Kingdom Hearts Reloaded

La pazza Fan Fiction dello Zio Pad!!

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  1. Padfoot96
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    Salve a tutti ragazzi, dato che la sezione è vuota vi delizierò con la mia lunga, lunga, LUUUUNGA storia. Un capitolo al giorno direi.
    Beh, bando alla ciance, eccovi il primissimo capitolo!

    CAPITOLO I

    “Devo ripartire da qualcosa …”



    Nella tranquilla città di Crepuscopoli, un giovane ragazzo di nome Duke Foster conduceva una vita serena. Ultimamente in città si sentiva molto parlare di alcuni eroi, ragazzi che erano diventati leggende anni orsono per azioni che hanno determinato la vita dell’intera città e del Mondo. Questi erano gli eroi del Keyblade, un arma dal potere straordinario, che sceglie solo coloro i quali, con cuore puro, posso affrontare l’Oscurità che vuole infrangere l’equilibrio del Mondo.

    Questi eroi erano Sora e Riku, ragazzi semplici, che hanno vissuto per caso, scelti dal destino, avventure in cui hanno rischiato più volte la propria vita, per salvare quella degli altri.

    Duke era affascinato da quegli eroi, come ogni ragazzo avrebbe tanto desiderato potere essere al loro fianco.

    Le loro avventure erano narrate dal suo caro nonnino, che all’epoca aveva conosciuto il giovane Sora nella sua prima avventura in giro per il Mondo.

    << Sai Duke, io ho conosciuto Sora anni fa … era un ragazzo molto simpatico, come te passava molto tempo a giocare con i suoi amici, Riku e Kairi. Quanto vorrei sapere dove siano, so che sono ancora vivi da qualche parte, hanno compiuto azioni che nessun uomo ha mai fatto, e meritano, credo, la possibilità di vivere più a lungo di noi tutti!>>

    << Ma nonno, come fai a sapere tutte queste cose?>> domandò il giovane Duke, ogni giorno sempre più curioso e affascinato dai racconti del nonno.

    << Vedi … >> stava cominciando a parlare quando una violentissima scossa scatenò il panico in città.

    << Presto Duke, sotto il tavolo!>> disse, allarmato il nonno <<io torno subito, non-ti-muovere!>>. Il nonno prese il fucile che teneva appeso al muro in caso di emergenza e uscì.

    Passarono ore, e del nonno nessuna traccia, al ché Duke era visibilmente preoccupato. Prese una decisione, uscì dal suo riparo e si affacciò. Lo spettacolo che gli si parò innanzi agli occhi gli levò il fiato.

    Tutta l’Area del Tram era spaccata in due, il terremoto aveva procurato gravi danni … eppure c’era qualcosa che non andava …

    << Un terremoto di certo può ridurre così una città … ma che fine hanno fatto tutti?>> una domanda lecita che gli balenò a lungo nella mente. Uscì, sperando che non vi fosse una scossa di assestamento, sarebbe stata la fine per lui.

    << Mmmmm … qui niente>> aveva perlustrato quanto rimaneva della via principale. Giunse fino alla Piazza della Stazione … < Lla Torre dell’Orologio … chissà se … >> non fece in tempo a concludere il pensiero che gli apparve davanti un enorme figura scura, nera come la notte.

    “ Duke!”

    << Cosa? Chi è che sta parlando?>>

    “ Duke! Segui la mia voce, ti condurrò in salvo!”

    Non avendo nulla da perdere, tranne la sua vita … Duke decise di ascoltare quella voce. La seguì. Questa lo portò nel vicolo dietro il Ring di Sabbia.

    “ Duke, fai attenzione, quelle creature punteranno per sempre a te!Apri la porta che ti è davanti, ti condurrà in un luogo dove sarai al sicuro per un po’ di tempo. Lì c’è un mio amico, ti aiuterà a difenderti da queste creature.”

    Titubante, Duke non sapeva se dar retta ancora una volta a quella misteriosa voce, ma non ebbe scelta, quell’enorme creatura lo aveva inseguito ed era a pochi metri da lui.

    Aprì la porta.

    << AAAAAAAAAAAAHHHHH!!!!>> Duke cadde nel vuoto … non sapeva per quante centinaia di metri, ma continuava a cadere. Sarebbe morto, si sarebbe schiantato al suolo, sempre se ce ne fosse stato uno. Continuava a cadere, senza avere una precisa sensazione, sentiva solo il vuoto attorno a sé, sentiva che presto sarebbe successo l’inevitabile, tanto valeva rassegnarsi all’orribile destino che gli si parava davanti. Chiuse gli occhi, se doveva succedere, non valeva la pena di tenerli aperti, si sarebbero chiusi per sempre in ogni caso, e poi attorno a sé vi era solo …

    << Oscurità … >> fu l’ultima parola che disse prima di trovare un sonno che lo avrebbe confortato.

    Si risvegliò, si accorse che era vivo, e si trovava in una stanzetta. Dalla finestra scorse dei monti, probabilmente era finito in una baita … ma COME?

    << OH! Mamma, si è svegliato!>> urlò un ragazzino accanto a me.

    << Finalmente, eravamo davvero preoccupati, credevamo fossi morto!>> disse la donna, alta e slanciata, aveva un bellissimo aspetto, occhi scuri e capelli neri raccolti in un chignon.

    << Cosa … Cosa mi è successo? Ricordo solo di essere caduto … >> disse Duke, un po’ spaesato e scosso.

    << In effetti, hai fatto un bel volo … meno male che … >> non fece in tempo a terminare il discorso che da un’altra stanza si udì una persona dire: << UUUURCA!! Quel pesce sì che era enorme!!>>

    << Aspetta un secondo. Sempre il solito … >> disse la donna al ragazzo.

    Pochi minuti dopo la donna rientrò nella stanza assieme ad un uomo, che Duke riconobbe come il marito.

    << Così ti sei ripreso?>> esordì l’uomo.

    << S – sì, più o meno … >> rispose timoroso Duke.

    << Prima di tutto, forse è meglio passare alle presentazioni – disse la donna – io sono Chichi e lui, mio marito, è Goku. Questo è nostro figlio Gohan>>.

    << Piacere di conoscervi – disse, sempre un po’ scosso, Duke – io sono Duke>> disse con una smorfia simile ad un sorriso.

    << Bene, vi lascio soli, vado a preparare la cena>> disse Chichi ai presenti.

    << Gohan, c’è il draghetto fuori, va’ pure a giocare con lui!>> disse Goku al figlio, con un cenno d’intesa, il piccolo Gohan era molto felice di poter uscire ed andare a giocare.

    << Passiamo a cose serie Duke – cominciò Goku – sono venuto a sapere che Forze Oscure stanno nuovamente minacciando l’equilibrio del Mondo … e purtroppo né io, né nessun altro può affrontarle>>. Goku era molto teso.

    << E tutto questo, cosa c’entra con me?>> domandò allarmato Duke.

    << Vedi Duke, sei tu la Chiave, solo tu, credo, potrai affrontare queste Forze Oscure … >> disse Goku.

    << Quindi tu saresti “l’amico che mi avrebbe aiutato a difendermi”?>> chiese Duke.

    << In un certo senso si, sono io. Ma credo che dovremmo accelerare i tempi Duke, le Forze Oscure stanno avanzando rapidamente, presto saranno qui. Ti posso portare in un luogo dove un giorno di addestramento è uguale ad un intero anno di durissimo allenamento. Sarà difficile per te ragazzo, sei pronto?>> concluse Goku, adesso estremamente teso.

    Dalla cucina si udì un urlo, era successo qualcosa, e Goku temeva che fosse ciò a cui stesse pensando. I due si fiondarono in cucina e davanti a loro apparve nuovamente l’oscura figura che aveva inseguito Duke a Crepuscopoli.

    << Possibile che mi abbia seguito fino a qui??>> Duke era sbalordito.

    << Dobbiamo portarlo fuori di qui ORA!>> disse Goku, doveva salvaguardare la salute della sua famiglia.

    Goku lanciò, con lo stupore di Duke, una sfera di energia contro la creatura, che volò oltre la porta. I due uscirono immediatamente di casa e affrontarono la creatura.

    << KA-ME-HA-ME-HAAAAA!!!!!!>> urlò Goku, e dalle sue mani uscì un fascio di energia dalla potenza straordinaria. Il colpo centrò in pieno la creatura, ma questa sembrava non aver accusato il colpo.

    << È come sospettavo, DANNAZIONE!>> Goku era allarmato, se il suo colpo migliore non sortiva effetti, cosa avrebbe potuto fermare quell’essere?

    Duke raccolse un ramo e si lanciò contro la creatura, era convinto che fosse responsabile della strage di Crepuscopoli, aveva perso il suo caro nonnino per causa sua … doveva farla fuori, una volta per tutte.

    << NYAAAAAAAAAAAHHH!!!>> urlò Duke tentando di colpire in ogni modo la creatura, ma i suoi fendenti andavano a vuoto. Poi avvenne.

    Mentre la creatura stava per controbattere, il ramo che Duke impugnava si tramutò, divenne una specie di spada, somigliava ad un enorme chiave. Era lunga circa un metro e mezzo, ed era rossa come il sangue, come la vendetta. Una piccola catenella era legata all’impugnatura, e alla sua estremità si trovava una piuma di uccello, era rossa anche quella.

    La creatura cercò di colpire Duke, ma quest’ultimo usò la sua spada-chiave per difendersi. La guardia riuscì e Duke passò al contrattacco, con un fendente riuscì a tranciare in due la creatura, che in uno sbuffo di fumo, nero come la pece, svanì nel nulla.

    << Ben fatto Duke!>> esclamò soddisfatto Goku. << Vedo con piacere che sei riuscito ad evocare il Keyblade>> concluse.

    << Questo sarebbe il Keyblade??>> domandò Duke sbalordito, aveva sentito parlare di questa leggendaria arma, ma non ne conosceva la forma, né tantomeno il peso. << So che il Keyblade è una specie di chiave gigante … questo è diverso>>.

    << Vedi Duke, quello è il Keyblade per eccellenza, o meglio, è uno dei più potenti. Si chiama Anima di Fenice, se noti la piuma sul fondo della catenella, quella è una piuma di Fenice. Con quel Keyblade potrai affrontare le Forze Oscure. Ma presto saprai tutto, ora devo allenarti. E con me ti aiuterà … >> Goku non concluse il discorso, che un altro uomo, molto più giovane, li raggiunse.

    << Ciao Goku!!!>> salutò contento. Era alto, molto giovane, portava una spada sulla schiena e, cosa alquanto curiosa, aveva i capelli viola.

    << Questo, Duke, è Trunks. Ti aiuterà ad usare il Keyblade, o meglio, ti insegnerà a combattere con la spada. Trunks, ascolta, abbiamo bisogno di te, devi aiutare questo a ragazzo a tirare di spada, andremo nella stanza speciale>>. Concluse Goku.

    << Ok, va bene, piacere Duke, io sono Trunks>>. Disse il giovane.

    << Bene, allora Duke, adesso dammi la mano, Trunks tu metti una mano sulla mia spalla>>. Disse Goku, i due fecero come aveva chiesto. Goku portò due dita sulla fronte e … in un istante non erano più in mezzo alle montagne, anzi, erano in un tempio.

    << OH! Goku, che piacere vederti!>> li accolse una voce.

    << Ciao Popo! È bello rivederti!>> disse Goku.

    Popo era un uomo di carnagione molto scura … sembrava giovane, ma Duke intuì che fosse molto più vecchio di quanto sembrasse.

    << Allora, quale buon vento vi porta quassù?>> Domandò Popo.

    << Vedi Popo, abbiamo bisogno della stanza speciale – esordì Goku – il ragazzo deve essere addestrato, sta succedendo>>. Concluse Goku.

    << Molto bene, seguitemi!>> disse Popo. I tre lo seguirono e in poco tempo, si trovarono innanzi ad una porta. Popo la aprì. << Entrate, domani mattina a quest’ora potrete uscire>>.

    Duke prima di entrare si fermò sulla soglia.

    “ Devo ripartire da qualcosa … e questo qualcosa sono Goku e Trunks. Ma perché solo io posso porre fine alla minaccia delle Forze Oscure? Io non sono Sora o Riku … eppure sto diventando come loro … perché?”

    << Ehi Duke? Entra su!Non abbiamo molto tempo!>> gli disse Goku.

    << Si arrivo!!>> esclamò Duke, ed entrò nella stanza speciale.


    Attendo vostri commenti ragazzi, non abbiate paura di criticare o altro, è tutto bene accetto! ^_^
     
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    è fantastico come hai intrecciato due manga!!!
    è fantastico!!
    il prossimo dove sarà ambientato?ci sarà naruto?
     
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  3. Padfoot96
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    Bah ... Naruto ... non ti dico nulla. Ma dubito che per ora sia fattibile!
    Ora ti lascio il secondo capitolo.

    CAPITOLO II

    La Stanza dello Spirito e del Tempo




    Duke entrò nella stanza.

    Era piccola, molto simile al tempio in cui era stato pochi secondi fa. C’era un bagno, una dispensa e alcuni letti. La cosa che risaltò agli occhi fu …

    << Ma … Ma … cosa??>> balbettò Duke, visibilmente spaventato alla visione. Davanti ai suoi occhi, dopo la stanza, vi era un immensa distesa bianca … il nulla totale.

    << Inquietante vero? Anch’io, da bambino, ne rimasi spaventato, ma qui dentro potrai migliorarti. Questa è la Stanza dello Spirito e del Tempo>>. Disse Goku, era molto tranquillo … eppure fino a pochi istanti fa era del tutto teso e allarmato se non addirittura spaventato. Sembrava si sentisse addirittura a suo agio in quella Stanza.

    << Hai detto che un giorno di allenamento qui dentro equivale ad un intero anno di addestramento … >> disse pensieroso Duke.

    << Si, è proprio così, vedrai che ti farà bene! – esordì Trunks – Anch’io sono migliorato molto qui dentro>>. Concluse.

    << Ok, vieni Duke>>. Disse Goku. I due scesero gli scalini della Stanza.

    << Ma che … ?>> Irritato, Duke finì a terra, immobile, non riusciva a rialzarsi.

    << La forza di gravità qui dentro è 10 volte superiore a quella sulla Terra! Questo per te sarà un ottimo vantaggio, quando combatterai sarai più veloce e leggero!>> a queste parole gli occhi di Goku si illuminarono, era estasiato da quello che aveva detto.

    << Allora Duke, forza, in piedi!>> gli disse Trunks, anche lui sceso.

    Armatosi di coraggio, e con tanta buona volontà, Duke tentò in tutti i modi di rialzarsi, ma la gravità della Stanza lo schiacciava continuamente al suolo. Dopo un’ora circa, finalmente, Duke riesce a stare in piedi.

    << Bene!! Ce l’hai fatta! Adesso possiamo cominciare l’addestramento>>. Disse Goku, ora serio e deciso a voler andare fino in fondo.

    I due cominciarono, come primo esercizio, Goku chiese a Duke di concentrare tutte le sue energie nella sua mano destra. Ci volle una buona mezz’ora, quando finalmente si vide una sfera di energia formarsi nella mano di Duke, che rimase stupefatto di ciò che aveva compiuto: << WOAH!>> esclamò estasiato.

    << È un buon inizio Duke. Ma devi essere più determinato>>. Goku era sempre più serio, ma in ogni caso, appariva soddisfatto dei progressi di Duke, dopo tutto, era un ragazzino, e inoltre non era come suo figlio Gohan, e, più importante, non era un Sayan. Continuarono con gli esercizi, Duke aveva imparato a concentrare la sua energia e a saltare molto in alto. << Forza Duke, prova a volare!! È lo stesso principio di prima, concentrati ma soprattutto CREDICI!>> gli urlò Goku.

    << Ci proverò!>> Urlò di rimando Duke, anche se un po’ incerto. “Devo crederci, devo soltanto crederci, posso farcela, se riesco ad impugnare il Keyblade, vuol dire che dovrò pur servire a qualcosa!” Con questo pensiero, con questa ferma decisione, con la sua determinazione, Duke rimase sospeso per aria.

    << SIIIIIIII!!! CE L’HO FATTA!!!>> urlò Duke, planando a terra.

    << Bene Duke, adesso passiamo al difficile – <<perché, questo non lo era?>> domandò Duke, esterrefatto - Questo è un lavoro semplice, insomma, hai saltato, hai volato, ed hai fatto una cachetica palla di energia!>> disse Goku.

    << Adesso prova a concentrarti di più, senti l’energia scorrerti nelle vene, invaderti il corpo. Poi, quando la sentirai, lasciala uscire!>> gli disse Goku, che gli mostrò come fare, ci mise pochi secondi … i suoi capelli si alzarono, pian piano un fascio di energia lo invase e la sprigionò in tutta la sua violenza! Duke cadde a terra, e Trunks, che si stava annoiando, si mosse appena.

    << Avanti Duke, coraggio, tocca a te!>> lo incoraggiò Goku.

    Duke si concentrò, stava sudando, tremava per lo sforzo, ma si vide chiaramente, rossa come il sangue, un fascio di energia che lo stava avvolgendo … Duke continuava a concentrarsi, nella sua mano destra comparve il Keyblade, e, all’improvviso, urlò, rilasciando tutta la sua energia. Goku dovette proteggersi, dovendo contrastare la violenza dell’energia di Duke, mentre Trunks fu scagliato verso l’entrata.

    << Aaah … Aaaaah … aaaaah … >> Duke ansimava, si piegò in due, la fatica era stata immensa. Goku era sbalordito, tremava per l’emozione, tra le mani aveva un vero e proprio prodigio, la sua Aura era immensa!

    << Molto bene Duke, davvero molto bene. Adesso sei pronto!>> Goku era estasiato, e Duke pareva più rinfrancato, più convinto dei suoi mezzi. Adesso sentiva che avrebbe potuto compiere qualunque impresa.

    Goku era deciso ad insegnarli il suo colpo migliore, la Kamehameha! Un fascio di energia talmente potente che può spazzare via qualunque cosa, un colpo che poteva prosciugare l’intera aura di colui che lo lancia.

    << Questo colpo è uno dei più difficili da apprendere, impara questo, e poi inventatene qualcuno tu! Ormai sai come sfruttare la tua Aura!>> Goku era molto più tranquillo.

    I due cominciarono, Goku eseguì i movimenti necessari a concentrare le energie per formare una perfetta Kamehameha. Eseguiti i movimenti, lanciata la Kamehameha, toccò a Duke eseguire la tecnica. Si impegnò moltissimo, e per riuscirci, dovette addirittura caricare la sua Aura.

    Un Aura rossa lo avvolse tutto, mentre tra le sue mani si formava una Kamehameha in attesa di essere liberata, Duke lo fece, ma a differenza di Goku, il fascio di energia era anch’esso rosso!

    << Hai ... hai eseguito, una Kamehameha forza 10?! Come diamine hai fatto!!!>> Goku era a dir poco sbalordito, ma anche molto felice, la sua espressione era davvero strana, la bocca aperta per lo stupore, ma gli occhi esprimevano una grande felicità.

    << Bene, adesso evoca il Keyblade Duke. Trunks, tocca a te!>> Goku lo congedò così, e andò in dispensa a far rifornimenti.

    Trunks sfoderò la spada. << Duke sei pronto?>> gli chiese il giovane spadaccino.

    << S-si più o meno>>. Rispose Duke. Quest’ultimo invocò il Keyblade. Rosso come il sangue, lungo circa un metro e mezzo, Anima di Fenice emanava un aura pazzesca, persino Goku ne parve intimorito … stava sudando freddo, nell’osservare la forza di quello straordinario Keyblade.

    << Cominciamo!>> disse Duke, questa volta tutto carico, grazie al potere del suo Keyblade, e cominciarono lo scontro.

    Con sua grande sorpresa, Duke riusciva a maneggiare con disinvoltura il Keyblade, riusciva ad eseguire complicate torsioni per colpire Trunks, e quest’ultimo era in netta difficoltà … Possibile che Duke avesse già imparato tutto? Non era vero, infatti Trunks riuscì a prendere il controllo, e a ferire Duke in un paio di occasioni, i due ora erano alla pari, ma sembrava che il giovane Custode della Chiave avesse una marcia in più rispetto al suo maestro. Duke finalmente recuperò le redini dell’incontro mettendo Trunks in difficoltà.

    Trunks, per poter reagire, lanciò una sfera di energia. Quasi per istinto Duke usò la sua Aura come scudo, e facendola confluire nel Keyblade, colpì Trunks, che si accasciò al suolo, tramortito.

    La giornata era passata, e suonò il gong dell’enorme orologio posto nella Stanza. Dovevano uscire ora!

    I tre si avviarono verso l’uscita, soddisfatti del proprio lavoro, Duke aveva degli stracci addosso, ma e andava fiero, con un largo sorriso stampato sul volto.

    “ Bene, adesso ho imparato tutto quello che mi serve, ma tutto questo a cosa mi porterà?”
     
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    Fantastica!!Aspetto con ansia il 3° capitolo(se c'è)...
     
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  5. Padfoot96
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    CAPITOLO III
    Yen Sid


    I tre uscirono finalmente dalla Stanza dello Spirito e del Tempo. Duke era visibilmente cambiato, era più alto, molto più alto rispetto al giorno prima, i suoi capelli si erano allungati e ora raggiungevano le spalle e coprivano leggermente gli occhi, e i suoi vestiti erano ridotti a stracci, per quanto duramente si era allenato, gli occhi neri vispi erano diventati rossi, stranamente; gli stracci che aveva addosso a malapena gli coprivano una spalla, che era visibilmente malconcia. Gli era cresciuta una barbetta leggera e aveva una cicatrice sulla guancia sinistra, merito dello scontro con Trunks. Mentre usciva, insieme a Goku e Trunks, impugnava ancora il Keyblade. Solo uscito se lo mise sulle spalle, e salutò Popo, che rimase sbalordito del suo cambiamento.
    << Bene Popo, noi ora andiamo, è stato un piacere rivederti, amico mio>> disse Goku, salutandolo. I tre si diresse verso le scale, Duke allora comprese.
    << Ma … siamo in cielo!!! Non me n’ero accorto!!>> Era sbalordito ed estasiato.
    << Questo Duke è il Palazzo del Supremo. Ora dobbiamo scendere, qui sotto c’è un obelisco. Lì vive il vecchio Balzar, dobbiamo fermarci un secondo lì>> rispose Goku. Detto questo i tre si alzarono in volo, e iniziarono la discesa. Si trovavano davvero in alto, per Duke era un’emozione incredibile, stava volando, ed era uno dei suoi sogni fin da quando era un bambinetto. Scesero per qualche centinaia di metri, poi Goku si fermò, e così fecero gli altri due.
    << Balzar!! Ci sei?>> chiese Goku, prima di entrare.
    << Goku!! Che piacere rivederti!>> a rispondere fu, con la sorpresa di Duke, un vecchio gatto, che si reggeva su un bastone. << A cosa devo questa visita ragazzo mio?>> chiese il vecchio Balzar.
    << Mi servono alcuni dei tuoi fagioli Balzar … se puoi>> continuò Goku.
    << Prendi>> gli disse Balzar, lanciandogli un sacchetto.
    << Grazie mille Balzar!>> rispose Goku, e insieme i tre si gettarono nuovamente nel vuoto. Volarono per una mezz’oretta, e finalmente giunsero a casa, quella di Goku per lo meno, il Monte Paoz. Qui era apparsa una porta.
    << Vedi quella porta di Duke?>> gli chiese Goku.
    << Certo – rispose Duke – ma perché c’è una porta qui?>> domandò a sua volta il ragazzo.
    << Quella porta ti riporterà a casa Duke – iniziò Goku – ma prima ho bisogno di un ultimo test, per vedere cosa hai imparato veramente>> terminò il Sayan. Duke comprese ciò che Goku gli stava chiedendo, e si allontanò da lui, di circa 3 o 4 metri. Una volta allontano si voltò verso il suo maestro. Entrambi si misero in posizione.
    Duke invocò il Keyblade, rosso come il sangue, emanava un Aura potente e terribile, il giovane quindi caricò la sua di Aura, un bagliore rosso lo circondò, era pronto per combattere.
    Goku rispose, si mise in posizione e caricò la sua Aura, un bagliore azzurro cominciò a circondarlo.
    I due cominciarono lo scontro, Duke parava le sfere di energia lanciate da Goku con il Keyblade, e sua volta ne lanciava. Goku le evitava, e reagiva prontamente. Trunks osservava i due, cogliendo i movimenti di Duke, e quelli di risposta di Goku. Ad un certo punto però, Duke si mette in posizione, carica nuovamente la sua Aura e lancia una potentissima Kamehameha! Goku non fa una piega, ma anzi, reagisce con un'altra Kamehameha. I due fasci di energia si scontrano, Goku sembra avere la meglio, avendo sulle spalle l’esperienza di mille battaglie, e una forza immensa, anche per un Sayan. Duke, in difficoltà, cercava di dare più energie alla sua Kamehameha, ma invano, sembrava che stesse per cedere. Fu allora che, senza il suo volere, il Keyblade si gettò all’interno della Kamehameha, penetrando anche quella di Goku, colpendolo alla spalla. Goku crollò a terra, con il Keyblade che gli aveva trapassato la spalla. Il punto in cui la tuta di Goku era stata attraversata, vi era una bruciatura, e la pelle attorno al punto colpito era anch’essa bruciata. Il Keyblade aveva agito di spontanea volontà, per proteggere il suo padrone.
    << GOKU!!>> urlò Duke, andandogli incontro. Goku era a terra, dolorante. Duke estrasse il Keybalde dalla sua spalla … grondava di sangue.
    Goku si alzò a fatica, reggendosi la spalla con la mano.
    << B – Bene, Duke, s – sei promosso. C – complimenti … o – ora puoi attraversare la porta … vai … >> disse Goku, tra una smorfia e l’altra di dolore. Duke eseguì, si avvicinò alla porta e, dando un ultimo sguardo al Monte Paoz, la aprì e vi entrò.
    Era di nuovo nella sua amata Crepuscopoli … sembrava fossero passati anni dall’ultima volta che l’aveva vista … era nella Piazza della Stazione, perché era ritornato li?
    << Se sono qui … ci sarà un motivo. Forse devo prendere un treno, o qualcuno mi aspetta li>> concluse Duke. Keyblade alla mano, la sicurezza non era mai troppa, entrò nella Stazione … in effetti un treno c’era, ed era li che aspettava qualcuno … che fosse proprio Duke?
    Per sciogliere ogni dubbio, Duke prese quel treno …
    “Addio Crepuscopoli, un giorno tornerò!” si disse Duke … il treno partì, passarono un paio d’ore, ma finalmente era a destinazione.
    Scese dal treno, si trovava in un luogo strano, c’era una torre poco più avanti … probabilmente era la sua destinazione. Il giovane si avviò verso la torre.
    Dopo un paio di minuti giunse a destinazione. Era bella alta come torre, c’era un grosso portone di quercia davanti a lui. Lo aprì ed entrò nella Torre.
    Nell’atrio si trovava una scalinata, nulla più. Duke iniziò a salire. Mezz’ora dopo una bella scarpinata su per le scale, Duke si trovò davanti ad una porta. Bussò.
    << Avanti>> disse una voce dall’interno, Duke entrò.
    Era uno studio, una stanza davvero grande, c’erano librerie con tonnellate di libri su ogni scaffale, vi era un armadio piuttosto grande, ed un'altra porta alla destra della stanza. Al centro c’era una scrivania. Un anziano uomo attendeva il ragazzo.
    << Ciao Duke – esordì il vecchio – io sono Yen Sid. So già che sei dovuto scappare dalla tua città, ma sei finito in buone mani fortunatamente>> concluse Yen Sid.
    << Puoi evocare il tuo Keyblade per me Duke?>> domandò il vecchio Yen Sid.
    Duke eseguì, evocò il suo Keyblade … ancora una volta apparve circondato da un’ Aura potente e terribile, nella stanza chiusa provocò addirittura una folata di vento che scompigliò la barba del povero Yen Sid. Duke provò ancora una volta una sensazione di potere che lo invadeva e gli dava forza … era … invincibile.
    << Ecco qua!>> disse Duke, mostrando la sua arma al vecchio Yen Sid.
    << Molto bene … molto, molto bene. È la prima volta che ho il piacere di vedere questo Keyblade … ne ho solo sentito vagamente parlare. Anima di Fenice, molto particolare come Keyblade sai? Cambia forma e potere in base al tuo stato d’animo. Ora è rosso e il suo potere incute timore, suppongo che ti dia una sensazione di potere, vero? – disse Yen Sid, e Duke rispose con un debole “ Sì … “ – Lo sospettavo, è così perché tu dentro sei arrabbiato Duke, posso solo immaginare cosa si provi a restare soli a 14 anni … ma non avere paura, non sei il primo, e non credo sarai l’ultimo … ora prima di cominciare, vai di là. Credo dovresti cambiare abito, non credevo che ti saresti ridotto così!>> concluse Yen Sid.
    Duke si avviò verso la seconda porta, quella a destra della stanza. Entrò. Lì vi erano 3 fatine, lo fissarono a lungo … ad un tratto poi, una di queste, vestita di rosso disse: << Il vecchio Yen Sid ti ha mandato qui vero? – Duke rispose col suo solito “Sì …” timido – allora ti dobbiamo cambiare l’abito, forza ragazze!>> Le tre puntarono le bacchette contro il giovane, che chiuse gli occhi.
    Pochi secondi dopo … era del tutto cambiato! I vestiti erano decisamente più belli e comodi, riusciva ad eseguire qualunque movimento, erano proprio adatti, le fatine avevano tenuto conto di tutti i suoi cambiamenti in altezza, in robustezza … proprio tutto!
    << G – Grazie mille!>> cercò di rispondere Duke, meravigliato.
    Poco dopo Duke ritornò da Yen Sid, intento a contemplare il paesaggio oltre la finestra, aveva l’aria molto seria … probabilmente qualcosa stava accadendo là fuori, e lui lo sentiva.
    << Vedo che il cambio d’abito è riuscito. Molto bene>>. Cominciò il vecchio Yen Sid.
    << Dobbiamo muoverci Duke, stanno arrivando, sei pronto?>> chiese il vecchio.
    << Sì!>> questa volta la risposta di Duke era molto più sicura, era convinto di poterci riuscire.
    << Perfetto. Un ultima cosa ragazzo … forse una voce si è messa in contatto con te, dalle ascolto, qualunque cosa accada; è la tua guida quella, col tempo capirai la sua fondamentale presenza>> concluse Yen Sid.
    << Ora, io posso solo fornirti un mezzo veloce di trasporto, niente di più. Il tuo viaggio inizia qui!>> Yen Sid diede a Duke una pacca sulla spalla, dopodiché il giovane, Keyblade in spalla, si avviò verso l’uscita.
    Scese la lunga scalinata e, finalmente fuori dalla Torre, si trovò davanti una navicella.
    << Questo è il mezzo di trasporto????>> Duke era sbalordito, per l’ennesima volta.
    Il giovane salì sulla nave. Non era enorme, adatta al viaggio di una sola persona; la cabina di comando era piuttosto spaziosa per una nave così piccola. C’era poi un’altra stanza, Duke vi entrò. Era una camera da letto e dentro vi era anche una specie di cucina, in poche parole tutti i confort necessari alla vita di chiunque!
    “Bene, allora il mio viaggio inizia da qui … sarà dura, nulla è mai facile, ma credo che sarà divertente, molto divertente! Ho fatto tesoro degli insegnamenti di Goku, e in qualche modo l’ho anche battuto . Adesso devo pensare solo a questa mia missione, devo eliminare le Forze Oscure!”
    Duke accese il motore della navetta, aspettò qualche minuto, e una volta carichi i propulsori, partì!

    Buona lettura a tutti!!!!
     
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    Fantastico!!! alegre

    Fantastico!!!!!
     
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  7. Padfoot96
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    CAPITOLO IV
    Il prezzo del coraggio




    Nel frattempo, sul Monte Paoz, Goku e la sua famiglia passavano ore tranquille. Le Forze Oscure non si erano ancora manifestate, per fortuna, anche se ogni tanto Goku, come Yen Sid, contemplava il paesaggio dal giardino di casa … qualcosa sarebbe pur dovuta accadere, o forse stava già accadendo e non se ne era accorto. In ogni caso, Goku continuava ad allenarsi, bisognava essere pronti, l’attacco era vicino, ma al tempo stesso lontano ... quello che poteva succedere era imprevedibile, ma Goku doveva tenersi pronto.
    Goku era nel giardino, si stava allenando, ogni giorno faceva allenamenti più duri. Nel bel mezzo di uno dei suoi più complicati esercizi dal nulla comparve una creatura, simile a quella che Duke riuscì a battere.
    << Sono arrivati allora!>> esclamò Goku, quando le creature dell’Oscurità divennero una ventina, tutte intorno a lui. Diede un forte impulso di energia che distrusse tutte le creature. Ma non era finita lì, anzi! Sempre più numerose continuavano ad apparire attorno a lui, di certo non poteva continuare a dare impulsi di energia, era monotono. Allora cominciò a lanciare contro i suoi piccoli nemici sfere di energia, e le creature sparivano, ma dopo pochi istanti riapparvero. La stanchezza iniziava ad arrivare, Goku stava combattendo da più di un’ora, ed erano sempre di più.
    << N – Non riesco a batterli! Dannazione!>> Goku era frustrato, le creature continuavano ad apparire, 10, 100, 1.000 alla volta, mai aveva affrontato una battaglia del genere.
    << Non posso perdere … non posso … NON VOGLIO!!>> fu allora che la rabbia si impadronì di lui … la sua aura divenne dorata, anche i capelli cambiarono colore, divennero più lunghi e diritti. Era la trasformazione che tra la sua gente era detta Super Sayan.
    La sua forza era aumentata di molto, e ricominciò a combattere. Questa volta le creature non riapparivano, poteva farcela ma …
    << Argh!>> una fitta tremenda colpì Goku … al cuore. Trunks lo aveva avvisato tempo fa, che una malattia lo avrebbe colpito al cuore, una malattia incurabile. Il giovane gli aveva fornito un farmaco, scoperto nel futuro, che poteva combattere quella malattia, ma non si era ancora manifestata. Proprio in quel momento doveva accadere?! Le creature si avvicinavano fameliche a Goku, presto lo avrebbero battuto, era finita!
    Se doveva cadere, Goku l’avrebbe fatto combattendo fino alla fine … era una delle sue caratteristiche. Continuò a combattere, e ad ogni attacco il suo cuore lanciava fitte.
    Ormai non poteva più resistere a lungo, stava per cedere, il suo cuore stava avendo la meglio sul suo spirito.
    Era in ginocchio … davanti a lui l’orda di creature dell’Oscurità si avvicinava sempre di più; futilmente Goku continuava a scagliare loro contro sfere di energia.
    Una creatura molto coraggiosa si scagliò contro l’eroe, ormai impotente. Lo colpì in pieno petto e gli portò via il cuore.
    L’oscurità iniziò ad avvolgerlo, Goku stava diventando una creatura oscura. Dalla sua Oscurità fuoriuscirono orde di nuove creature, sparate nello spazio ad una velocità straordinaria. Dopo che tutta l’Oscurità fu fuoriuscita, rimase un involucro vuoto, il suo cadavere giaceva lì poi, nuovamente preso da un alone Oscuro, scomparve, di Goku non era rimasta più neanche l'ombra.
    Forse consapevole di questo, aveva preparato il giovane Duke a questo tipo di battaglie, ora restava al prescelto del Keyblade portare a termine la missione.
    Il coraggio ha un prezzo, Goku lo sapeva, ma aver coraggio non vuol dire gettarsi nelle situazioni pericolose, il coraggio è la forza con cui si affrontano determinate situazioni, anche pericolose, per difendere le persone care. Goku ha combattuto per il bene di tutti, per la sua famiglia, per i suoi amici, ma il prezzo di questo suo coraggio è stata la sua stessa vita.

    Buona lettura!!
     
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    Povero Goku...:(Anche questo è fantastico!!
     
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  9. Padfoot96
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    CAPITOLO V
    La Fortezza Oscura




    Il viaggio procedeva tranquillo, non vi erano state interferenze nel percorso che portava il giovane Duke dalla residenza del vecchio Yen Sid alla sua prima vera destinazione, l’inizio della sua missione.
    In quel momento Duke ebbe un’improvvisa sensazione, era successo qualcosa, ma che cosa? Qualcuno che conosceva era finito nei guai? Ma soprattutto, per quale motivo stava avendo quella sensazione … perché un brivido gli percorreva la schiena?
    Pensando fosse semplicemente l’emozione e la tensione per quella sua difficile missione, Duke continuava a pilotare tranquillamente la sua navicella. Ormai sereno, Duke abilitò il pilota automatico, non stava correndo alcun pericolo.
    Andò a riposarsi nella sua cabina. Non ebbe il tempo di stendersi sul suo letto che … fu unaquestione di pochi minuti, una sirena cominciò a suonare. Allarmato Duke corse subito nella cabina di pilotaggio; era sotto attacco! La navicella reggeva bene i colpi. Finalmente si passava all’azione.
    Duke indossò una tuta che si trovava proprio lì. Uscì dalla navicella. Azionò gli stivali anti-gravità e rimase incollato alla navetta. Piazzatosi, faticosamente, sul “dorso” della nave, Duke cominciò a sparare sfere di energia sulle navi nemiche. Una dopo l’altra cadevano sotto i suoi attacchi, avrebbe finito presto, e doveva farlo! In lontananza scorgeva la sua destinazione, ed era di vitale importanza giungervi senza aver subito alcun danno. Ce la stava facendo! Le sue sfere di energia non mancavano i bersagli.
    Quando finalmente non vi era più traccia dei nemici, Duke rientrò sulla navetta.
    Fu allora che la navetta venne pesantemente colpita, iniziava a precipitare, il pilota automatico si disabilitò, Duke doveva tentare un atterraggio di emergenza.
    L’urto con il suolo fu devastante, la navetta subì altri danni. Il ragazzo scese, Keyblade in spalla, e si accertò delle condizioni del suo mezzo di trasporto.
    Era ridotto proprio male … come avrebbe fatto a viaggiare adesso?
    Il problema era secondario, poiché finalmente aveva raggiunto la sua destinazione. Un cartello fuori dal sobborgo urbano diceva: “Benvenuti alla Fortezza Oscura”.
    << Mmmmm … il nome non convince molto>> fu questa la prima considerazione dell’ultimo prescelto del Keybalde. Entrò nella città, era tranquilla, ma ancora per poco.
    Dal nulla, infatti, apparvero delle creature oscure, simili a quella che aveva affrontato al Monte Paoz.
    Alla loro comparsa, Duke impugnò il Keyblade prontamente, e iniziò a combattere. Erano poco più di una decina, piccoli, veloci, ma con una forza decisamente inferiore rispetto a quella di Duke. L’ unica cosa che il rendeva pericolosi era la loro curiosa abilità del poter diventare ombre; infatti per poter aggirare i fendenti del Keyblade dovevano ricorrere a questa tecnica, in questo modo potevano sbucare alla spalle di Duke.
    << Dannazione!>> esclamò Duke, evitando per un pelo un attacco ricevuto alla spalle.
    Non potendo riuscire a affrontarli usando il Keybalde, Duke dovette ricorrere alla sua Aura. L’esperimento funzionò, le creature furono tutte distrutte ma … Altre 100 sbucarono fuori dal nulla.
    Un salto, l’Aura rossa che si caricava e un lampo. Accadde in meno di 1 minuto. La minaccia era scomparsa. Duke aveva utilizzato la Kamehameha per poter proseguire nella perlustrazione, solo che il colpo centrò non solo i nemici, ma anche una parte della piazza, vi era un cratere piuttosto grosso.
    << Credo di avere un tantino esagerato … >> ammise Duke, osservando la sua opera.
    Keyblade in spalla, il giovane si avviò verso quella che sembrava essere una torre. Percorreva la strada principale, delle creature nemmeno l’ombra, tutto filava liscio come l’olio. Probabilmente il suo obbiettivo era proprio lì, nella torre.
    << Da che parte si va adesso?>> si chiese Duke, perplesso, non c’erano più le preziose indicazioni stradali che lo avevano condotto lì.
    “Non ti preoccupare, ci penso io!” era ancora quella voce, grazie alla quale era riuscito ad arrivare sul monte Paoz.
    << Sei ancora tu?>> chiese Duke.
    “ Si, sono proprio io, vedo che stai cercando di raggiungere la Fortezza. Bé, dovresti sfondare quel muro lì! Altrimenti dovrai fare il giro lungo, e non ci sono indicazioni utili.” Continuò la voce.
    <<d’accordo ma … non ho ancora capito, tu chi sei?>> domandò Duke, levando una mano contro il muro.
    “ Tu chi pensi che io sia?” rispose con questa domanda la voce.
    << Boh! Sei Yen Sid?>>
    “ Yen Sid ti ha detto di ascoltarmi, non credo sia lui, si sarebbe presentato. Guardati bene in giro, chi pensi possa riuscire a mettersi in contatto con te?” rispose ancora con una domanda.
    << Qui non c’è nessuno … ci sono solo io e …>> Duke rimase a bocca aperta … poteva mai essere possibile che … ?
    “ Bingo! Sono il tuo Keyblade! Vedi, legata alla tua arma c’è una piuma di Fenice, che caratterizza il nome del tuo Keyblade. Anni fa mi rinchiusero al suo interno, perché la mia forza potesse essere usata per giuste cause, malvagie creature venivano a chiedermi consiglio …” Il mistero era stato svelato, ciò che lo aveva salvato, ciò che lo stava guidando, altri non era che la Fenice che viveva nel Keyblade di Duke, una prigione in cui sembrava felice di esserci.
    Duke aveva levato la mano prima di comprendere questa assurda verità … in ogni caso, sparò contro il muro scelto, il quale fu completamente distrutto.
    <<e adesso chi ripara sto danno?” domandò Duke alla Fenice.
    “Non è un nostro problema Duke! Dobbiamo completare la missione, andiamo!” rispose la Fenice.
    Duke si avviò verso la Fortezza. Nel bel mezzo del viaggio però, quando si trovava al centro di un immensa strada, una miriade di forza oscure apparve dal nulla, pronta a fare a pezzi il giovane detentore della Chiave.
    Questa volta non ci fu bisogno di un salto, e nemmeno di caricare l’Aura. Un lampo rosso e il problema fu risolto all’istante.
    “Dovresti usare anche il Keyblade, non c’è bisogno di ricorrere sempre alla Kamehameha forza 10! Non imparerai mai a combattere con una spada!” si lamentò la Fenice.
    << Oh … scusa, userò il Keyblade, ma se il nemico è potente dovrò usare la mia supermossa!>> esclamò Duke.
    Continuò la sua avanzata verso la Fortezza, ma ecco che comparve!
    Alto, circa 1.85m, completamente pelato, il colore della pelle era verdognolo, aveva due antenne in testa, e portava una tuta viola.
    “Eccolo! È il nostro bersaglio Duke!” disse la Fenice.
    << Tu chi diavolo sei?>> domandò Duke.
    << Io sono Al Satan. Heartless nato dall’Oscurità liberata dal cuore di Goku>>. Disse Al Satan.
    << Heartless?>> Duke era perplesso << Cos’è un Heartless?>>
    << Stolto, un Heartless è una creatura nata dall’Oscurità nei cuori della gente!>> rispose irato Al Satan.
    << Ok, grazie>> rispose Duke, che strinse nella sua mano l’impugnatura del Keyblade. Poi d'un tratto ripensò alle parole dell'Heartless ... provenia dall'Oscurità nel cuore di Goku, voleva forse dire che Goku era ... morto?! La terra mancò sotto i piedi del giovane Duke, se Goku era caduto in battaglia, cosa avrebbe potuto fare lui, un ragazzino, senza alcuna esperienza in combattimento? Si resse col Keyblade, piantandolo nel terreno, lo sguardo fisso, perso nel vuoto.
    " Avanti Duke! Ci sono qua io a darti una mano, non preoccuparti, adesso concentrati sul tuo avversario!" Duke annuì con forza, si rialzò in piedi, e si mise in posizione pronto per la battaglia.
    Al Satan si scagliò contro Duke, cercando di colpirlo con tutte le sue forze, Duke schivava e parava gli attacchi, ma non riusciva a reagire, Al Satan era troppo forte, stava per ricorrere al suo attacco, ma poi si ricordò della promessa fatta alla Fenice.
    Evitò una sberla dell’avversario, e riuscì questa volta a colpirlo con la sua arma. Gli colpì, come con Goku, la spalla, passandola da parte a parte. Al Satan cadde a terra, tenendosi il braccio, ormai inerte; era alla mercé di Duke, lo doveva finire ma … Si staccò il braccio! Dopo pochi istanti ne ricrebbe un altro, pronto ad essere utilizzato.
    << Ma come … ?>> Duke era esterrefatto, sembrava avercela fatta.
    << Ho la capacità di rigenerare qualunque parte del mio corpo, ragazzo. Sei spacciato!>> disse così, e dai suoi occhi fiottarono due fasci rossi, che colpirono la spalla destra di Duke.
    Il Keyblade cadde a terra, non aveva più forza nel braccio, e non riusciva a muoverlo.
    << Adesso sei mio!>> urlò Al Satan scagliandosi contro Duke, i suoi occhi erano iniettati di sangue, la sua espressione era famelica, non lo avrebbe ucciso, aveva l’intenzione di divorarlo vivo.
    Duke lo guardò negli occhi, prima di levare il braccio sinistro … caricò la sua Aura, nella sua mano stava formandosi una sfera di energia rossa. Ancora una volta accadde. Un salto, un lampo rosso che travolse il famelico Al Satan.
    L’Heartless era a terra, privo di sensi, il braccio spezzato e una gamba staccata dal corpo.
    Duke ricadde a terra, provato dallo scontro. Con la mano sinistra afferrò il Keyblade conficcato nel terreno. Si avvicinò al corpo di Al Satan e, freddo, lo infilzò, proprio dove si trovava il cuore.
    Uno sbuffo di fumo, Al Satan scomparve.
    “Ottimo lavoro Duke, dobbiamo migliorare un po’ i riflessi, ma può andare bene.” Concluse la Fenice.
    << Il problema ora è un altro … come facciamo a viaggiare? La navicella è distrutta!>> si lamentò Duke.
    “ In effetti a quello non ci avevo pensato … perché Goku non ti ha insegnato il teletrasporto!” indignata esclamò la Fenice. Comunque, Duke si recò di nuovo verso la navicella, cercando di ricordare il percorso svolto.
    Dopo un paio d’ore, in cui Duke aveva sbagliato una decina di volte la strada, arrivò alla navetta.
    In effetti era ridotta proprio male. Dovevano essere sostituiti parecchi pezzi, ma nella città non c’era l’ombra di un mercato, o di un qualsiasi negozio di ricambio.
    “Ho capito … ci penso io, lascia stare la navetta.” Disse la Fenice. Poco dopo le fiamme avvolsero Duke.
    Pochi istanti dopo, Duke si trovò in un luogo diverso.

    Arriva un po' in ritardo ... però, eccolo qui!!
     
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    Bellissimo!Io credevo fosse Re Kaio a parlare con Duke,sai le antenne...
     
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  11. Padfoot96
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    CAPITOLO VI
    Agrabah




    Le fiamme sparirono … in effetti Duke si trovava in un posto differente. Era nel bel mezzo del deserto, alle porte di un’austera città.
    << ARGH!>> urlò Duke. Si prese la spalla ma per il dolore cadde a terra, in ginocchio, le fitte erano dolorosissime. La mano era coperta di sangue il quale continuava a sgorgare, sembrava che stesse per morire dissanguato, e in effetti la cosa era fattibile.
    “Ehi Duke!Non creparmi adesso!” Disse la Fenice, cercando di sdrammatizzare la situazione.
    “Hai ancora i fagioli di Balzar con te?” continuò la Fenice.
    << S – sì … d – dovrebbe esser – re q – q – qui …>> con mano tremante, balbettando queste parole, Duke cercò di prendere il sacchetto dalla cintola del Keyblade. Dopo qualche minuto riuscì a prenderlo … lo aprì a fatica, ma ce l’aveva fatta. La mano tremava ancora, a stento riusciva a prendere un fagiolo, ma stava riuscendoci.
    “E ora … GIU!” disse la Fenice. Sorridendo, Duke riuscì a mandar giù un fagiolo magico.
    Pochi istanti dopo, una nuova energia lo invase, la ferita iniziò a cicatrizzarsi, il sangue non sgorgava più. Era tornato in forze.
    << Adesso credo che vada meglio!>> esclamò il ragazzo. Riprese il Keyblade che aveva conficcato nella sabbia, e si avviò verso le porte della città.
    << E ora dove credi di andare eh?>> disse una voce, dall’alto. Duke alzò lo sguardo per pochi istanti, quanto bastasse per vedere il suo interlocutore lanciargli contro una sfera di energia.
    La sfera era molto veloce, impugnò il Keyblade e la parò.
    << Chi sei?>> gli urlò Duke, cercando, controsole, di scorgere il suo avversario.
    << Sono un Heartless formato dall’Oscurità nel cuore di Goku, ma credo che tu lo sappia già, il mio nome è Radish>> concluse l’Heartless.
    << Molto bene Radish!>> esclamò Duke, strinse saldamente l’impugnatura del Keyblade e si scagliò contro il nemico. Radish aveva anticipato la sua mossa, e appena Duke fu a portata di contro attacco, riuscì a colpirlo, facendolo ricadere al suolo.
    << ARGH!>> Duke era caduto di schiena, il dolore era molto forte.<< Non m’arrendo!>> e si scagliò nuovamente contro l’avversario. Radish questa volta gli venne incontro, tuffandosi, e diedero battaglia. Fu uno scontro cruento, e grazie alla propria armatura, Radish riusciva a resistere ai fendenti di Duke. Quest’ultimo, usando il Keyblade, riusciva a parare gli attacchi di Radish. Solo dopo un ripetuto scambio, Radish riuscì a colpire Duke, ma solo lievemente, facendolo tornare a terra. Duke atterrò con grazia al suolo e alzò lo sguardo verso il suo avversario ma …
    << Dov’è andato?>> in effetti Radish era scomparso … questione di pochi istanti, riapparve per un secondo davanti a Duke, scomparve, e lo colpì alle spalle, mettendolo in ginocchio.
    << E adesso come la mettiamo?>> disse Radish sprezzante.
    Duke era alla sua mercé, non poteva far nulla, possibile che la missione era già fallita?
    << Puoi decidere sai? O ti fai ammazzare adesso, oppure ti torturerò, e proverai un dolore che neanche la tua fantasia può provare!>> continuò l’Heartless.
    << Non scelgo nessuna delle due!>> esclamò Duke, e con un repentino movimento, riuscì a rimettersi in gioco. Puntava il Keyblade contro Radish, pronto ad attaccare, ma non doveva fare nulla di azzardato, Radish aveva già previsto parecchie delle sue mosse. Gli lanciò contro il Keyblade.
    << Cosa pensi di fare?>> lo schernì Radish, respingendo il Keyblade, che volò via.
    Proprio in quel momento un lampo rosso illuminò il portone. Radish fu travolto dalla Kamehameha, l’armatura si distrusse del tutto, e Radish cadde a terra, ormai K.O.
    Duke levò la mano. Le fiamme la avvolsero e, dopo poco, il Keyblade riapparve. Duke lo puntò contro Radish, avanzò verso di lui. La sua ombra coprì il suo corpo, e fu solo in quel momento che Duke lo infilzò con forza.
    Uno sbuffo di fumo e l’Heartless scomparve nel nulla.
    << Uff! È stato davvero faticoso questa volta!>> esclamò Duke, con un sorriso.
    Si avviò verso il portone. Prima di aprirlo, si asciugò il sudore della fronte, il sole picchiava ed era anche affaticato dallo scontro. Il portone era molto pesante, nonché enorme, ci mise qualche minuto Duke per aprirlo.
    Dopo l’ennesima fatica, Duke entrò nella città. Non ebbe il tempo di entrare, che un’orda di Heartless lo attaccò. Erano una decina o forse poco più, ma tutti armati di sciabole molto affilate. Duke impugnò il Keyblade e si lanciò all’attacco. Gli Heartless erano molto abili nell’attaccare, ma non riuscivano a difendersi in modo efficace, fu un’impresa piuttosto semplice per Duke. Ogni Heartless che cadeva sotto i suoi fendenti rilasciava un cuore. Solo dopo che Duke finì l’ultimo si accorse che, dopo lo sbuffo di fumo che accoglieva la loro dipartita, un cuore si librava libero nel cielo.
    Avanzò verso il palazzo reale che si trovava nel pieno centro della città. Proprio lì a metà strada fu fermato nuovamente, non dalla solita orda di Heartless, bensì da un alta figura, pelata, e portava la stessa armatura di Radish, pareva però più robusto e grosso.
    Si voltò udendo i suoi passi.
    << Se sei giunto fin qui, devi aver battuto Radish e i miei Heartless. Mph, non passerai ora, non quando io, Nappa, ti sfiderò a duello!>> esclamò l’Heartless. Nappa caricò la sua Aura, la terra sotto i suoi piedi tremava, e tutto attorno a lui faceva altrettanto. Duke era disorientato.
    Nappa sorrise, levò un braccio, dopodiché alzò due dita della mano. Ci fu un boato ed un esplosione. Duke si salvò per miracolo. Nella fretta però perse di vista il suo avversario, il quale lo colpì in pieno stomaco con un pugno piuttosto potente. Duke si piegò, e Nappa lo colpì con un montante destro. Duke volò per aria e ricadde rovinosamente al suolo, tre metri più avanti. Si rialzò a fatica .. ansimava.
    << Ahahahahha! Che ti prende ragazzo! Non dirmi che ti sei già arreso!>> lo schernì Nappa.
    << Eeheheh … non ti preoccupare per me, preoccupati di questo!>> e con un movimento repentino, si scagliò contro Nappa. I suoi fendenti andavano a vuoto, era molto lento nei movimenti, e impiegava troppe energie negli attacchi. Stava scavandosi da solo la tomba.
    Nappa fermò Duke, mettendogli una mano sulla testa.
    <<frena il tuo ardore ragazzo!! Così finiamo troppo presto!!>> esclamò Nappa, divertito.
    << SMETTILA!!>> urlò Duke, questa volta fece esplodere la sua Aura. Nappa fu scagliato a dieci metri di distanza. In quell’istante Duke si avventò contro l’Heartless e questa volta il suo fendente andò a segno, tranciandolo di netto.
    In uno sbuffo di fumo, Nappa sparì, morto.
    Ansimava, il sudore gocciolava dal suo naso e su tutta la fronte. Cadde a terra in ginocchio … i colpi di Nappa si stavano facendo sentire solo in quel momento. Ed era molto doloroso, i suoi pugni erano stati potentissimi, e lo aveva colpito in punti critici.
    Piantò il Keyblade in terra, provò a rialzarsi, e a fatica ci riuscì. Andò avanti, verso il palazzo.
    Nuovi Heartless lo attaccarono. Duke li affrontò, senza paura, ma spesso i suoi colpi erano lenti, andavano a vuoto, impiegava troppe energie negli affondi, e qualche Heartless riusciva a colpirlo.
    La fatica gli annebbiava la vista. Non poteva combattere così a lungo … ma nel frattempo una scia di cuori si sollevavano dall’Oscurità generata dalla morte degli Heartless.
    Giunse, seppur a fatica, innanzi al palazzo del sultano << È una città nel deserto, mi sembra araba dai lineamenti delle costruzioni, e quel palazzo … solo un sultano potrebbe averlo!>>
    “Perspicace!” esclamò la Fenice.
    << AH! Finalmente ti fai sentire … possibile che non hai aperto quella tua lunga bocca?>> domandò Duke.
    “Spiritoso … ma guardati, sei a pezzi, per due cazzotti presi … un fagiolo ti aiuterebbe, ma ne hai già preso uno, e basta e avanza. Ci penso io a questo, e poi, vai a fare a pezzi gli Heartless nel palazzo, facciamola finita”concluse la Fenice.
    Rinfrancato, Duke poté finalmente rilassarsi … fuoco, ancora una volta, il fuoco lo avvolse, ma per rigenerarlo, ridargli forza, nuova linfa.
    Quando le fiamme lo liberarono, Duke si sentiva diverso … più … NUOVO, come quando ci si sente dopo un bagno caldo.
    Strinse l’impugnatura del Keyblade, e si gettò nel palazzo reale. Heartless, ancora, all’entrata lo attendevano, gli saltarono addosso tutti insieme, erano tanti, troppi. Duke tentò di usare il Keyblade per proteggersi, ma sapeva che era inutile.
    “Impara questa mossa, Duke!” la Fenice gli venne incontro, lo aiutò solo in quell’istante. Il Keyblade generò una barriera che respinse gli Heartless, così Duke poté avviare il suo contro attacco, e le creature svanivano nello stesso, monotono, sbuffo di fumo, da cui un cuore usciva libero.
    << Ma che cos’era quella mossa?>> chiese Duke.
    “Una magia del Keyblade, presto avrai possibilità di apprenderne altre, questa ha il nome di Reflex”concluse la Fenice.
    Per tutto il palazzo Duke sbaragliò gli Heartless … finché … un’ esplosione. Una violenta esplosione, il palazzo saltò in aria, almeno una parte … Duke si salvò, grazie alla magia difensiva Reflex.
    << Ma che diamine … ?>> Duke alzò lo sguardo, per capire da cosa era pervenuta quell’onda energetica.
    Nuovamente contro sole, faticò a seguire il puntino nero che si illuminava … pochi istanti dopo un nuovo fascio violaceo lo travolse, Reflex lo aveva protetto solo in parte. Duke tentò di allontanarsi da lì, ma era un bersaglio troppo facile da seguire, tanto che ad ogni movimento, un fascio violaceo raggiungeva il punto dove aveva intenzione di andare. Era in trappola.
    << Tanto vale ormai … >> rassegnato Duke alzò gli occhi verso il cielo, con un gran salto prese il volo, cercando di raggiungere il suo prossimo avversario. Quest’ultimo gli venne incontro, dandogli un violento pugno sulla faccia.
    Aveva lunghi capelli neri, e diritti, un’armatura simile a quella di Nappa, ma più piccola e sembrava anche più leggera, un dispositivo sul suo occhio si illuminava osservando il giovane Custode del Keyblade.
    << Mph! E tu avresti battuto Nappa e Radish? PATETICO!>> e si scagliò nuovamente contro Duke.
    Molto rapido nei movimenti, il giovane non riusciva a seguirlo, e i suoi colpi erano veloci e potenti. Duke era in netta difficoltà, non aveva mai combattuto ad alti ritmi in aria.
    Riuscì a parare un colpo e a contro attaccare, tranciando di netto l’armatura del suo avversario.
    << Chi sei?>> Chiese Duke, con un impeto di rabbia.
    << Vegeta, il principe dei Sayan, Heartless nato dall’ … >>
    <<l’Oscurità nel cuore di Goku … l’ho capita questa storiella>> disse Duke impaziente.
    Fu un errore madornale, interrotto, Vegeta si era molto infuriato.
    << Osi prenderti gioco di me ragazzo? NESSUNO PUO’ PRENDERSI GIOCO DI ME!!!!!!!>> gli urlò, e si scagliò nuovamente contro il giovane, con nuova foga.
    Questa volta Duke riuscì a comprendere i suoi movimenti, era accecato dalla rabbia e non ragionava per bene, i suoi affondi erano inutili, e spesso lenti.
    Duke riuscì finalmente a colpirlo, mandandolo a terra. Fatto questo si lanciò contro l’avversario e continuarono lo scontro per le strade di Agrabah. Numerosi erano gli scambi, pochi colpi andavano a segno, molti a vuoto o parati. Era uno scontro magnifico. Nessuno dei due voleva cedere, eppure sembrava che l’uno potesse imporsi sull’altro, ma per qualche strano motivo non ci riusciva. Dopo un poderoso fendente di Duke, Vegeta fu scagliato molto lontano, abbastanza lontano da poter fare questo: << Cannone Garlick!>> Urlò, e ancora una volta quel fascio violaceo travolse Duke.
    << REFLEX!>> urlò quest’ultimo. L’incanto funzionò alla perfezione. Duke si scagliò contro il nemico, prendendolo di sorpresa. Un fascio rosso, non era la sua solita Kamehameha, no … il Keyblade nel colpire Vegeta si era infuocato, e con esso anche Duke.
    Vegeta accusò il colpo, ma non ebbe possibilità di reagire, Duke aveva perso il controllo, non gli dava respiro e i suoi attacchi diventavano sempre più infuocati, ormai l’armatura di Vegeta era stata polverizzata.
    << NYAAAARGH!!!!>> l’urlò di Vegeta fu accompagnato da un’esplosione. Con le ultime energie Vegeta aveva creato una barriera, abbastanza potente da respingere Duke.
    Il ragazzo cadde e si schiantò al suolo, il Keyblade volò lontanissimo e un ampio taglio gli si formò sul volto.
    Si rialzò a fatica, aveva recuperato il senno. Guardò in alto e vide Vegeta, provato dallo scontro, molto più di lui. Abbondanti ferite gli ricoprivano il corpo, i suoi fendenti avevano avuto un certo effetto ma …
    << Cosa diamine è successo?>> si domandò Duke. Evidentemente la perdita di senno aveva inciso sulla sua percezione della realtà a tal punto che non ricordava più gli eventi di pochi minuti fa. Vedeva solo un Vegeta in fin di vita che generava una barriera per tenerlo lontano.
    << Il Keyblade è troppo lontano, non ho abbastanza energia per chiamarlo qui … ho una sola possibilità>> concluse Duke.
    Fissò Vegeta, caricò la sua Aura, cercava di prendere tutte le sue ultime energie, la Kamehameha doveva essere abbastanza violenta da perforare la sua barriera.
    << Ora o MAI PIU’!!!!>> urlò e lanciò quella che era la più potente Kamehameha che avesse mai lanciato.
    Rossa, veloce e inarrestabile si dirigeva verso la barriera di Vegeta.
    << Cosa credi di fare RAGAZZO?>> gli urlò di rimando Vegeta, anche se per lui la situazione era critica, la stanchezza si faceva sentire sempre di più, avrebbe potuto cedere da un momento all’altro.
    Il fascio rosso si scontrò contro la barriera, questa reggeva l’urto, anche se pian piano stava riducendosi. La violenza della Kamehameha stava avendo la meglio su Vegeta, doveva pensare in fretta, altrimenti era perduto. Tolse la barriera e si lasciò cadere, il fascio rosso lo mancò di pochi centimetri. Ma adesso Duke aveva un problema, e anche piuttosto grave. Era rimasto lì in piedi, immobile, le braccia pendevano e l’Aura attorno a lui si era dissolta … stava per crollare a terra, e Vegeta si stava dirigendo verso di lui, claudicante. Si teneva la spalla destra, anche se il suo corpo era ricoperto di ferite, colava sangue dappertutto. Un ghigno malvagio gli increspò il viso ferito.
    << E … adesso … come … la … mettiamo?>> gli domandò malvagio Vegeta.
    << Mph! Non te la darò mai vinta …>> fu la sua risposta, anche se sapeva benissimo che probabilmente era giunta la sua ora.
    Vegeta era su di lui. Levò la mano sinistra.
    << Ultime … preghiere?>> gli chiese, intanto stava formandosi nella sua mano una sfera di energia che lo avrebbe distrutto all’istante.
    Serviva un ultimo disperato tentativo e urlò :<< KEYBLADE!!!!>> nella sua mano, stentò a crederci, giunse rapido il Keyblade.
    << ADDIO!!>>
    << REFLEX!>>
    Un’esplosione … solo quello, uno dei due era caduto. Una barriera si dissolse e uno sbuffo di fumo scuro invase l’aria di Agrabah.
    Vegeta era morto. La fortuna volle che Reflex respingesse l’attacco dell’Heartless, il quale ormai allo stremo crollò sul colpo.
    “Si può sapere il motivo per cui devi sempre rischiare la pelle per far fuori un dannato Heartless?” gli domandò divertita la Fenice.
    << Guarda … ah … non … lo … so>> ansimò, e crollò a terra privo di sensi, il Keyblade vicino alla mano destra, disteso con le braccia e le gambe aperte, ma con un piccolo sorriso, era riuscito a vincere, seppur con difficoltà.
    “Uffa … ma perché deve complicare tutto? Vabbé, ci penso io …” continuò la Fenice.
    Il fuoco rivestì Duke, e pochi istanti dopo le sue ferite svanirono, riprese energie, ma rimase a terra ormai sfinito.
    << Quando partiamo?>> chiese.
    “Quando ti senti pronto … ma che domande fai? Partiamo adesso!”gli rispose la Fenice.
    Duke con un balzo ritornò in piedi.
    “E adesso si parte … chissà dove andremo. Di certo so che mi attende un’ardua battaglia, ma che lo voglia o no, devo affrontarla, e vincerla, costi quel che costi. Yen Sid mi ha affidato questa missione, e non posso fallire, non ora che ho imparato a combattere!”


    Re Kaioh?! Ma che, mi prendi in giro?! XD
    No dai, scherzo, Re Kaioh non se lo fila nessuno comunque, troppo chiacchierone per i miei gusti.
     
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  12. Padfoot96
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    Lo spettacolo deve continuare, come dicono i Queen: The Show Must go On!!! ed eccovi il capitolo successivo!!!

    CAPITOLO VII
    Sull’Isola che non c’è




    Le fiamme avvolsero Duke.
    Pochi istanti dopo si ritrovò in un nuovo posto.
    Era un’isola, anche piuttosto grande.
    << Vediamo un po’, dove si troverà il nostro obbiettivo?>> si domandò Duke.
    Avanzando alla ricerca del suo nemico.
    Heartless, comparirono all’improvviso attorno a lui.
    Cominciarono le danze, erano si e no una centinaia, ed alcuni di loro … VOLAVANO! Quindi Duke non solo doveva preoccuparsi di attacchi fronte e retro, ma anche di eventuali affondi dall’alto. Una sola era la risposta quando queste tre opportunità si rivelarono all’unisono.
    << REFLEX!>> urlò, parando tutti gli attacchi, e reagendo. Ogni Heartless che moriva liberava nuovamente un cuore, gli ci volle molto per finire tutte le creature che lo attaccavano, e spesso ne apparivano altre.
    << Ma non finiscono mai? Non posso andare avanti così!>>
    “ Aspetta, ci provo io!” gli disse la Fenice.
    Duke sentì un lieve pizzicore al braccio, poi vide che prese pian piano fuoco, e che anche il resto del corpo lo faceva. Eppure non sentiva niente, era come se non stesse bruciando, e sembrava che niente potesse spegnerlo.
    “ Combattili ora, però ricorda, non dura per sempre!” continuò la Fenice.
    Duke seguì il consiglio e riprese a combattere, questa volta non riapparivano più, ce la poteva fare, ogni attacco dava loro fuoco, oppure li distruggeva all’istante, fatto sta che la situazione era nettamente migliorata. Continuava a combattere, stavano terminando, ma non ce la faceva più a tenere il fuoco acceso su di sé, per questo …
    << CREPATE!!!!>> urlò, e una vera e propria tempesta di fuoco colpì gli Heartless, distruggendoli uno ad uno, liberando ogni cuore.
    Era finita. Duke si asciugò il sudore dalla fronte, Keyblade in spalla, si avviò alla ricerca del suo avversario.
    Altri Heartless gli si pararono davanti, ma questa volta gli affrontò normalmente, e ad ogni fendente un nuovo cuore veniva liberato. Finché … un raggio viola acceso, molto sottile, lo sfiorò, procurandogli un taglio sulla guancia.
    << Ma che … ?>> Duke stava guardandosi intorno, cercando di capire da dove fosse partito quel colpo. Però attorno a lui vi erano solo numerosi Heartless.
    Si scagliò contro questi, e uno ad uno cadevano sotto i suoi fendenti, liberando talvolta anche un cuore. Un fruscio, e ancora quel lampo viola, ma questa volta Duke riuscì a respingerlo. Il raggio si rifletté contro il nemico, che dovette mostrarsi al giovane Custode del Keyblade.
    << Eccoti finalmente!>> esclamò Duke, osservando il suo avversario. Era piccolo, dalla testa spuntavano un paio di corna e aveva la stessa armatura di Vegeta … la cosa che più lo sorprese era la coda.
    Strinse saldamente l’impugnatura del Keyblade e si scagliò contro il nemico. Il suo fendente andò inspiegabilmente a vuoto … << Ma dove … ?>> alzò subito lo sguardo,a ma non c’era nulla su di sé, perciò … spiccò un salto, appena in tempo per evitare un nuovo assalto degli Heartless, ricadendo li colpì tutti con un paio di fendenti, spazzandoli via. Ma del suo nemico non vi era alcuna traccia.
    Duke si guardava attorno, il luogo su cui si trovava permetteva di nascondersi molto facilmente, trovare il suo avversario era dura. Una sola era la possibilità di trovarlo ma …
    << Diventerei un bersaglio troppo facile .. DANNAZIONE!>> urlò rabbioso Duke. Poteva alzarsi in volo, ma questo, aveva constatato, lo rendeva un bersaglio molto facile a colpire. Era in gabbia. Non voleva distruggere la zona, poteva essere controproducente. Decise, raccolse tutto il suo coraggio e spiccò il volo. Fu una questione di pochi secondi, una serie di fasci viola acceso fiottarono da ogni parte, Duke se lo aspettava, ma fu comunque colto di sorpresa da questo violento attacco.
    << REFLEX!>> urlò, non avendo la possibilità di pararli tutti. Finita la scarica di fasci, Duke si lanciò verso il nemico, o almeno, dove pensava che fosse. Con un fendente colpì una roccia che si trovava dietro un cespuglio.
    << Dannazione!>>
    << Aahahahahahahahahahahaha!!!!! Pensavi davvero di potermi trovare così facilmente?>> gli disse il nemico.
    << Dove diavolo SEI???>> urlò di rimando Duke.
    << QUI!>> rispose la voce, e Duke fu colpito alle spalle, e scagliato lontano. Con una smorfia di dolore, Duke si rialzò, usando il Keyblade come appoggio.
    << N – non male …>> disse Duke, ancora una volta guardandosi intorno. Si concentrò, doveva capire subito dove si trovasse lui. “Dove sei … dove sei … dammi un indizio” pensava, concentrandosi sempre di più. Un fruscio, alla sua sinistra, lo aveva colto in flagrante … si lanciò in quella direzione, ma non ottenne un ottimo risultato. Anzi! Il suo nemico lo aveva sì trovato, ma anziché colpirlo si beccò un colpo di coda in pieno viso, e in rapida sequenza incassò una serie di pugni nello stomaco e un nuovo colpo di coda.
    << Non hai possibilità di battermi, non me, Freezer, signore dell’Universo! Muahahahahahahahaa!!!>> lo schernì Freezer, dall’alto della sua netta superiorità. Piccolo, veloce e letale, Freezer stava sfruttando a pieno il territorio, e la tattica aveva un certo effetto. Duke si rialzò, a fatica. Si guardò intorno, e scorse una figura che si nascondeva.
    << Questa volta so come affrontarti … Freezer>>. Disse Duke. Non andò incontro a Freezer, si recò invece verso una sporgenza, e si tuffò nel vuoto. Sfruttando la sua capacità di volare, tentò di aggirare Freezer.
    Quest’ultimo, attivò il dispositivo che aveva sull’occhio, proprio come Vegeta e i suoi compagni. Individuò Duke con apparente semplicità. Freezer si gettò allo stesso modo nel vuoto, là dove Duke sarebbe sbucato alle sue spalle. Questa volta si diedero ampia battaglia. Nel corpo a corpo, con un Duke preparato, Freezer si trovava in difficoltà. Il giovane mandava a segno parecchi affondi, ed evitava gli attacchi dell’avversario. Ben presto Freezer dovette cedere. Duke lo colpì con violenza, scagliandolo lontano.
    Freezer creò un solco profondo nella terra dopo essere stato colpito da Duke. La corazza era a dir poco distrutta, ma non era quello che fece scatenare l’ira di Freezer. Si toccò la guancia e …
    << Sangue?!>> era esterrefatto … strinse la sua mano in un pugno e scatenò la sua Aura. << COME HAI OSATO! LURIDO ESSERE UMANO!!!!>> esclamò con tutto il rancore che aveva in corpo. Si stava trasformando . La terra sotto i suoi piedi tremava, Freezer stava diventando molto più grande … le corna si erano rese molto più aguzze, i muscoli avevano aumentato il proprio volume. Freezer era diventato nettamente più forte di prima. << E adesso cosa farai, moccioso?>> disse, con un ghigno maligno. Rapido colpì Duke, il quale non riuscì a parare in tempo il colpo. Duke fu scagliato lontanissimo, e Freezer gli si avventò contro di nuovo, doveva finirlo. Però …
    Mentre Duke volava, colpito da Freezer, riuscì a scorgerlo con la coda dell’occhio, notò una cosa che forse gli avrebbe salvato la vita.
    << Ehi Fenice … te ne sei accorta?>> disse Duke.
    “ Sì, l’hai notato anche tu no?” rispose a sua volta la Fenice.
    << Ha aumentato la sua forza fisica notevolmente ma … >>
    “Il tutto a discapito della sua velocità” concluse la Fenice. Ed era vero! Freezer lo stava raggiungendo lentamente, anche se uno scontro corpo a corpo lo avrebbe visto in netto vantaggio.
    Duke riprese il controllo, e si arrestò in volo. Guardò diritto negli occhi il suo nemico e ripartì al contro attacco. In quel momento infuriò la battaglia, Freezer sembrava in vantaggio, ma Duke riusciva a cavarsela parando più della metà degli attacchi del nemico e i suoi fendenti centravano il bersaglio. La terra sotto i loro piedi tremava per quanto lo scontro era violento, neanche gli Heartless osavano avvicinarsi, per paura.
    “ Di questo passo continueremo all’infinto dannazione! Ci deve essere un modo per sconfiggerlo!” pensava Duke, mentre, dietro il suo Keyblade, resisteva ai violentissimi colpi di Freezer. Con un guizzo riuscì a colpirlo scagliandolo lontano, lo scontro era passato sul piano della velocità, e adesso stava a Duke prendere in mano le redini del gioco.
    << Adesso … sei MIO!!!!>> urlò Duke, infiammandosi, nel vero senso della parola. La sua velocità era straordinaria, in quel momento pareva che nulla potesse abbatterlo. Con il corpo in fiamme, Duke colpì ripetutamente Freezer con veloci fendenti, non lasciava un attimo di tregua al suo nemico, adesso sì che lo scontro aveva preso la giusta direzione. Freezer non poteva reagire, finché restava in aria, finché lo scontro era messo sul piano della velocità, cosa in cui Duke sembrava eccellere, anzi, eccelleva!
    Con un impulso di energia Freezer riuscì a tornare a terra. Aveva riportato gravissime ferite, era un miracolo se si trovava ancora lì in piedi, a combattere. Duke, scagliato lontano, si arrestò velocemente, e con altrettanta velocità si scagliò contro il nemico. Una palla di fuoco si dirigeva verso Freezer. Quest’ultimo non passò all’azione ma … << ME LA PAGHERAI … ME LA PAGHERAI CARA!!!>> urlò, scatenando nuovamente la sua Aura.
    << NO, non di nuovo!!>> disse Duke, cercando di aumentare la velocità, doveva impedire a Freezer di trasformarsi. Ma era già troppo tardi. Le ferite sul corpo di Freezer stavano rimarginandosi, il suo aspetto stava diventando ancora più mostruoso. Aveva una specie di corazza, ma fatta con il suo corpo. Sulla testa gli era cresciuta un’enorme cresta cava.
    << Mph! Adesso vediamo se te la caverai ancora pivello!>> disse, e rapidissimo, si parò di fronte all’accorrente Duke. Questi sbarrò gli occhi a quell’orrenda vista. Freezer lo colpì in pieno volto, scagliandolo quanto più lontano possibile e questa volta la fiamma si spense. Freezer era velocissimo, quasi all’istante raggiunse Duke, colpendolo al ventre con una gomitata, col ginocchio gli colpì la schiena, e chiudendo le mani in un unico pugnò, lo colpì nuovamente al ventre scagliandolo in mare.
    << Che ti prende ragazzino? Non ti senti più così forte ora?>> lo schernì.
    << È troppo … troppo … p – potente … n – non ce la f – facci – io ...>> balbettò Duke, finendo in acqua.
    “ Duke! Cosa dici!? Nulla è impossibile, devi crederci! Ti ho dato tutta l’energia che potevo darti, adesso tocca a te! Goku ti ha insegnato qualcosa o no? Fammi vedere quanto vali!” gli urlò contro la Fenice.
    Duke prese coraggio e uscì dall’acqua. Questa volta era l’Aura ad avvolgerlo, quell’aura rossa come il sangue che gli colava dal naso e dalle ferite lungo tutto il corpo.
    << Adesso a noi Freezer!>> gli disse, stringendo la sua mano in un pugno, e impugnando saldamente il Keyblade nell’altra. Si lanciarono entrambi l’uno contro l’altro, e nuovamente infuriò, tremenda, la battaglia. Questa volta in aria, era tutto uno scontro basato sulla velocità, e non si davano tregua, combattendo fino all’ultimo respiro, finché uno dei due non sarebbe morto. Freezer prese per un istante in mano le redini dell’incontro. Riuscì a colpire Duke con un violento pugno allo stomaco, e subito dopo lo prese per i lunghi capelli scuri. Lo colpì ripetutamente in faccia, gli dava ginocchiate nel ventre, lo stava massacrando, e nel farlo, sorrideva maliziosamente.
    Duke scatenò la sua Aura, come mai aveva fatto prima. Fu devastante, scagliò via Freezer e si infiammò nuovamente, spinto dalla rabbia, dalla vendetta. Cominciò a colpirlo ripetutamente, ma Freezer riusciva a parare i suoi colpi, Duke continuava a menare fendenti, anche a vuoto, ma Freezer riusciva a mantenere quel piccolo vantaggio che gli dava superiorità. Riuscì a colpirlo e scagliarlo a terra, ma era stanco, non riuscì ad andargli subito dietro.
    Duke atterrò in piedi, e osservò Freezer. Si stava scagliando contro di lui ad alta velocità. E avvenne.
    Si piegò sulle ginocchia, caricò la sua Aura, era in posizione. << KA – ME – HA – ME –HAAAAAAAA!!!>> urlò, e un violentissimo, velocissimo fascio di energia, rosso anche questo, si scagliò contro Freezer. Questi venne travolto dal colpo, e cadde pesantemente al suolo. Le sue ferite erano gravissime questa volta.
    Duke alzò il Keyblade e disse: << Heal!>> alcune delle ferite si rimarginarono, e recuperò energia.
    “ Hai imparato anche questa magia? Mi sorprendi ragazzo!” disse fiera la Fenice.
    << In realtà non sapevo che esistesse questa magia, ho solo pensato a curarmi, e l’ho detto … ho tentato>> disse con un largo sorriso. “ Aahahhahahahahahaha! Mi piaci ragazzo … ma non devi andare a casaccio con le Magie, alcune sono potenti, altre no, ma vanno ugualmente controllate”. Rispose la Fenice.
    Duke avanzò verso Freezer, pronto a farla finita una volta per tutte ma … un’esplosione, Duke fu nuovamente scagliato via.
    << ANCORA?!>> Esclamò Duke, esterrefatto, non finiva mai di trasformarsi.
    << Bene ragazzo, pochissimi prima di te mi hanno spinto fino a tanto, adesso ti mostrerò la mia ultima trasformazione … LA MIA VERA FORMA!>> disse con un fremito di pura rabbia nella voce. Anche questa volta la terra tremava, pezzi di roccia si sollevavano per la sua incredibile Aura.
    << KA – ME – HA – ME – HAAAAAAAAA!!!!!>> urlò Duke lanciando nuovamente il suo colpo migliore. Ci fu un boato in quell’istante. L’esplosione che si era generata aveva quasi distrutto l’intera isola. Dal fumo che si era generato uscì una figura. Era bassa, non aveva nulla in comune con le altre trasformazioni, non c’erano né corna né corazze, era solo il vero Freezer.
    << Lurido essere umano! Nessuno è mai riuscito a ferirmi in questo modo! Ti farò a pezzi lentamente, sarò lieto di vederti soffrire!>> gli urlò, stava diventando un’ossessione la sua, il fatto che Duke lo avesse messo così in difficoltà lo aveva davvero adirato, per non parlare delle ferite. Neanche Goku prima di lui era riuscito a tanto …
    << Allora fatti avanti! Fin’ora hai solo parlato, e per vincere, hai dovuto cambiare forma in continuazione!>> ribatté Duke, infiammandosi, si sentiva più forte, con la Fenice accanto, poteva fare qualunque cosa. Freezer non approvò la risposta secca dell’avversario, e pareva che si stesse arrabbiando ancor di più, non voleva essere umiliato, non da un ragazzino di appena 15 anni.
    Freezer caricò l’Aura, facendo tremare ancora la terra, e fissò malignamente Duke. Dopo pochi istanti si scagliò contro il Custode del Keyblade. Infuriò la battaglia, Duke, nonostante fosse infiammato, era in difficoltà, non riusciva a reggere il ritmo di Freezer. Eppure anche l’Heartless non riusciva a concludere.
    “ Dannazione … non ce la faccio!” pensava Duke … Freezer era in netta superiorità, avrebbe potuto far fuori il giovane con una sola mano, nel momento che più desiderava. Era un massacro.
    << Tutto qui ragazzo?? Aahaha! Fino a poco fa non ti esaltavi nel combattermi?>> lo scherniva Freezer colpendolo in faccia. In quel momento Freezer ci andò giù pesante, non dava respiro a Duke, lo colpiva continuamente e pur di farlo soffrire, cercava di portare più avanti lo scontro finché …
    << NYAAAAAAAAAARGH!!!!!!>> urlò Duke. Scatenò la sua Aura, e si infiammò, dalle sue spalle spuntarono due ali fatte di fuoco. << Ma che?>> Freezer osservava Duke … spaventato.
    Aveva perso il controllo, come contro Vegeta. Iniziò a menare fendenti a destra e a sinistra, e quando colpiva Freezer, gli dava fuoco. Gli tranciò la coda, e per poco non gli tagliava la testa. Aveva davvero perso il controllo e Freezer non sapeva cosa fare in quel momento. Sarebbe riuscito a sfuggire alla furia omicida di Duke?
    Lanciò una sfera di energia che colpì in pieno Duke ma … non ebbe effetto, il ragazzo non tornava in sé … era finita.
    << FERMO! – gli urlò Freezer – SE TI AVVICINI ANCORA FACCIO SALTARE IN ARIA IL PIANETA!>> concluse.
    Duke avanzò, inarrestabile. Freezer lo fece, caricò una sfera di energia e la scagliò con violenza in mare, colpendo il nucleo del pianeta.
    << Adesso, hai 5 minuti prima che il pianeta esploda, io posso sopravvivere nello spazio, ma tu … MUAHAHAHAHAHAHA!>> rise Freezer, ormai sicuro di vincere.
    In quel momento Duke tornò in sé … << Cosa hai fatto? – disse – SEI IMPAZZITO?>> urlò. Riprese lo scontro, Duke doveva finirlo subito, e poi scappare. Questa volta erano alla pari, era difficile trovare un vincitore. Vi erano numerosi scambi tra affondi e parate, Freezer stava perdendo la pazienza.
    << Finiamola!>> disse Duke. << KA – ME – HA – ME – HAAAAA!!!>> e scagliò il suo violento attacco contro Freezer.
    << MA CHE …. ?>> Il colpo andò a vuoto … perché ….
    Freezer si stava trasformando ancora.
    << 80 % … 85 % … 90% ... 95 % … 100%!!!!>> non cambiò forma, ma la sua Aura si incrementò notevolmente, inoltre i suoi muscoli avevano raddoppiato il loro volume, rendendolo più temibile.
    << Ragazzo … adesso … come la mettiamo?>> disse, sorridendo. << Mancano ancora 3 minuti …. Sei spacciato>> concluse.
    Si scagliò contro Duke, la sua velocità non aveva risentito dell’aumento di forza fisica. Duke riuscì a bloccarlo, si guardarono in faccia, occhi negli occhi, in quell’istante, scambiandosi l’odio che provavano reciprocamente. Continuò lo scontro, rispondevano colpo su colpo, e mancavano ormai poco più di 2 minuti.
    Freezer era più forte, seppur di pochissimo, la massima potenza gli aveva permesso di recuperare abbastanza energie per mettere in difficoltà il giovane Duke. Quest’ultimo, non avendo molte chance di vittoria sul piano fisico, cercava di aumentare i ritmi, usando veloci fendenti e cercando di cambiare velocità ogni volta che Freezer si avvicinava.
    La tattica riuscì in una sola occasione. Duke colpì violentemente Freezer, scagliandolo al suolo, in seguito il ragazzo si lanciò alla massima velocità che poteva raggiungere nelle sue pessime condizioni. Raggiunto Freezer, incastrato nella roccia, continuò a colpirlo, ma non riusciva a finirlo.
    Mancava 1 minuto. La terra iniziò a spaccarsi, e lava in grande quantità fuoriusciva dalle fessure, sempre più ampie. Il cielo si era oscurato, lasciando spazio a tuoni e lampi, ma non pioveva. Il vento trasportava zolfo e altri gas nocivi. Per Duke era una corsa contro il tempo.
    Ansimava … continuava a colpire Freezer, ma senza procurargli alcun danno … poteva davvero finire così?
    “ Duke! Dobbiamo scappare, ADESSO! Non c’è più tempo!”disse la Fenice.
    << M – ma F – Freezer, d – devo f – finirlo!>> balbettò Duke.
    “ Non c’è tempo! Morirà con il pianeta, adesso dobbiamo andare, e curarti! ADESSO!” continuò furente la Fenice.
    << Ah … ah … ah … v – v – va b – b – en – ne … a – a – andiamo …>> riuscì a dire Duke. Ma prima di andarsene colpì Freezer, tranciandolo in due.
    Il fuoco lo avvolse, e si ritrovò in un luogo orribilmente familiare. Era scampato all’esplosione per un soffio, proprio mentre lasciava l’Isola che non c’è il pianeta esplose.

    Buona lettura ^_^
     
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    CAPITOLO VIII
    Ancora alla Fortezza Oscura




    Le fiamme si dissolsero, Duke cadde a terra, le ferite erano profonde, perdeva sangue copiosamente, ma almeno si era salvato. La Fenice era stata tempestiva, l’esplosione non li aveva raggiunti per un soffio. Duke si contorceva per il dolore, la Fenice doveva intervenire subito, altrimenti lo avrebbe perso. Così fece, le fiamme avvolsero nuovamente Duke, curandolo, dopo un paio d’ore Duke era disteso, sano, e dormiva beatamente.
    Quando si svegliò stava bene, erano passate ore, c’era il crepuscolo, in quel momento ebbe un tuffo al cuore … << Crepuscopoli … >> disse, guardando il tramonto.
    “Ti manca molto casa tua vero?” gli disse la Fenice.
    << Si … spesso mi fermavo a guardare il tramonto … era bellissimo>> disse vagamente, nuotando nei ricordi.
    << Sai, mio nonno mi parlava di questo posto, ha vissuto gran parte della sua vita qui, è dove, mi ha detto, ha combattuto con Sora per liberare la città dagli Heartless … >> disse, pensando al suo amato nonnino. Una lacrima percorse il suo volto, ricordandogli ciò che realmente lo spingeva a combattere … perché non c’era più, erano quesiti che non avrebbero avuto una risposta, lo sentiva.
    Si alzò in piedi. << KEYBLADE!>> urlò, e il Keyblade apparve nella sua mano, sbucando dalle fiamme. << Combatto anche per lui, voglio vendicarlo, è colpa loro se adesso mio nonno non c’è più!>> disse furente. Stava infiammandosi nuovamente, la rabbia cresceva sempre più, presto avrebbe perso il controllo.
    “Ehi ehi! Calmati. Hai appena recuperato le forze, e dobbiamo affrontare ancora molti Heartless. Avrai la tua vendetta quando compirai la tua missione, adesso pensiamo solo agli Heartless.” Disse la Fenice, doveva fermarlo, sentiva che stava per fare una stupidaggine per la rabbia.
    Duke si calmò a fatica, tremava per la rabbia. Respirava profondamente per riprendere il controllo, e pian piano ci riuscì. Percorse la città, giungendo nella piazza principale, nessuna traccia di Heartless, il che era troppo strano.
    << Forse la prima volta che siamo venuti qui li abbiamo distrutti tutti, non credi?>> chiese Duke, guardandosi intorno.
    “ Può essere, ma mi sembra piuttosto improbabile. Dobbiamo andare più avanti forse.” Azzardò la Fenice.
    Avanzarono ancora, alla ricerca di quelle dannate creature, possibile che siano scomparse tutte, senza un motivo? Dopotutto, la prima volta che era stato lì, ne aveva fatti fuori appena una decina … possibile che solo dieci Heartless terrorizzavano la città, troppo strano.
    Finalmente, dopo una lunga scarpinata che lo aveva portato alla periferia della città, sbucarono i primi Heartless, erano semplici ombre oscure, dagli occhi gialli e a palla, estremamente bassi, aderivano al terreno per sbucargli alle spalle.
    << Si comincia!!!!>> urlò Duke con un sorriso. Si avventò contro gli Heartless, facendoli a pezzi uno dopo l’altro. Gli Heartless apparivano dovunque. A migliaia.
    << Deve esserci un’alta concentrazione qui giù, ce ne sono parecchi … >> constatò il ragazzo.
    Uno dopo l’altro cadevano sotto i fendenti del suo Keyblade, che ogni tanto dava qualche fiammata.
    Con abili schivate e azioni evasive, Duke riusciva a cavarsela contro decine e decine di Heartless, che costantemente gli sbucavano alle spalle.
    << Ma che diamine!? Non vogliono saperne di finire?>> disse seccato Duke, evitando per un soffio un piccolo Heartless temerario e tranciandolo di netto.
    Ad un tratto però, gli Heartless scapparono. Duke rimase lì, solo e stanco. Si asciugò il sudore dalla fronte, e iniziò a guardarsi intorno. Cosa avrebbe potuto mettere gli Heartless in fuga?
    Un raggio viola accesso lo colpì di striscio sulla guancia sinistra, Duke sgranò gli occhi dal terrore … che fosse … alzò lo sguardo e lo vide, in alto nel cielo.
    << F – F – Freez – zer?>> disse, spaventato. Era identico a Freezer, ma solo più alto, molto più alto.
    << Sauzer, finiscilo>> disse la “copia” di Freezer. Un'altra figura gli apparve innanzi, non molto alta, con un armatura simile a quella dei Sayan, la sua pelle era di un colore celeste chiaro, i capelli biondi gli coprivano parzialmente l’occhio sinistro, mentre sul destro aveva un rilevatore. Questi era Sauzer.
    << Con immenso piacere, Lord Cooler>> disse Sauzer, con un inchino rivolto al suo signore. In seguito puntò Duke, e attivò il rilevatore. Una serie di numeri cominciarono a scorrere sul piccolo schermo, con un cerchietto che puntava il giovane Custode della Chiave.
    << Il tuo livello di potenza è appena 6.000, patetico>> disse con un ghigno. Caricò la sua Aura e sulla mano destra comparve una specie di lama fatta di energia, in quell’istante si scagliò sul giovane Duke con uno sguardo quasi assatanato. Duke rapidamente usò il Keyblade per parare il violentissimo fendente di Sauzer, reagì prontamente, cercando di colpirlo, ma Sauzer era leggermente più veloce.
    << Sbrighiamoci e finiamola! >> disse Duke, fissando Cooler che si allontanava, nella direzione del sobborgo urbano, doveva proteggere anche i cittadini.
    << È esattamente quello che voglio pivello!>> Disse Sauzer, con l’altra mano scagliò una raffica di energia, era a dir poco impossibile pararle da una distanza così ravvicinata e infatti << REFLEX!>> urlò Duke, generando la barriera protettiva che tanto lo aveva aiutato nelle battaglie. Ma era stato lento, infatti due raggi di energia lo colpirono sulla spalla destra, rendendo quasi inutilizzabile il braccio, quello con cui impugnava il Keyblade.
    << Dannazione!>> Duke si toccò la spalla, il Keyblade cadde a terra, non sapeva impugnarlo con l’altra mano, anzi, poteva tenerlo, ma non aveva la stessa abilità che aveva con la destra, cosa poteva fare adesso? Fissò con odio Sauzer, quest’ultimo lo fissava con fare omicida, lo avrebbe fatto a pezzi.
    << Preparati a morire, bamboccio>> disse ma … accadde nuovamente, ciò che terrorizzò Freezer, Duke prese fuoco. Gli sbucarono un paio di ali, il corpo era letteralmente invaso da un alone infuocato e gli sbucò una specie di coda, coda di uccello. Sauzer impallidì, attivò il rilevatore, e questo lo fece spaventare ancor di più, il livello di potenza di Duke saliva vertiginosamente, si bloccò di botto a … << 150.000?! Il suo livello di potenza è di 150.000!? Non può essere! – disse, staccandosi il rilevatore dall’occhio e gettandolo in terra – Questo aggeggio è difettoso, ne sono certo, il suo livello di potenza è di 6.000, non è possibile che si alzi di quella maniera!>> Duke avanzava verso Sauzer, non si controllava, voleva solo finirlo. Sauzer, nello scagliare sfere di energie notò una cosa, ed era importante: le ferite di Duke erano del tutto scomparse, il giovane era sano, se non più sano di prima. Fatto sta che però l’Heartless al servizio di Cooler non aveva molte chance di vincere, non in quel momento. Avvenne, in una questione di secondi, Duke si avventò contro Sauzer, sbattendo le ali, librandosi alto nel cielo, che stava già oscurandosi. Poi, in picchiata si gettò su Sauzer e con la mano destra, gli diede un pugno, talmente violento, che non solo gli spaccò la faccia dandole anche fuoco, ma l’onda d’urto si estese a tutto il corpo e distrusse la su armatura.
    Sauzer cadde a terra e in uno sbuffo di fumo svanì. Duke, intanto, riprese conoscenza e richiamò il Keyblade. << Ma … che è successo?>>
    “Succede che stai perdendo troppo spesso il controllo Duke, devi saper combattere gli avversari con le tue forze, non ricorrere al mio potere! Avanti, adesso trova Cooler e finiscilo!” lo incoraggiò la Fenice.
    << Si … hai ragione>> ammise Duke. Si guardò intorno, era buio, non sarebbe stato facile trovare Cooler, doveva fare luce. << Fenice, c’è una magia del Keyblade che può aiutarci adesso?>> chiese Duke, non sapendo che fare.
    “Duke! Sono domande da fare!? Il Keyblade non ha magie di quel genere, ma c’è qualcosa che tu puoi fare, per accendere la luce, pensa!” rispose la Fenice, quasi indignata.
    Duke pensò in fretta e furia … cosa poteva fare? Si sedette e cominciò a riflettere in modo più accurato.
    << Ci sono!>> disse alzandosi. Caricò la sua Aura, e ottenne un po’ di luce, adesso poteva terminare questa partita di nascondino piuttosto pericolosa. Fu facile trovare Cooler, fu facile perché … BOOOOOOOOOOOOM!!!!!
    Un’esplosione, proveniva dalla città, si levarono urla da tutte le parti, mentre Cooler distruggeva tutto ciò che gli capitasse a tiro e non solo, non aveva pietà per nessuno, uccise tutti gli abitanti che poteva uccidere finché …
    Cooler vide un ragazzino correre via, subito gli scagliò contro un Raggio Letale, a pochi istanti dal contatto Duke riuscì ad intervenire e bloccare il raggio. << Ragazzo, scappa!>> gli disse, poi fissò Cooler con tutto l’odio che aveva in corpo. << COOLER!! Fatti sotto! Lascia perdere gli abitanti!>> gli urlò contro.
    << Mph! Mio fratello era un debole, fatico a pensare che tu l’abbia sconfitto, non dopo che hai impiegato tutto questo tempo per sconfiggere Sauzer! Pivello!>> disse Cooler in tutta risposta.
    Duke, offeso, strinse l’impugnatura del Keyblade e si lanciò contro Cooler a tutta velocità. Si avviò una violenta battaglia, i due si rispondevano colpo su colpo, senza tregua, erano quasi alla pari. Duke parava i colpi di Cooler e tentava di reagire con rapidi fendenti, ma questi spesso andavano a vuoto o Cooler li bloccava, finché … Duke perse la pazienza, aggirò Cooler e cercò di colpirlo alle spalle, questi però si mosse con così tale rapidità che Duke dovette rimanere immobile per cercare di capire dove fosse finito. L’Heartless lo colpì con forza sul collo facendolo cadere, Duke si schiantò al suolo, ma si rialzò prontamente. Cercò Cooler nel cielo, ma non riusciva a vederlo, era troppo buio. Un lampo viola fiottò da sinistra, Duke riuscì ad individuare Cooler solo per un attimo, ma poteva essere decisivo, evitò il Raggio Letale e in risposta lanciò il Keyblade in quella direzione.
    << ARGH!>> urlò Cooler nel buio, era stato colpito. Duke caricò la sua Aura e si lanciò contro l’avversario, la luce emessa dal suo corpo gli permetteva di vederlo. Sanguinava copiosamente da un braccio, e pareva molto adirato. Duke in quel momento scagliò una potente sfera di energia, rossa come la sua Kamehameha. Cooler la deviò con una sola mano, lasciando il Custode della Chiave sbalordito. L’Heartless osservò la sua mano, era quasi del tutto ustionata. Fu la goccia che fece traboccare il vaso.
    << Sai, a differenza di mio fratello, Freezer, dispongo di un’unica trasformazione, sei il primo che potrà assistere a tale onore, ragazzo!>> disse, con sguardo famelico, il sangue iniettato negli occhi, sbarrati dalla rabbia, che continuava a crescere.
    << Te lo impedirò! – disse Duke, doveva assolutamente evitare che Cooler si trasformasse, sarebbe stata la fine – KEYBLADE!>> urlò, e nella mano destra zampillarono le fiamme, il Keyblade tornò nelle mani del suo Custode. Duke raccolse tutte le sue forze, mentre in quel momento Cooler caricava la sua Aura per potersi trasformare. Il giovane si scagliò contro il nemico, tenendo ben salda l’impugnatura del Keyblade.
    “Duke, sei impazzito!? Non riuscirai mai ad impedire la trasformazione, è un processo irreversibile, almeno per gente come Cooler e suo fratello! Piuttosto, recupera un po’ di energie per questa battaglia, altrimenti sarà davvero finita” gli disse la Fenice.
    << MAI!! – rispose Duke, adirato – non posso permetterglielo, guarda cosa ha fatto alla città, se si trasformasse, non potrei fermarlo!>> disse, ed entrò in collisione con l’Aura di Cooler, era molto potente. Con il Keyblade cercò in tutti i modi di penetrare la barriera che proteggeva Cooler, ma invano. Ricadde a terra.
    << Ci deve essere un modo per fermarlo!>> disse Duke, non aveva altra scelta. Si piegò sulle ginocchia, caricò la sua Aura, in un ultimo disperato tentativo. << KA – ME – HA – ME – HAAAAA!!!!!>> urlò, e dalle sua mani parti un violentissimo lampo rosso, la sua mossa più potente e devastante. Colpì Cooler in pieno, però … dal fumo emerse un’alta figura era Cooler, nella sua più potente trasformazione. Dal suo corpo si era formata una resistente armatura, quasi una corazza, anche sulla sua testa se ne era generata una seconda, che gli forniva un’ottima protezione.
    << MPH! E adesso cosa ti inventerai, ragazzo?>> disse, con voce profonda. Fu rapidissimo, a discapito della sua stazza e sbucò davanti a Duke in meno di un secondo. Questi appena lo vide cercò di colpirlo, ma a vuoto. Cooler inizio a colpirlo, e i suoi pugni erano pesanti, oltre che violenti. Duke riusciva a pararne uno, ma in rapida successione seguivano un montante sinistro e una ginocchiata nello stomaco, se fosse andato avanti così lo scontro, Duke non avrebbe avuto possibilità. Lo scontro procedeva, straziante, Duke non riusciva a reggere il ritmo di Cooler, tant’è che lo stesso Heartless lo teneva per la testa, e lo picchiava, con più forza. Duke stramazzò al suolo, quasi morto, perdeva sangue dal naso copiosamente e profonde ferite ricoprivano gran parte del corpo.
    << AHAHHAHAHAHAHA! Patetico! E pensavi di potermi battere così, moccioso? – lo schernì – adesso basta però, porrò fine alle tue sofferenze>> disse e si preparò a dargli il colpo di grazia.
    In fretta e furia, un ragazzino, armato di uno spadone, giunse, era lo stesso ragazzo che Duke aveva salvato dalla furia omicida di Cooler. Questi con un balzo colpì l’Heartless, ferendolo gravemente. << Brutto insolente, piccolo … >> e lo colpì con forza, scagliandolo a decine di metri di distanza. << Torniamo a noi … ma che … ?>> Duke era scomparso, lasciando Cooler sbalordito. Il giovane, aveva approfittato per mangiare un fagiolo di Balzar e recuperare le forze, poi, quando il ragazzino che aveva tentato di salvarlo fu colpito da Cooler riuscì a prenderlo in tempo, e a portarlo in salvo. << Grazie, ragazzo, ma adesso lascia fare a me>> gli disse, con un sorriso, il giovane si addormentò, mentre Duke si diresse verso Cooler.
    << Questa è l’ultima volta che farai del male a qualcuno! – gli disse, con rabbia – adesso me la pagherai!>> e a queste parole, si infiammò. Esattamente come contro Sauzer, ma questa volta non perse il controllo, era pienamente cosciente. Il suo corpo prese completamente fuoco, spuntarono due ali fiammeggianti dalla sua schiena, e una coda di uccello sbucò da dietro. Fu rapidissimo, e comparve innanzi a Cooler. << E ora cosa ti inventerai?>> gli disse, con fare malefico. Stringendo il Keyblade nella mano destra, cominciò una cruenta battaglia. Cooler questa volta era in nettissima difficoltà, non avrebbe potuto far nulla, era in balia del Custode della Chiave. Violenti fendenti colpivano Cooler, distruggendogli pian piano la corazza. Dopo pochi minuti Cooler non riusciva a reggersi in piedi. E allora Duke lo colpì con un potentissimo fendente, scagliandolo in aria, levandosi, poi, scaricò tutta la sua rabbia in una violenta serie di pugni e infine … << KA – ME – HA – ME – HAAAAAAAAA!!!!!>> e il lampo rosso colpì in pieno Cooler, scagliandolo verso la Torre Oscura. Era finita. Duke tornò normale. Adesso poteva proseguire il suo viaggio, per liberare i Mondi dalla presenza degli Heartless.
    “ È stata una battaglia più che difficile, ma adesso posso finalmente riposare un attimo e ripartire, devo fermare quest’orda di Heartless, e forse tutto tornerà alla normalità … forse anche mio nonno ritornerà a casa … spero, ma adesso devo concentrarmi e pensare a quelle dannate creature!”
    Duke rimase più a lungo alla Fortezza, gli abitanti infatti, per ringraziarlo, si erano offerti per riparare la sua Gummiship e di ricucire i suoi indumenti.
    Dopo pochi giorni, 3 o 4 per la precisione, Duke aveva un vestito nuovo e un paio di riserva e, cosa più bella, una Gummiship nuova fiammante, appositamente potenziata per permettergli di viaggiare senza problemi. Adesso il viaggio poteva proseguire!
     
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  15. Padfoot96
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    SALVE GENTEEEEE!!!Ecco a voi un capitolo molto ... speciale, non a casa è l'unico capitolo EXTRA della storia, ma è anche un capitolo chiave!

    CAPITOLO VIII SPECIAL
    Duke diventa maestro



    Nei 4 giorni in cui Duke si fermò alla Fortezza Oscura, avvennero parecchie cose, gli abitanti erano molto cordiali, ma avevano anche molti problemi.
    Quello più importante riguardava proprio gli Heartless, che infestavano la città. Lo scontro con Cooler li aveva fatti fuggire, ma ora che non c’era più potevano tornare ed assediare la città.
    << Ehi Duke! – era uno degli abitanti della città – ci sono degli Heartless nel centro!>> disse tutto allarmato, aveva faticato molto per raggiungere il Custode della Chiave, e infatti era piegato sulle ginocchia e ansimava parecchio.
    << Tranquillo, ci penso io!>> lo rassicurò Duke, con un sorriso. << KEYBLADE!>> e questo si materializzò nella sua mano destra, tra le fiamme. << Hai detto nel centro?>> domandò Duke all’abitante.
    << S – sì! Proprio da quella parte!!>> rispose, indicando una zona della città ad ovest del luogo dove si trovavano. << Perfetto!>> disse Duke, con un sorrisetto, e con questo, spiccò il volo. Ci mise un paio di minuti per raggiungere il centro.
    “Come pensi di trovare gli Heartless? Non vedo indizi … “ disse la Fenice.
    << Di quello non ti preoccupare … sarà semplice – esordì Duke – seguiremo le grida!>> concluse, con l’aria di chi la sa lunga.
    “Ti stai gasando troppo vero Duke? Gli abitanti contano su di te perché tu faccia a pezzi gli Heartless, non perché ti pavoneggi!” gli rispose la Fenice, divertita.
    << Fatto sta che contano su di me, perciò non posso fallire!>> detto questo, cercò indizi, tenendo ben teso l’orecchio ad ogni minimo rumore.
    << AAAAAAAAAARGH!!!!!!!!>>
    << Ecco!! Visto? Seguendo le urla troverò gli Heartless!>> esclamò, tutto contento, e convinto dei propri mezzi. Keyblade in spalla, Duke corse verso la zona da cui proveniva l’urlo.
    Non fu un bello spettacolo quello che si parò davanti agli occhi di Duke: la gente correva a destra e a sinistra, ma ovunque andava gli Heartless erano lì pronti a braccarla, non aveva vie di fuga!
    << La situazione è più critica del previsto!>> disse Duke, demotivandosi.
    “ Dov’è finita tutta la tua grinta Duke??! Ti vedevo così convinto del tuo metodo … ti sei spento come una luce! Dovresti vedere la tua faccia adesso!!” fu una mezza presa in giro, quella della Fenice, ma era vera! Duke si era spento, alla vista di quell’orda di Heartless. Un fendente, riuscì a vederlo, era ancora quel ragazzino che gli era venuto in suo soccorso contro Cooler. Aveva una spada molto grande, forse, troppo pesante per un ragazzino, ma se la cavava, e anche bene! Stava reggendo l’assalto degli Heartless, ma non ce l’avrebbe fatta.
    << Ci penserò io!>> disse, lanciandosi nella mischia. Rossi fendenti scalfirono l’aria, uno dopo l’altro, gli Heartless svanivano in uno sbuffo di fumo, e puntualmente, qualche cuore veniva liberato dall’Oscurità che l’opprimeva.
    << Finalmente sei arrivato Duke – disse il ragazzo, asciugandosi il sudore dalla fronte – cominciavo a preoccuparmi!>> continuò, riprendendo la battaglia, pareva divertirsi, infatti un sorrisetto increspò la sua faccia, mostrando un ragazzo determinato e soprattutto, molto sicuro di sé.
    << Nah, non prenderti tanto disturbo per me, piuttosto, pensa a salvarti la pellaccia! – disse, colpendo un Heartless che stava per attaccare il ragazzo alle spalle – non posso pensare anche a te!>> concluse il Custode della Chiave, con un largo sorriso, non fece caso alla goccia di sudore che percorreva la sua fronte finendo sul naso. Ci volle una buona mezz’ora, ma finalmente, anche l’ultimo Heartless fu distrutto.
    << Ah … ah … ah … ah … >> il giovane ansimava, aveva retto uno scontro violentissimo.
    << Tsk, roba da poco, speravo in qualcosa di meglio – disse Duke, avvicinandosi al ragazzo – hai combattuto bene, come ti chiami?>> gli chiese.
    << Io … mi chiamo … Dan … p – piacere … ah … ah …>> disse Dan, molto affaticato.
    << Ti converrà riposare, vai a casa adesso>> gli rispose Duke, in modo gentile.
    << N – non ho dove … a – andare … ah …>> replicò Dan.
    << Davvero? – Duke rimase di stucco, quel ragazzino … possibile che fosse solo? – Non hai parenti o amici che ti possono ospitare?>> gli chiese.
    << Purtroppo … mio nonno … è … scomparso e …>> Dan non riuscì a rispondere a dovere, stanco, infatti cadde a terra, svenuto.
    << Hai notato vero? – chiese Duke alla Fenice – ha una grande potenza dentro di sé, non mi stupisco del fatto che riesca a maneggiare in quel modo quella spada>> concluse
    “Si hai ragione, questo Dan o Daniel nasconde un grande potere, ha buone probabilità di poter far fronte alla battaglia contro gli Heartless” rispose la Fenice.
    Duke caricò Dan sulla sua schiena, e impugnò la sua spada, dopodiché, a gran velocità, si recò nella sua dimora, era una casetta, in periferia, abbastanza grande da ospitare un paio di persone, ma neanche, era proprio piccola quella casetta.
    << Per ora riposerà qui, poi vedrò cosa fare – disse Duke – magari potrei … >>
    “ Potresti cosa? Addestrarlo?Non credo che tu ne sia capace Duke, sei bravo, ma non fino a questo punto!” gli rispose la Fenice.
    << Sfida accettata – disse Duke, in tono di sfida – ti dimostrerò di essere capace di preparare un guerriero, anche senza l’aiuto della Stanza speciale!>> esclamò Duke, stringendo la mano in un pugno, nel suo sguardo una scintilla di determinazione che gli ridiede morale e fiducia, era diventato un ottimo spadaccino, ed era certo di poter insegnare qualcosa al giovane Daniel.
    Il giorno seguente, Dan si svegliò molto presto. << Ma dove … ?>> si guardò intorno, cercando di capire dove fosse finito.
    << Ti sei svegliato, finalmente – Duke entrò nella stanza, sorridendo – hai dormito per un bel po’ sai?>> gli disse.
    << Scusa se ti ho causato problemi>> rispose Dan, con rammarico, aveva abbassato lo sguardo, per non incrociare gli occhi di Duke.
    << Nah, nessun disturbo, anzi! – ribatté Duke, gioviale – piuttosto – continuò, impugnando la spada di Daniel – questa qui, chi te l’ha data?>> gli chiese.
    << Quella era di mio nonno – disse, riprendendola, dopo che Duke gliela porse – è tutto ciò che mi rimane di lui, purtroppo è … >> non riuscì a finire la frase, Duke aveva già capito.
    << È stato Cooler vero?>> gli domandò. Dan, non avendo la forza di parlare abbassò lo sguardo che era diventato molto triste e annuì debolmente, stringendo l’impugnatura della spada vigorosamente.
    << Devo ammettere però, che sei molto bravo, è una spada piuttosto pesante.>> continuò il Custode della Chiave.
    << Mi sono allenato molto – rispose Dan – a malapena riuscivo a sollevarla, quando Cooler ci ha attaccati>>
    << Però sei riuscito a venirmi in soccorso, grazie a te, ho vinto>> gli disse Duke, dandogli una pacca sulla spalla. Dan sorrise, ma un sorriso spento.
    << Prendi quella spada, e vieni fuori – gli disse allora Duke, Daniel lo fissò, sbigottito – hai capito benissimo, vieni con me, voglio vedere come te la cavi>>.
    I due uscirono dalla casetta e si piazzarono, a 5m di distanza, l’uno di fronte all’altro. Dalle fiamme, il Keyblade si materializzò nella mano destra di Duke, mentre Dan, molto teso, impugnava con forza la propria spada. << Quando sei pronto – esordì Duke – attacca!>> Dan strinse forte l’impugnatura della sua spada, fissando Duke; questi ricambiò il suo sguardo, sorridendo, era molto sereno, e per di più aveva piantato nel suolo la sua arma.
    << Forza Daniel, fammi vedere cosa sai fare>> lo incitò il Custode della Chiave. Dopo qualche minuto, il giovane Dan si gettò all’attacco, non fu rapidissimo, ma abbastanza veloce, per essere un ragazzino. Duke impugnò all’istante il Keyblade e parò il colpo senza fatica, poi reagì. << Difenditi adesso!>> e cominciò ad attaccarlo, non in maniera decisa, ma con forza. Dan era in difficoltà, a fatica riusciva a parare i colpi, anche se la sua era abbastanza resistente da non subire contraccolpi, anzi, era un ottimo scudo.
    << Mph! Credo che dovremmo migliorare qualcosa, soprattutto in attacco, probabilmente è dovuto all’eccessivo peso della spada, sei molto fiacco negli affondi, anche se, dimostri una certa agilità … >> osservò Duke, ficcando il Keyblade nel terreno e sedendosi a gambe incrociate, pensieroso.
    << C’è qualcosa che posso fare per migliorare?>> chiese Danile, speranzoso.
    << Bé … - cominciò Duke – dovresti … ecco … diventare più forte … fisicamente>> concluse. Dan lo guardò, scettico << E pensi che questo possa risolvere tutto?>> gli chiese.
    << Credo proprio di si! In questo modo potrai sollevare la spada anche con una mano e di certo potresti attaccare in maniera più incisiva. Inoltre ti potrai difendere meglio, senza doverti piegare come prima>> rispose Duke, illuminandosi, somigliava a Goku in maniera agghiacciante, probabilmente era il più grande insegnamento che gli aveva dato quello, i suoi occhi trasmettevano forza e determinazione, mista ad una certa speranza.
    Senza alcun indugio, Duke diede il via all’addestramento, sottopose il giovane Daniel ad un allenamento piuttosto duro, mirato al potenziamento della forza fisica.
    << Bene … cominceremo con 100 flessioni – Dan rimase spiazzato – hai una buona tenuta fisica, reggi bene quella spada, credo che possano bastare come inizio, forza! Abbiamo tutta la giornata!>> esclamo Duke tutto allegro!
    << Sembra che questa cosa ti abbia ridato vitalità … eh Duke?>> disse Dan cominciando a fare le sue flessioni.
    << Zitto e lavora Dan! Abbiamo parecchia strada da fare>> Duke divenne serio all’improvviso. Il giovane Daniel veniva sottoposto ad allenamenti molto duri, mirati ad aumentarne la forza e la resistenza, e ne era parecchio provato.
    Finite le flessioni, Duke sottopose Daniel ad alcuni esercizi aerobici << A volte – cominciò – è necessario che tu sappia schivare gli attacchi, pararli potrebbe metterti in difficoltà, devi riuscire a distinguere le varie fasi della battaglia, dal momento di attaccare a quello di – e in questo caso divenne un po’ rosso in volto – dover battere la ritirata>>. Detto questo, Duke eseguì gli esercizi che in seguito avrebbe fatto anche Dan, erano esercizi non troppo difficili ma impegnativi. << Ecco qua – disse, asciugandosi il sudore dalla fronte – questo è quello che devi fare, non preoccuparti, ti aiuteranno tantissimo>> concluse, soddisfatto.
    Un po’ demotivato dai comunque difficili esercizi, Daniel cominciò la sua seconda sfida. Ci vollero un paio d’ore piene questa volta, perché Duke dovette stargli dietro tantissimo, rieseguire gli esercizi e … bé asciugarsi molto sudore dalla fronte.
    Erano giunte le 12.30 quando finalmente Duke: << Dan, facciamo una piccola pausa, devi mangiare, perché il bello arriva solo ora>> disse, e la luce nei suoi occhi poteva abbagliare il povero Dan.
    “ Ma cosa stai facendo Duke!? Credi davvero di potergli insegnare un qualcosa come la Kamehameha?! Daniel è un ragazzo molto dotato è vero, ma non penso abbia un’ Aura così potente” gli disse la Fenice contrariata.
    << Fenice, Dan è esattamente come me, probabilmente starebbe lui al posto mio, ed io allo stesso tempo sarei potuto essere morto – cominciò, in tono di sfida – ha un enorme potenziale, e verrà fuori, prima che la Gummiship sia pronta per il decollo!>> Duke era determinatissimo.
    I due mangiarono abbondantemente, soprattutto Daniel che era affamatissimo, più che giustificato per gli esercizi svolti fino a quel momento; Duke invece divorava tutto ciò che gli capitasse a tiro, vistosamente affamato.
    Dopo aver mangiato, Duke convenne che avrebbero riposato per un’oretta ancora, e Dan ne fu lieto, anche dopo aver mangiato, pareva molto stanco, un’ora di sonno avrebbe giovato al giovane allievo del Custode. I due si addormentarono.
    Un lupo annusava l’aria, pareva spaesato, era notte fonda, non sentiva più l’odore del bosco, non riusciva ad ascoltare il ruscello il cui scorrere delle acque riempiva le sue orecchie, niente di niente. Si trovava in una prateria, non sentiva la terra quando camminava, non riusciva a conficcare bene gli artigli nel terreno per percepire i suoni. Poi un rumore, e il lupo si guardò intorno, cercando di capire da dove provenisse quel suono, dopo qualche secondo individuò una lepre, e allora iniziò a muoversi, cercando di non far rumore, all’interno del territorio sconosciuto. La lepre drizzò le orecchie, annusò l’aria, il lupo non era riuscito ad essere silenzioso, e la lepre riuscì a scorgere gli occhi lucenti del suo nemico per natura. Il lupo allora pensò in fretta e si gettò sulla lepre, questa riuscì a muoversi, ma il lupo l’aveva ferita con i suoi artigli. L’odore del sangue guidò il lupo verso la lepre, che era riuscita ad allontanarsi, ma non si sarebbe salvata. Il lupo la trovò, stesa a terra, ferita ad una zampa, non poteva più scappare, era viva, respirava affannosamente. Il lupo allora le diede il colpo di grazia, mordendola al collo e poi cominciò a divorarla, finalmente mangiava carne fresca.
    Duke si svegliò di colpo << Ma che …?>> che cosa poteva voler dire quel sogno? In ogni caso avevano dormito per circa un’ora e mezza. Duke si alzò, stiracchiandosi, poi svegliò Daniel.
    << Ehi Dan! È il momento di riprendere gli esercizi>> gli disse, e il giovane Dan scattò in piedi fresco come una rosa. << Pronto quando lo sei tu … m – maestro>> disse Dan un po’ imbarazzato.
    << Bene – i due erano fuori, all’aperto – adesso comincia il bello Dan! Per cominciare, devi sapere che ognuno di noi ha in sé un potere, detto Aura, un’energia che si può sprigionare liberando una forza dirompente, che varia di persona in persona, ora, ci concentreremo sulla tua, faremo in modo che tu la liberi, così potrai combattere a piena potenza>> concluse Duke.
    << Per Aura, intendi quell’alone che ti circondò nello scontro con Cooler?>> gli chiese Dan. Duke annuì, sorridendo.
    << Adesso Daniel, devi concentrarti al massimo devi sentire l’energia scorrere in te, e poi lasciarla andare>> gli disse Duke serio, perché la cosa non era semplice, anzi.
    Dan cominciò a concentrarsi, nel farlo tremava. “ Sta andando bene, vedo scorrere l’energia in lui … forza Dan!” pensò Duke, osservandolo. Dan cadde a terra, stremato.
    << N – non ce la faccio … >> disse, deluso.
    << No tranquillo, devi soltanto avere più fiducia – gli disse Duke, e volle incoraggiarlo – sai, vedevo la tua energia scorrere, ci sei quasi>> concluse con un largo sorriso.
    Dan scattò in piedi, parve rincuorato e ci riprovò, questa volta più determinato. Avvenne, un alone azzurro avvolse Daniel:<< NYAAAAAAAHHH!!>> urlò il ragazzo, e finalmente l’Aura si sprigionò. Questa investì Duke, che non si mosse minimamente, anzi, la schermò senza fatica, senza dover usare appieno la sua Aura.
    << C – ce l’ho fatta!>> Daniel era felicissimo, l’Aura azzurra lo circondava.
    << Bravo! – disse Duke, soddisfatto – credo che adesso potrai volare>> concluse.
    << V – volare?!? – Dan era stupefatto – e come?>> chiese.
    << Bé, è semplice, usa la tua energia, è lo stesso principio, abbi fiducia, e rimarrai sospeso, poi con un po’ di esercizio potrai volare veloce>> così disse Duke, e si librò. Daniel lo fissò a bocca aperta mentre si levava alto. << Adesso Dan, raggiungimi!>> gli urlò. << OK>> disse lui di rimando.
    “ Concentrati Dan … Concentrati” pensò il ragazzo, la sua Aura lo circondò e poi il giovane, pronto, saltò in alto.
    “ CONCENTRATI!!!!” continuò, e riuscì a restare sospeso nel vuoto.
    << SI!!!! Ce l’ho fatta!! – disse – maestro, ARRIVOO!!>> e continuò a librarsi fino a raggiungere Duke, ancora più soddisfatto, il giovane Dan faceva passi da gigante. I due tornarono a terra.
    << Perfetto, adesso possiamo concentrarci sul controllo dell’Aura, puoi usare questa tua energia non solo per volare e aumentare la tua forza, ma puoi fare molte cose differenti. Puoi – e qui Duke fece un esempio pratico – fare questo!>> e nella mano destra si generò una sfera di energia.
    << Potrei fare quella cosa!?>> Dan era estasiato.
    << Si, ma domani, si sta facendo tardi – disse Duke – e devi riposare, perché sarai stremato se continuiamo domani non ti alzerai>> concluse il Custode.
    Dan visibilmente deluso, accettò le condizioni e si ritirò, decise di andare a casa di suo nonno, ringraziò Duke e si avviò in volo, tenendo la spada sulla schiena.
    << Hai visto Fenice?>> Duke era molto felice e soddisfatto.
    “ D’accordo, d’accordo, sei stato molto bravo, lo ammetto, ma credi che riuscirà a imparare la Kamehameha?” gli chiese la Fenice.
    << No, non la imparerà, sebbene sia forte, non ha abbastanza energie per controllarla. Gli insegnerò qualcos’altro>> rispose Duke, pensieroso.
    “ Ahahahahahaha!!! Vuoi mettere a punto una mossa solo per Dan? Sei incredibile Duke … lo devo ammettere” la Fenice parve divertita.
    << Ci riuscirò!>> esclamò Duke, e si recò verso il fiume. Lì cominciò a mettere a punto un nuovo colpo.
    << Deve essere una mossa potente, ma che sprechi poche energie … cosa posso inventarmi … >> si sedette a gambe incrociate e cominciò a pensare sul da farsi.
    Si alzò in piedi e generò una sfera di energia, rigorosamente rossa. Stava usando pochissima Aura, e la sfera stava lanciando saette, sembrava potente, si guardò intorno … << Dove potrei scagliarla … >> poi vide una roccia in lontananza, prese bene la mira e lanciò. Il risultato fu devastante. La sfera non distrusse la roccia, la polverizzò, lascando al suo posto un cratere abbastanza grande.
    << Oh porca! Questa si che è bella!! – disse, soddisfatto – la chiamerò … come la chiamerò?>> si chiese Duke, non aveva idee al momento.
    “ Che ne dici di Light Bomb?” propose la Fenice.
    << SI! Mi piace – rispose – bene, Dan domani apprenderà la Light Bomb, e poi non avrò più altro da insegnargli>> concluse, e ritornò alla sua casetta e si coricò.
    Stava per addormentarsi quando … KABOOM!!! Un’esplosione, e si alzò di scatto << Ma che diamine?!>> corse fuori a controllare, vide il sobborgo urbano in fiamme.
    << Dannazione! – disse, sbattendo un pugno per terra – KEYBLADE!>> urlò, e nella sua mano, dalle fiamme, si generò il Keyblade. Si alzò in volo e si gettò a capofitto verso il centro. Era sera, combattere sarebbe stato pericoloso e inoltre, il fumo generato dalle fiamme gli riduceva quasi a zero la già scarsa vista.
    << Non devo spegnere le fiamme, mi serviranno!>> disse con rabbia crescente. Poi vide una sfera di energia che gli passò vicinissima.
    << Dan sta combattendo?! Cribbio!>> e si buttò tra le fiamme, non si bruciava, perché il fuoco era il suo elemento, sapeva di poterlo manipolare. A tutta velocità atterrò, generando un piccolo cratere nel suolo. Dan era in difficoltà, era circondato dagli Heartless, la spada tra le mani e l’Aura che lo circondava.
    << DAN! Spostati! – urlò, mettendosi in posizione – KAMEHAMEHAAAAAA!!!!!>> e lanciò il suo violentissimo colpo, pura energia rossa che si scagliava contro gli Heartless. Dan si era librato in volo appena in tempo, e vide la potente Kamehameha di Duke polverizzare i suoi nemici.
    << Maestro!! – disse Dan con gioia – meno male!! Ce ne sono parecchi anche di là>> disse, indicando altre zone tra le fiamme.
    << Ok, tu tieni sotto controllo questa zona d’accordo Dan?>> gli disse in risposta Duke, visibilmente teso e preoccupato. Daniel gli fece un cenno d’intesa e il Custode della Chiave si lanciò nella direzione indicatagli. La gente scappava, ma veniva braccata dagli Heartless e dalle fiamme.
    << Questa è una buona occasione per sperimentare il mio potere!>> disse, riponendo il Keyblade sulla spalla. Si concentrò al massimo, e cercò di manipolare il fuoco. Fu uno spettacolo straordinario, le fiamme si levarono a comando di Duke, e quest’ultimo le utilizzò per spazzare via gli Heartless, facendo attenzione alla popolazione.
    << Scappate, presto! – disse Duke, e manipolando il fuoco, creò una specie di animale fiammeggiante, una Fenice – qui ci penso io!>> e corse in direzione di Dan, sentiva che aveva bisogno di aiuto.
    << NYAAAAAAAAAAHH!!>> era la voce del suo allievo, doveva correre! Si affrettò più che poteva, e finalmente raggiunse Dan.
    Era stato imprigionato, in una gabbia fatta di Oscurità. Dan cercava in tutti i modi di spezzare le sbarre, ma falliva miseramente.
    << È lui, il Custode! – disse una voce – presto!!>> e gli Heartless si gettarono a capofitto su Duke. Quest’ultimo utilizzò la Fenice fiammeggiante per spazzarli via, ma questa si dileguò a missione compiuta.
    << Dove sei? – urlò Duke nel vuoto – fatti vedere!>> disse, cercando il suo avversario. Una figura alta, incappucciata gli si parò davanti ad un tratto, Duke si fece indietro ed estrasse il Keyblade.
    << Non è ancora il momento di combattere, Duke, ma ci vedremo molto presto – disse l’uomo misterioso – e mi aspetto che tu sia pronto MUAHAHAHA!!!>> continuò, e si dileguò. Dan intanto si trovava a terra, svenuto. Chi era quell’uomo? Aveva una voce familiare, ma dove l’aveva già visto. Dan si svegliò << Dov’è andato?>> disse, guardandosi intorno.
    << Tranquillo, adesso è tutto finito. Va a casa a dormire. Domani ti aspettano altri allenamenti>> gli intimò Duke e il suo allievo annuì, si librò in volo e andò a casa del nonno scomparso. Duke fece lo stesso, volò fuori città, e incontrò gli abitanti.
    << Adesso è tutto a posto ragazzi, ma credo che – e guardò la città – dovremo rimediare ai danni>> disse.
    << Tranquillo Duke – parlò un uomo a nome di tutti, era lo stesso che lo aveva chiamato quella mattina – qui ci pensiamo noi>> disse.
    << Sono lieto di aiutarvi, dopotutto, ho fatto anch’io dei danni alla città>> disse con tono che non ammetteva repliche e si diresse verso la sua abitazione per poter finalmente dormire.
    Intanto …
    << Perché non l’hai affrontato? – chiese un’alta figura all’uomo misterioso – lo avresti battuto subito!>> si lamentò con voce profonda.
    << Tranquillo Omega – lo rassicurò l’uomo – non ci sarebbe stato alcun divertimento. Adesso avvisa Cell, digli di andare al Monte Paoz in missione>> concluse con autorità.
    << Vuoi che Duke ritrovi Gohan non è così? Non comprendo ancora il tuo gioco ma … farò come hai chiesto>> concluse la figura, chiamata Omega e si diresse nell’Oscurità, assieme all’uomo misterioso, che pareva il capo di tutta l’operazione.
    L’uomo misterioso poi, incontrò un'altra figura, all’Interno dell’Oscurità.
    << Serve che tu vada alla Città di Mezzo, metallico amico mio, lì fermerai Duke intesi? Con ogni mezzo, ogni, ricorri anche ai tuoi soldati se è necessario, hai carta bianca>> gli disse e un ghigno malvagio gli increspò il volto.
    << Molto bene>> rispose l’altro, con un inchino, e nell’Oscurità svanì.
    << Se dovesse fallire, c’è bisogno che qualcuno sistemi il ragazzo … forse so a chi rivolgermi>> continuò l’uomo misterioso, e anch’egli svanì nell’Oscurità.
    Finalmente fu mattina. Duke si svegliò di buon’ora, era parecchio presto. Si alzò dal letto e decise di mettere un boccone fra i denti. Era in pigiama, camminava scalzo verso la cucina, i lunghi capelli scuri completamente spettinati e gli strani occhi rossi iniettati di sangue, dopotutto si era appena svegliato. La barba stava crescendo, ma non gliene importava molto, non era dell’aspetto che si doveva preoccupare quanto per gli Heartless e l’incolumità dei cittadini in quei giorni.
    Finalmente in cucina, Duke aprì il frigorifero, pieno di roba da mangiare che avrebbe trasportato poi sulla Gummiship, quando sarebbe stata pronta.
    << Chissà come procedono i lavori … >> si disse. Prese un paio di cose a casaccio, si sedette e mangiò, soddisfatto. Dopo aver mangiato si lavò i denti e la faccia, non sistemò i capelli, lo avrebbero fatto da soli in seguito. Adesso aveva uno sguardo un po’ più normale, anche se coi capelli scombinati, la barba, e qualche cicatrice qua e là sul volto, aveva l’aria del perfetto trasandato … un uomo evitabile forse.
    Mise la tuta ed uscì di casa. Si stiracchiò. Deciso ad avviare il suo allenamento, cominciò a correre, il sole non era ancora alto, anzi era appena sorto, probabilmente erano le 6:10. Aumentava ogni volta la velocità della sua andatura, finché non divenne velocissimo e il vento scompigliò i suoi già disastrosi capelli. Ritornò davanti casa finendo la corsa, non pareva stanco, anzi, era fresco come una rosa.
    Cominciò allora gli esercizi aerobici, cominciò da quelli di base e poi eseguì qualche movimento più difficile. Il tutto in mezz’ora. Erano le 7:00 quando decise di fare le flessioni e di attendere poi Dan.
    << Bene Duke, adesso fammi 1500 flessioni sulla mano destra, e altre 1500 sulla sinistra!!>> si disse contento. Cominciò le flessioni.
    Ci mise un’ora piena per completarle tutte, a ritmo sostenuto. Soddisfatto del suo lavoro, Duke tornò in casa,aspettando l’arrivo di Dan. Bevve un sorso d’acqua fresca, che lo rimise al mondo, e poi, ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
    << Oh, Dan, finalmente! Su dai, non indugiamo e prepariamoci agli esercizi>> disse Duke, tutto allegro.
    << Agli ordini!>> rispose Dan, scattando sull’attenti, era davvero determinato.
    << Adesso rifaremo gli esercizi di ieri, so che può essere stressante, ma questo serve a rafforzarti – disse Duke, comprensivo – ma vedrai che faranno effetto>> concluse, con un sorriso. Dan annuì energicamente.
    << Allora, ieri ti ho fatto fare 100 flessioni. Ora voglio che tu ne faccia 500, e cerca di tenere un buon ritmo>> ordinò Duke, divenuto serio. Dan eseguì, subito si mise a terra e cominciò le flessioni, con un ritmo piuttosto elevato.
    << Non esagerare Dan, devi conservare le energie, in allenamento come in battaglia è fondamentale sapersi controllare – disse Duke con tono quasi di rimprovero – quindi cerca di rallentarti, devi avere un ritmo costante, non irruento>> Dan eseguì, di colpo rallentò e riprese a fare le flessioni ad un ritmo un po’ più lento, ma molto costante.
    << È incredibile come si ostini ad allenare quel ragazzo – l’uomo misterioso stava osservando Duke da lontano – credo che anche il suo allievo possa essere una minaccia, Omega, bisogna inibirlo, potrebbe metterci i bastoni fra le ruote>> ordinò al suo sottoposto, il mostruoso Omega.
    Omega era una creatura alta, molto simile ad un drago, aveva la schiena ricoperta di aculei molto lunghi, oltre ad avere una corporatura massiccia e una muscolatura invidiabile. Sull’enorme petto vi erano incastonate 7 sfere blu,e tutte avevano una piccola crepa.
    << Farò come vuoi>> disse Omega.
    << Però non adesso, amico mio … non bisogna attirare l’attenzione del Custode, allo stato attuale potresti batterlo, ma credo che forse sia più forte di quanto possiamo immaginare>> disse l’uomo misterioso. Omega ascoltò le parole del suo capo e rimase in disparte.
    Intanto l’allenamento di Dan procedeva a gonfie vele, il giovane infatti aveva eseguito le 500 flessioni senza problemi, e non pareva stanco.
    << Visto!? Ora hai migliorato la resistenza, possiamo passare all’aerobica – esordì Duke – fa come faccio io>> e iniziò ad eseguire gli esercizi, erano poco più difficili dei precedenti, ma non impossibili. Da bravo allievo, Dan eseguì tutto quanto, a specchio, per la soddisfazione di Duke.
    Avevano terminato gli esercizi con netto anticipo, ma questo Duke l’aveva già calcolato, sapeva che Dan sarebbe migliorato in maniera esponenziale.
    << Prendi la spada Dan – disse Duke, evocando il suo Keyblade – adesso passiamo all’azione>> concluse, e questa volta si mise in posizione, determinato a voler fare sul serio. Dan prese la sua spada. Ora la impugnava con una mano, ma prima, tolse le bende che la coprivano, rivelando una spada molto affilata. Lunga 2 metri, era l’arma ideale, potente, resistente e soprattutto, letale.
    Dan e Duke si guardarono negli occhi a lungo. << Non trattenerti con me, Maestro! Combatti al massimo delle tue capacità>> disse Dan, emozionato, ma sicuro. Duke fece un cenno di intesa con l’allievo.
    Cominciò lo scontro. Dan era diventato molto più bravo rispetto all’ultima volta, non aveva paura di affrontare Duke, e lo si vedeva, ogni volta che ne vedeva l’occasione cercava di affondare il colpo. D’altra parte però Duke si mostrava l’osso duro che era, parando tutti i colpi ed evitando gli affondi di Dan con disinvoltura.
    << Sembrano alla pari – osservò Omega – credo che sarà una passeggiata per … >> non concluse il discorso che fu zittito subito dal compagno.
    << Osserva bene Omega, il Custode sta usando meno della metà della sua forza, tsk, si vuole proprio divertire>> disse, ridendo. Omega continuò ad osservare l’incontro, questa volta con più attenzione.
    Era vero, Duke non si stava impegnando. Si limitava appena a schivare e parare i colpi, e ogni tanto assestava qualche colpetto alla nuca di Dan, dimostrando la sua superiorità.
    << Bé … finiamola qui>> disse Duke. Fu rapidissimo, Dan non riuscì a stargli dietro, come teletrasportato, Duke apparve davanti a Dan, che tentò di colpirlo. Duke fermò il colpo con un dito, lasciando Dan senza parole, non si era neanche tagliato. Anche Omega rimase piuttosto sorpreso, mentre l’uomo misterioso sorrise sotto il suo cappuccio nero. Duke poi, stringendo il Keyblade, assestò un potente fendente all’impugnatura della spada di Dan, e questa volò via. Dan rimase in ginocchio.
    << Sei migliorato tanto Dan, ma dovrai allenarti di più con la spada, ti ho insegnato ad aumentare la tua forza, e farti conoscere la tua energia, sei tu che dovrai imparare a tirare di spada, non posso insegnarti molto di questo …>> disse Duke al suo allievo, e gli tese la mano. Dan lo guardò … era deluso, non dal suo maestro … ma da se stesso, forse si aspettava di essere molto più forte di così, comunque, prese la mano di Duke e si alzò.
    << La giornata è ancora lunga, magari posso insegnarti qual cosina, ma adesso passiamo al controllo dell’Aura>> disse Duke e Dan si illuminò.
    << Prima di cominciare … Maestro … posso chiederti una cosa? – Dan parve imbarazzato, Duke fece sì col capo – puoi mostrarmi la tua Aura al massimo?>> concluse Dan, con questa domanda speranzosa.
    << D’accordo – rispose Duke – ma … credo che dovrai allontanarti, e parecchio>> disse, e Dan eseguì, si portò lontano 500m.
    << Osserva Omega – ad un tratto disse l’uomo misterioso, facendo trasalire Omega – adesso vedremo tutta la potenza del Custode>> pareva divertito, ma Omega sudava freddo, e se Duke fosse più forte di quello che sembrava?
    << NYAAAAAAAAAAHH!!!>> Duke si piegò sulle ginocchia per ottenere la massima potenza. La terra cominciò a tremare, piccoli sassi si sollevarono, e intanto si stava creando un cratere ai piedi del Custode. La sua Aura cresceva sempre di più, piccole saette comparivano ogni tanto. Dan rimase ammutolito, non sapeva che fare davanti a così tale potenza. L’uomo misterioso invece non sembrava alquanto spaventato, anzi, era incredibilmente tranquillo, non si poteva dire lo stesso di Omega, che divenne tutto serio, e continuava a sudar freddo. << Cosa c’è Omega? Ha quasi la stessa potenza del mio Heartless, ci sarà da divertirsi>> disse divertito.
    << Non sarà semplice abbatterlo>> riuscì solo a dire questo Omega.
    Dopo qualche minuto Duke smise di caricare la sua Aura, il cratere che si era formato era profondo 100m e largo 300 … l’Aura che lo circondava era rossa, i lunghi capelli sventolavano, gli occhi erano rossi ora erano più accesi del solito.
    << Omega, va via, presto!>> disse l’uomo misterioso, Omega eseguì e scomparve nell’Oscurità.
    << Dan, aspettami un secondo>> disse Duke, e poi scompari tra le fiamme.
    Ricomparve al fianco dell’uomo misterioso.
    << Da quanto ci osservi?>> gli chiese Duke, teso.
    << Ti osservo, in realtà, e da quando hai cominciato ad allenarti – ammise l’uomo misterioso – e mi aspettavo di più da te … non vali neanche la metà di me, mi hai deluso profondamente>> concluse, in tono di sfida.
    << Sei molto sicuro di te – ribatté Duke – possiamo mettere alla prova quello che stai dicendo>> continuò, allo stesso tono, ma si capiva che Duke era intimorito dalla presenza di quella scura figura.
    << Guardati, stai tremando … non ci sarebbe gusto nell’ucciderti adesso, Duke – il Custode sgranò gli occhi quando disse il suo nome con quel tono … chi lo aveva già chiamato in quel modo? – Aahahhahaha! Continua ad allenarti, Custode della Chiave, verrà poi il momento in cui ci sfideremo … e mi aspetto che tu sia pronto!>> concluse.
    << Questo … è quello che TU CREDI!>> disse Duke, e in un lampo di piena collera, lanciò una Light Bomb a tutta potenza contro il suo interlocutore. Ci fu un’esplosione allucinante, e dell’uomo misterioso non vi era traccia.
    << Devi migliorare Duke! Muahahahahahahaha!!!>> lo schernì la voce dell’uomo misterioso.
    Duke era furibondo … stava ancora tremando dalla rabbia.
    “ Ehi Duke, calmati!! Avrai la tua occasione in futuro! Ora pensa a ciò che devi fare” la Fenice intervenne per calmare Duke … pian piano il Custode recuperò il controllo … un piccolo alone di fuoco lo stava avvolgendo, ma fortunatamente si spense subito. L’Aura che lo avvolgeva si dileguò e Duke riapparve accanto a Dan, che si spaventò quasi.
    << Scusami Dan – Duke cercò di farsi perdonare – ma c’era una piccola cosa che dovevo fare>> e guardò serio nella direzione opposta.
    << Bene, su forza! Dobbiamo lavorare parecchio adesso Dan!!>> disse Duke con entusiasmo. Anche Dan pareva contento, sapeva che adesso avrebbe imparato ad usare la sua Aura.
    << Sappi, che da adesso le cose si faranno veramente difficili, Daniel. Voglio il 100% a partire da adesso, carica tutta la tua Aura!!>> ordinò Duke, con serietà. Dan eseguì, si concentrò al massimo per ottenere la massima potenza.
    << NYAAAAAAAAAAHHH!!!!>> l’Aura di Daniel si stava sprigionando, la terra tremava leggermente, mentre piccole gocce di sudore percorrevano il viso del giovane allievo del Custode.
    Ansimando, Dan terminò di caricarsi. << Adesso … sono al massimo>> disse, asciugandosi il sudore dalla fronte, la sua Aura, azzurra lo circondava da capo a piedi. << Cosa devo fare adesso>> domandò.
    << Fa quello che faccio io – disse Duke e generò nella mano destra una sfera di energia, rossa – concentrati e incanala l’energia nella tua mano fino a generare questa>> e la sfera svanì, quando Duke chiuse la mano in un pugno. Dan cercò di eseguire il lavoro. Si concentrò al massimo, nella sua mano, flebile, andava e veniva, non riusciva a distinguersi esattamente il colore della sua energia.
    << Forza Dan! Concentrato!>> Duke gli urlava dietro parole come queste, per spronarlo, gli girava attorno, braccia conserte, e sguardo severo. Gli occhi rossi erano spaventosi in quel momento.
    D’altra parte Dan si stava concentrando al massimo per generare una sfera di energia, in tutti i modi. Gli ci vollero 20 lunghissimi minuti, ma finalmente … comparve, un colore azzurro, molto chiaro, ma era pure energia, formatasi attorno alla mano di Dan, che finalmente poté sorridere e sorridendo, cadde a terra, distrutto.
    << In effetti si è fatto un po’ tardi, è già ora di pranzo. Meglio portarlo dentro>> Duke caricò lo stremato Dan sulla schiena e agilmente lo portò in casa, lo stese nel suo letto e mangiò qual cosina. Solo più tardi, verso le 14:30 Dan si svegliò. Si guardò intorno cercando di capire dove si trovasse, poi notò il Keyblade affianco alla porta, era di nuovo a casa di Duke.
    << Ti sei svegliato … hai dormito per un’oretta e mezza quasi, so di averti sottoposto – Duke entrò in stanza, braccia conserte e fare pensieroso – a duri esercizi, ma stai andando bene, adesso metti qualcosa sotto i denti e poi riprendiamo il controllo dell’Aura ok?>> concluse sorridendo. Dan annuì col capo, allegro, poi seguì Duke in cucina e mangiò anche lui qualcosa.
    I due poi uscirono di casa, Duke preferì allontanarsi il più possibile, e poi ripresero gli esercizi.
    << Bene, ora che sei più fresco e riposato, di certo potrai di nuovo – e generò una seconda sfera di energia nella mano – fare una cosa come questa, su dai!>> Duke intimò così il suo giovane allievo. Dan, questa volta più sicuro di sé, si concentrò al massimo per generare una sfera di energia. Ci mise meno tempo, forse magari per la sicurezza, oppure, e fu questa la spiegazione che si diede Duke, il giovane Dan aveva compreso perfettamente il metodo.
    << Forse adesso sei pronto – cominciò Duke – ma devi usare questo colpo SOLO – e qui enfatizzò parecchio le sue parole – in caso di assoluta necessità>> era molto serio, voleva insegnargli la Light Bomb in maniera esemplare, in modo che Dan un giorno potesse … migliorarla.
    << Allora, quello che sto per insegnarti – riprese – è una tecnica abbastanza semplice da imparare, spreca poca Aura, ma è devastante – Dan si illuminò a quelle parole – quindi promettimi di fare attenzione, capito?>> Dan annuì alle parole del maestro. Questi poi, si mise in posizione << Osserva>> si piegò sulle ginocchia, aprì la mano destra davanti a sé, e prese il polso con la mano sinistra. Iniziò a generarsi una sfera di energia, Duke si lasciò sfuggire un leggero sorrisetto, dopo poi pochi secondi la sfera fu pronta. Abbastanza grande da ricoprire tutta la mano, la sfera era avvolta da alcune scariche elettriche, a dimostrare che era un colpo davvero potente.
    << Non sembra chissà che cosa>> ammise Dan, un po’ deluso.
    << Tsk, guarda quella roccia lì in fondo – disse Duke, sempre sorridendo – e adesso .. >> scagliò la sfera verso la roccia in fondo, a 10 metri di distanza. Quella si dissolse quando fu colpita dalla sfera, lasciando al suo posto un piccolo cratere di almeno 4 metri. Dan sgranò gli occhi, non immaginava un colpo tanto potente.
    << Ma ieri non lo hai usato … hai fatto un’altra cosa! – si lamentò – la rifai?>> gli chiese, speranzoso, il giovane Dan. Duke guardò da un’altra parte, e poi si mise in posizione.
    << KA – ME – HA – ME – HAAA!!!>> e finalmente il potentissimo lampo rosso si generò, volando a piena potenza, lontano, colpendo una montagna, facendole un buco enorme.
    << Perché non posso imparare quel colpo?>> chiese Dan.
    << È troppo potente, bruceresti tutte le energie, e non saresti in grado di controllarlo. Inoltre, sei più abile nell’usare la spada, quindi non ti servirà a molto la Kamehameha. Invece la Light Bomb è un colpo molto potente, che puoi usare tranquillamente, visto che spreca poca energia. Forza, adesso esegui quel colpo che ho fatto prima!>> Duke non ammise repliche, e con sguardo severo intimò Dan.
    Questi, tranquillo e sicuro, si mise in posizione, piegandosi sulle ginocchia, tendendo la mano destra e afferrandole il polso con la sinistra. Caricò la sua Aura e iniziò a concentrarsi. Nella mano destra si generò una sfera di energia, ma non era neanche minimamente potente quanto la vera Light Bomb. Il sudore bagnava la fronte di Daniel, e dopo un po’ finalmente, Dan riuscì a creare la Light Bomb. La sfera, di un intenso azzurro, quasi blu. << Si, ci sono riuscito!>> esultò Dan, poi si guardò intorno, cercando un bersaglio. Lo trovò in un albero a pochi metri di distanza. Duke osservò bene il comportamento di Dan. Infatti questi si voltò, verso l’albero e poi caricò l’Aura, un impulso di energia che potenziò ulteriormente la Light Bomb.
    “ Non ci credo! È riuscito a migliorarla, eppure l’ha appena imparata … Dan … sei fantastico!” Duke si inorgoglì. Dan lanciò la sua Light Bomb contro l’albero, disintegrandolo, e lasciando un cratere leggermente più grande e profondo di quello lasciato da Duke.
    << Ehi! Sembra più potente … - ammise Dan – perché?>> chiese a Duke.
    << Credo, che caricando la tua Aura tu sia riuscito a dare una leggera ventata di energia in più, potenziando la sfera! Davvero complimenti … >> Duke sorrise al suo allievo, soddisfattissimo. Mancava poco al tramonto.
    << Forse è meglio andare in città a dare una mano – disse Duke – avranno certamente bisogno di un piccolo aiuto>> concluse, e Dan annuì. I due si librarono in volo, Dan rigorosamente con la sua spada sulla schiena, e si diressero a tutta velocità in città. Duke atterrò, seguito da Dan chiedendo << Serve una mano?>> gli abitanti, dediti a lavorare, risposero << SI!!>> in coro, molti erano davvero affaticati, altri addirittura non riuscivano a camminare o sollevare qualcosa. Subito i due iniziarono a fare avanti e dietro per le piazze, dando una mano in qualunque tipo di lavoro, facendo ogni tipo di servizio, portavano i secchi dell’acqua per rifornire le riserve dei lavoratori, indossavano i guanti e si davano da fare con martelli e altri arnesi per dare una mano durante le riparazioni, il loro aiuto divenne determinante, per far andare avanti i lavori, che procedevano a rilento da tutta la mattinata. Incredibilmente il pomeriggio volò via, sembravano passati appena 5 minuti, ma in realtà se n’erano andate via ore.
    << Bene ragazzi, per oggi basta così – il capo addetto ai lavori congedò tutti, quando la luna era alta nel cielo – riprenderemo domani per le 9, quindi fatevi trovare belli pronti! Buona notte!>>e a queste parole tutti si allontanarono.
    << Bene Dan, io ti ho insegnato tutto quanto – ne approfittò Duke per parlare – da oggi non avrai più bisogno di me, allenati sodo e diventerai imbattibile, e ricorda di imparare ad usare bene quella spada, esercitati!>> gli strinse la mano, gli sorrise, e si librò in volo, andando verso casa.
    << Grazie mille … Maestro>> riuscì a dire Dan, vedendo il suo insegnante andarsene, poi si girò, e volò verso la casa di suo nonno, dove stabilmente viveva.
    << Incredibile come si dia così tanta pena per aiutare questa città>> era Omega, era lì vicino assieme all’uomo misterioso, e stavano nuovamente osservando il Custode della Chiave, il giovane Duke.
    << Meglio per noi Omega … meglio per noi – con fare minaccioso esordì l’altro – in questo modo avrà più gente di cui preoccuparsi, sarà una sua debolezza, e il nostro piano si attuerà>> disse, e cominciò a ridere, di gusto. Anche Omega rise, ma la sua risata era terribile, molto più profonda e malvagia di quella del suo compagno. I due poi si dileguarono, nell’Oscurità.
    Dopo un paio di minuti, Duke arrivò a casa, era molto sudato ma non stanco, entrò in casa e si fece subito una doccia. Rimase un’ora e mezza sotto la doccia, calda e rilassante, distese tutti i suoi nervi. Trovò sul suo copro parecchie cicatrici, graffi e ferite, che si era procurato negli scontri precedenti.
    << Sono sopravvissuto per … miracolo>> si disse. Finita la doccia, si rifocillò, mangiando un qualcosa di leggero, decise di farsi un bel panino. Consumato il panino, finalmente, si recò nella stanza e si distese sul letto, trovando subito il sonno.
    Il giorno dopo, Duke si svegliò di buon’ora, si mise subito la tuta, e mangiò un boccone. Gli occhi rossi erano iniettati di sangue e i capelli lunghi tutti scombinati, si grattò la testa mentre andava in bagno. Si lavò faccia e denti e finalmente uscì. Come la mattina precedente, si dedicò all’esercizio, aveva ancora parecchio tempo prima di andare in città e dar manforte ai lavoratori per le ristrutturazioni.
    << Questa volta si accelera!>> disse, e cominciò l’allenamento, correndo a velocità piuttosto elevata, Duke riuscì a fare il giro della città, periferia inclusa in mezz’ora. Arrivò a casa, un po’ stanco, ma soddisfatto, sorrideva anche. Fece poi parecchi esercizi, tra flessioni, addominali, e quant’altro, stancandosi molto. Erano le 8.58 quando finalmente finì tutti gli allenamenti, ed era sveglio da quasi 3 ore. Si lavò la faccia e poi si fiondò in città.
    Erano quasi tutti lì, fu l’ultimo ad arrivare, insieme a Dan.
    << Bene ragazzi, oggi cercheremo di fare quanto più possibile, voi laggiù, occupatevi della Gummiship, alla città ci pensiamo noi – il capo addetto ai lavori mandò una decina di persone fuori città – bene, adesso ci divideremo in tre gruppi, che si occuperanno delle tre zone della città da ristrutturare. Voi – e indicò Duke e altre 19 persone dietro di lui – andrete ad Est, voi altri – indicò altre 20 persone – a Ovest, mentre noi – e tra loro c’era anche Dan – andremo a Nord, che è la zona più colpita. Forza, in marcia!!>> i tre gruppi si divisero, e si diressero nelle zone indicate. Il gruppo, cappeggiato da Duke, si mosse rapidamente, e i lavori procedevano spediti, il Custode non voleva perdere tempo, e subito si era dato da fare, assieme al resto dei compagni. Dopo quasi 3 ore di lavori senza sosta, fra travi sollevate, impalcature e tutto il resto, la lucidità cominciava a venir meno. << Allora ragazzi, adesso riposatevi, siete parecchio stanchi. Riprenderemo tra poco>> disse Duke, sedendosi a terra, gambe incrociate, bevendo anche un bicchiere d’acqua fresca. Tutti quanti stramazzarono al suolo esausti, Duke allora, portò a tutti l’acqua, vennero svuotati quasi 6 secchi. Un po’ più riposati, i membri del gruppo si rifocillarono a dovere, e finalmente ripresero i lavori. La mattinata era volata via, i lavori procedevano però discretamente bene … un rumore, proveniva dalla tasca di Duke, era una piccola trasmittente.
    << SI?>> chiese
    << Ehi, gruppo Est! I lavori termineranno alle ore 20.30, poi ci si rincontra nella piazza principale, passo e chiudo>> era il capo addetto.
    << Ricevuto gruppo Nord – rispose Duke – appuntamento nel centro fra 4 ore, passo e chiudo>>
    Duke faceva avanti e dietro per tutta la zona, trascinando con sé qualunque tipo di carico. Non si asciugava neanche il sudore sulla fronte, e mancava poco più di un’ora alla fine dei lavori.
    << Bene ragazzi, basta così!!>> disse Duke, mancavano 15 minuti all’incontro, per cui decise di interrompere i lavori, e rientrare. Erano tutti molto stanchi e ci misero proprio un quarto d’ora per arrivare al punto d’incontro.
    Erano tutti lì, in piazza, tranne il gruppo addetto alla Gummiship.
    << Il gruppo A che lavora alla Gummiship rientrerà direttamente a casa più tardi, noi altri dobbiamo andare per terminare i lavori domani. Grazie a tutti e a domani, alla stessa ora>> il capo addetto congedò tutti così. Duke rientrò a casa con calma, passando davanti ai lavoratori della sua nave, avrebbero finito di lì a poco, sarebbe partito il giorno seguente. Finalmente sollevato, Duke poté andare a dormire presto e si addormentò quasi subito.
    Il giorno seguente, Duke si svegliò di buon’ora, preparò tutte le cose che si sarebbe portato durante e il viaggio e si fece una lunga doccia. Si mise la sua tunica e prese tutte le sue cose. Finalmente uscì di casa. Ad attenderlo vi era tutta la popolazione, pronta a salutarlo e augurargli buon viaggio. In prima fila c’era proprio lui, Dan. Portava sulla schiena la sua spada, i capelli erano corti e molto chiari, non era alto, ma neanche basso. Era felice, ma aveva gli occhi lucidi.
    << A rivederci Maestro!>> disse, abbozzando un sorriso, ma era lì lì per piangere.
    << Ehi ehi!! Dan, amico mio – Duke si piegò e lo guardò dritto dritto negli occhi – ci rivedremo presto, e fino ad allora, lascio a te il compito di proteggere questa città, continua ad allenarti, e non voglio vederti piangere!>> Duke gli sorrise, incoraggiante, poi si diresse verso la navetta.
    << Lo farò!!>> urlò Dan, asciugandosi le lacrime, salutandolo.
    Duke si voltò, alzò un braccio e salutò tutti quanti, poi alla fin fine, chiuse il portellone e il viaggio ricominciò.

    Buona lettura ^^
     
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