Kingdom Hearts - Flames Of Destiny

Riadattamento "Kingdom Hearts - The Heart Touch"

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    Anche io ho in mente la storia di My destinies fino alla fine, ma non ho mai palle di scriverla
     
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    Capitolo XI - Coraggio



    Sono ormai passate due settimane da quando Roxas e Kairi hanno trascorso un’ultima notte insieme.
    Tuttavia, alle Isole del Destino nulla sembra migliorare.
    -Selphie! Selphie ti prego, apri!- Esclama Kairi, bussando violentemente alla finestra dell’amica.
    -Kairi? Che è successo? Sono di ritorno dalle vacanze e mi stavo accingendo a sistemare un po’ la camera…-
    -Devi aiutarmi… i miei genitori hanno scoperto tutto!-
    -Che cosa?- Selphie non può credere a quelle parole.
    -Non mi guardano nemmeno più in faccia… non so più che cosa fare…-
    Kairi decide di raccontare tutto per filo e per segno.
    -Mi dispiace davvero tanto. A questo io purtroppo non posso fare più di tanto…- Mormora Selphie, abbassando lo sguardo. -… ma forse c’è una persona che può darti una mano.-
    -Uh?-
    -Ti ricordi di Merlino?-
    -Il mago della Città di Mezzo?-
    -Esatto.- Annuisce la ragazza. -Lui ha sempre una soluzione per tutti i problemi.-
    -Già... hai ragione.- Kairi accenna un sorriso. -… forse lui mi aiuterà. D’altronde, lo ha sempre fatto.- Mormora, volgendo un’ultima volta lo sguardo verso Villa Disney. -… beh, allora suppongo che ci rivedremo tra un po’.-
    -Ti auguro tutta la fortuna possibile, Kairi.- Selphie si sporge dal davanzale e stringe a sé l’amica per salutarla.

    -x-



    Kairi oltrepassa un piccolo lago saltellando sulle grosse rocce che costituiscono un sentiero verso la casa di Merlino, situata all’intero di un’enorme caverna.
    Giunta sulla sponda opposta, scosta lentamente una piccola tenda e si sporge in avanti. -… è permesso?- Domanda, guardandosi attorno. –Merlino, sono Kairi…-
    -Kairi?- Il mago compare improvvisamente su una delle due poltrone al centro della stanza. –Che piacere rivederti!- Esclama, abbassando la sua tazza di tè. –Forza, accomodati.-
    Kairi si siede proprio di fronte a lui. –C’è una cosa di cui vorrei parlare…- Sospira, abbassando lo sguardo.
    -Alt!- La interrompe subito Merlino. -Prima, il tè.- Con uno schiocco di dita, il mago fa sì che la teiera versi automaticamente il tè nella tazza della ragazza. –Dì alla zuccheriera quante zollette vuoi. Del resto si occuperà lei.-
    -Due, grazie.-
    La zuccheriera prende immediatamente vita e svolge il suo compito, per poi ritornare al proprio posto.
    -Bene, ora racconta.- Conclude Merlino, dondolandosi sulla sedia.

    -x-



    -Mmmh… è una questione abbastanza seria.- Borbotta il mago, accarezzandosi nervosamente la barba non appena il racconto termina. –Sicura di non poter accettare la proposta di Sora?-
    -Che cosa… ?-
    -D’altronde, non sai se e quando Roxas tornerà mai a casa.-
    Per un momento, nella stanza cala il silenzio.
    Kairi, incredula all’udire quelle parole, afferra un coltello dalla tavola e se lo punta contro. –Se nemmeno tu non puoi aiutarmi a porre rimedio a questa situazione, allora sarò io a farlo!- Esclama, con voce strozzata.
    -No, ferma!- Merlino la blocca appena in tempo. –Questo non ti porterà a niente, Kairi…-
    -Io… io non so più che cosa fare…- Replica lei, piangendo. -… sono pronta a tutto, pur di rivedere Roxas…-
    -Ne sei sicura?-
    -Assolutamente.-
    -In questo caso…- Merlino si volta verso il suo piccolo ma efficiente laboratorio, situato in un angolo della stanza. -… forse ho la soluzione.-
    -Davvero?-
    -Avvicinati.-
    Kairi raggiunge il mago.
    Merlino afferra un’ampolla e la mostra alla ragazza. –Il liquido contenuto in questa fiala ti farà cadere in uno stato di morte apparente per circa venti ore. Al tuo risveglio nel sepolcro di famiglia, Roxas sarà lì accanto a te.-
    -E come farai ad avvisarlo?-
    -Se ne occuperanno i miei Moguri.-
    Kairi afferra la fiala e se la rigira tra le mani. –Se non ricordo male si è recato alla Fortezza Oscura. Purtroppo per me è troppo lontano e non posso raggiungerlo da sola…-
    -Non preoccuparti di questo; tutto ciò che devi fare è bere il contenuto di quell’ampolla stasera prima di addormentarti.-
    La ragazza annuisce.
    -Sei molto coraggiosa, Kairi. Questo te lo devo riconoscere.- Il mago l’accompagna all’uscita. –E mi auguro che tu possa ritrovare la tua felicità, un giorno.-
    -Me lo auguro anch’io…- Mormora lei. Subito dopo solleva lo sguardo e sfodera un largo sorriso. –Ad ogni modo, grazie di tutto, Merlino. A presto!- Esclama, correndo via.

    -x-



    Subito dopo cena, Kairi chiude la porta della sua camera e si siede sul letto a gambe incrociate, osservando attentamente la boccetta datale da Merlino.
    In quel momento ripensa a tutto ciò che lei e Roxas hanno passato, a tutto il dolore che ha condiviso con lui, e a tutto ciò che il ragazzo ha fatto per lei.
    “Ora tocca a me ricambiare il favore, Roxas.” Pensa, stappando la fiala. “Io non ho paura. Non ho paura di cadere in questo profondo sonno.” Kairi avvicina l’ampolla alla bocca. “… Non ho paura perché so che al mio risveglio tu sarai al mio fianco.”
    La ragazza chiude gli occhi e beve il liquido tutto d’un fiato.

    -x-



    -Oh…- La pozione comincia subito a fare effetto: Kairi avverte un forte senso di nausea pervaderla e la sua vista si fa a poco a poco sempre più sfocata.
    La ragazza perde l’equilibrio e cade distesa sul letto, mentre la boccetta le scivola di mano e si frantuma a terra in mille piccole schegge di vetro.
    Kairi respira a fatica e tossisce compulsivamente, chiudendo lentamente gli occhi. –Ro… xas…- Riesce a mormorare, prima di perdere conoscenza definitivamente.

    -x-



    L’indomani mattina, di buon’ora, Aqua e Terra si siedono a tavola e attendono che la colazione venga servita.
    -Strano che Kairi non sia già qui…- Commenta la prima, guardandosi attorno.
    -Arriverà tra poco, tranquilla.-
    -Ma non sarà meglio andare a chiamarla?-
    Terra abbassa il suo giornale e fa spallucce. –Io propongo di lasciarla dormire.-
    -E come facciamo per la colazione? Di là stanno preparando per tre.-
    -Vai a dire di preparare per due.-
    -Ma ormai è pronto!-
    -Oh, santo cielo.- Terra solleva nuovamente il giornale.
    Aqua sospira pesantemente. -… e va bene.- Conclude, alzandosi. –La vado a chiamare io.-
    -x-
    -Kairi? Sei sveglia?- Aqua bussa alla porta della ragazza. –Kairi, è pronta la colazione!- Insiste, non ricevendo alcuna risposta.
    “E’ davvero strano.” Pensa. “Di solito a quest’ora è già in piedi da un pezzo…”
    -Kairi… ?-

    -x-



    “Quanto ci vuole per svegliare quella ragazza?...” Pensa Terra, ripiegando il giornale ed osservando la tazza di tè fumante posta proprio davanti a lui. “Che ce l’abbia ancora con me per quanto è successo due settimane fa? … Pensavo fosse chiaro che quello che le ho detto era solo a fin di bene…” Un profondo silenzio regna sovrano nella grande sala da pranzo; questo permette a Terra di riflettere a dovere su quanto è accaduto. “… Non voglio che metta in pericolo la sua stessa vita per amore nei confronti di un nostro nemico: se l’ho sgridata è stato solo per farle capire che ho troppa paura di perderla.” Terra sospira pesantemente. “Forse sono stato troppo brusco. Forse, tra i due, sono io quello che ha sbagliato. Suppongo che dovrei chiederle scusa, e sperare che…”
    Improvvisamente, un grido di terrore distoglie Terra dai suoi pensieri. –Aqua?!- Esclama, alzandosi da tavola e correndo verso la stanza di Kairi.

    -x-



    -Kairi, Kairi! Rispondimi, ti prego!- Esclama Aqua, scuotendo Kairi più forte che può.
    -Che cos’è successo?!- Terra spalanca la porta della stanza.
    -Si è avvelenata! La nostra bambina si è avvelenata!-
    -No…-
    Kairi non respira, non si muove, non parla. Non dà nessun segno di vita.
    Terra si avvicina lentamente al letto, e non appena mette piede sui cocci di vetro cosparsi accanto al comodino, abbassa lo sguardo.
    -Kairi… perché?- Mormora, accarezzandole la guancia pallida e fredda. –Perché lo hai fatto?...-
    Aqua nasconde il viso tra le mani, abbandonandosi ad un pianto disperato.
    Accanto a lei, Terra stringe a sé la figlia e la culla dolcemente, come era solito fare quando era ancora piccola. –Riapri gli occhi…- La implora. -… riapri i tuoi bellissimi occhi…-
    Nel mentre, tutti i domestici di Villa Disney, accorsi per capire il motivo di tale trambusto, si riuniscono intorno al letto a testa bassa. Persino Pluto guaisce alle spalle dei padroni.
    Impotente di fronte al corpo esanime della figlia, Terra abbraccia Aqua e lascia che le lacrime inondino anche il suo viso.
     
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  4. -yoona97-
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    Allora.
    1)
    CITAZIONE
    Sono di ritorno dalle vacanze e mi stavo accingendo a sistemare un po’ la camera

    questa mi ha fatto morire xD
    2)L'idea di Merlino/Frate Lorenzo è fantastica
    3);_______;
    come al solito, bravissima onee <3<3<3<3
     
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    lol Onee grazie mille come sempre :cuore:
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    CITAZIONE
    Sono di ritorno dalle vacanze e mi stavo accingendo a sistemare un po’ la camera

    questa mi ha fatto morire xD

    :'D
     
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  6. -yoona97-
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    e di che fjdihbvdskeuj :love:
     
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    :triste: Ci avviciniamo alla fine e alla depressione...

    Capitolo XII - Frammenti di sogno



    Il giorno seguente, un’enorme folla di amici e parenti si riunisce nei pressi del sepolcro sul retro di Villa Disney per salutare Kairi un’ultima volta e porgere sentite condoglianze a Terra ed Aqua.
    Sebbene nessuno riesca ancora a spiegarsi come mai la ragazza abbia deciso di togliersi la vita di sua spontanea volontà, Sora si sente in un qualche modo colpevole: pertanto, decide di rimanere nel sepolcro più a lungo rispetto a tutti gli altri presenti.
    -Ormai non mi rimane più nessuno…- Mormora, stringendole la mano e sollevando lo sguardo verso il corpo di Riku, posto proprio accanto a quello di Kairi. -… tanto vale rimanere qui… da solo.-

    -x-



    Ma gli abitanti delle Isole non sono stati i soli ad assistere al funerale di Kairi: nascosto tra gli arbusti attorno alla villa, un Simile in ricognizione per conto dell’Organizzazione ha visto tutto.
    Una volta tornato a casa, raggiunge immediatamente la Sala Circolare.
    -L’hai trovato?- Gli domanda Xemnas. –Roxas era alle Isole del Destino?-
    Il Simile scuote la testa.
    -Oh… capisco.-
    Tutti i presenti abbassano lo sguardo, mentre Demyx osserva sospirando i troni vuoti dove erano soliti sedere i suoi amici perduti.
    Ma anziché andarsene, il Simile si avvicina a Xemnas e gli bisbiglia qualcosa nell’orecchio.
    -Cosa? Ma… ne sei sicuro?...-
    -Che cosa ti sta dicendo, Xemnas?- Gli domanda Xigbar.
    -… Dice che la figlia dei Disney è morta.-
    -Che cosa?!- Esclama Demyx. –Ma com’è successo?- Il Simile scuote la testa e solleva le braccia. –Non lo sai, eh… ?-
    -Perché ti preoccupi tanto?- Interviene Saix, rivolto al ragazzo. –Sono nostri nemici, in fondo.-
    -No, non è che mi preoccupo…- Mente quest’ultimo. -… è solo che… mi sembra semplicemente strano…-
    -… In ogni caso, questo non ci impedirà di continuare le nostre ricerche.- Lo interrompe Xemnas. –Trovate Roxas!- Esclama, puntando il suo indice contro il Simile.
    Quest’ultimo scatta immediatamente sull’attenti e lascia la Sala Circolare, seguito da tutti gli altri presenti.

    -x-



    Demyx osserva tristemente l’orizzonte, seduto sulla Torre dell’Orologio.
    Il gelato al sale marino che stringe in mano comincia a sciogliersi, lasciando cadere alcune gocce azzurre sul suo soprabito.
    “Non posso tenere Roxas all’oscuro di questo…” Pensa, sospirando. “… lui deve sapere. E naturalmente… sarò io a dargli la notizia.”
    Demyx morde il ghiacciolo.
    “Domani pomeriggio lo andrò a trovare alla Fortezza Oscura.”

    -x-



    L’indomani mattina, Aerith sveglia Roxas di buon’ora, come al solito: gli prepara la colazione e lo porta a fare quattro passi in città.
    Una volta rientrati, entrambi si siedono sul divano in salotto a guardare la tv.
    -Resta pure qui, torno subito.- Mormora ad un certo punto Aerith, alzandosi.
    -Va bene.- Roxas mette in pausa il film che stavano guardando e, nell’attesa, comincia a leggere una rivista.
    Improvvisamente, qualcuno bussa alla porta.
    -Vado io!- Esclama il ragazzo.

    -x-



    -Demyx?!-
    -Ciao, Roxas.-
    -Non mi aspettavo di rivederti così presto!- Roxas apre la porta. –Vieni, entra.-
    -No, no, non è necessario.-
    -Uh… ? … Ok, allora… restiamo qui.-
    Demyx fatica ad incrociare lo sguardo dell’amico. –Sono venuto solamente per… per dirti una cosa.-
    -Ossia?- Roxas si appoggia al muro con le braccia conserte. –E’ successo qualcosa a casa?…-
    -No, Roxas.- Demyx prende fiato e si avvicina al ragazzo. –Si tratta di Kairi.-
    -Kairi?-
    -Sì.-
    -Che cosa le è capitato?!- Roxas strattona l’amico, come per esortarlo a parlare.
    -Io… non so come dirtelo, ma…-

    -x-



    Aerith ode uno straziante grido di terrore provenire dall’esterno della casa.
    -Roxas!- Esclama, correndo fuori. –Roxas, che cosa ti è successo?!-
    Il ragazzo è inginocchiato a terra, con la testa tra le mani, tremante di paura. –No! Non è vero!- Sbraita, rivolgendo il suo sguardo a Demyx. –Dimmi che non è vero!-
    -Che cosa gli hai fatto?!- Aerith si avvicina a Roxas e lo abbraccia.
    -Io… io gli ho solo detto la verità…-
    -Io non ci credo!- Il biondo nasconde il viso tra i capelli della ragazza. -Kairi non può essere…-
    -Roxas, mi dispiace…- Demyx si inginocchia a terra e gli appoggia una mano sulla spalla. -… farei qualsiasi cosa per aiutarti, davvero.-
    -Lo stesso vale per me.- Aggiunge Aerith, comprendendo la situazione.
    Roxas li fissa entrambi per qualche secondo.
    Subito dopo si alza ed evoca il suo Keyblade. –Se davvero volete fare qualcosa per aiutarmi… allora non provate a fermarmi.-
    -Che cosa?...-
    -No Roxas, resta qui!-
    Incurante della preoccupazione degli amici, il ragazzo si avvia in fretta e furia verso uno dei negozi nel centro della città, precisamente verso il solo che non aveva mai visitato prima.

    -x-



    Non appena entra nel piccolo e bizzarro edificio, viene accolto da uno strano Moguri vestito di nero. –Qual buon vento ti porta qui, Kupo?-
    -Sei tu quello che vende pozioni e veleni?- Taglia corto Roxas.
    -Ebbene sì, Kupo. Produco sia pozioni benefiche, che veleni pericolosi.-
    -Dammi il più potente che hai.- Il ragazzo estrae un borsellino dalla sua tasca. -Ho con me 200 Munny. Bastano?-
    -Bastano e avanzano, Kupo.- Il Moguri si avvia verso gli scaffali dei veleni ed afferra una boccetta contenente del liquido nero. –Questa formula è in grado di uccidere chiunque nel giro di poco tempo.- Spiega, consegnando la fiala a Roxas.
    -Proprio quello che mi serviva.- Annuisce il giovane, appoggiando tutti i suoi Munny sul bancone ed avviandosi verso l’uscita.
    -Ehi, ma… il resto non lo vuoi?- Lo blocca il Moguri. –Ti devo indietro parecchi Munny…-
    -Puoi tenerteli.- Roxas si rigira per un momento la boccetta di veleno tra le mani, sorridendo tristemente. -… a me non serviranno mai più.-
     
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    ;_________; il pezzo più uggioso della storia
     
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    E beh... E beh... Cioè, non so se mi spiego ma è vecchia come il buco sta storia, spero che non finisca in quel modo, sennò ti trucido male
     
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    Prima di poterlo dire bisogna trovare qualcun altro che abbia riscritto l'intera storia di R&G con i personaggi di KH :fiore:

    Edited by Larxene - 7/8/2014, 09:04
     
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    Capitolo XIII - L'ultimo bacio



    -Merlino! Merlino, svegliati!- Un piccolo Moguri scuote leggermente il mago per destarlo dal suo sonno.
    -Uh… che cosa succede?-
    -Io e i miei compagni siamo appena tornati dalla Fortezza Oscura.-
    Merlino si sistema meglio sulla sua poltrona e afferra una tazza di tè. -Ne deduco che avete recapitato la mia lettera a Roxas, dunque.-
    I tre Moguri presenti si scambiano una fugace occhiata, per poi scuotere quasi contemporaneamente la testa. –No, non è andata affatto così.-
    -Che cosa significa?- Il mago sbatte violentemente una mano sul tavolo. –Vi avevo dato un compito! Uno solo!-
    -Ma non è stata colpa nostra!- Cerca di giustificarsi il Moguri. -… Qualcuno deve aver avvertito Roxas prima che lo facessimo noi: difatti, quando siamo arrivati, il ragazzo se n’era già andato.-
    -Dannazione!- Esclama Merlino, alzandosi in piedi. –Devo assolutamente raggiungere Kairi prima che si svegli.-

    -x-



    Roxas raggiunge Villa Disney sul far della sera.
    Non appena mette piede all’interno del sepolcro, si rende immediatamente conto di non essere solo: qualcuno si sta infatti avvicinando all’uscita sospirando pesantemente.
    Non importandogli ormai più nulla di essere scoperto o meno, il ragazzo non tenta nemmeno di nascondersi.

    -x-



    -Tu!- Esclama Sora, evocando il suo Keyblade. –Maledetto assassino! Che cosa ci fai qui?!-
    Roxas si limita ad oltrepassarlo senza rispondere.
    -Ehi, fermo!- Esclama l’altro. –Non osare avvicinarti a lei!-
    -Senti, io non sono qui per discutere con te.- Risponde il biondo, freddo. –Sono qui per Kairi.-
    -Se è per questo, anch’io.- Sora si mette in posizione d’attacco. –E tu non la toccherai.-
    -Tsk.- Roxas sorride. -Perché dovrei combattere contro di te?- Domanda, allargando le braccia.
    -Perché tu sei colui che ha ucciso il mio migliore amico e che ora sta invadendo il territorio della MIA famiglia!-
    Nonostante le minacce, il biondo si avvicina ancora di più al corpo di Kairi.
    -Non voltarmi le spalle mentre ti sto parlando!- Sbraita Sora. –E soprattutto, stai lontano da Kairi!- Conclude, sferrando un primo attacco con il suo Keyblade.
    Colto alla sprovvista, Roxas grida di dolore e si inginocchia a terra.
    -Ti avevo avvertito.-
    Il biondo si massaggia la spalla destra, incrociando lo sguardo di Sora per un momento… prima di evocare lui stesso il suo Keyblade.

    -x-



    I due ragazzi si affrontano a lungo all’interno del sepolcro stretto ed umido.
    -Vattene!- Esclama Sora, sferrando un attacco di Fuoco contro Roxas.
    -Io non vado da nessuna parte!- Replica quest’ultimo, difendendosi abilmente con Reflex. –Io amo Kairi e desidero rimanere qui con lei!-
    Il moro stringe ancora più saldamente il Keyblade tra le mani, aggrottando le sopracciglia. –Sei solo un povero pazzo!-
    Roxas respinge un altro attacco, badando a non rompere la fiala di veleno che ancora conserva nella tasca dei pantaloni.
    Entrambi sono mossi dalla rabbia, dal dolore, ma soprattutto dall’amore che provano nei confronti di Kairi, dal desiderio di rimanere con lei per sempre: che sia nella vita oppure nella morte, ormai a nessuno dei due importa più.
    “Ho promesso a Kairi che sarei ritornato.” Pensa Roxas, grondante di sudore. “… e ho intenzione di mantenere quella promessa.”
    Il ragazzo solleva il suo Keyblade e concentra tutte le forze che gli rimangono in un ultimo, devastante attacco Limite: un attacco che Sora non è in grado di respingere.

    -x-



    Roxas protegge sé stesso e il corpo di Kairi con Reflex.
    Non appena la Magia si consuma, nella stanza ricomincia a regnare il silenzio.
    Il ragazzo riapre a fatica gli occhi e si fa strada attraverso la polvere e la sabbia sollevatesi da terra, che ancora fluttuano debolmente nell’aria.
    All’improvviso, ode dei lamenti provenire da un angolo del sepolcro: Sora è in piedi, pallido e tremante.
    Roxas lascia cadere a terra il Keyblade e gli si avvicina con timore: il suo attacco ha avuto conseguenze ben peggiori di quelle che si aspettava.
    -A… aiutami…- Lo implora l’altro premendosi entrambe le mani sul ventre, mentre una grossa macchia di sangue si propaga sulla sua maglietta.
    -No…- Roxas lo accoglie tra le sue braccia. -… non un’altra volta…-
    Sora tossisce debolmente, osservando per un momento il suo Keyblade e poi Kairi: la sua vista è già in parte sfocata, pertanto capisce che non ce la farà ad uscire dal sepolcro per cercare aiuto.
    Non ha più niente da perdere.

    -x-



    -Ehi…- Sora dà una leggera gomitata a Roxas per richiamare la sua attenzione. -… posso chiederti… un ultimo favore?-
    -Sì, tutto quello che vuoi.-
    Il ragazzo inspira pesantemente. –Vorrei…- Comincia, incrociando finalmente lo sguardo di colui che fino a poco prima era il suo avversario. -… vorrei che mi portassi accanto a Kairi.-
    Roxas si stupisce di comprendere che le intenzioni sue e di Sora fossero sin dall’inizio le stesse.
    Tuttavia, seppur scosso, annuisce deciso, aiutando il ragazzo a rialzarsi.
    -… grazie.- Risponde questo, ormai sempre più debole e sofferente.

    -x-



    Roxas adagia Sora accanto a Kairi.
    -… mi dispiace.- Mormora il biondo, con gli occhi lucidi.
    -No, non devi dispiacerti.- Cerca di confortarlo l’altro. -… fino a prova contraria, è stata tutta colpa mia. … Non avrei dovuto attaccarti.- Sora accarezza una mano di Kairi. -… Ma quantomeno, se me ne dovrò andare… me ne andrò felice…- Un triste sorriso si disegna sul suo volto.
    La prospettiva di un sonno eterno pari a quello di Kairi e Riku non lo spaventa più.
    Ed è proprio con questo pensiero in testa, che il ragazzo abbassa lentamente le palpebre.

    -x-



    Roxas è di nuovo solo.
    Per la terza volta nel giro di qualche settimana, qualcuno è spirato davanti ai suoi occhi: prima Axel, poi Riku, e adesso Sora.
    Lentamente, come per cercare conforto, si volta verso Kairi e la stringe a sé, contemplandone per l’ultima volta il bel viso.
    -… sei bella, Kairi…- Commenta, accarezzandola. -… sei bella esattamente come quando ti ho conosciuto…-
    Sospirando, Roxas afferra la fiala di veleno e la osserva perplesso.
    Fino ad allora non aveva mai pensato di essere abbastanza coraggioso da riuscire a togliersi la vita per amore di qualcun altro.
    … Ma d’altronde, arrivati a questo punto, che senso avrebbe uscire dal sepolcro?...
    … Axel non c’è più, Demyx finirebbe sicuramente nei guai per aver sempre taciuto riguardo ciò che stava accadendo, i Disney non sarebbero mai in grado di comprendere l’amore che Roxas aveva provato nei confronti della loro figliola, ed il dolore per aver ucciso sia Sora che Riku sarebbe troppo grande da sopportare.
    -So che sarò felice di addormentarmi al tuo fianco.- Mormora, sollevando lo sguardo verso Sora. -… proprio come lo è stato lui.- Gli occhi del ragazzo si fanno lucidi. -… Ingenuamente, ci eravamo convinti che saremmo potuti rimanere insieme per sempre. Ma è evidente che il destino e la giustizia non la pensino allo stesso modo…-
    Roxas si sporge in avanti e bacia Kairi un’ultima volta, prima di stappare la fiala.
     
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