Persona: Crossed Destinies

Season 2

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  1. Shadow_Soul
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    - Capitolo 12 -
    Darkness Inside
    - Parte 2 -



    Ero circondato dagli Shadow. Erano davvero troppi. Non potevo cedere; dovevo riportare il mio amico indietro con me.
    Lo Shadow di Jake si dissolse. Probabilmente avrebbe preferito osservare il "massacro" da tutt'altro luogo".
    Isaac: La situazione non promette bene ma... devo affrontarli.
    Dovevo richiamare Nexus, era l'unico modo che avevo per salvarmi e salvarci.
    Alzai la mano. Una carta roteava in aria avvolta da un'aura blu.

    *pensiero di Isaac*: E' il momento.
    Isaac: Persona!
    Chiusi la mano a pugno intorno alla carta che si frantumo in cristalli. Nexus apparve.
    Isaac: Bene! Vediamo che so fare.

    Mimando i gesti riuscivo a controllare il mio Persona. Mi presi di coraggio e mi lanciai contro gli Shadow.
    Gli Shadow cominciarono ad assumere forme diverse l'uno dall'altro.

    Isaac: Non mi fate paura! Avanti!

    Iniziò la battaglia.
    Sferrai un pugno e Nexus attacco uno Shadow distruggendolo all'istante. Quindi un calcio ed altri tre erano KO.
    Ce n'erano troppi. Non potevo sconfiggerli tutti.
    Continuai a combattere schivando e contrattaccando fin quando non mi accerchiarono.

    Isaac: Devo usare quella magia! Come si chiamava?!
    Isaac: Ma-zio-dyne!
    Nexus si alzò in cielo e scagliò tuoni contro le ombre facendone dissolvere un buon 50%.
    L'ombra di Jake riapparve all'improvviso.

    Shadow Jake: Perchè non ti arrendi? Non hai speranze!
    Isaac: Io riavrò indietro il mio amico!
    Shadow Jake: Ma fammi il piacere!
    Lo Shadow sembrò guardare dietro di me e disse...
    Shadow Jake: Prendilo!

    Mi voltai all'istante e lo vidi proprio mentre mi afferrava. Uno Shadow simile a quello con cui avevo combattuto l'ultima volta mi afferrò e mi tenne fermo.
    Lo Shadow di Jake si avvicinò a me.

    Shadow Jake: Visto? Non devo nemmeno combatterti io stesso. Non vali nulla! Avresti fatto meglio a startene con la tua amichetta dall'altro lato... Non hai speranze, non puoi nulla contro di noi! E sai cosa, ti ucciderò senza usare i miei poteri. Vediamo cos'hai in questo zaino...

    Lo Shadow mi prese lo zaino e comincio a frugarci dentro. Trovò la carta e la pistola.
    Shadow Jake: Oh! Qui c'è la carta del tuo amichetto che vola!

    *rumore di strappo*
    Lo Shadow strappò la carta e Nexus in breve si dissolse. Le cose volgevano al peggio.

    ???: Ragazzo, sono Igor. Puoi sentirmi?



    Igor mi parlava nella mente. Per la prima volta lo sentivo da sveglio. Prestai attenzione alle sue parole nonostante lo Shadow di Jake continuasse a blaterare.

    Igor: Qualunque cosa succeda, se usa l'Evoker, non richiamare un Persona.



    Capii solo più tardi che l'Evoker era la pistola che avevo trovato.

    Shadow Jake: Oh! Cos'abbiamo qui! Un'arma da fuoco... voi umani siete così patetici, credete di poter uccidere con delle simili sciocchezze.
    Shadow Jake: Ti rivelerò un piccolo segreto. Non vivrai abbastanza da vedere la fine che farà la tua amica quando avrò finito con te...

    Igor: Ragazzo non...



    Quando mise in gioco Ashley non riuscii più ad ascoltare Igor.
    Isaac: Non le farai mai del male!
    Shadow Jake: Oh, si invece. Addio!
    Mi puntò l'Evoker alla tempia e sparo...
    Un'aura oscura mi avvolse...

    Shadow Jake: Perchè sei ancora in vita? Cos'ha che non va questa pistola. Non è scarica! I proietti ci sono ancora tut...
    Il mio ego abbattè la mia resistenza. Non ero più me stesso. Una forza oscura mi dominava...
    Isaac: PERSONAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

    L'essere che mi tratteneva si dissolse all'istante.
    Un'aura oscura stava uscendo dal mio corpo.
    Persi conoscenza un'attimo dopo essermi accorto che Ashley era entrata nella TV...
     
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  2. Shadow_Soul
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    - Capitolo 13 -
    From Another Point Of View



    11:00 P.M

    Isaac: Ashley appena saremo entrati non dovrai seguirci chiaro?
    Ashley: S-si...

    Vidi Isaac entrare nella TV insieme a quell'uomo che da quanto avevo capito era il padre di Jake. Di nuovo, lo vedevo andarsene.
    E pensare che ero venuta fin qui per passare un tranquillo Natale insieme.
    Prima quei mostri, ora questo. Non è il miglior modo di passare il Natale.
    Provai a trovare qualcosa da fare in casa.
    Salii al piano di sopra ed entrai nella camera di Isaac.
    Disordinato com'era aveva lasciato il letto disfatto e la camera in disordine. Non avevo nulla da fare perciò decisi di aggiustarlo per lui.
    Una volta finito scesi di sotto. Mi sedetti davanti al camino cercando di addormentarmi ma non ci riuscivo, qualcosa mi tormentava.
    Uscii di casa per fare una passeggiata. Il tempo sembrava non passare e malgrado la neve fuori mi rendesse felice, qualcosa mi turbava. Era un orario insolito per fare una passeggiata ma non ci badavo affatto. Decisi di tornare a casa dopo circa mezz'ora fuori.

    11:30 P.M

    Era ormai passata mezz'ora e di Isaac nè dell'altro uomo c'era ancora ombra.
    Avevo paura persino di aprire la televisione, non sapevo se sarebbero tornati.
    Ripensai a come ci conoscemmo.
    Era uno dei primi giorni di scuola di circa dieci anni fa. Stranamente, lo ricordo come fosse ieri. Isaac ed io eravamo compagni di classe ma non ci eravamo mai parlati prima. Non ero la più popolare tra le ragazzine, non volevo disobbedire e questo mi portava spesso ad avere contro le mie compagne.
    Quel giorno avevo contro non solo una ragazza ma anche il suo ragazzo, se si può parlare di ragazzi a sei anni.
    Il ragazzo mi minacciava mentre io indifesa stavo per scoppiare in lacrime dall'angolo dove cercavo rifugio. D'un tratto Isaac intervenne.

    Isaac: Non sai che non bisogna toccare le ragazze nemmeno come un fiore?

    Ricordo quelle parole perfettamente. Sono strane sentite in un bocca ad un ragazzino di soli sei anni ma riuscirono comunque a rapirmi.
    Isaac non era mai cattivo, rispettava tutti e tutti lo rispettavano. Fu probabilmente per questo che quella piccola arpia ed il suo ragazzo se ne andarono.
    Si avvicinò a me.

    *stende mano*
    Isaac: Su, rialzati.
    Mi asciugai le poche lacrime che grazie a lui avevo versato e strinsi forte la sua mano che mi riportò in piedi.
    Isaac: Se ti danno ancora fastidio chiamami.
    Mi sorrise e lasciando la sua mano si allontanò.
    Un animo così puro e gentile. Fui per questo che mi colpì. I ricordi mi portarono via.
    Non riuscendo più ad aspettare il suo ritorno entrai nella TV.
    Probabilmente gli avrei causato solo guai ma qualcosa dentro di me mi diceva di andare.
    Cambiai mondo e nel frattempo la mezzanotte scoccava.

    00:00

    Jake: Prendilo!

    Appena entrato vidi Jake vicino ad Isaac. C'era uno strano essere che svolazzava nell'area circostante.
    Ad un tratto un mostro enorme catturò Isaac e pochi istanti dopo l'essere scomparve.
    Jake sembrava impassibile. Si comportava in modo strano e la cosa mi preoccupava.
    Decisi di avvicinarmi. Mentre lo facevo in pochi istanti vidi Jake prendere una pistola, quella pistola. Sparò un colpo in testa ad Isaac che poco dopo gridò una parola in particolare: "Persona".
    Ero abbastanza vicina da notare che una strana aura oscura avvolse Isaac. Si voltò verso di me...
    In quell'istante vidi i suoi occhi cambiare dall'azzuro al rosso acceso.
    In poco tempo l'intero essere che tratteneva Isaac si dissolse facendolo tornare libero.
    Jake sembrava colpito ed incredulo.
    Quello che dapprima non sembrava così tanto pericoloso si trasformò in incubo in pochi secondi...
    Isaac urlò mentre l'aura che lo circondava si ingrandiva.
    Alle sue spalle comparve d'un tratto un altro essere volante, questa volta diverso dal precedente. L'aura di quello che sembrava un supereroe era blu mentre questo era di un nero molto acceso.
    L'essere si lanciò contro Jake trafiggendolo con la sua spada numerosissime volte...
    La folata di vento che generò l'essere lanciandosi all'attacco avvicinò a me qualcosa.
    Era una carta, anzi le due metà di una carta che era stata probabilmente strappata.
    Davanti c'era la figura del mostro che aveva trafitto Jake.
    La presi e controllai il retro.
    Lì vi era una scritta.

    Ashley: Arcana Dello Sciocco - Inversione: Arcana Del Pazzo

    Quelle parole apparentemente senza senso mi inquietarono.
    L'evento generale a cui avevo assistito mi mise in corpo una paura pazzesca. Tentai perciò di nascondermi e provare ad aspettare che Isaac si calmasse.
    Corsi dietro una roccia e da lì vidi che sull'impalcatura dove prima c'erano Jake ed Isaac era presente anche un altro uomo.

    Ashley: Quell'uomo è...!
    I miei occhi si spalancarono, era l'uomo che pochi istanti prima era venuto da noi... il padre di Jake.
    La paura mi avvolgeva e trattenevo a stento le lacrime.
    Mi voltai per vedere cosa stesse succedendo e vidi Jake di nuovo in piedi.
    D'un tratto anche Jake venne avvolto da un'aura scura.
    A poco a poco cambiò forma arrivando ad essere enorme, simile ad un leone gigante tutto nero.
    Cominciò a correre verso Isaac e lo colpi in pieno con uno dei suoi artigli facendolo sbalzare verso una roccia.
    Isaac sembrava non sentire dolore. Si rialzò subito. L'aura scura che lo circondava si ingrandiva sempre più.
    Si rilanciò subito all'attacco di quel leone gigante.
    Anche se terrorizzata guardavo lo scontro. Più assistevo alla battaglia, più mi tornava in mente l'episodio di alcuni giorni prima che avevo preferito dimenticare...

    *pensiero di Ashley*: Isaac... che ti è successo?
     
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    - Capitolo 14 -
    Re-found Friend



    Isaac non era più se stesso. Aveva perso il controllo per qualche motivo.
    Jake era diventato un mostro.
    Continuai ad osservare lo scontro cercando di trattenere le lacrime.
    D'un tratto Isaac colpì quello che sembrava essere Jake molto violentemente, facendolo tornare "normale". Una corrente ascendente d'aura oscura fuoriuscì da Jake e si dissolse nell'aria mentre l'aura di Isaac era ormai enorme.

    Jake cominciò a stringersi la testa con entrambe le mani.

    Jake: Dio che dolore! Dove diavolo sono?
    Sembrava tornato normale ma Isaac al contrario infuriava nella battaglia.
    Si avvicinò aggressivamente a Jake.

    Jake: Ehi, Is! Anche tu qui? Come ci siamo fin...
    Isaac lo colpi violentemente scaraventandolo lontanissimo.
    Stranamente non perse i sensi.

    Jake: C-che diavolo ti è preso?! Sono io Jake! JAKE! Ricordi?
    Isaac si avvicinò per colpirlo ma Jake fermò il suo attacco.
    Mi avvicinai alla zona dello scontro cercando sempre di non farmi vedere.
    Soffrivo a vedere Isaac in quello stato. Non potevo aiutarlo mentre lui lo aveva sempre fatto.
    Jake mi vide.
    Jake: Ashley scappa! Isaac ha qualcosa di strano...
    Isaac ricolpì Jake allontanandolo nuovamente dopodiche si voltò verso di me.
    Cominciò ad avvicinarsi lentamente...
    Avevo paura, non riuscivo a muovermi, non volevo muovermi.
    Fissai Isaac negli occhi, non potevo credere che quel ragazzino dall'animo puro si era trasformato in una specie di demone.
    Continuava imperterrito il suo cammino verso di me quando una pietra lo colpì in testa...

    Jake: Ehi! Ti sei già stufato di me? E' tutto qui quello che sai fare?

    Isaac ritorno sui suoi passi si lanciò all'attacco contro Jake.
    Capita l'intenzione e sapendo che Jake non avrebbe resistito ad un ulteriore attacco mi disperai e scoppiai in lacrime.
    Isaac era ad un passo da Jake con il pugno steso. Non appena una mia lacrima tocco il suolo, si fermò.
    Jake era terrorizzato ed Isaac era immobile. Sembrava due statue divise da uno spicchio d'aria.
    Isaac fece scoppiare un urlo.
    Qualcosa non stava andando come doveva in lui e questo alimentò la caduta delle mie lacrime. In pochi secondi, anni di amicizia sparirono come lucciola all'arrivo del sole. La mia fiducia in Isaac scemava ogni secondo che passava.
    Jake corse verso di me lasciando Isaac indietro che sembrava paralizzato.

    Jake: Ehi, va tutto bene?
    Ashley: S-si, più o meno... Sai dirmi cos'ha?
    Jake: No, ad essere sincero non so nemmeno cos'è successo a me.

    Isaac si voltò verso di noi. La sua aura oscura raggiunse la sua grandezza massima. In un istante l'essere oscuro che gli volava sopra si lanciò contro di noi mentre Isaac invece restava fermo in lontananza.

    Jake aveva con se la pistola...
    Si voltò verso di me con un volto come sconsolato.
    Teneva gli occhi bassi verso il suolo, sembrava molto triste...

    Jake: Credi nel destino?
    Ashley: I-io...
    Jake: Io no, ma non lascierò che il fato interrompa il tuo cammino.

    Si puntò la pistola alla tempia e gridò.
    Jake: Per-so-NA!
    Poi premette il grilletto.
    Dei cristalli sembravano uscirgli dalla testa mentre un essere dall'aura blu svolazzava alle sue spalle.
    Rimasi perplessa e sorpresa, c'era forse ancora una speranza?
    Quell'essere poi, mi metteva allegria nella violenza e disperazione del momento attuale.
     
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  4. Shadow_Soul
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    - Capitolo 15 -
    Master's Intervention



    L'essere oscuro controllato da Isaac provò ad attaccare Jake ma quella specie di pupazzo lo protesse.

    Jake: Ehi, grazie amico!
    Jake sorrise guardando quello strano pupazzo di neve.
    L'aria era un pò più serena ma la tensione era comunque altissima.
    L'essere continuava a provare ad attarcarci ma l'amico di Jake ci proteggeva.

    Jake: Fermati Isaac! Siamo noi! Non ci riconosci?!
    Isaac non sembrava ricevere il messaggio e l'essere continuò la sua battaglia.
    D'un tratto quel grosso pupazzo di neve comincio a lanciare dei cristalli , forse di ghiaccio, contro l'avversario facendolo indietreggiare.

    Jake: Quindi tu puoi anche attaccare eh? Vediamo che sai fare... Attaccalo con i cristalli di ghiaccio ancora!
    L'essere si voltò verso Jake come se non capisse. Nel frattempo l'altro essere ripartiva.
    La situazione era in stallo. Il pupazzone riusciva a respingere l'avanzata del mostro oscuro di Isaac ma per quanto avrebbe resistito? Dovevamo trovare un modo di scappare da lui. Per la prima volta dovevo scappare da lui.

    *urlo*

    Isaac urlò di nuovo e il suo alleato diventò molto più aggressivo aumentando la frequenza degli attacchi.
    In breve tempo l'amico di Jake si dissolse, lasciando cadere una carta che Jake raccolse.
    Nel frattempo Isaac aveva cominciato a correre verso di noi seguito dal suo demone.
    Mentre correva iniziò a parlare...

    Isaac: Ma-zio-dy...

    ???: Basta ragazzo!



    Una strana voce interruppe Isaac che si fermò.
    Mi voltai verso la direzione da cui la voce proveniva.
    Ad emetterla era stato un signore basso, dal naso lungo accompagnato da una splendida ragazza che portava in mano un libro.
    Isaac si voltò verso di lui e si lanciò all'attacco.
    Era ormai di fronte a quell'uomo quando...

    *schiocco di dita*
    Quello strano uomo schioccò le dita.
    Io e Jake non potevamo fare altro che assistere alla scena.
    Isaac cominciò a gridare mentre l'aura oscura cominciava a dissolversi così come lo strano essere che volava.

    Isaac: GHWHAAAAAAAAAAAAAAAAA

    Isaac gridò molto forte. Finito l'urlo si accasciò a terra. L'aura oscura che lo circondava si dissolse così come l'essere. Quest'ultimo lascio cadere una carta.

    Ashley: Isaac!!!

    Corsi verso di lui mentre Jake rimase indietro.
    Ashley: Isaac, Isaac, svegliati! Svegliati!

    ???: Puoi stare tranquilla, è solo molto stanco. Tu ,invece, giovanotto fammi un favore, puoi portarmi quella carta vicino ad Isaac?
    Jake: Ah, c-certo!

    Jake si avvicinò e prese la carta per poi consegnarla allo strano uomo.

    ???: Questa tienila tu.
    Lo strano uomo ricevuta la carta da Jake la consegnò alla ragazza che lo aveva accompagnato.

    ???: Ragazzo, hai un potenziale. Sappilo usare. Difficilmente ci rivedremo. Se dovesse succedere, fino ad allora, presta attenzione. Addio.

    L'uomo si voltò e fece comparire una strana porta dall'aura blu. Qui vi entrarono per farla poi scomparire alcuni secondi dopo.
    La battaglia era finita.
    Dovevamo tornare nel mondo reale e portare Isaac in ospedale.
    Lo stesso avremmo dovuto fare con il padre di Jake.

    Ashley: Jake, credo che tuo padre sia svenuto sul palco.
    Jake: !!! Cosa! Mio padre?

    Jake corse verso il palco per sincerarsi delle condizioni del padre. Era svenuto anche lui...

    Lunedì, 26 Dicembre

    02:49 P.M

    Senza accorgercene avevamo passato la sera di Natale in quella dimensione. Quando uscimmo erano all'incirca le due del pomeriggio. Chiamammo l'ambulanza per far curare Isaac e Randy. Vennero portati all'ospedale. Noi andammo con l'ambulanza.
    Non fu normale passare un Natale così movimentato ma quando tutto, finalmente, si risolse una specie di calore mi riempì il cuore...
     
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  5. Shadow_Soul
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    - Capitolo 16 -
    Everything's Back To Normal



    06:15 P.M

    Dopo circa quattro ore i dottori rassicurarono me e Jake sulla salute dei nostri cari.
    Isaac stava bene, era solo molto stanco. Il padre di Jake, Randy, aveva subito qualche lesione ma se la sarebbe cavata. Tutto a poco a poco tornava alla normalità.

    09:00 P.M

    Non ci lasciano vedere nè Isaac e ne Randy. Decidiamo così di tornare a casa. Non avrebbe avuto senso restare lì ad aspettare.

    Martedì, 27 Dicembre

    08:00 A.M

    Mi svegliai con la voglia di rivedere Isaac, corsì a svegliare Jake che quella notte aveva dormito a casa di Isaac.

    09:00 A.M

    Ashley: Sbrigati dobbiamo andare all'ospedale, e a piedi tra l'altro... non abbiamo tutta la giornata.
    Jake era molto indaffarato, sembrava un bambino.
    Nei giorni tra il 25 ed il 27 era caduta molta neve e la temperatura si abbassò violentemente. Decidemmo perciò di vestirci pesante.

    11:30 A.M

    Arrivammo all'ospedale.
    Jake: Che dici, ce li faranno vedere?
    Ashley: Beh spero di si.
    Non pensavo veramente che li avremmo potuti vedere o comunque non ci avremmo potuto parlare.
    La preoccupazione che avevo preso in quei giorni non aveva nulla a che fare con il Natale e le vacanze. Tuttavia, volevo stare il più possibile con Isaac ed anche se avevo cominciato a dubitare di lui, capii che quell'episodio non fu colpa sua.

    01:30 P.M

    Iniziò l'orario delle visite.
    L'infermiera ci raccomandò di non dare fastidio nè di toccare nulla.
    Jake andò dal padre, io , invece, da Isaac.
    Quando entrai nella stanza stava dormendo beato.
    C'era una sedia vicino al letto perciò mi ci sedetti e gli strinsi forte la mano. Eravamo molto vicini in quel momento anche se lui non lo sapeva.
    Pensavo a quando si sarebbe svegliato, se io ci sarei stata e soprattutto se avessi potuto aiutarlo io per una volta.
    La mano di Isaac si strinse intorno alla mia... stava riprendendo conoscenza.
    Si voltò e mi fisso negli occhi, poi con tutte le forze che aveva cerco di parlarmi...

    Isaac: S-s-scusa, non volevo farti del male...
    Ashley: Non preoccuparti, sciocchino. Lo so...

    Come sempre trattenni a stento le lacrime che liberai poco dopo quando Isaac mi parlò di nuovo.

    Isaac: I-io d-ovrei proteggerti...

    Lo strinsi forte in quel momento, probabilmente gli facevo anche male visto com'era ridotto.
    Isaac mi asciugò le lacrime e mi abbracciò. Sembrava aver ritrovato tutta l'energia che aveva perso.
    L'infermiera entrò e mi fece uscire dalla stanza. Forse mi aveva visto fare qualcosa di non permesso.
    Mentre uscivo diedi un ultimo sguardo ad Isaac che mi sorrise prima di ricadere stanco in un profondo sonno. Stava bene, e questo era l'importante.
    Aspettai alcuni minuti prima che Jake tornasse poi insieme andammo a casa.

    Mercoledì. 28 Dicembre

    06:35 A.M

    Quella mattina mi alzai giusto in tempo per vedere sorgere il sole.
    L'alba era meravigliosa. Il calore dei giorni precedenti mi riempiva il cuore costantemente il cuore di gioia. Dopo tre giorni di pazzia, tutto sembrava tornato alla normalità...
     
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  6. Shadow_Soul
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    - Capitolo 17 -
    Mysterious Delivery Man



    Decisi di restare a casa. Avevo bisogno di un pò di riposo. Inoltre, a breve sarei dovuta tornare nel mio paesino perciò dovevo riorganizzarmi.
    Jake uscì molto presto, disse che voleva portare un regalo al padre.
    Io mi preparai la colazione, poi uscii a fare una passeggiata.
    La neve si era posata sui prati, ricoprendoli interamente. I bambini si erano divertiti a giocare con essa creando delle figure di angeli nella neve. Sembrava fossi in paradiso. Così tante figure celestiali, come angeli caduti, adornavano i viali delle case del paese.
    Le persone giocose e felici uscivano per fare compere o forse gite in famiglia... chi lo sa?
    Oltre agli angeli, anche i pupazzi facevano la loro parte.
    Uno in particolare mi ricordava l'amichetto di Jake...
    Non appena tutti si sarebbero ripresi avremmo dovuto parlarne, capire cosa fosse successo allora... era inutile continuare ad agire come se non fosse successo niente...
    Poche macchine giravano per la strada, forse la gente aveva preferito restare al caldo del camino piuttosto che il freddo gelido dell'inverno.
    Decisi di tornare a casa, e , dopo una mattinata fuori, ero ormai davanti all'uscio della porta.
    Entrai in casa e accesi il camino, faceva un freddo cane.
    Decisi di preparare qualcosa da mangiare. Nel frattempo che la pietanza si cucinava, decisi di guardare un pò di TV.

    12:12 A.M

    *suono del campanello*
    Qualcuno suonò il campanello, ed io andai ad aprire.
    Mi ritrovai davanti ad un uomo con un strano berretto recante la scritta D.M, probabilmente una sigla.
    L'uomo prese subito la parola...

    ???: Salve, bella signorina, posso disturbarla un secondo?
    Ashley: Che gentile, mi dica...

    Sembrava così amichevole e gentile, non poteva essere cattivo...

    ???: Mi è stato chiesto di farle firmare una cosa.
    Ashley: Firmare qualcosa? Nessuna consegna?
    ???: No, nessuna. Mi hanno solo chiesto di farle firmare questo foglio.

    *porge il foglio*
    Ashley: Vorrei leggerlo prima, se non le dispiace...
    ???: Certo faccia pure.

    [CENTER]Firmando questo contratto, accetti di prendere la piena responsabilità delle tue azioni future.
    Una volta firmato, non potrai tornare indietro. Scegli bene.


    Ashley: Prendermi le mie responsabilità? Ha qualche significato?
    ???: Non lo so mi dispiace, se posso permettermi un'arroganza, lo firmi gentilmente. Mi hanno detto che se sarei riuscito a farglielo firmare mi avrebbero pagato profumatamente, quindi...
    Ashley: Non si preoccupi, firmo firmo.
    ???: Eccole la penna.

    *porge penna*
    Presi la penna e misi la mia firma su quel foglio.
    L'uomo delle consegne mi ringraziò, salì sul suo furgone e se ne andò.

    Ashley: Che strano personaggio!

    Rientrai in casa e tornai a guardare la TV.
    Non c'erano altro che film d'animazione, come sempre intorno a Natale.
    Mi annoiai quindi spensi la TV e provai a chiamare Jake.
    C'eravamo scambiati il numero durante il cammino per arrivare all'ospedale.
    Gli domandai come stesse il padre e la risposta fu positiva. Gli chiesi anche di andare a trovare Isaac da parte mia ed accettò.
    Ci salutammo. Mi promise di portarmi notizie non appena a casa. Ormai aveva dimora fissa con noi.
    Il tempo passò in fretta.
    La pietanza era cotta. Mi preparai a mangiarla.
    Prima di dare il primo boccone, pensai a quando saremmo potuti andare tutti insieme a fare una gita.
    Io, Isaac ed anche Jake...
     
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  7. Shadow_Soul
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    - Capitolo 18 -
    Together Again... Soon...



    04:16 P.M
    Jake tornò dall'ospedale portando buone notizie. I medici gli raccontarono che il padre avrebbe potuto lasciare l'ospedale già dal giorno seguente. Isaac invece era stato trattenuto per accertamenti, ma dopo due giorni sarebbe tornato a casa anche lui.
    Finalmente la situazione sembrava volgere al meglio...

    Giovedì, 29 Dicembre

    10:00 A.M

    Mi svegliai un pò tardi. Jake era già uscito. Non andai all'ospedale nemmeno quella mattina dato che non ci era permesso di visitare Isaac.
    Aspettai ansiosamente il ritorno di Jake.

    11:30 A.M

    Iniziai a mettere qualcosa sul fuoco, quei due una volta tornati avrebbero avuto fame perciò mi impegnai.

    *suono del campanello*

    Andai ad aprire.
    Erano Jake e Randy di ritorno dall'ospedale.

    Ashley: Salve, signor Randy come va?
    Randy: Meravigliosamente grazie.
    Jake: Vieni dentro papà, accomodati.
    Eravamo tre su quattro, mancava proprio quello a cui tenevo di più...
    Randy iniziò presto a fare domande a cui però non sapevamo dare risposta. Decidemmo dunque di aspettare il ritorno di Isaac e di chiedere a lui che sicuramente sapeva più di noi. L'unico problema era che il tempo sembrava non passare...

    11:59 P.M

    *dieci secondi alla mezzanotte*
    *tic tac dell'orologio*
    *suono profondo dell'orologio*

    *Nell'ospedale dove Isaac è in cura*

    Medico: Infermiera, vada a cambiare la flebo del paziente...
    Infermiera: Certo dottore, provvedo subito.

    *L'infermiera si avvicina alla stanza di Isaac*
    *Un uomo la ferma*

    ???: Senta, può dare questo al paziente, è arrivato oggi...
    Infermiera: Certo, lo lascierò sul comodino della camera.
    ???: Ottimo...

    *lo strano uomo si allontana*
    *Isaac riposa nel suo letto*

    *L'infermiera esegue i suoi compiti e lascia la stanza*

    *nell'oscurità della stanza si scorge un ombra*
    ???: Questa volta sei stato fortunato... la prossima volta potrebbe essere l'ultima...
    *la figura si dissolve nell'ombra*
    *Isaac continua a dormire incosciente dell'accaduto*
     
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    - Capitolo 19 -
    Explications Needed



    *In una stanza dell'ospedale*

    Isaac: I-io d-ovrei proteggerti...

    Ero fermo, immobile, trattenuto persino da delle semplici coperte. Non avevo forza ma sapevo che ciò che era accaduto era stata in qualche modo colpa mia. Non potevo perdonarmelo...
    Ashley mi ero venuta a trovare all'ospedale e stava per piangere... le asciugai le lacrime con l'ultimo briciolo di forza che avevo... Ci avvicinammo l'uno all'altro...
    L'atmosfera si riscaldava contrapponendosi al freddo inverno...
    Più i secondi passavano, più sembravano non passare. I nostri volti si avvicinavano... mancava poco all'apostrofo rosa...
    *raggi di sole*

    D'un tratto il viso di Ashley s'illuminò. Erano le luci del mattino che mi forzavano a svegliarmi.

    *pensiero di Isaac*: Quindi, era... solo un sogno...
    Mi rattristai ma un sorriso inaspettato mi spuntò sulle labbra...
    Da allora mi domandai perchè i sogni si interrompono sempre sul più bello...

    Venerdì, 30 Dicembre

    11:30 A.M

    Avevo passato la mattinata terminando gli ultimi accertamenti. Aspettavo impaziente la visita di Jake o Ashley. Tornai nella mia camera.
    L'ospedale era stracolmo di gente. Malati e non giravano tra i reparti ammezzo ai medici come apparentemente dovrebbe essere la normale routine.
    L'infermiera rimase stupita della mia veloce guarigione complimentandosi con me anche se non avevo alcun merito.
    Mi avvisarono che la sera prima un uomo aveva lasciato qualcosa per me...
    La trovai sul mio comodino, apparentemente era una lettera.
    Presi in mano la busta... Niente mittente nè destinatario...
    Non mi stupii anzi capii che aveva a che fare con cosa stava succedendo...
    La aprii...

    Le parole sono menzogne,i fatti illusioni... Cerca la verità seguendo l'unica giusta via



    Ero stanco di questa misteriosità...
    *rumore di strappo*
    Strappai la lettera, ma non potevo ignorarne il significato nè tanto meno la situazione.
    Jake arrivò insieme a Randy con un utilitaria per riportarmi a casa. Mi levai gli abiti ospedalieri e rimisi i miei che una delle infermiere aveva gentilmente lavato.
    Entrai in macchina e tornammo a casa...
    Isaac: Appena arrivati, abbiamo molto su cui discutere.

    12:00

    Arrivammo davanti alla porta di casa.
    Ashley ci aspettava sull'uscio, bella e raggiante come non mai.
    Dentro di me sorrisi dalla felicità... mi sentivo cambiato dall'accaduto ma non credevo di doverlo raccontare agli altri...

    Isaac: Ciao Ash..
    Ashley corse ad abbracciarmi... Jake e Randy entrarono in casa lasciandoci soli... Restammo fuori al gelo senza dire nulla per qualche minuto. Nonostante l'inverno comunque quel gelo sembrava così caldo e così familiare.
    Isaac: Dai, andiamo in casa, qui fa freddo.
    Ashley annuì e mi assecondò.
    Isaac: Dobbiamo discutere su molte cose e credo anche di dovervi delle scuse...
    Ashley: Prima riprenditi, poi parliamo.

    Aveva preparato qualcosa di delizioso per tutti. Un cenone di Natale solo che posticipato. Ci affrettammo a mangiare, dimenticandoci ,per un attimo, dei mille problemi degli ultimi tempi...

    Edited by Shadow_Soul - 9/7/2012, 15:17
     
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    - Capitolo 20 -
    Contracts, Personas And Other Oddities
    - Parte 1 -


    02:00 P.M

    Isaac: Bene, ora che siamo tutti riuniti chiariamo un pò la situazione.

    Spiegai agli altri tutto ciò che sapevo sui Persona, sugli Shadows. Come evocarli, come combatterli, tutto sembrava far parte di un disegno più grande e misterioso.
    Finito di spiegare, iniziarono le sorprese...

    Ashley: Isaac, hai chiesto niente interruzioni quindi credo di dovertelo dire ora...
    L'altro giorno è venuto uno strano uomo delle consegne come quello da te descritto e mi ha pregato di firmare un documento. Non sembrava pericoloso e così l'ho fatto anch'io.
    Isaac: Anche tu hai firmato il contratto?!

    Ashley, a sua insaputa aveva firmato il contratto che vincolava anche lei ad Igor.
    Isaac: Ti ha lasciato per caso qualcosa?
    Ashley: No, ha detto che non aveva nulla da darmi, sembrava avesse buone intenzioni.
    Isaac: Tu devi tornare a casa, non sei al sicuro qui!
    Ashley: Ma...
    Isaac: Niente ma, non voglio che ti succeda nulla. Qui, se ciò che penso è vero la situazione diventerà molto pericolosa.
    Ad essere sincero non pensavo a nulla in quel momento ma visto cosa mi era capitato dopo aver conosciuto Igor non volevo che potesse in qualche modo capitare anche ad Ashley.
    Ashley: Io voglio aiutare se possibile! Da quando siamo piccoli, tu mi hai sempre protetta ed io mi sono sempre nascosta dietro di te... devo in qualche modo ripagarti di ciò che hai fatto per me, perciò ho deciso di restare qui e di non tornare a casa!

    Ashley sembrava aver preso la sua decisione, niente poteva fermarla e d'altra parte anch'io ero felice che restasse. Non mi opposi pertanto alla sua scelta.
    D'un tratto, Jake ci interruppe...

    Jake: Mi spiace interrompere la vostra discussione ma, anch'io posso richiamare un Persona... almeno credo che sia un Persona. Inoltre ho questa che dovrebbe permettermi di evocarlo.
    *mostra la carta*
    Guardai la carta.
    Era Jack Frost, un Persona dell'Arcana Del Mago. Probabilmente approfondendo il legame con Jake avevo ottenuto qualche nuovo potere anch'io.
    Isaac: Quello è un Persona Jake... per evocarlo devi stringere in mano la carta ed alzare la mano. Poi, concentrandoti e liberando una parte della tua personalità, Jack Frost in questo caso, potrai richiamare quel simpatico pupazzetto al tuo fianco...
    Ironizzai molto sulla situazione ma d'altronde non c'era ,almeno per il momento, motivo di allarmarsi per qualcosa.
    Jake: Quindi posso richiamarlo quando voglio? Wow!
    *restituisce carta*
    Isaac: Proprio così, però dopo averlo evocato potresti essere sfinito perciò usalo con attenzione e soprattutto non richiamarlo qui nel mondo reale, creerebbe sospetti.
    Jake: Ho capito... niente mondo reale.
    Jake mi sorrise; sembrava aver capito bene...

    Isaac: Sei sicura di aver firmato il contratto Ashley?
    Ashley: Si certo! Ah in più ora che ricordo, quando eravamo in quello strano mondo e tu avevi perso il controllo c'è stato un uomo che ti ha fermato, ed ha preso con se una carta... poi è sparito... era accompagnato da una bella ragazza, credo adulta e...
    Isaac: Va bene, Ashley ho capito...
    Più andavamo avanti più si sentiva il bisogno di Igor. Riflettendo sul fatto che anche Ashley aveva firmato un contratto le chiesi di seguirmi...
    Salimmo al piano di sopra e dove prima non c'era nulla, ora si manifestava anche per Ashley la porta dall'aura azzura...
    La aprimmo ed entrammo...
    Come sempre la melodia iniziò a suonare...
     
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    - Capitolo 20 -
    Contracts, Personas And Other Oddities
    - Parte 2 -



    Entrammo nella Velvet Room lasciandoci alle spalle ogni pensiero... Avrei fatto conoscere Igor ed Annabeth ad Ashley e ,forse, per la prima volta da un pò avremmo avuto il quadro completo della situazione.
    Appena tutto diventò nitido e definito presi io la parola...

    Isaac: Ashley questi sono Igor ed Annabeth.
    Ashley: E così tu sei Igor? Hai salvato Isaac giusto?

    Igor posò il suo sguardo su di noi mentre prima guardava a terra.

    Igor: Che evento straordinario! Per la prima volta, da sempre, abbiamo ben due ospiti nella Velvet Room. Annabeth ritieniti fortunata perchè potrebbe non capitare più una cosa del genere.
    Annabeth sembrò annuire ma senza spiccare una parola...

    Isaac: Igor, chiariamo questa faccenda una volta per tutte... Mi hai salvato giusto?
    Igor: Non correre giovanotto. Ebbene si, ti ho salvato e ritieniti privilegiato se hai ricevuto il mio aiuto. E' la prima volta che entro personalmente nel mondo degli Shadows. Tuttavia avevo uno scopo che mi ci ha costretto. Sembra che tu riesca ad evocare i Persona dell'Arcana dell'Inversione... cosa che mai nessuno dei nostri ospiti è riuscito a fare fino ad ora...
    Isaac: Ad essere sincero, credo di aver perso il mio Persona... La carta di Nexus mi è stata strappata e...

    Igor sorrise...

    *Igor lancia una carta*
    Afferrai la carta lanciata da Igor e mi accorsi che essa rappresentava Nexus...
    Isaac: Come è possibile?
    Igor: Ricordi l'album che hai regalato ad Annabeth? Ora è un Compendium, ovvero uno speciale album dei ricordi dove le tue memorie speciali vengono memorizzate, in questo caso i tuoi Persona.
    Isaac: Quindi, ogni volta che evoco un Persona, esso viene registrato nel Compendium e posso riutilizzarlo?
    Igor: In sostanza è così, ma considera Nexus un'offerta. Dalla prossima volta dovrai provvedere a ricompensarci in qualche modo.
    Isaac: Credo di aver capito... Ora però voglio sapere un'altra cosa... Perchè anche Ashley?
    Igor: Vedi, giovanotto, non siamo noi a scegliere i soggetti dei contratti. Noi ci occupiamo solo di farli rispettare. Solo alcuni speciali contratti possono portare il firmante nella Velvet Room e credimi è un privilegio di pochi...
    Ashley: Quindi, anch'io dovrei poter evocare un Persona?
    Igor: Ebbene si, in teoria. Ma dovrai essere tu a sbloccare questo potere attraverso un sentimento molto forte o una circostanza veramente insolita.
    Ashley annuì... Evidentemente aveva capito cosa doveva fare...
    Isaac: Igor... nel nostro mondo sta accadendo qualcosa di strano...
    Igor: Aspetta ragazzo, io non posso rivelarti la verità... non la conosco. Posso però darti una mano su come ottenerla, come ottenerla sconfiggendo gli Shadows e portando a termine il tuo viaggio.

    *Igor chiuse gli occhi*

    Un'aura azzurra circondo sia me che Ashley.
    Isaac: Che sta succedendo?
    Igor: Non abbiate paura... Ora vi spiegherò tutto.
    Ogni Persona è basato su un elemento. Nel tuo caso , Nexus, un Persona del Tuono.
    Per utilizzare il potere del tuono devi pronunciare alcune parole...
    Isaac:Maziodyne...
    Igor: Non esattamente...
    Rimasi un pò perplesso dopo quella risposta di Igor, io avevo chiaramente lanciato tuoni contro gli Shadows più di una volta utilizzando proprio il Maziodyne.
    Igor: Le parole sono sette: Agi, il fuoco, Bufu, il gelo, Zio, il tuono, Garu, la tempesta, Hama, la luce, Mudo, le tenebre ed infine Megido, il potere supremo. Ogni Persona così come gli Shadows hanno resistenze e debolezze verso un elemento, alcuni addirittura possono ricaricarsi se subiscono un certo tipo di danno.
    Ogni elemento ha un livello. Quelli che ho appena descritto sono quelli di base ma oltre a loro ci sono altri due livelli. Li otterrai sostenendo battaglie. Poi abbiamo gli attacchi collettivi. Nel tuo caso Maziodyne rappresenta un attacco di tuono di potenza massima rivolto a più nemici. Anche questi li otterrai superando le avversità. Infine abbiamo una categoria a parte ovvero le abilità supreme. Esse rappresentano la forza assoluta di un elemento e solo alcuni Persona le conoscono. Con la conoscenza che ti ho regalato sarai, anzi, sarete in grado di capire quali poteri un Persona possiede...
    Il mio lavoro per ora è terminato, ho solo una cosa che mi resta da svelare, ma ciò avverrà a tempo debito... Fino ad allora, prestate attenzione...
    Isaac: Grazie Igor... ci rivedremo se avrò bisogno...
    Igor mostrò uno strano ghigno poi riabbassò lo sguardo. Stavamo per lasciare la Velvet Room quando Annabeth ci fermò...
    Annabeth: Prima che andiate, prendete questo.
    *cede foglio di carta*
    Annabeth: Potrà esservi molto utile...

    Ciò che Annabeth ci aveva dato era apparentemente un progetto, chissà per cosa.
    Lasciammo la Velvet Room...
    Un pò di chiarezza derivante da un aiuto aveva di sicuro aiutato la situazione generale...
    Un pensiero però mi tormentava...
    Io avevo ottenuto il mio Persona rischiando la morte già due volte... Jake sembrava aver sbloccato anche il suo potere in circostanze molto difficili mentre Ashley era destinata a sbloccarlo... Quale altra pericolosa circostanza si stava avvicinando?
    Guardai Ashley ma non sembrava essere preoccupata... Mi chiedevo come facesse... lei era speciale...
    Mentre scendevamo al piano di sotto mi parlammo un pò...

    Ashley: Allora, Isaac... che programmi abbiamo per domani?
    Isaac: Domani? Perchè domani?
    Ashley: Beh, domani è il 31 dicembre... Capodanno...
    Mentre discutevo con Ashley riflettei sul fatto che a poco a poco, il tempo stava volando... un altro anno era passato...
     
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    - Capitolo 21 -
    Two Heart Together



    Sabato, 31 Dicembre

    Le luci dell'alba mi svegliarono come al solito. La moltitudine di eventi avvenuti nei giorni precedenti aveva trasformato le mie tranquille vacanze in un inferno. Un inferno dal quale, con l'aiuto di un angelo, riuscivo a fuggire.
    Finisce l'anno, inizia una nuova vita... o forse no? Chissà cosa ci porta a prendere decisioni che cambiano il normale corso degli eventi.
    Domande a cui ancora non sapevo dare una risposta.

    08:00 A.M

    Mi svegliai, anzi, per meglio dire, mi svegliarono Jake ed Ashley...
    Il programma del giorno era... una gita.
    Insolita scelta per via del freddo che però accettai comunque.
    Non sapevo dove mi avessero portato, ma tutto sembrava organizzato nei minimi dettagli...
    Mi vestii e partimmo.

    10:00 A.M
    Dopo un viaggio in treno di circa un'ora e mezza arrivammo a destinazione.
    Mi avevano portato su una collinetta. Il prato era innevato e circondato da ciliegi. Uno in particolare era misteriosamente ancora in fiore. I petali che cadendo toccavano la neve ed in essa si mischiavano era uno spettacolo pazzesco.
    Sistemammo tutto e ci preparammo a pranzare...
    Scegliemmo una zona coperta dove la neve non arrivava e anche se addobbati come un albero per evitare il freddo, il passare del tempo lì fu piacevole.

    03:30 P.M
    Era arrivata l'ora di tornare a casa. Ci eravamo divertiti molto su quella collina ma il freddo cominciava a farsi davvero sentire e decidemmo perciò di tornare a casa... Ci aspettava la sera di Capodanno...

    09:00 P.M
    Il pomeriggio trascorse calmo come non mai... Generalmente ero abituato a fare i compiti ma per via delle vacanze non avevo di cui preoccuparmi. Jake andò via verso le cinque del pomeriggio. Andando via mi lanciò un'occhiata che non dimenticherò facilmente. Avevo capito che aveva in mente...
    Io ed Ashley restammo soli a guardare qualche film. Di solito guardavamo quelli d'animazione da piccoli ma eravamo un pò cresciuti per quelli. Proposi di guardare una commedia e lei accettò.
    Quando ci accorgemmo che era ora di cenare il panico sopravvalse...
    Avevamo dimenticato di preparare qualcosa ma ugualmente ci mettemmo d'impegno tentando di ovviare al problema e, fortunatamente, ci riuscimmo.
    Fuoco nel camino, la persona a cui si vuole più bene a fianco e strani poteri... Tutto ciò che un ragazzo della mia età desidera...

    11:59 P.M
    *rumore di fuoco d'artificio*
    Una delle più belle attrazioni dell'anno. Un'esplosione di sensazioni ritrovabile nell'esplodere di una fiamma.
    Io ed Ashley uscimmò fuori ad osservare lo spettacolo.
    Erano meravigliosi... Ogni colore si collegava all'altro ma allo stesso tempo ne era diverso... Tutto il vicinato uscì per osservare un evento più che normale ma sempre d'effetto.
    Ashley era leggermente davanti a me...
    La abbracciai e lei strinse forte le mie mani...
    Si voltò verso di me come per dirmi qualcosa e invece... mi baciò...
    Non riuscivo a chiudere gli occhi, non riuscivo a staccare lo sguardo di dosso...
    Avevo paura... paura che quel sogno potesse finire di nuovo...
    Mentre i fuochi esplodevano per aria, a terra, un'altro ancor più caldo si accendeva...
     
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    Aggiunte Soundtrack ai capitolo 1-2
     
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    - Capitolo 22 -
    Lovers Arcana



    Domenica, 1 Gennaio
    00:07 A.M

    Sotto il continuo rumore dei fuochi, io ed Ashley non sembravamo volerci staccare l'uno dell'altra.
    Le difficoltà ci avevano uniti ancor di più e la mia felicità esplodeva in quel bacio...
    Continuavo sempre a guardarla, non l'avrei lasciata fuggire.
    Dopo un pò... ci riabbracciammo... Nonostante il fatto che la neve continuasse a cadere, essa sembrava scioglersi su di noi, diventando pioggia, quasi come se qualcuno lassù stesse piangendo per noi dalla gioia...
    Guardammo i fuochi colorati fino alla fine, poi andammo a dormire.

    01:00 A.M

    *risuona la musica della Velvet Room*

    Igor: Benvenuto mio caro giovane, e buon anno... Ti ho richiamato qui attraverso i sogni solo per darti un piccolo avviso. Rafforzando il tuo legame con Ashley hai liberato un'altra parte della tua anima. Hai perciò ottenuto la possibilità di richiamare un altro Persona, oltre a Nexus. Dovrai essere tu, però, a capire quando svegliare questo nuovo potere. Detto questo, tieni gli occhi aperti... la calma, a volte, nasconde le tempeste più burrascose...
    In qualche attimo ero entrato ed allo stesso modo uscito dalla Velvet Room. Avevo un nuovo potere...

    08:00 A.M

    Come sempre le luci del mattino mi svegliarono ma questa volta, il risveglio era piacevole.
    Ashley dormiva ancora perciò decisi di lasciarla dormire. Scesi in cucina e preparai la colazione, una volta finito salii in camera di Ashley che , nel frattempo, si era svegliata.
    Era bellissima anche appena sveglia, e la cosa ancor più bella, era che questa volta non stavo sognando...
    La abbraccia e le diedi il buongiorno e lei, come sempre, gentilmente lo ricambiò. Poi facemmo colazione, dimenticandoci del tempo e passando insieme momenti indimenticabili...

    03:30 P.M

    Smise di nevicare. Tutto il vicinato era stato completamente ricoperto, alberi spariti sotto un grande cumulo di neve, le auto avevano un insolita vernice candida mentre i tetti delle case creavano quasi un paesaggio montano.
    Uscii a prendere della legna per il fuoco. Andai dietro casa e notai che la neve non aveva risparmiato neanche la zona coperta del dietro casa. Levai un pò di neve, poi portai dentro la legna e la poggia davanti al fuoco, pronta per essere bruciata.


    05:12 P.M

    Mi venne a mente, per puro caso, di un laghetto distante qualche chilometro da casa mia.
    Non sarebbe stato difficile raggiungerlo, avevo delle bici, e avevo uno scopo ben preciso in mente.
    Presi il necessario e lo misi in uno zaino, poi chiesi ad Ashley di seguirmi senza fare domande.
    Prendemmo due bici e ci dirigemmo verso il lago.

    05:47 P.M

    Arrivammo di fronte al boschetto che delimitava il laghetto. Anche qui, qualsiasi pianta era ricoperta da un velo bianco. Entrammo nel boschetto. I pochi raggi di luce ancora rimasti sembravano illuminare il cammino. Nonostante lo splendido spettacolo, dovevamo muoverci, avevamo poco tempo prima del calar del sole.
    In pochi minuti arrivammo al laghetto... Come avevo immaginato, era tutto perfetto...
    Il laghetto si era ghiacciato per via del freddo rendendo quel luogo perfetto per pattinare...
    Mentre Ashley osservava stupefatta il panorama, tolsi dallo zaino ciò che vi avevo messo, due paia di pattini.
    Le chiesi di pattinare e lei accettò.

    06:15 P.M

    La luce era ormai del tutto scomparsa, dovevamo tornare a casa... Quello che successe durante il pattinaggio, beh, non è degno di nota, se non che caddi innumerevoli volte costringendo Ashley ad aiutarmi...
    Lei lo fece senza discutere... ci divertimmo molto...
    Ci levammo i pattini ed in fretta riindossammo le scarpe per non prendere tanto freddo.
    Ci avviammo verso la stradina che portava verso l'esterno del boschetto quando all'improvviso...

    *rumore di un cespuglio mosso*
    Ashley: Hai sentito?
    Isaac: Si... C'è qualcuno qui...
     
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    - Capitolo 23 -
    Someone Really Cute



    Eravamo impietriti... possibile che le vacanze di Natale dovessero diventare un incubo ogni qualvolta le cose tornavano alla normalità.
    Non avrei voluto correre rischi nè avrei voluto che Ashley si facesse male, ancora, di nuovo.

    Isaac: Stai indietro.

    Ashley si allontanò.
    Mi avvicinai al cespuglio e lo spostai... Di certo cosa trovai era una sorpresa...
    Un piccolo gattino tutto nero con una striscietta bianca sul dorso si era forse perso in quel boschetto. Appena Ashley lo vide fece una faccia che non le avevo mai visto prima...
    Corse verso il gattino, mi spinse e lo prese in braccio.
    Sembrava essersi scordata di me...
    Mi rialzai...

    Isaac: Sta attenta la prossima volta Ashley!
    Ashley: Ma-ma hai visto che faccino che ha?
    Isaac: Certo, l'ho trovato io!
    Ashley: Portiamolo a casa...
    Isaac: Ok... avrà freddo e magari anche fame, riportiamolo a casa.

    Ci affrettammo ad uscire dal boschetto, riprendemmo le bici e tornammo a casa...

    07:00 P.M
    Rientrare a casa si dimostrò più difficile del previsto, dovemmo andare piano per evitare che il gattino potesse cadere ed in più dovevamo sbrigarci perchè nella zona del boschetto non vi era nessuna fonte di luce...
    Arrivammo a casa per le sette del pomeriggio. Nemmeno il tempo di scendere dalla bici che Ashley corse in casa portando con se il gattino.
    A me il compito di riportare le bici sul retro.

    09:00 P.M
    Ci dividemmo i compiti. Ashley preparò da mangiare mentre io mi presi cura del gattino dandogli un pò di latte e qualche carezza.
    Sembrava essersi già affezionato. Doveva essere un gattino molto molto piccolo perchè non miagolava ancora e a stento si muoveva.
    Mentre il piccolo beveva il latte, accesi il fuoco.
    Restava da trovare un luogo al gattino che anche se piccolo aveva già delle belle unghiette.

    10:00 P.M
    Dopo cena lasciai il gattino ad Ashley ed andai fuori a prendere della legna. Avevo in mente qualcosa...
    Tagliai alcuni legnetti e laboriosamente, con l'ottenuto, feci un piccolo lettino per il gatto, venuto anche abbastanza bene.
    Rientrai in casa e misi una coperta sul lettino. Poi Ashley si occupò di adagiarci il gattino.
    Non appena tocco le coperte, il piccolino prese sonno. Avvicinammo la culla al focolare, che nel frattempo avevamo acceso, e lo lasciammo lì a dormire al caldo.
    Dopo una giornata piena di emozioni anche io ed Ashley andammo a dormire.

    Lunedì, 2 Gennaio

    07:30 A.M
    Il risveglio, questa volta, fu più brusco del solito. I pochi negozi che si trovavano vicino casa mia riprendevano proprio allora la loro attività. Le serrande che si alzavano e il borbottio dei lavoratori, stanchi dalla fine delle vacanze, mi svegliarono presto.
    Appena aprii la porta trovai Ashley, ancora assonnata in corridoio. Anche lei era stata svegliata da quei rumori...
    Decidemmo di scendere giù ed andammo a fare colazione.

    09:00 A.M
    Il gattino dormiva ancora nel lettino, doveva essere molto stanco dal giorno precedente, chissà a cos'era andato incontro.
    Il gattino, anche se solo da un giorno, era entrato nel cuore di Ashley e provare ad allontanarlo avrebbe significato spezzarle il cuore.
    Isaac: Stavo pensando di tenere il gattino...
    Ashley: Davvero? Che bello!

    Ashley fu molto felice.

    Isaac: Stavo pensando di portarlo dal veterinario domani, giusto per sapere come sta.
    Ashley: Io verrò con te allora!

    Presi i programmi per il domani, restava il giorno da trascorrere...
     
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