[ #1] Ib [Novels Ita]

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  1. Roxas
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    ~Ib~

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    Capitolo uno
    Sotto un cielo grigio


    Nel primo pomeriggio, sotto un cielo grigio
    Ib e i suoi genitori erano sulla loro via per una galleria d'arte...


    Mamma: Ti ricordi tutto Ib? Oh, hai il tuo fazzoletto?Quello che ti abbiamo regalato al tuo compleanno?
    Tienilo al sicuro.
    Non perderlo.


    Ib e i suoi genitori entrarono nel museo. Era molto grande, fatto da pareti bianche come il latte, come il pavimento ed il soffitto. L'unica cosa che spezzava quella monotonia bianchiccia erano gli arredamenti, i quadri e le finestre.

    Mamma: Bene, eccoci qui! Questa è la tua prima volta in una galleria d'arte. Giusto, Ib?

    Ib annuì con la testa

    Mamma: Oggi siamo qui per vedere l'esibizione dei quadri di un'artista di nome Guertena... e non ha fatto solo quadri, ma anche sculture... ed ogni genere di creazione! Non dubito che ti divertirai qui, Ib.

    Papà: Non dovremo andare al banco d'accettazione?

    Mamma: Oh si! Andiamo.

    L'uomo alla reception era un signore alto, vestito in un modo molto elegante. Capelli grigi ed occhi verdi, usava un linguaggio molto colto. Dietro di lui vi era un manifesto molto grande con Scritto "Esibizione di Guertena" ed veniva raffigurato un enorme pesce lanterna in un grande oceano

    Receptionist: Benvenuti signori alla mostra di tutti i lavori di Guertena. Un pittore dell'800 che ha realizzato ogni genere di forma d'arte esistente all'epoca, fra cui anche uno dei primi pittori che innovarono il mondo con l'arte moderna, inoltre grande sostenitore di...

    Papà: Mi scusi, vorremmo dei biglietti.

    Il receptionist continuava a parlare senza essersi accorto della richiesta del padre di Ib. Quest'ultima, cui era evidente che non era interessata dalle parole del receptionist, fece uno sguardo disperato alla madre, che a quanto pare recepì il messaggio:

    Mamma: Se non sei interessata alla spiegazione, puoi anche andare. Però stai attenta, non combinare guai, e non disturbare gli altri visitatori!

    Finalmente libera di girovagare per il museo, vide molti quadri, ma sopratutto molte sculture bizzarre, ad esempio vide una rosa alta fino al soffitto, oppure un trio di statue con i vestiti diversi. Il quadro più imponente però fu un pesce lanterna(quello del manifesto) disegnato sul pavimento insieme all'acqua, intorno alla quale era stata recintata, come se si potesse contenere l'acqua reale con una semplice sbarra di ferro. Poi però, al piano superiore, vide un quadro che attiro la sua attenzione. Era un quadro che riempiva tutto il corridoio, di cui il disegno era distorto. Ib si avvicinò al quadro e cercò di leggerne il titolo, anche se aveva diverse difficoltà a leggere.

    Mondo di ???

    In quello stesso momento, le luci della galleria si erano spente. Comunque si poteva ancora vedere in modo accettabile. Ib, che era un po inquieta, ma non spaventata per l'avvenimento, girovagò per il museo. Tutto deserto, non vi era più nessuno, nemmeno il receptionist e i suoi genitori. Allora cerco di uscire dalla porta...
    Era chiusa.
    Però Ib non si era demoralizzata, voleva uscire dalla galleria per ritrovare i suoi genitori, quindi cerco di uscire dalla finestra.

    Era meglio non farlo.

    La finestra si era allagata di sangue. Però era di un effetto strano. Infatti non sembrava che tutto il mondo fuori fosse invaso dal sangue, ma bensì che la finestra era stata pennellata di rosso. Come un dipinto. Ib era in panico, si era spaventata molto da quel che aveva visto. Corse al piano superiore, dove vide un altra finestra. Si avvicino in modo cauto, per paura che succedesse la stessa cosa con la finestra di sotto. Successe una cosa che non si aspettava. Una persona, o meglio, l'ombra di una persona, era passata davanti alla finestra. Era una cosa impossibile, visto che Ib si trovava davanti ad una finestra al secondo piano. Si avvicino ancor di più alla finestra.

    Era tornato indietro.

    Stava battendo con la sua mano sulla finestra, cosi forte e cosi ripetutamente da incrinarla sempre di più, per poi andarsene. Le cose stavano diventando sempre più strane. Ib incominciò quindi a girare nel museo, in cerca di qualcosa di utile per rompere il vetro. Alla fine era tornata nel corridoio del quadro "Mondo di ???" e notò qualcosa di diverso. Stava colando della vernice dal quadro. Ib ispeziono il quadro. Il colore blu sembrava essere parte a se stante della parete, ma anche del quadro, creando un effetto ottico davvero confusionale. Però successe qualcosa di veramente strano, una di quelle cose che ti farebbero venire i brividi alla schiena. Sul pavimento della galleria erano comparse delle lettere rosse con scritto:


    " V I E N I , I B "

    la vernice di prima aveva incominciato a colare, fino a rivelare una scritta al di sotto di essa, che diceva:

    "Scendi giù, Ib. Devo farti vedere un posto segreto. "

    Ib ormai aveva paura, ma decise comunque di scendere, non avendo altre possibilità. Scese di sotto, e dove vi era il quadro del pesce lanterna, non vi era più il pesce lanterna, ed vi erano delle impronte che conducevano nella pozza d'acqua. Ib decise di seguire le impronte, ed appena tocco il dipinto senti l'acqua che era entrata nelle scarpe. A quanto pare il dipinto non era dipinto, ma era reale. Decise quindi di immergersi, e noto con suo piacere che era acqua strana, perché dava la sensazione di bagnato, ma si poteva respirare. Notò nel fondale una luce di un corridoio. Quindi si tuffò nell'acqua, per raggiungere quel corridoio, unica via che non aveva esplorato.

     
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  2. Roxas
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    Capitolo due
    Ladra

    Ib aveva raggiunto il corridoio. Era tutto colorato di un blu molto tetro, scarsamente illuminato. Vi erano tre quadri. una porta ed un corridoio. I primi due quadri erano identici, cambiava solo il colore. Rappresentavano due pezzi di terra sospesi in aria. Non vi era alcun nome a nessuno dei due. L'altro invece era invece una specie di pesce ricamato sulla lana. Il quadro si chiamava

    " Il pesce ???

    Purtroppo Ib non aveva imparato tutte le parole dell'alfabeto, quindi non riusciva a distinguere alcune lettere, ne a capirne il significato. Cerco di aprire la porta, ma era chiusa dall'esterno. Quindi si incammino verso il corridoio. Aveva appena girato verso quel corridoio che notò già le stranezze che aveva visto nella galleria. Tutte le pareti di quel corridoio dicevano di continuo "VIENIVIENIVIENIVIENIVIENIVIENIVIENIVIENI" Rendendo tutto un po macabro. Alla fine del corridoio vi era una porta con davanti un piccolo comodino. Sopra quest'ultimo vi era un vaso pieno d'acqua con sopra una rosa. Quando Ib si era avvicinata abbastanza alla rosa, poté ammirarne la sua bellezza. Era una rosa rossa, con tre petali. Era di un rosso molto acceso, e non aveva nessuna spina sul torso. Era di una bellezza unica, troppo bella per essere reale. Sposto il comodino e entrò nella porta. Era in una stanza piccola, al centro vi era una chiave blu, e davanti alla porta era appesa il quadro di una donna sorridente. Aveva capelli cosi lunghi che uscivano fuori dalla cornice. Erano di un grigio spento, ed indossava una veste bianca. Sotto a quest'ultima vi era un cartello. Sul cartello era scritto:

    "Quando la tua rosa ???, ??? con essa "

    Ib non comprese il significato del testo, quindi prese la chiave ed usci dalla stanza. Tornata nella stanza precedente, le scritte del muro erano cambiate. Adesso erano tutte rosso acceso, e dicevano in continuazione "LADRALADRALADRALADRALADRALADRALADRALADRA . Questa volta Ib non ebbe paura, ma al contrario, si sentiva indignata. Pensava fra se e se che non aveva rubato niente, anzi, doveva prendere quella chiave per poter uscire da quel posto maledetto. Passando oltre, notò che il vaso si era riempito d'acqua, ed vi era un cartello appeso sul muro. Il cartello diceva:

    " La tua anima e la tua rosa siete ???
    Conosci il peso della tua vita.


    Ib ancora una volta non aveva compreso ciò che diceva il cartello. Si accorse però che la sua rosa era leggermente sciupata. Vedendo il vaso pieno d'acqua, decise di bagnarla un po, per vedere se si riprendeva. L'aveva messa nel vaso, e noto due cose davvero molto bizzarre. La prima, erano cresciuti immediatamente due petali in più sulla rosa, con un totale di 5 petali. La seconda è che si sentiva meglio, come quando siete in quelle giornate molto allegre dove vi sentite molto attivi con la voglia di spaccare pietre. Ecco, tipo quella sensazione. Ib non riusciva ancora a concepire che le due cose potevano essere collegate, stava ancora pensando alla scritta sui muri. Era tornata davanti alla porta di prima, ed uso la chiave per aprire la porta, si ritrovo in una grande stanza, tutta colorata di verde, molto più illuminata della precedente. Vi erano molti quadri di insetti, un corridoio ed una porta. Prima del corridoio vi era: "Un altro di quei simpatici cartelli" a detta della ragazzina. Il cartello diceva "Attenzione ai bordi" Ib non aveva capito di quali bordi parlava, quindi decise di continuare a camminare lungo il corridoio.

    Però successe una cosa di molto spiacevole. Ib stava camminando lungo il bordo della parete destra. Da lì, all'improvviso, uscirono lungo la parete molte mani nere, cosi nere se si potevano distinguere solo i contorni. Una di queste aveva preso la gamba di Ib. Ib cercava in tutti i modi di sfuggire alla presa della mano, dimenandosi come una matta. La mano le stava raschiando tutta la gamba sinistra. Sentiva le unghie di quella mano ficcarsi nella carne e strapparle via la pelle, facendo uscire del sangue. Ib, istintivamente, incomincio a prendere violentemente a calci la mano con l'altra gamba, facendole perdere la presa. Ib ne approfitto per tornare davanti alla porta da dove era passata. Stava seduta davanti alla porta, ansimante, ovviamente lontana dalle pareti. Aveva avuto una paura incredibile, non riusciva a credere a quello che era successo. Una mano è uscita da un muro e ha cercato di ucciderla.

    ahahahahaha ti ci è mancato poco!

    Ib sobbalzo dal terrore. Aveva paura che era una nuova cosa orribile pronta a divorarla.

    Ehi, non agitarti cosi, rischi di schiacciarmi! Sono sotto di te, razza di bamboccia!

    Ib guardo, molto lentamente, in basso. In realtà aveva ragione. C'era un qualcosa di molto piccolo che si muoveva. Avvicinando la testa notò che era una cimice, ed sapeva parlare.

    Ib: U-u-un-una cimice ch-che parla!?
    Cimice: Perché, cosa c'e di strano?
    Ib in tono sarcastico: N-niente, ce-certo.

    Dopo qualche minuto di silenzio, ib riesce ad riavere quel po di sicurezza per riuscire a parlare senza balbettare.

    Ib: Scusa, sai per caso come posso fare per passare senza farmi prendere da quei cosi?
    Cimice: Bhe, ti basta seguire il cartello. Non sporgerti ai lati, mi sembra ovvio.

    Ib dopo aver sentito quel "mi sembra ovvio" si sentiva incredibilmente stupida. In effetti gli bastava camminare al centro, le mani non riusciva a raggiungerla. Si era appena incominciata ad avviare che senti di nuovo la piccola vocina della cimice.

    Cimice: Visto che devi passare di la, ci sta un dipinto che raffigura una cimice. Lo potresti portare da me?

    Ib annui con la testa. Non gli piaceva l'idea di dover passare due volte davanti a quelle mani, ma comunque prese coraggio. Dopo esser tornata indietro(molto lentamente) con il dipinto, non riuscii a ritrovare la cimice. Si era sentita un po presa in giro, ma tornando indietro si era accorta che c'era un'altra porta, aperta. All'interno vi era un piccolo burrone, dove l'altra parte del burrone vi era una statua ed una chiave verde sul pavimento. Per riuscire a superare quel piccolo burrone, posizionò il quadro sul bordo del pavimento, e aveva notato con soddisfazione che l'altra parte del quadro riusciva a posarsi sull'altra estremità del pavimento. Sperando che il quadro riusciva a reggere il suo peso, ci camminò sopra. Quando riuscì ad arrivare dall'altra parte del burrone, aveva notato qualcosa di strano sulla tela. La cimice raffigurata nella tela era schiacciata, e vi era del sangue sulla cornice. Ib aveva incominciato a pensare che tutti i quadri di quel posto erano "reali" per come si possa considerare reale un dipinto. Comunque, cammino davanti alla statua per osservarla. Era una statua senza testa, tutta di ferro, colorata di nero. Aveva un abito rosso, molto elegante, ma era strappato verso la gonna. Non voleva farci troppo caso a quella statua, quindi prese la chiave verde.

    Clank

    Si era sentito un passo

    Clank

    Si era sentito un altro passo, un passo metallico. Ib si girò di scatto verso la statua.

    la statua si stava muovendo.

    Appena la statua si accorse che Ib si era girata, incominciò a correre verso di lei. Quest'ultima scappo verso la porta. Appena arrivo vicino alla porta, la statua era appena salita sul quadro. Quest'ultimo si ruppe, facendola cadere nel vuoto.

    Ib era tornata nella stanza precedente, ansimando ancora per la corsa. Si accorse che a terra stavano una piccola macchia di sangue ed una cosa che non riusciva a capire. Si avvicino al pavimento. La macchia di sangue proveniva da una piccola cimice, che era stata schiacciata da qualcuno. L'oggetto a fianco invece era un petalo appassito di una rosa rossa. Ib aveva preso in mano la sua rosa per controllarla, ed in effetti mancava un petalo. Forse si era strappato quando era corsa via dalla mano. Comunque Ib si senti in colpa, perché credeva che era stata lei ad uccidere la cimice. Incominciò a pensare che gli oggetti nei quadri, quando escono fuori da quest'ultimi, rimangano in qualche modo vincolati al quadro d'origine. Quindi, se qualcosa distrugge la tela di quel quadro, il soggetto di quest'ultimo muore con essa. Ib, dopo questo ragionamento, si senti terribilmente in colpa. Però ormai non poteva fare più niente. Si incomincio ad avviare verso l'altra porta, che si trovava dopo le mani. Ib non ci fece quasi per niente caso a quest'ultime, era troppo pensierosa sulla povera cimice ed come uscire da quel posto.



    Edited by Roxas - 28/7/2013, 09:07
     
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    Capitolo tre
    La rosa blu

    La tua anima e la tua rosa sono unificate. Conosci il peso della tua vita

    In un altro luogo della "galleria" vi era un ragazzo. Aveva i capelli color lavanda, e gli occhi celesti. Era alto ed magro, indossava un vecchio cappotto a brandelli di color blu scuro, cui sotto vi era una maglietta estiva di colore verde acqua. I suoi pantaloni erano di color marrone scuro, ed indossava scarpe nere. I suoi capelli copriva l'occhio sinistro ed aveva poche striature sulla pelle. Stava leggendo un cartello che si trovava affianco ad un vaso pieno d'acqua con una rosa al centro.

    Quando la tua rosa marcirà, marcirai con essa

    Il ragazzo prese in mano la rosa, e non riusciva a credere di come era bella. Era una rosa di colore blu mare, talmente bella che non credeva potesse esistere una rosa che poteva eguagliare cotanta bellezza. Certo, aveva sempre le sue spine, ma non importava. La bellezza che emanava la rosa era un qualcosa che non poteva contemplare alcun difetto. Vi erano, ma erano totalmente offuscati da una visione tanto magnifica.

    Come può una rosa avere un legame con la mia anima? Questo posto è sempre più strano, devo trovare una via d'uscita, non posso perdere tempo con queste sciocchezze. Devo ancora controllare questa stanza..

    Il ragazzo aveva aperto la porta, Era una stanza piuttosto piccola, conteneva una strana scultura che sembrava un unione fra una tenda ed una conchiglia, una finestra che intravedeva la stanza precedente ed un dipinto. Il ragazzo si era avvicinato al dipinto. Era raffigurata una donna con i capelli castani e gli occhi rossi. Indossava un elegantissimo vestito blu. Sotto vi era una piccola placca dove vi era il nome del quadro:

    "La donna in blu."

    A quanto pare qui non c'è niente, mi conviene vedere in quell'altro corridoio, forse troverò una via d'uscita.

    Si era voltato, ed si era avviato verso la porta. Però c'era qualcosa che non andava. Si sentiva trattenere la spalla sinistra da una mano. Si era girato di scatto verso il dipinto.

    La mano della donna in blu lo stava bloccando, mentre lei stava guardando il ragazzo con uno sguardo raccapricciante. Aveva la bocca spalancata, e con i suoi occhi rossi stava guardando il faccia il povero ragazzo. I suoi denti erano molto aguzzi, ed erano talmente affilati tanto quelli di uno squalo. Il ragazzo, preso dal terrore, aveva emesso un grido di terrore cosi forte da aver fatto lasciare la presa al quadro. Lui cadde a terra, arretrando in modo compulsivo verso la porta, senza però distogliere lo sguardo dal quadro che intanto si era staccato dal muro. Ma lei non era uscita dal quadro. Infatti, la cornice si era staccata dal muro, e la donna gattonava verso il ragazzo con meta corpo all'infuori dalla cornice, mentre l'altra parte era dentro al quadro. Il ragazzo riuscì a uscire dalla stanza, chiudendola dall'esterno con la chiave che aveva usato per aprirla.


    Non vi era alcun rumore, ne segno che la donna volesse sfondare la porta.

    Silenzio totale...

    Intanto il ragazzo corse fino all'altro corridoio, per poi fermarsi per riprendere fiato. Era molto spaventato, ed aveva corso molto. Si sedette a terra, ansimando per la fatica mista al terrore. Non ci sarebbe più tornato li dentro. Era troppo terrorizzato dall'idea che quella donna poteva strappargli le membra e poi gli occhi con il solo uso dei suoi denti. Però sentiva qualcosa di strano. Si sentiva male, molto male. Stava letteralmente gemendo dal dolore. Non riusciva a capire perché si sentisse cosi, era una sensazione orribile. Era come se ogni parte del suo corpo fosse stata graffiata e poi tagliata da un coltello molto arrugginito, col quale poi tutti i peggiori batteri del mondo avevano fatto impazzire il suo senso di dolore. Si sentiva mancare l'aria, non riusciva a comprendere cosa stava succedendo. Poi si accorse che mancava una cosa.

    Una cosa che prima aveva sottovalutato, ma solo adesso aveva compreso che era molto importante.

    La sua rosa.

    La sua anima.

    L'aveva lasciata cadere per sbaglio nella stanza mentre cercava di fuggire.

    L'aveva lasciata insieme a quella donna.

    Tutto si fece nero. Ma sentiva ancora il dolore.

    Un dolore che la carne non poteva ne sopportare ne comprendere.

    Un dolore che lacerava l'anima.

     
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    Capitolo quattro
    Incontro.

    Ib, dopo aver esplorato per un po di tempo la galleria, era riuscita a trovare una scala che portava ad un piano sotterraneo. Era tutta dipinta di rosso, il corridoio era piuttosto stretto, quasi da mancare l'aria. C'era sempre meno luce, cosi poca luce che Ib ha rischiato varie volte di cadere dalle scale. Vi era un quadro al quanto strano, chiamato "" è raffigurava degli strani esseri con degli occhi rossi, che guardava ad un albero color lavanda, in un scenario che sembra post-apocalittico. Oltre a quel quadro alquanto disturbante, vi era una porta. Ib decise di proseguire, ed apri la porta.

    Ib si trovava in una stanza molto grande, tanto da contenere anche due sculture che arrivavano fino al soffitto(che non si riusciva ad intravedere). Oltre alle due sculture vi erano molti quadri, ed una porta. Quest'ultima però era chiusa a chiave. Ib ha cercato inutilmente di sfondarla, ma evidentemente in quel posto non si può accedere in nessun luogo forzandolo. Quindi decise di vedere tutti i quadri e le due statue, sperando di trovare un indizio che servisse per trovare la chiave.

    Le due statue erano uguali, l'unica distinzione che avevano erano il colore ed il nome. La statua blu si chiamava Uh, mentre quella rossa Ah. Raffiguravano una donna con il viso malinconico e con uno sguardo spento, con un bambino in fasce in braccio. I loro piedi erano totalmente nascosti dal vestito, che era molto lungo. Ib non riuscì a trovare nulla di interessante dalle due statue.

    Poi decise di guardare i quadri. Uno si chiamava "Disegno ???" è raffigurava dei piccoli quadratini che venivano ripetuti in tutto il quadro. Un altro invece si chiamava "??? fumatore" e raffigurava un uomo che fumava incessantemente in sigaro, tant'è che, tranne il corpo dell'uomo, tutto il quadro era pieno di fumo. Poi vi era un quadro chiamato "Le ferite del cuore" e vi era raffigurato un cuore ferito da una freccia. Ma un quadro in particolare aveva attirato la sua attenzione:

    Era un dipinto che raffigurava una donna con i capelli castani e gli occhi rossi. Aveva uno sguardo spento, come se mentre la dipingevano si stava annoiando. Indossava un elegantissimo vestito rosso. Era stata dipinta la parte superiore del corpo della donna, mentre quella inferiore è stata tralasciata. Ib si era avvicinata per leggere il nome di un quadro che, secondo la sua opinione, era fra i più belli che aveva mai visto.


    " La donna in rosso "

    Avvicinandosi aveva notato che in un angolino vicino al quadro vi era una chiave rossa, probabilmente la chiave che serviva ad aprire quella porta. La prese e si giro, avviandosi verso la porta.

    CRACK

    Ib aveva sentito un vetro frantumarsi dietro di lei. Aveva paura a voltarsi, non voleva pensare a che cosa stava succedendo, ne voleva vederlo, ma si costrinse a farlo.

    La donna in rosso era caduta dal muro. Meta del suo corpo era uscito dal quadro e la stava osservando. I suoi occhi rossi sembravano voler entrare nella mente di ib, per capire cosa pensava, cosa voleva fare, mentre i suoi denti aguzzi avevano un effetto quasi ipnotico, tanto oscuri da costringere la vittima a scrutarli per bene prima di essere divorata senza neanche essere uccisa.

    Si stava avvicinando lentamente, verso di lei. Ib però era riuscita a ritornare in se, mettendo la paura in secondo piano. Nello stesso momento in cui ib era arretrata di un passo, la donna in rosso incomincio ad inseguirla incessantemente per tutta la stanza. Ib riuscì a raggiungere la stanza ed a chiudersi dentro con la chiave. Dopo un iniziale tentativo di entrare della donna, quest'ultima non cercava più di entrare nella stanza. Non riusciva ad aprire la porta.

    Ib era entrata in una stanza piena di scaffali, troppo piccola per essere considerata una biblioteca, ma piena di tanti libri. Oltre agli scaffali, vi era un altra porta, anche essa chiusa a chiave come la precedente. Ib quindi decise di leggere alcuni libri dagli scaffali, sperando che essi potevano aiutarla.

    Oltre a due libri che spiegavano i lavori di Guertena e quelli del mondo all'epoca, vi erano due libri che erano molto interessanti. Il primo era intitolato:


    Le ragazze nelle tele

    Le donne qui sono molto ??? e loro ??? desiderose di umani.
    Faranno sempre ??? inseguendoli finché non saranno soddisfatte, e sembra
    li inseguiranno ovunque, dappertutto, fino alla fine della terra...
    L'unica loro debolezza è la loro impossibilità di aprire le porte


    Mentre il secondo era una storia dipinta in pastelli colorati, uno di quei libri che quando li apri escono fuori dal libro. Era intitolato "Carrie Careless e la Galette des Rois"



    Qui vi posto la traduzione letterale, in quanto non ho voglia di scaricare il video, metterci i sottotitoli, ed ricaricarlo solo per questo:

    Tutti tranne Carrie: BUON COMPLEANNO!
    Carrie: Grazie, ragazze!
    Rosa: Per il tuo giorno speciale... Abbiamo fatto una Galette des Roise!
    Carrie: Cos'è?
    Rosa: C'è una moneta in questa torta... e se mangi la fetta con la moneta... diventerai una persona felice!
    Carrie: Suona divertente!
    Rosa: Non lo è?
    Rosa: Ok, iniziamo a tagliarla!
    Rosa: Ora prendi il pezzo che vuoi!
    Tutti: MANGIAMO!

    ///

    Carrie: aah
    Rosa: Che succede?
    Carrie: Penso che io... mi sento qualcosa di pesante!
    Rosa: Ah! Oh, Carrie!
    Ragazza: Deve essere la moneta!
    Carrie: Cosa devo fare...?
    Rosa: E' tutto ok, la moneta è piccola! Bhe, è ora di pulire!

    ///

    Rosa: Che è successo mamma?
    Madre: Hai visto la chiave dello studio?
    Rosa: Dello studio?
    Rosa: E' sempre qui sul tavolo... huh? E' la moneta... La moneta doveva stare... dentro la torta...
    Rosa: Può essere che...
    Madre: Dove potrebbe essere... Oh, mia cara sarà cosi arrabbiato...
    Rosa: Cosa... Faccio...

    ///

    Rosa: Sembra che io sia sbadata come Carrie...
    Rosa: Ho trovato la chiave! ^^
    Rosa: Ora apri la porta!


    Ib era rimasta terribilmente spaventata dal finale del libro. Non voleva più riaprirlo, quindi chiuse il libro e lo rimise sullo scaffale.

    Si era sentito un suono della serratura.

    La porta era aperta.

    Ib aveva aperto la porta, cercando di evitare qualsiasi collegamento fra la storia del libro e la porta che si apre dopo aver "preso la chiave".

    Era arrivata in un corridoio che portava sia a destra che a sinistra. Davanti a lei vi era un altro quadro, insieme ad un vaso pieno d'acqua. Il quadro raffigurava un vaso azzurro, ed si chiamava " Benedizione eterna".

    Ib decise di andare a sinistra. Finì in una grande stanza che conteneva una porta ed una finestra dove si affacciava l'altra stanza. Inoltre vi era un vaso senza acqua all'interno e gli stessi cartelli che Ib aveva trovato quando aveva trovato la sua rosa. La porta era chiusa a chiave, e non vi era niente che poteva indicare dove si trovava la chiave o come aprire la porta. Quindi Ib decise di tornare indietro, e andare sul corridoio a destra non ancora esplorato. Quando arrivo al corridoio, vide l'ultima cosa che ormai si poteva aspettare.

    Qualcuno.
     
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3 replies since 25/7/2013, 00:24   163 views
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