rotto di nuovo.-
    C'è solo una persona in grado di dire una cosa simile. Roxas si voltò, adirato. -Non puoi parlare così di una persona!- Sbraitò.
    Stava per scagliarsi contro Saix, ma Axel lo trattenne. Poi, sempre stringendo Xion, fu lui ad avvicinarsi al numero VII. -Taci.- Gli disse, senza nemmeno voltarsi.
    Non avevo mai sentito Axel parlare in modo così freddo...
    Saix non disse nulla.
    Roxas lo osservò per un momento, poi seguì Axel.
    -Axel!-
    -Che c'è?-
    -... sei sicuro che sia stata una buona idea dire una cosa del genere?-
    -Cosa intendi?-
    Il suo tono di voce è un po' più basso del solito... -Nel senso... tu e Saix siete molto affiatati, non è così?-
    -Affiatati, come no. Comunque sei stato tu il primo a rimproverarlo per ciò che ha detto.-
    -Sì, ma...- Ho sempre pensato che fossero in buoni rapporti. E' strano vedere come si comportano ora... non è giusto...
    -Senti, apri la porta.- Disse Axel, fermandosi davanti alla camera di Xion ed indicandola col mento.
    -Ah, giusto...-
    Una volta aperta la porta, Axel posò gentilmente Xion sul suo letto.
    La ragazza si mosse leggermente. -Mh...-
    Sembra non sia cosciente.
    Axel la osservava insistentemente.
    -... Axel, anche tu sei preoccupato per Xion?- Gli domandò Roxas.
    Lui lo guardò sorpreso. -Ma certo.- La strana atmosfera del loro precedente incontro con Saix svanì.
    -C'è qualcosa che non va.-
    -Che cosa?-
    Non credo di riuscire a spiegarlo bene... -Tu odi avere dei problemi, vero?- Non era proprio ciò che volevo chiedergli, ma... non saprei come dirlo in altro modo.
    Come se avesse inteso cosa stava per dirgli Roxas, Axel prese la parola. -Beh, Roxas... secondo te perchè noi tre mangiamo sempre il gelato assieme?-
    -Uh?- Non capisco cosa voglia dire...
    -Non ha senso che io lo faccia, no? Non mi giova in alcun modo. E allora è come dire che per me è un problema, un disturbo... capisci?-
    Beh, ovvio... se lo vedi così, è di sicuro un disturbo. Ma io lo trovo comunque divertente...
    -Vuoi sapere perchè lo faccio?-
    Roxas si voltò, attendendo una risposta.
    -Perchè noi tre siamo migliori amici.-
    Non mi aspettavo potesse rispondermi così. Aveva sempre detto di non avere migliori amici, ma ora...
    -Memorizzalo. Noi siamo migliori amici.-
    -Oh, ok... hai ragione.-
    I due sorrisero. Poco dopo, udirono una fievole risata. -Eh eh...- Si trattava di Xion.
    -Grazie... Axel.- Disse lei. Axel si grattò nervosamente la testa, come imbarazzato.
    -Stai bene ora?-
    -Sono solo un po' stanca. Scusate se vi ho fatto preoccupare.-
    -Non spaventarci più così, capito?- Disse Axel.
    -Ok.-
    -Per oggi riposati.-
    -Va bene.- Disse Xion, abbassando lentamente la testa. -Voi due... vi ringrazio...- Sorrise lievemente.
    Axel e Roxas si scambiarono un'occhiata.
    Ora deve riposare, ma so che si riprenderà. Ne sono certo.

    xxx



    Quella stanza bianca assomigliava a quelle del Castello dell'Oblio.
    Naminé disegnava lentamente sul suo quaderno. Per prima cosa, rappresentò un ragazzo biondo, vestito di nero. Poi, un giovane dai capelli rossi. Infine, una ragazza mora.
    Si fermò, come se non sapesse che viso disegnare per quell'ultimo soggetto.
    Lei... da quando so che sta con loro?
    Recentemente ho scoperto che si tratta di un Nessuno speciale. Ma so solo questo.

    Chi è... lei?



    xxx



    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    Edited by Larxen - 31/8/2013, 10:47
     
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  14. »Lea
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