Kingdom Hearts Short Stories, Volume 2: Axel - Sette Giorni

Traduzione completata!

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    Dunque, di preciso mi mancano ancora il Quinto, il Sesto e il Settimo Giorno ^^ Quindi 3 capitoli :D
    Se tutto va bene, domani dovrei rilasciare il Quinto Giorno :3
     
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  2. OoKiraoO
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    Capito! :D Grazie ancora per il lavorone di traduzione che stai facendo! xD siamo tutti con te! :asd: :asd:
     
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  3. 4° Hokage
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    Quoto Kira. ^_^
     
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    Grazie ad entrambi; è sempre un piacere per me sapere che qualcuno legge le Novels che traduco :D
     
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    + Il Quinto Giorno +



    Sulla balconata del Castello Che Non Esiste, Axel sollevò lo sguardo verso Kingdom Hearts.
    Devo ammettere che... mi sento piuttosto giù.
    Avvertiva una strana sensazione nel il petto.
    Ho ricevuto l'ordine di presentarmi da Xemnas quest'oggi.
    Immagino discuteremo del mio fallimento di ieri.
    So che Naminé è stata manipolata da Diz, ma non ho scoperto perchè.
    E non ho portato indietro Roxas.

    Come membro dell'Organizzazione, mi pento d'aver fallito la mia Missione.
    Ma d'altra parte... ho anche scoperto che Roxas non si ricorda più di me. E questo... mi fa stare male.

    Hayner! Pence! Olette!
    Sono quelli i nomi delle persone che ora contano di più per lui.
    Axel abbassò la testa, sospirando.

    01010011



    E' solo la mia immaginazione, oppure l'aria qui dentro è ancora più pesante del solito?
    Tutti i membri sono stati riuniti nella Sala Circolare, e puntano gli occhi su di me.
    Non posso però vedere le loro espressioni, visto che sono celate dai cappucci.

    -Distruggi Roxas.-
    Quel commando venne annunciato dalla solita voce profonda di Xemnas.
    -Distruggerlo?! No, aspettate, non correte troppo!- Esclamò Axel.
    -E' un ordine. Perchè esiti? Non sei forse tu quello che esegue lavori da perfetto mercenario davanti a coloro che volgono le spalle all'Organizzazione?- Disse Xaldin.
    -Non ci ha voltato le spalle, è solo che non può ancora tornare!-
    Axel sapeva di mentire.
    E' una menzogna.
    Il giorno in cui te ne sei andato, Roxas, l'hai fatto conoscendo le conseguenze delle tue azioni.
    Ma proprio per questo, DEVI tornare.
    Prima che io venga trasformato in un Simile. Prima che tu possa essere distrutto.

    -Se non tornerà, verrà punito. E la stessa cosa succederà a te, se rifiuterai di collaborare.- Xaldin sollevò una delle sue lance, scagliandola verso Axel.
    La lancia si conficcò nella trono del numero VIII, che però non batté ciglio.
    A quel punto, Xemnas sollevò la sua mano, facendovi comparire una piccola sfera di luce, capace di tramutare i Nessuno in Simili.
    -Tsk... ho capito! Me ne occuperò, va bene?- Si rassegnò Axel.
    Udendo quelle parole, Xemnas abbassò la mano, scomparendo. Tutti gli altri membri lo seguirono.
    Nella Sala Circolare rimase solamente Axel, a braccia conserte, immobile.

    01010011



    La brezza sfiorò il suo viso.
    Le campane cominciarono a suonare.
    Axel rivolse lo sguardo verso il tramonto, mordendo il suo gelato al sale marino.
    Esattamente un anno fa mangiai per la prima volta un ghiacciolo con Roxas qui, sulla Torre dell'Orologio.
    Dopo quel giorno, ci incontrammo svariate volte.

    Ciò che è accaduto poco fa sembra far già parte del mio passato.
    Dei miei ricordi.

    Se Roxas ricordasse qualcosa di me, ne sarei felice.
    E' per questo che ora mi sento triste.
    Non ho un cuore, ma so che ciò che sto provando ora si chiama tristezza.

    Tristezza... e solitudine...


    CAPITOLO COMPLETO! A BREVE IL SEGUITO SEMPRE IN QUESTA SEZIONE!

    P.s. Povero Axel! :sniff:
     
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    Capitolo 6: Axel - Sette Giorni (parte 3)



    + Il Sesto Giorno +



    Non riesco né a riprendermi, né a dormire.
    Axel, sdraiato sul suo letto, fissava il soffitto.
    Anche per i Nessuno era necessario riposare, di tanto in tanto.
    Ieri non ho fatto nulla di particolare, se non ricevere gli ordini per la Missione odierna...
    Si alzò lentamente.
    ... devo distruggere Roxas.
    Non posso tradire l'Organizzazione...


    Axel si infilò in tasca una busta bianca che conservava nel cassetto del suo comodino, e poi lasciò la stanza.
    Quando entrò nella sala dei computer, Saix non gli rivolse la parola, continuando a digitare qualcosa sulla tastiera.
    -Buongiorno a te.- Disse Axel, e il numero VII si voltò verso di lui.
    -Hai finito di prepararti?-
    -Certamente.-
    Saix se ne tornò a guardare il monitor. -Senti, ho inviato anche alcuni Simili per aiutarti. Se fallisci, sappi che sarai annientato.-
    -Sìssignore...- Axel si inchinò.
    -Mi stai prendendo in giro, per caso?-
    -... ormai che importanza ha? Tanto vale riderci sopra.-
    -... non è una cosa su cui scherzare, questa.-
    Ora che ci penso, forse non rivedrò più nemmeno lui...
    Axel rivolse il suo sguardo verso Saix.
    -E' da tanto che ci conosciamo...- Il numero VII lo ignorò, continuando a digitare sulla tastiera. -Dimmi un po': non hai mai pensato che io non potessi distruggere Roxas?...- Udendo quelle parole, Saix si voltò verso di lui. -Ah, ma che dico? Andrà tutto bene! Io sono forte!- Disse Axel, gonfiando il petto.
    -Sì, hai proprio ragione...- Saix sorrise per un momento, stando al gioco. -Dai però, ora vedi di sbrigarti. Abbiamo poco tempo. L'Eroe potrebbe svegliarsi da un momento all'altro, quindi ti invierò proprio dove si trova Roxas.-
    -Ok.-
    Axel si posizionò come sempre davanti al macchinario. Non appena Saix premette un pulsante, la sua figura scomparve.

    01010011



    Non appena Axel giunse a Crepuscopoli, venne quasi accecato dal Sole.

    Aprendo gli occhi, riuscì a scorgere Roxas quasi immediatamente.
    -Guarda un po', ho ricevuto lo spiacevole ordine di eliminarti se ti rifiuterai di tornare con me.-
    Il ragazzo aveva da poco lasciato il suo piccolo "rifugio", situato sotto le rotaie del treno.
    -Noi... siamo migliori amici, vero?-
    -Certo, ma... preferirei non venir trasformato in un Simile e...- Poco dopo, Axel si bloccò.
    Cosa?
    Cosa ha appena detto... ?

    -Significa che ricordi qualcosa?!-
    -S... sì...- Roxas sorrise lievemente.
    -Davvero?!-
    Se si ricorda dell'Organizzazione... se si ricorda di me... forse... per lui c'è ancora una speranza!
    Ma osservando bene la sua espressione, Axel si accorse che il ragazzo non sembrava pienamente convinto di ciò che diceva.
    Sta... mentendo?
    -Beh, in ogni caso devo accertarmene. Dunque... come si chiama il nostro capo?-
    Anziché rispondere, Roxas raccolse un bastoncino da terra.
    -... Roxas?-
    Il ragazzo continuava a fissare Axel, impassibile.
    -Allora non è vero...-
    Forse... si sarebbe mostrato ostile nei miei confronti anche se si fosse ricordato sul serio di me...
    -... Axel.- Lo chiamò Roxas. Ma Axel si limitò ad evocare i suoi Chakrams.

    In quel momento, il Mondo cominciò a distorcersi. Poco dopo, il ragazzo era scomparso.
    E' stato come incontrarlo per la prima volta.
    -Il Roxas che conosco non c'è più...- Mormorò Axel, volgendo lo sguardo al tramonto.
    Se n'è davvero andato?
    Cosa devo fare per poterlo nuovamente incontrare... ?
    Non posso di certo essere amico di un Roxas che ha perso i suoi ricordi...
    O meglio, non ne avrei il tempo.
    E so che non mancherà molto al risveglio di Sora.

    Roxas non è scomparso. Si trova solo in un luogo dove il tempo non scorre mai...

    Axel cominciò a correre.

    Alcuni Simili vagavano nella foresta al di fuori della Villa Stregata.
    Ne hanno inviati tantissimi...
    -... forse non hanno fiducia in me.- Mormorò Axel, sorridendo.

    Davanti al cancello della villa, un uomo vestito di nero stava combattendo i Simili.
    -Sembra un tipo tosto...-
    Quando Axel si fermò, davanti a lui si aprì un Corridoio Oscuro, dal quale uscì Naminé.
    -Non dire nient'altro a Roxas, ti prego...- Anche l'uomo smise di muoversi non appena la ragazza cominciò a parlare. -Siamo dei Nessuno, non dovremmo nemmeno esistere, è vero, ma... non voglio che lui soffra così.-
    Non credo che Naminé sia mia nemica in questo momento.
    Anzi... non è mai stata mia nemica.
    Perchè è una Nessuno, come me.

    Axel si voltò verso di lei. -Roxas si trova in quella villa?-
    -... Axel...-
    L'uomo misterioso gli puntò la sua spada contro. -Chi sei tu?-
    Non sono obbligato a rivelargli la mia vera identità.
    Axel evocò i suoi Chakrams.
    -Lui è Axel... il miglior amico di Roxas. Un membro dell'Organizzazione, ma...-
    Il rosso non poté fare altro che ridere, interrompendo la ragazza.
    -Naminé, tu ed io abbiamo lo stesso obiettivo.-
    -Lo è, ma allo stesso tempo... non lo è. Non c'è tempo per le spiegazioni, Axel. Perdonami.-
    Dopo che Naminé ebbe terminato di parlare, lei e l'uomo scomparvero in un Corridoio Oscuro.
    -Ehi!-
    Axel corse verso il cancello, ancora chiuso.
    Non riesco ad oltrepassarlo, c'è una sorta di barriera speciale, ma so che Roxas si trova senza dubbio qui dentro.
    Si voltò allora verso i Simili, sollevando una mano. -Mi date una mano, ragazzi?-

    I Simili si avvicinarono al cancello e ai muri che circondavano la villa. Gran parte erano feriti e scomparivano toccando la barriera.
    Non mi piace guardarli svanire... mi fa pensare a quando toccherà a me la stessa sorte...

    Non appena un Simile riuscì a trovare un punto debole nella barriera, Axel vi lasciò contro un Chakram, riuscendo finalmente ad entrare nel giardino della villa.
    L'atmosfera all'interno di quella magione assomigliava incredibilmente a quella del Mondo Che Non Esiste.
    Ad un tratto, Axel avvertì la presenza di Roxas.
    Lo seguì, e giunse in una specie di libreria.
    Vuota.
    -Questi dannati trucchetti... dove si sarà cacciato, ora?!- Esclamò, picchiando i pugni su una scrivania.

    Axel riuscì ad attivare involontariamente un meccanismo. Davanti a lui comparvero alcune scale che conducevano ai sotterranei.
    Le stanze erano fatte di metallo, totalmente differenti dal resto della città. C'era anche una sala dei computer, simile a quella del Mondo Che Non Esiste.
    Sul monitor era mostrata l'immagine di un ragazzo.
    -... Sora.- Mormorò Axel, passando oltre.

    Si ritrovò in una stanza vuota.
    In un angolo era aperto un piccolo portale, dal quale però non sembravano entrare invasori. Doveva essere qualcosa di speciale.
    Axel si fermò ad osservarlo, e ad un tratto sentì il baccano di qualcosa che veniva distrutto alle sue spalle. Si voltò.
    Immagino si tratti di Roxas.
    Ha probabilmente trovato il computer e qualcosa che non avrebbe mai voluto scoprire riguardo questo Mondo.
    O forse... si è ricordato.
    Di Sora, dell'Organizzazione... di me.
    E ora cosa accadrà?
    Cosa dovrei fare?

    Non appena Roxas fece capolino dalla porta di fronte a lui, Axel sospirò pesantemente.
    Non c'è davvero nessun altro modo?
    Devo solamente... distruggerlo?
    ... potrò mai fare una cosa simile?

    -Axel.- Lo chiamò Roxas.
    -Quindi questa volta ti ricordi di me?- Gli domandò. Il ragazzo annuì.
    Ma... è troppo tardi.
    -Come sono felice!- Axel evocò i Chakrams, circondando la stanza con delle fiamme. -Ma è troppo tardi!-
    Noi due, tra le fiamme.
    Potrò davvero fargli del male?
    Suppongo di no.
    So di non poterlo fare.
    Ma so anche a cosa andrei incontro con Xemnas e Saix.
    Però...
    Forse possiamo scomparire insieme, io e lui, andarcene insieme...

    In quel momento, qualcosa cambiò in Roxas.
    Il ragazzo evocò non uno, ma bensì due Keyblade.
    -Due?!-
    Li ho già visti da qualche parte, ma non ricordo dove...
    Axel sorrise.
    -Andiamo, Roxas.- Il ragazzo bloccò il suo attacco coi Keyblade.
    Il suo potere era di certo aumentato dalla prima volta in cui si erano incontrati.
    Questo è il Roxas che conosco. Forse, è addirittura più forte.
    -Axel...- Lo chiamò.
    -Cosa c'è?-
    -Io...-
    Roxas cominciò a tremare, e poi a barcollare.
    -... Roxas?!-
    Axel lo prese istintivamente tra le sue braccia. Ma non appena si riprese, il ragazzo colpì l'avversario coi suoi Keyblade, liberandosi dalla sua presa.

    Quel colpo era stato quasi fatale. Axel cadde in ginocchio.
    Roxas gli si avvicinò lentamente.
    -Axel...- L'ostilità era scomparsa dai suoi occhi.
    Non posso combattere ancora contro di lui.
    Non mi resta altro che andarmene... non mi resta altro... che scomparire.

    -Incontriamoci nella prossima vita.-
    Axel sorrise lievemente.
    -Già, aspetterò.-
    -Sciocco... tu sì che hai una prossima vita...- Axel scomparve in un Corridoio Oscuro.

    Fine del Sesto Giorno! A breve aggiungerò il Settimo e ultimo!

    P.s. La cosa si fa sempre più triste ç.ç

    + Il Settimo Giorno +



    Quella era Crepuscopoli.
    La solita città, il solito "posticino speciale".
    Nel bagliore del Sole tramontante, Axel aprì lentamente gli occhi.
    Non so per quanto sono rimasto svenuto.
    Era arrivato sulla Torre dell'Orologio ferito, e subito dopo era caduto a terra privo di sensi.
    Ho fallito la mia Missione.
    E probabilmente... Roxas si è ricongiunto con Sora.
    E' tutto quello che so.

    Axel si alzò. Il suo viso si contorse in una smorfia non appena avvertì il dolore provenire dal suo petto.
    Non so cosa accadrà... o cosa mi conviene fare.
    Mi distruggeranno.
    Fallire le Missioni è come rifiutarsi di obbedire agli ordini.
    Però...

    Axel estrasse la busta che conservava nella sua tasca.
    I ricordi miei e di Roxas non sono svaniti.
    Per ora, mi basta quello.

    -... ho voglia di mangiare un gelato.- Mormorò, osservando il tramonto.
    Una volta eravamo sempre qui a mangiarlo assieme.
    Parlavamo del più e del meno...

    Mi piacerebbe poter rivivere quei momenti.
    Ma ora non c'è nulla che possa fare.
    Posso solo sperare.

    Il Sole illuminò il viso di Axel.

    SHORT STORY COMPLETATA! FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE DELLA TRADUZIONE E ANCHE DEL RACCONTO IN SE'! :D

    *Io intanto vado a prendere una vagonata di fazzoletti... è troppo triste :sniff:

    Edited by Larxene - 23/10/2013, 21:14
     
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  7. 4° Hokage
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    Grazie per questo volume completo. Sono stati tradotti benissimo anche questi ultimi due capitoli e su questo 2° volume, in generale, posso solo dire che rendono bene l'idea su quanto sia profondo il personaggio di Axel e sulla tristezza che si porta dentro.

    Edited by 4° Hokage - 6/8/2013, 18:13
     
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  8. OoKiraoO
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    Oddio.. davvero mi viene da piangere! :sniff: non pensavo che Axel avesse sofferto così tanto delle mancanza di Roxas, povero cucciolo! :uèè:
    purtroppo nel gioco tutte queste cose con le hanno spiegate, anche se avrebbero dovuto!! grazie davvero per questa traduzione, ora amerò Axel ancora di più!! :(
     
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    Infatti, credo che queste Novels siano fondamentali per scoprire lati della personalità di alcuni personaggi che normalmente nel gioco non vengono mostrati... qui si scruta a fondo nell'animo e nei pensieri di Axel, e si capisce che si sente veramente tanto solo... povero cucciolo :(
     
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  10. OoKiraoO
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    ragazzi guardate questa immagine ha preso ispirazione da questa novels *-* il pezzo in cui Axel e Saix guardano nel monitor del computer la mappa di crepuscopoli per cercare di individuare Roxas *-*

     
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    Oddio che bella *A* Dove l'hai trovata? *____*
     
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  12. OoKiraoO
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    cell'avevo sul pc da un pò di tempo xD infatti la prima volta che la vidi non ne capivo il significato, perchè questa parte non corrispondeva a nessuna del gioco effettivamente,ma ora finalmente lo so *W* è bellissima vero? Saix che sembra quasi scocciato dalla troppa preoccupazione da parte di Axel per Roxas xD che carino :ooh:
     
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    Verissimo; infatti il suo sguardo non è attento, si vede che non gliene importa più di tanto... a differenza di Axel... aaah, che cuccioli ♥
     
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27 replies since 24/7/2013, 23:31   568 views
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